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R E S O C O N T O    D I S C U S S I O N E
n/a Inserito il  - 20 April 2010 : 09:29:24
Cari amici, dopo aver frequentato per un po' il forum, noto alcuni aspetti:
- Il forum è alquanto "spento", poco animato;
- Sebbene interessanti, i punti di discussione vertono spesso su particolari e non su argomenti "sostanziosi";
- Non ci sono dei veri "filoni" di studio e di discussione (intendo argomenti basilari);
- La conoscenza della Scrittura rimane in superficie, spesso ribadendo solo convinzioni acquisite.

Se condividete queste osservazioni, propongo di scegliere man mano un argomento importante e di dare il via ad un vero approfondimento. Ecco alcuni argomenti che mi vengono in mente:

GESU' - La sua vera identità,il suo vero nome, il suo ruolo, la sua relazione con Dio, la sua natura.
LEGGE - Davvero fu abolita? Va osservata?
BIBBIA - L'ermeneutica è importante? Quali sono i modi giusti per capire la Scrittura?
CHIESA - Esiste una vera chiesa? Cos'è la chiesa?

Questi sono solo alcuni argomenti che mi vengono in mente ora, tanto per fare degli esempi. Ma di certo potreste averne in mente voi di altrettanto importanti.

Ecco, questa è la mia riflessione sul forum. Se non vi pare condivisibile, chiedo scusa per averla espressa. Se no, se pensate che possa essere valida, propongo di parlarne.

Grazie per l'attenzione. Dio vi benedica.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più nuove sono all' inizio)
n/a Inserito il  - 27 April 2010 : 07:09:22
Ciao, Ren. Ti ho risposto alla fine del mio post nella cartella "La Legge". A presto. Un abbraccio.
n/a Inserito il  - 25 April 2010 : 13:19:37
Gradirei sapere dove e perchè e scritto che si deve distinguere tra legge cerimoniale e no.
La Legge è una sola.
O si osserva tutta o nulla

Grazie ed a presto
Pace
gattosilvestro67 Inserito il  - 25 April 2010 : 12:30:44
Caro cielo segreto,
vorrei provare ad esprimere meglio il mio pensiero sulla legge (nota bene,il mio pensiero attuale,) perché durante il mio percorso cristiano, ho dovuto rivedere alcuni intendimenti alla luce di una più maturata conoscenza, e, poiché camminiamo nella “Via” niente vieta che alla luce delle Scritture possiamo rivedere alcuni intendimenti che non sono poi così chiarissimi. Detto questo dicevo:
vorrei partire dal cap.15 di Giovanni. Come ben sai si basa sull’amore del Padre verso il Figlio,e l’amore del Figlio verso il Padre come esempio dell’amore che dovrebbe distinguere i veri discepoli del Cristo. Soffermandosi ai versetti 12-13, Egli parla del suo Comandamento, che anche loro a somiglianza Sua dovevano amarsi come Lui aveva amato loro. In che modo? Il versetto 13 dice: dare la propria vita per i suoi amici. Ecco mi sembra che qui stia un po’ il nocciolo della questione.
La sua Chiesa non è chiamata solo ad osservare il Comandamento legislativo “ama il prossimo tuo come te stesso” che in altre parole vuol dire fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te e viceversa non fare agli altri ciò che non vorresti ti venisse fatto, ma nel dare la vita; qui andiamo oltre, significa a somiglianza del Figlio di Dio che i suoi veri discepoli devono essere pronti anche a donare la loro stessa vita. Non ti sembra che in questo senso abbiamo un “nuovo comandamento”? E non ti sembra che sempre in questo senso dobbiamo leggere la Scrittura di Giacomo da te citata 2:8?
Per quanto riguarda la questione del sabato, direi che è un discorso a parte, credo che quello sia un argomento da approfondire molto bene, chiarire bene perché Gesù è il”Signore del Sabato” di quale sabato parla e di quando verrà il sabato a cui fa riferimento. Per adesso vorrei se per te va bene proseguire sul valore della Legge per tutti noi e sapere il tuo pensiero sul “nuovo comandamento”: Grazie ciao a presto.
n/a Inserito il  - 25 April 2010 : 11:13:37
Caro Ren, credo che occorra distinguere tra gli aspetti cerimoniali della Legge e gli insegnamenti che Dio ha dato tramite la Toràh. Non esiste più il Tempio di Gerusalemme e, come Yeshùa aveva preannunciato alla samaritana al pozzo, venne l’ora in cui non si adorò più Dio nel Tempio. Il nostro Sommo Sacerdote è Yeshùa che ha offerto il suo sacrificio per sempre (cfr. Lettera agli ebrei). Tolti questi aspetti cerimoniali, la Toràh o Legge o Insegnamento – di cui il Decalogo è la base – va osservata tutta. Questo io capisco dalla Scrittura.
A Vlady faccio osservare che non è vero “che gli apostoli si sono trovati un po’ in difficoltà, quando i gentili hanno ricevuto spirito santo senza osservare comandamenti”, come lui dice. Dove sta scritto mai che i discepoli provenienti dal paganesimo non osservassero i comandamenti? Paolo dice: “La circoncisione non conta nulla, e l'incirconcisione non conta nulla; ma CIÒ CHE CONTA È L'OSSERVANZA DEI COMANDAMENTI DI DIO” (1Cor 7:19). E Giovanni dice: “Questo è l'amore di Dio: che OSSERVIAMO I SUOI COMANDAMENTI” (1Gv 5:3). Molto chiaro è ciò che dice in 1Gv 2:3,4: “Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se OSSERVIAMO I SUOI COMANDAMENTI. Chi dice: ‘Io l'ho conosciuto’, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui”. “Chi osserva i suoi COMANDAMENTI rimane in Dio e Dio in lui” (1Gv 3:24). “In questo è l'amore: che camminiamo secondo i suoi COMANDAMENTI” (2Gv 6). “Qui è la costanza dei santi che OSSERVANO I COMANDAMENTI DI DIO e la fede in Gesù”. – Ap 14:12.
Sarebbe ora di smettere di ripetere il solito ritornello che la Legge sarebbe stata racchiusa da Yeshùa in soli due comandamenti. Al riguardo invito a rileggere quanto ho già scritto più sopra, in un post. Yeshùa non apportò nessuna novità: quei due comandamenti facevano parte della Toràh e furono ribaditi quali due comandamenti più importanti. Così dicevano i rabbini e così confermò Yeshùa. Nulla di nuovo e soprattutto nessuna abolizione della Toràh. Al giovane che domandò a Yeshùa cosa dovesse fare per avere la vita eterna, Yeshùa disse molto chiaramente: “Se vuoi entrare nella vita, OSSERVA I COMANDAMENTI” (Mt 19:17). I versetti successivi chiariscono che stava parlando proprio dei Dieci Comandamenti.
Con che coraggio possiamo dire che la Legge non è più valida? Occorre stare molto attenti, perché Yeshùa disse: “Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. CHI DUNQUE AVRÀ VIOLATO UNO DI QUESTI MINIMI COMANDAMENTI E AVRÀ COSÌ INSEGNATO AGLI UOMINI, SARÀ CHIAMATO MINIMO NEL REGNO DEI CIELI”. – Mt 5:17-19.
Per entrare meglio nella discussione pratica, suggerisco di esaminare uno di questi comandamenti: il quarto, quello che riguarda il sabato. La stragrande maggioranza dei cosiddetti cristiani lo ritiene abolito. È davvero così? Che evidenze abbiamo dalla Bibbia? Sarebbe interessante citare i passi biblici al riguardo. Su questi si potrà poi discutere.
n/a Inserito il  - 25 April 2010 : 09:57:09
Per la circocisione è vero quello che dici.
Però se la Legge fosse ancora valida dovremmo metterla ancora in pratica TUTTA.

Ciao
vlady Inserito il  - 25 April 2010 : 00:53:57
La visione un po semlice mia, ma. Visto che apostoli si sono trovati un po in difficolta, quando i gentili hanno ricevuto spirito santo senza osservare comandamenti di Mose (chiamiamola cosi la Legge), vuol dire che non avevano un comandamento tipo "legge e ora abbolita e basta cosi, ora abbiamo nuova legge di due comandamenti". Vuol dire che non ci era niente di male nel continuare di salvaguardare comandamenti di Mose. Ma nel fratempo che la vechia via (legge) rimaneva, si e aperta la via nuova, parallela (nuovo patto nel sangue e corpo di Signore), la via che portava a stesso obbietivo (pace con Yahwe), dove puntava anche la via vechia di Mose. Ma differenza tra le due vie era, che se sei sulla via di Mose devi contare sulle proprie capacita imperfetti per giungere obbietivo, invece sulla nuova via, scorciatoia, di Gesu puoi contare sul aiuto di Signore che copre quel che ti manca (a causa del peccato originale) nel compiere percorso e arrivare al obbiettivo comune di tutte le vie paralleli. Queste vie, anche se sono paralleli, ma non sono uguali. Al apertura di queste vie erano imposte le regole. E anche se SEMBRA che via di Signore e piu facile, non lo e per niente. Si, la via di Signore e FATTIBILE o possibile grazie al Suo sacrificio, ma non e facile. La vechia via chiedeva di compiere certe azioni ed evitare gli altri (se non mi sbaglio). Invece la nuova via richiede SACRIFICARSI completamente a Dio.
Schema di Grande Piramide (non chiarisce solamente cronologia, ma anche dottrina) dimostra questa via scorciatoia come tunel che porta dallo Sheol direttamente nella galeria alta (eta del Vangelo), saltando la galleria stretta (eta ebraica) e saltando la insuperabile porta di granito che blocca galleria stretta e simbolizza la legge impossibile da eseguire per umanita decaduta.
E quindi Israele che non aveva riconosciuto Signore rimane ancora sotto patto o legge di Mose. Ma i tempi di sfavore per loro sono finiti, e in breve faranno anche loro nuovo patto per forza, perche solamente grazie al sacrificio di Signore possono ritrovare approvazione e pace da Yahweh, non esiste nessun altra possibilita.
n/a Inserito il  - 24 April 2010 : 18:26:00
Caro Ren, la circoncisione faceva parte di un patto particolare tra Dio e i discendenti di Abraamo. Altra cosa la Legge. In quanto a ciò che dici, ovvero che Yeshùa avrebbe riassunto la Legge in soli due principi, non è vero. Rileggi al riguardo il mio post che documenta come i due comandamenti che dici erano già presenti nella Legge e che gli stessi ebrei li ritenevano il compendio di tutta la Toràh, senza nulla togliere alla Legge.
n/a Inserito il  - 24 April 2010 : 18:20:53
Per LEGGE si intende tutto l'insieme di quelle regole e comandamenti che Mose' ricevette da Dio, quindi sembra logico supporre che valgano per il popolo ebreo.

Allora i gentili cioe' noi cristiani non dovremmo essere sotto la Legge.
Gesu' ha infatti 'sublimata' la Legge stessa, prendendo i principi basilari e fondendoli
nell'amore verso Dio e verso il prossimo, anzi esaltandone il valore come quando dice di Amare anche i nostri nemici.

Se fossimo sotto la Legge dovremmo seguirla tutta, anche la circoncisione, ma come videro bene i primi cristiani, quest'obbligo non c'e'. Atti 15: 28-29

A presto!
n/a Inserito il  - 24 April 2010 : 18:10:48
Cara Flora, leggendo tutti i tuoi commenti non ho cpito se pensi che la Legge sia ancora valida per noi. In fondo, è questo l'argomento che abbiamo aperto. Ovviamente, la stessa domanda è rivolta a tutti.
flora Inserito il  - 24 April 2010 : 00:44:33
… è vero. La Legge è la Toràh, e significa l’insegnamento di Dio. E quello più semplice insegnamento, che ogni persona lo può capire: ,,Tu amerai il Signore, il Tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze.”-Deutr.6:5, Luca10:27
Il Padre non poteva usare una legge migliore invece di questa. Lei rappresenta la pianezza della capacità di una persona perfetta che ha vissuto durante il vecchio patto o nuovo Patto, nel Millennio. Non c’è un standard più alto di questo: ascoltare completa di Dio, amore perfetto, di Dio e del prossimo. Nel questo senso i due Patti, nuovo e vecchio sono uguali, solo che il primo non ha compiuto la benedizione del Israele e del mondo, invece il nuovo(Ger.31:31),compierà questa benedizione, sotto un migliore Mediatore.(Ha pagato con la sua vita umana perfetta la razza umana, l’ha comprato con il Suo sangue, e per questo motivo il Nuovo Patto compierà il piano preparato già, per anulare il peccato, tramite la fede in Cristo).
Però, fino che Cristo sarà completo, non si può parlare del nuovo patto, siamo ancora sotto il patto di sacrificio.

“Gesù ha abolito la legge, il patto della legge o il patto fondato sulla legge”.
Vorrei tornarmi indietro per spiegare meglio quello che io capisco.
Un patto ha sempre due parti: una che chiede le condizioni e promette una offerta, e una che adempie le condizioni richieste, e riceve la offerta. Nel caso del PATTO DELLA LEGGE, da una parte era Dio, da l’altra parte era il popolo ebreo.
La legge prometteva la vita(offerta) per chi metteva in pratica le prescrizioni(le richieste), se non si mettono in pratica, portavano alla morte.(Levetico18:5) Solo Gesù, nato sotto la Legge, ha adempito la Legge, cosi ha ricevuto le benedizioni che prometteva:la vita. Tutti altri, erano sotto la condanna della Legge, la morte, ma Gesù nel questo senso ha abolito la legge,ha anulato questo patto.(Gal.3:12-14) Un esempio: come era stato una gara, ma il premio l’ha già preso Gesù. Ebrei possono ancora correre, il premio è già stato vinto. Per loro, come per l’intera umanità unica occasione di ottenere la vita sarà sotto il nuovo patto, nel Millennio, tramite fede in Cristo.

Qual è la differenza tra il primo patto e il secondo?
La differenza grande è del Mediatore. Il Patto della Legge , mediato di Mosé, è solo un tipo del Nuovo Patto, mediato di Cristo(Gesù + la Chiesa), molto superiore al primo.
Il Patto della Legge era già morto, appena che il premio era vinto di Gesù
Ma se abbiamo parlato del Vecchio e Nuovo patto, non abbiamo ricordato che noi(membri della chiesa militante) siamo sotto il patto Sara, o Abramico, di sacrificio.
Ogni moglie di Abrammo rappresenta un patto. Ognuno non entra nel vigore fin che(,,muore”)scade il anteriore.
Agar, l’egiziana- il patto della Legge - sotto Mosé (Gal.4:24,25,31)
Sara- il patto di sacrificio sotto quale si sceglie la Chiesa nell’età Evangelica - sotto Gesù(Gal.3:29)
Chetura- dopo la morte di Sara- il patto nuovo, nel Millennio - sotto Cristo

n/a Inserito il  - 23 April 2010 : 13:16:12
Sono davvero lieto che la mia proposta di approfondire la Scrittura con metodo sia stata accolta così bene. E la scelta fatta da Ren di iniziare con la Legge mi pare molto stimolante, oltre che basilare, essendo un cardine importantissimo della Sacra Scrittura.
Flora (cui dico che la mia non era assolutamente una critica sulla scarsa attività del sito, ma solo una fraterna osservazione) ha già posto delle basi molto interessanti per il nostro esame. Inizio quindi da lì nel dare il mio contributo alla discussione. Permettetemi solo di fare una premessa sulla parola “Legge”. Come molti sanno, la parola ebraica che la bibbia usa èתורה (Toràh). In ebraico però “legge” si dice in altro modo. La parola “toràh” significa INSEGNAMENTO. Quando perciò diciamo ‘legge di Dio’, dovremmo invece dire “insegnamento di Dio”. Purtroppo, i traduttori greci della LXX (Settanta) usarono la parola greca “nòmos” per tradurre “toràh” (insegnamento), che significa appunto “legge”. I primi discepoli di Yeshùa usavano la Bibbia greca, la LXX, per cui furono indotti ad usare loro pure la parola greca “nòmos”, legge. Personalmente preferisco parlare di Toràh o Insegnamento, ma in ogni caso occorre tenere presente che “Legge” significa nella Bibbia “Insegnamento”.
Tornando a ciò che Flora dice, uno dei due aspetti che lei rimarca è che “Gesù mai non ha abolito la legge”; ma lei rimarca anche che “Gesù l’ha abbreviata nei due comandamenti: Luca10:27”, in cui si dice: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso”.
Ma siamo così sicuri che Yeshùa “l’ha abbreviata”? Intanto va notato che Yeshùa, alla domanda del “dottore della legge” (v. 25), domanda a sua volta: “Nella LEGGE che cosa sta scritto?” (v. 26). Al che il dottore risponde citando i due comandamenti (v. 27). Il primo dei due comandamenti si trova in Dt 6:5;10:12;11:22; Gs 22:5 ed è ricordato da Yeshùa anche in Mr 12:30. Il secondo si trova in Lv 19:18 ed è ricordato anche da Mt 19:19 e da Rm 13:9. In Gal 5:14 Paolo dice: “Tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: Ama il tuo prossimo come te stesso”; in Gc 2:8 si dice che ubbidendo a questo comandamento si “adempite la legge regale”. Ora, l’ubbidienza a questo comandamento non comporta semplicemente un semplice e generico rispetto filantropico verso gli altri, ma secondo la Bibbia comporta l’ubbidienza all’intera Legge o Insegnamento di Dio: solo così si “adempite la legge regale”. Si noti che i due comandamenti erano già presenti nella Toràh. Esistevano già, tant’è vero che il “dottore della legge” li cita a Yeshùa e lui commenta: “Hai risposto esattamente; fa' questo, e vivrai” (v. 28). Non possiamo quindi dire che Yeshùa abbia abbreviato la Toràh. Egli non cambiò alcunché né abolì i comandamenti trasformandoli in due semplici princìpi (come sostengono erroneamente i Testimoni di Geova). La massima con cui Hillel (maestro di Gamaliele, membro del Sinedrio, fariseo e insegnante della Legge, ai cui piedi l’apostolo Paolo era stato istruito - At 5:34;22:3) compendiava così i precetti dell’ebraismo: “Ama Dio e il tuo prossimo”. Yeshùa non apportò perciò nessuna novità: si attenne a ciò che gli ebrei già sapevano sull’ubbidienza alla Legge o Toràh o Insegnamento.
In merito al secondo aspetto ricordato da Flora, lei ci rammenta che la Bibbia parla di “patto della legge”, e sottolinea la parola PATTO. Poi sostiene che “Gesù ha abolito la legge, il patto della legge o il patto fondato sulla legge”. Questa affermazione dovrebbe essere vagliata con più cura. In verità, Dio aveva promesso in Ger 31:31-33 che avrebbe stipulato un “nuovo patto” con gli ebrei. E tale “nuovo patto” è questo: “Io [Dio] metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo” (v. 33). Ora, i “cristiani” tendono a soffermarsi su parole come “intimo” e “cuore”, buttando tutto sullo spirituale inteso a modo loro. Ma COSA Dio dice che avrebbe messo nell’intimo e scritto sui cuori del suo popolo? Dio dice chiaramente: “La mia LEGGE [Toràh, Insegnamento]”. Qual è la differenza tra il primo patto e il secondo? Solo il modo di ubbidire. Nel primo caso gli ebrei divennero dei legalisti, cercando di osservare la Toràh in maniera farisaica, cercando di rispettare la lettera senza preoccuparsi di metterci il cuore. È contro questo modo legalistico che si scaglia Paolo. Nel secondo caso, l’ubbidienza alla Legge è fatta come RISPOSTA a Dio con la fede. Prima gli ebrei dicevano: osservo la Legge PER essere giusto. Ora il popolo di Dio (i veri ebrei, quelli che lo sono “interiormente” – Rm 2:29) dicono: osservo l’Insegnamento di Dio (Legge) PERCHÉ sono giustificato.
Flora cita Rm 6:10-12 per sostenere che i galati erano “diventati morti per le cose vecchie del vecchio patto”, ma in verità il passo dice altro. Parla di morire al peccato, non ai comandamenti della Toràh. Il v. 14 dice: “Non siete sotto la legge ma sotto la grazia”. Non si possono però isolare le parole fuori dal contesto. Dopo aver detto di far “conto di essere morti al peccato” (v. 11), Paolo dice: “Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale” (v. 12) e spiega: “Il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia” (v. 14). E subito dopo dice: “Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo!” (v. 15). E in Rm 7:7: “Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo!”. Il suo pensiero è chiarito in Rm 7:9-14: “Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii; e il comandamento che avrebbe dovuto darmi vita, risultò che mi condannava a morte. Perché il peccato, còlta l'occasione per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno e, per mezzo di esso, mi uccise. Così LA LEGGE È SANTA, e il comandamento è santo, giusto e buono. Ciò che è buono, diventò dunque per me morte? No di certo! È invece il peccato che mi è diventato morte, perché si rivelasse come peccato, causandomi la morte mediante ciò che è buono; affinché, per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccante. Sappiamo infatti che LA LEGGE È SPIRITUALE; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato”. In cosa consiste la grazia? Consiste in ciò per cui Paolo ringraziò: “Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Così dunque, io con la mente servo la legge di Dio”. - Rm 7:25.
Per cui, ancora oggi, secondo la Scrittura, rimane valida questa affermazione ispirata: “Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: IL PECCATO È LA VIOLAZIONE DELLA LEGGE”. – 1Gv 3:4.
flora Inserito il  - 22 April 2010 : 10:55:24
Pace, fratelli,
e vero che meritiamo la critica portata del CieloSegreto, perché siamo poco attivi. Speriamo di essere una motivazione di cambiamento per tutti, nel senso buono.
LA LEGGE
Volevo rispondere a fr. Renato su la domanda ,,è stata abolita la legge di Gesù?”
La domanda può essere guardata dai due lati:
1.Gesù mai non ha abolito la legge e mai non sarà abolita di nessuno. La legge è del Padre, esisteva prima di Gesù, e lei esiste ancora, e esisterà sempre. Gesù l’ha abbreviata nei due comandamenti:Luca10:27.
2. Sulla base di questa legge, come Dio ha dato tramite Mosè ai israeliti,si è fatto un patto, chiamato il patto della legge. Queste parole sono molto attaccate, usate insieme. ,,il patto” si usava quando si faceva riferimento alla legge, e ,,la legge” si usava per includere il patto fondato nella legge. Nel questo senso, Gesù ha abolito la legge, il patto della legge o il patto fondato sulla legge.
Però, se pensiamo ai ebrei, loro sono ancora sotto il patto della legge, e aspettano ancora delle benedizioni. Loro sono ancora sotto la condanna del patto della legge. Allora, per chi crede oggi nel prezzo di riscatto di Gesù, non è più sotto la legge, ma chi non ha la fede che Lui è Figlio di Dio, che è morto per i nostri peccati,…,la legge non e ancora abolita. Questa, in quello che riguarda gli ebrei che erano sotto la legge.
La legge era perfetta, Gesù era perfetto e solo Lui era capace di compiere la legge. Cosi Lui ha ereditato le benedizioni che la legge prometteva. Gesù condivide questi benedizioni con tutti cui diventano i Suoi discepoli.(Rom.8:17). Noi siamo diventati con Lui co-ereditari in tutto quello che Lui ha ereditato compiendo la legge. Noi non siamo stati capaci di compiere la legge, come neanche gli ebrei, ma Gesù ha guadagnato le benedizioni della legge, e noi(gentili e ebrei) possiamo diventare co-ereditari alle promesse fatte ad Israele naturale, tramite la fede in Gesù e diventando membri del Suo Corpo.
Allora, Gesù ha abolito la condanna del patto della legge, con la possibilità di passare sotto il nuovo, della Grazia, liberandoli delle richieste del vecchio patto.
Per esempio, per gli apostoli, convertendosi alla Grazia, il patto della legge non era più obbligatorio per loro. Loro sono diventati morti per le cose vecchi, del vecchio patto, e viventi per le cose buone, scegliendo di diventare gli discepoli di Gesù. (Rom.6:10-12)
vlady Inserito il  - 21 April 2010 : 19:50:07
Sono daccordo con gattosilvestro. Ogniuno abbia impegni e problemi, a me personalmente manca tempo per studiare per bene argomenti importanti, ma comunque per me forum rimane UNICO punto di rinforzo spirituale, perche e unico posto nel web italiano dove posiamo veramente professare nostra liberta cristiana e abbiamo poca ma buona gente di buona volonta con mente e cuore aperta verso parola del Signore. E ritengo anche se non faciamo i post a raffica, ma gli faciamo bene e dal nostro cuore e coscienza personale e non per salvare insalvabile, a tutti costi. E credo che questo fatto e importantissimo per tanti sinceri anime che ci seguono, rimanendo magari nel ombra. Credo che hai raggione che dobbiamo discutere per bene sui dotrine principali. E lo faremo. E una indicazione del percoso di forum giustissima. Spero, e vorrei incoraggiare gli altri di non aver dubbio di partecipare, perche facendo cosi faremo soltanto bene nel testimoniare la nostra liberta cristiana, che ci e garantita sia dal Signore sia dai apostoli, con l'unico limite della nostra buona fede e fiducia alle parole di Gesu.
gattosilvestro67 Inserito il  - 21 April 2010 : 10:01:57
Caro cielo segreto,
come tu ben dici in questo momento il forum è un po' spento, e me ne dispiace moltissimo. E' un periodo di grossi impegni per me, e qualcosa gioco forza rimane indietro. L'argomento in questione (La Legge) è interessantissimo credo per tutti i lettori della Bibbia, sarà un Grande piacere approfondirlo, e per quanto mi sarà possibile in questo periodo intervenire. Sai che ti seguo con grande interesse e ti apprezzo molto per il tempo che stai dedicando a questo Forum. Ti abbraccio e ti saluto nella pace del Signore.
n/a Inserito il  - 21 April 2010 : 09:46:21
Caro Ren, sono lieto che la mia proposta ti interessi. Sono certo che affrontando i grandi temi biblici - uno alla volta - e approfondendoli, si possa giungere ad una comprensione più profonda della Scrittura, amandola di più.

Tu hai scelto di parlare prima della Legge. Il tema è interessantissimo e fa parte di quegli argomenti che si danno per scontati, credendo che siano ormai acquisiti: la stragrande maggioranza delle religioni cristiane sono unanimi nel ritenere che la Legge sia stata abolita da Gesù. Ma siamo così certi che sia davvero così? Quando si entra in argomento accade di scoprire che su questo soggetto non è che poi si sapesse molto. Personalmente il tema mi appassiona. Inoltre non si tratta di semplice discussione: ne va del nostro modo di adorare Dio, del modo che lui gradisce, del modo che lui approva. Se la Legge è stata abolita, non c'è problema; ma se non lo è, siamo molto mancanti.

Tuttavia, perchè non diventi una discussione solo a due (tra me e te) vorrei - prima di iniziare - capire se l'argomento interessa anche gli altri del forum. Soprattutto, vorrei avere il beneplacito di GattoSilvestro.

In attesa, un caro saluto fraterno.

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