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Forum Studenti Biblici ITALIA
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 Pastore Russell - Fondatore degli Studenti Biblici
 DOMANDE SUL RISCATTO.

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R E S O C O N T O    D I S C U S S I O N E
gattosilvestro67 Inserito il  - 23 February 2010 : 09:21:11
IL PREZZO DI RISCATTO E LA SUA APPLICAZIONE
La dottrina del riscatto, così come lei la riferisce al piano di salvezza di Dio, è proprio il centro, la base dalla quale dipendono tutte le altre dottrine. Speriamo che le seguenti risposte , portino più luce e aiuto.
Domanda 1. – Date una breve definizione alla parola riscattare.
Risposta 1. Un riscatto è la somma o una compensazione pagata per la liberazione di una persona tenuta prigioniera o catturata.
D.2. – Date una breve risposta alla parola merito.
R.2. – il merito è: a) qualcosa che merita essere preso in considerazione, ricompensa o stima; b) un valore, un salario guadagnato una ricompensa meritata o ricevuta, come a scuola.
D.3. – Date una breve definizione alla garanzia legale
R.3. – La garanzia legale è quella moneta o quei soldi che la legge autorizza un debitore ad offrirli come paga di un debito e chiede a un creditore di riceverlo. Con altre parole, quello che la legge o un governo approvano come un mezzo per pagare.
D.4. – Quale è il senso della parola pagare o pagato?
R.4. – Pagare, significa assoluzione un debito, dare un equivalente per un debito, fare giustizia.
D.5. – date una breve definizione alla parola deposito.
R.5.- Un deposito è qualcosa depositato, messo nella cura di qualcuno .
D.6. – Quale è la differenza di senso tra le parole: pagato, applicato e depositato?
R.6. – c’è una grande differenza di senso tra queste parole: Quando si sta usando la parola pagato, significa che la cosa data per una obbligazione è stata sufficiente.
Quando si usa la parola ,,applicato”, significa che una obbligazione finanziaria è stata soddisfatta direttamente o indirettamente;
Quando si sta usando la parola ,,depositato”, significa che è stato nella cura di qualcuno, e non è stato ancora allocato o applicato.
D.7. – Una breve definizione per l’espressione ,,il sacrificio per il peccato”
R.7. – Il termine ,,sacrificio per il peccato significa un sacrificio fatto sul conto del peccato, per annulare il peccato, come una soddisfazione per peccato.
D.8. – Cosa significa ,,il merito di Gesù Cristo”?
R.8. – Si può parlare del merito di Gesù Cristo da più punti di vista. Esempio: Il Suo merito di diventare l’Uomo Gesù, nel senso che in questo merito è mostrata la fedeltà verso il Padre, sottoponendosi al piano divino.
Si può parlare del Suo merito come essere umano, Lui fece una consacrazione meritoria a quello che ha avuto, a quello che era giusto, e nella conformità con la legge.
Quando si parla del ,,merito di Cristo” in che riguarda l’espiazione fatta di Lui per i peccati del mondo, abbiamo un altro problema; allora, tra il Padre Celeste e Gesù Cristo fu fatto un contratto, il Signore doveva diventare un’ essere umano, poi rinunciare alla Sua natura umana, permettendo che si prendesse la Sua vita come persona, e questo a significato ubbidienza verso la volontà del Padre, ubbidienza completa fino alla morte, anzi,la morte sulla croce.
Quando si parla del merito di Cristo, capiamo che, per motivo di questo merito che ha ottenuto, e il Padre l’ha riconosciuto quando l’ha risuscitato dalla morte, il nostro Signore fu ricompensato – non solo perché è stato accettato di nuovo sul piano spirituale, anzi, è stato ,,alzato” di più, alla natura divina.
Allora, per merito di Gesù, che Dio l’ha ricompensato, li ha dato una essenza e una benedizione che Lui può dare agli altri; esattamente, il Suo diritto alla vita umana, il quale Lui non fu perso tramite il peccato o in un altro modo. Questo diritto alla vita umana, di quale noi parliamo come un merito per conto di Gesù, sarà alla fine.
Accordato di Gesù Cristo, secondo le informazioni della Bibbia, nella conformità con il Piano di Dio, per annulare i peccati del Mondo intero( 1Giv.2:2) – i peccati del Adamo e la sua intera progenie, morta. Questo merito è del nostro Signore, a Sua disposizione per il tempo Giusto, stabilito del Padre.
D.9. – una breve definizione alla parola ,,espiazione”, (riconciliazione)
R.9. – La parola riconciliazione significa portare all’ unità, tornare indietro nell’armonia, di persone o cose che non andavano d’accordo. Così si applica alla famiglia umana, significa che Adamo e la sua razza, non-sottoponendosi al piano divino sono sotto la condanna divina, e questa condanna finirà quando (tramite comandamento divino) , l’umanità dovrà essere riportata in’armonia con Dio, per essere di nuovo nell’ unità con Lui,per tutti che lo desidereranno di accettare le condizioni divine. Quest’accordo si sta compiendo, è quello che noi chiamiamo l’opera di riconciliazione, o l’espiazione.
Questa opera è stata iniziata dal nostro Signore alla prima Sua venuta, è poi continuata e sarà compiuta alla seconda venuta e durante il millennio. In poche parole, l’opera di riconciliazione comincia con la Chiesa e non sarà completata fino a che questa riconciliazione arriverà a tutti i membri della famiglia umana, portando alla armonia perfetta con, Geova tutti coloro che desiderano ubbidire.
D.10. – Poteva una persona umana perfetta di pagare il prezzo di riscatto?
R.10. – NO. Una persona umana perfetta non poteva pagare il prezzo di riscatto, ma questo è reso possibile solo tramite un accordo divino. Per esempio, se esisteva nel mondo una essere umano perfetto, questo non poteva diventare il redentore del padre Adamo, solo tramite un accordo divino si dava questo privilegio. La corte divina deve decidere se qualcuno sarà o non sarà accettato per un altro. Nel caso di Gesù Cristo, Lui tramite l‘accordo divino è diventato adeguato per essere il prezzo di riscatto – un uomo perfetto, per un uomo perfetto, poi, per compiere il programma divino, Lui si è dato ; per questo accordo, Lui è stato accettato.
D.11. – Come è stato assicurato il prezzo di riscatto?
R.11. Dio stesso ha assicurato il prezzo di riscatto; Lui a elevato i peccati del mondo. Solo tramite la provvidenza divina è stata possibile il riscatto dell uomo.
D.12. – Dove è stato assicurato il prezzo di riscatto?
R.11. – Nel piano divino, il prezzo di riscatto è stato assicurato dalla fondazione del mondo; le Scritture ci assicurano che nel piano divino il nostro Signore, Gesù Cristo, è stato l’Agnello di Dio, scannato dalla fondazione del mondo(Apoc. 13:8)
Da un altro punto di vista, il prezzo di riscatto fu assicurato quando si stipulò il patto tra Geova e il Suo onorato Logos. Quindi, il prezzo di riscatto non è stato assicurato fino a che il Logos non si fece carne, e arrivato alla perfezione umana, alla età di 30 anni, si presentò al Giordano per la sua consacrazione.
Da allora, è stato possibile che il Signore servisse in armonia con questo patto divino, come prezzo di riscatto e diede Se stesso come riscatto. Ma questo non è stato possibile, fino che non ha fatto la consacrazione verso Dio, tramite questo patto, simboleggiando nel battesimo la consacrazione della Sua vita, fino alla morte. Però,fino a quel momento l’opera non era ancora compiuta, Lui ha pregato che la volontà fosse riconosciuto dal Padre, però Lui doveva giorno per giorno, ora per ora dimostrare la Sua consacrazione. Il Suo sacrificio è stato completato quando è morto al Calvario, gridando: ,,è finito!”. Lui ha finito di presentare a Dio il prezzo di riscatto, Lui ha assicurato pienamente il prezzo di riscatto. Però, noi dobbiamo riconoscere una differenza tra l’assicurazione del prezzo di riscatto e dare o allocare o, nel consegnare il prezzo di riscatto. Quando Gesù è morto, il prezzo è stato solo assicurato. Lui non è stato ancora dato nel senso che si deve ancora applicare il valore del suo sangue per la liberazione dell’ uomo dalla morte, e questo avverrà con la resurrezione prima della Chiesa,e poi di tutta l'umanità.
• Continua.
Queste sono alcune delle risposte alle domande fatte al Pastore Russell nella Torre di Guardia del 1° Aprile 1916 citata dal fratello Renato.



















Scritto Da - gattosilvestro67 il 23 Febbraio 2010alle ore 09:23:42

Scritto Da - gattosilvestro67 il 23 Febbraio 2010alle ore 09:27:38
1   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più nuove sono all' inizio)
gattosilvestro67 Inserito il  - 24 February 2010 : 20:41:21
D.13. – Chi ha assicurato il prezzo di riscatto?
R.13. – Prima di tutto Geova Dio, Lui ha provveduto il Suo piano; senza questo provvedimento, il riscatto non sarebbe stato possibile. Secondo, Gesù stesso l’ha assicurato tramite il Suo sacrificio. Lui ha avuto un controllo perfetto sulla Sua via durante la Sua consacrazione. Non è stata forzata, o costretta, la sua volontà.
D.14. – Nel tipo, dove ha iniziato il sacrificio per il peccato e dove è finito?
R.14. – L’animale che doveva essere sacrificato per il peccato, era selezionato e portato alla porta del Tabernacolo, per questo scopo; ma lui diventava un sacrificio per il peccato nel momento in cui il Grande Sacerdote metteva le mani su di lui e lo sgozzava,e lo sacrificava. In conformità con il tipo, il sacrificio per il peccato era composto dai due parti: un vitello e un capretto. Il sacrificio per il peccato non si esaurisce con lo sgozzamento del vitello. Nella sistemazione divina e nel Suo Piano, Il Grande Sacerdote, Gesù, doveva offrire due sacrifici: la classe del capretto del Signore e il vitello antitipico.
Nell’ antitipo, il capretto ha rappresentato i seguaci di Gesù e il vitello ha rappresentato Gesù stesso. Nel tipo,lo sgozzamento del sacrificio per il peccato non finiva fino a che anche il capretto per il sacrificio per il peccato era sgozzato. Allora il sacrificio per il peccato nel senso del sacrificio era finito. Non dovevano esserci più dei sacrifici. Però, l’espressione ,,il sacrificio per peccato” ha un senso più grande di questo. Lui include nel tipo anche la presentazione del sangue de questi animali, a Geova Dio, cosi come li presenta in Levetico16:14-15. Il Grande Sacerdote doveva portare nel Santissimo prima il sangue del vitello, poi il sangue del capretto e l’aspersione sul propiziatorio e davanti al propiziatorio, verso est. Quando queste cose saranno compiute, il sacrificio per il peccato sarà compiuto, finito.
D. 15. – Nell’ antitipo, dove è cominciato il sacrificio per il peccato?
R.15. – Nell’ antitipo, il sacrificio per il peccato è iniziato con Gesù al battesimo, in armonia con il Piano fatto dal Padre. Là, conformò la dichiarazione dell’ apostolo, il nostro Signore si è dato, a offerto Se stesso, si è fatto sacrificio per il peccato. Lui ha continuato l’opera durante l’età Evangelica offrendo quelli che accettano il suo merito, e volontariamente diventano i suoi seguaci, offrendo la loro volontà. Lui presenta questi come parte del proprio sacrificio.
Dopo che Gesù ha finito l’offerta del Suo sacrificio personale, Lui è asceso al Padre è ha presentato il merito del Suo sacrificio per la classe della Chiesa, come è simboleggiato tramite l’aspersione del sangue del vitello nel Santissimo del Tabernacolo, “per il Grande Sacerdote e la sua casa” – Levetico16:11
Dopo di che continua l’offerta della volontà dei suoi seguaci, Lui finirà l’opera di “sacrificio”, quando l’ultimo membro del Corpo di Cristo abbia assaggiato (gustato) la morte e sarà passato di là del velo. Allora rimane per il Grande Sacerdote di completare questa offerta del sacrificio del peccato,,per tutto il popolo”Levetico16:33), presentando al Geova il merito dei ,,sacrifici migliori”(Ebrei11:40), il merito reale sarà solo di Gesù Cristo.
D. 16. – E’ stato il riscatto pagato al Calvario?
R.16. – Abbiamo già parlato di questo punto, mostrando che il riscatto è stato messo, pagato al Calvario, e più tardi, depositato nelle mani della Giustizia, ma non pagato, nel senso del’adempimento del contratto, questa cosa si adempirà per il futuro. Il riscatto è stato messo alla croce, quando Gesù a detto: “Padre, nelle tue mani mi metto il Spirito!”- la vita. Così ha depositato Gesù il prezzo di riscatto, senza l’applicazione.
D.17. – E stato il riscatto pagato quando Gesù è asceso al cielo?
R.17. – No. Per i motivi che sono stati già detti.
D.18. – Adesso, il prezzo di riscatto è pagato?
R.18. – Possiamo aggiungere; che il Prezzo di riscatto non sarà pagato pienamente fino a che la Chiesa sarà intera e glorificata è sarà con il suo Signore. Allora il prezzo sarà pagato nell’uso per l’intero mondo, assicurando la liberazione della morte l’intera umanità per annullare la condanna del Adamo.
D.19. – Cosa ha fatto Gesù con il Prezzo di Riscatto quando è asceso nel cielo?
R.19. – Lui l’ha messo come un deposito nelle mani della Giustizia. Il Diritto alla vita umana, il prezzo, era ancora a Sua disposizione. Il prossimo passo era di mantenerlo o da ipotecarlo, accordando una parte di lui alla Chiesa, ancora non sviluppata, prematura.
D.20. – Ha soddisfatto Gesù la Giustizia?
R.20. – La Giustizia è sempre soddisfatta. La Giustizia non rinuncia fino a che non riceve un equivalente.
La Giustizia è stata soddisfatta, per esempio, quando Adamo è stato condannato alla morte per disubbidienza. Da quel momento in poi la Giustizia è stata soddisfatta tramite il fatto che Adamo e la sua progenie sono stati in puniti per quel peccato. La Giustizia è soddisfatta adesso, per il fatto che permette alla Chiesa di avere nelle sue mani un deposito equivalente. La volontà di servire Dio incondizionatamente. La Giustizia non sarà soddisfatta per liberare l’umanità fino a che il Prezzo di riscatto sarà pagato pienamente nelle mani della Giustizia. Questa sarà dopo di che la Chiesa sarà completa e glorificata.
D.21. – Quando e come era soddisfatta la Giustizia?
R.21. – Risposta a questa domanda è quella dal punto 20.
D. 22. – Come può essere qualcuno sacrificio insieme a Cristo se, la Giustizia non e stata perfettamente riconciliata tramite Gesù Cristo, quando Lui asceso al cielo?
R.22. – Secondo la risposta già data al punto 20., è stato fatto un deposito del merito di Gesù, sufficientemente per soddisfare tutti i peccati del mondo l’intero. Nella forza di questo deposito, la Giustizia è stata perfettamente riconciliata per liberare quei membri della razza che sono venuti in relazione speciale con il Creatore, tramite Gesù, che ha fatto un patto di sacrificio.
D.23. – Cosa viene prima: la giustificazione, o la consacrazione?
R.23. – Dipende del senso attribuito alla parola consacrazione.

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