R E S O C O N T O D I S C U S S I O N E |
gattosilvestro67 |
Inserito il - 15 January 2012 : 18:58:18 Gli apostoli i profeti e gli angeli hanno desiderato tutti ed hanno cercato con interesse di conoscere che tempo a indicato lo Spirito di Dio tramite i profeti.
Questo interesse da parte dei suoi figli è sempre piacevole a Dio poiché anche se fino adesso non ha soddisfatto desideri del genere in una misura considerevole, perché non era arrivato ancora il tempo stabilito, comunque non ha mai disapprovato un’interesse del genere. Quando Daniele ha chiesto, Lui lo ha chiamato “uomo profondamente amato”e gli ha risposto alla domanda nella misura compatibile con il suo proposito.Daniele 10:11.
Una ricerca del genere non dovrebbe essere guardata come una intromissione inadeguata nei misteri di Dio. Dio vuole che noi manifestiamo davanti ai suoi piani quell’interesse di “studiare le Scritture” e di “ tener conto alla Parola sicura della profezia,” 2 Pietro 1:19 (“a cui fate bene a prestare attenzione”). Giovanni 5:39. Così che siamo nel giusto atteggiamento di attesa che discernerà velocemente la verità al tempo giusto. Le cose nascoste appartengono a Dio, però le cose rivelate sono nostre e dei nostri figli per sempre (Deuteronomio 29: 29).
Per quello, se ci limitiamo strettamente alla Parola di Dio ed evitiamo la vana speculazione cammineremo su un terreno sicuro. Se il Piano e i tempi e le stagioni di Dio non sono scritti nelle Scritture, allora nessuno li può trovare lì; e certamente Dio non ha scritto attraverso i profeti e i suoi apo-stoli niente di quello che voleva tenere segreto in eterno.
Al tempo giusto e nel giusto ordine ognuno degli aspetti scritti nel Piano divino, il tempo e la loro stagione sono mostrate a quelli che vegliano; ma il Piano intero , insieme agli aspetti del tempo che lo riguardano non era ancora pronto per essere capito fino al periodo chiamato il tempo “della fine” (Daniele 12:9-10). Non dimentichiamo che fino al tempo quando Dio ha come scopo di rivelare i misteri, nè l’insegnamento né la pietà lo possono rivelare. Anche se le profezie sono state secoli davanti agli occhi di tutti loro, non hanno potuto essere comprese e i loro misteri non sono stati rivelati fino a che non è giunto il tempo giusto. Quando alcuni degli apostoli sono venuti al nostro Signore chiedendo riguardo al tempo dello stabilimento del Regno di Dio, prima che sia giunto il tempo che questo sia rivelato, Lui rispose loro: Non sta a voi di sapere i tempi ed i momenti adatti, che il Padre ha stabilito di sua propria autorità”. Atti 1:7. In un'altra occasione lui disse riferendosi allo stesso soggetto: “Ma in quanto a quel giorno e quell’ora, nessuno lo conosce, nè gli angeli nel cielo nè il Figlio, ma solo il Padre. State attenti vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento….. Ora ciò che dico a voi lo dico a tutti: vegliate!” Marco 13:32-33,37.
Le parole del Signore non vogliono dire che MAI qualcuno conoscerà i suoi propositi Non bisogna capire che queste parole significano che nessuno al di fuori del Padre non conoscerà mai i tempi e le sue stagioni; e non provano che il Signore non le può fare conoscere adesso. Il fatto in se che tutti gli elementi del nostro Padre, come i tempi e le stagioni Sue si possono discernere adesso, è una grande dimostrazione che ora viviamo nel tempo della fine nel presente regno del male e nell’alba millenniale, quando la conoscenza deve crescere e i saggi devono capire Daniele 12:4,10.
Se la profezia non era data con lo scopo di essere capita il motivo per cui era stata data non aveva un obbiettivo razionale. Queste espressioni del Maestro indicano il fatto che Dio non esercita le diverse parti del suo Patto in modo casuale, azzardato, ma Lui ha tempi e stagioni fissate e decise per ogni parte della sua grande opera. Il potere e la sua infinita saggezza garantiscono che non può esistere fallimento o ritardo.
Queste parole danno anche l’idea che fino a quel tempo il Padre non scoprì a nessuno e neanche al nostro Signore Gesù, i tempi e le stagioni riguardanti il suo Piano. Al posto di giustificare la presupposizione generale, che il nostro Signore abbia criticato la ricerca e l’interesse al riguardo dei tempi e delle stagioni e attraverso queste parole abbia proibito una esaminazione simile, la verità è il suo contrario. Le sue parole mostrano chiaramente che anche se a loro ancora non fosse dato di conoscere i tempi e le stagioni queste saranno molto importanti in futuro, e allora esse saranno svelate a quelli che vegliano. Sapendo che esse saranno dissigillate in futuro e che allora saranno molto importanti, Lui li consiglia di “stare attenti” e di non lasciare che l’indifferenza venga su di loro, ma di “vegliare” sempre, affinchè possano sapere quando arriverà il tempo giusto.
Quelli che hanno vegliato durante l’età del Vangelo, anche se non hanno visto tutte le cose per le quali hanno vegliato, sono stati comunque molto benedetti e tenuti separati dal mondo a causa del loro comportamen-to; e quelli che saranno in vita “al tempo giusto” e “veglieranno” con sottomissione, sapranno e vedranno, “capiranno” e non saranno nell’ignoranza nel mezzo dei meravigliosi eventi della “mietitura” di questa età. Quello che in qualsiasi tempo è negligente a vegliare, perde una benedizione che il Maestro ha accentuato e dimostra che è accecato dal pregiudizio, dal Dio di questo mondo, sovraccarico dalle cose di questa vita e dagli interessi presenti verso la negligenza della sua piena consacrazione per il Signore per cercare prima il Regno e la vita futura.
Gli apostoli Pietro e Paolo attirano l’attenzione verso il soggetto dei tempi e delle stagioni. Pietro dichiara (2Pietro 1:16) che noi non andiamo dietro a favole abilmente escogitate; lui vide in una apparizione la gloria del Regno futuro di Cristo sul monte della trasfigurazione, quando ha con-templato la gloriosa “visione” di Mosè, Elia e Gesù in abiti splendenti. Mosè rappresentando i giusti dell’antico patto (Ebrei 11:38-40), che saranno i rappresentanti terreni del Regno celeste, ed Elia rappresentando i “vincitori” di questa età del Vangelo – la scena nel suo intero rappresenta la “gloria futura”, dopo che si completerà la scelta per il favore.
Comunque Pietro proprio quando raccontava la visione, indica la testimonianza profetica (2 Pietro 1:19) “Noi abbiamo la parola profetica più certa a cui fate bene a porgere attenzione, come ad una lampada che splende in luogo oscuro, finchè spunti il giorno e la stella mattutina, nei vostri cuori”. Lui sapeva bene che allora nessuno poteva capire pienamente tutte le profezie, e così ha consigliato i Santi ad avere un’atteggiamento vigile – di non guardare il cielo, ma vegliare per il compimento di tutto quello che ha detto Iddio tramite i Santi profeti al riguardo della restaurazione e ai tempi del “ristabilimento”, che formano una parte così grande ed importante della loro testimonianza. Lui ci assicura che la profezia avrà sempre verità importanti per noi in tutto il percorso fino allo spuntare del giorno.
L’apostolo Paolo dichiara: “Ora quanto ai tempi e le stagioni, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva, poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. (Verrà in silenzio furtivamente, e dopo che è venuto tanti non sapranno che sono dentro il giorno) quando diranno pace e sicurezza, allora una subitanea rovina cadrà loro addosso (inaspettata o rapida in confronto con il processo lento dei 6000 anni passati, proprio come i nostri giorni sono chiamati giorni tecnologici giorni rapidi del vapore e dell’elettricità.
Inaspettatamente come il fulmine ma (inaspettato) come le doglie di parto alla donna incinta ... Però voi fratelli non siate nelle tenebre così che quel giorno vi sorprenda come un ladro 1 Tessalonicesi 5:1-4. “I fratelli” hanno la lampada la Parola sicura della profezia ricordata da (2 Pietro 1:19) come una lampada splendete in un luogo oscuro; quanto tempo mantengono l’attitudine adeguata come fratelli come esaminatori fedeli mansueti e umili alla Parola, loro non saranno mai nelle tenebre: a loro si darà sempre la Verità come cibo (al tempo giusto). Quelli che hanno vissuto in piena armonia con Dio non sono lasciati a brancolare nel buio senza conoscenza della Verità necessaria, di essere nel buio con il mondo. Abrahamo e Lot hanno saputo prima della distruzione di Sodoma , Egli li disse: “Celerò io ad Abrahamo quello che sto per fare?” (Genesi 18:17).
Noè ha saputo del diluvio in tempo per costruire l’arca ed è stato informato proprio del giorno quando dovette entrare in essa. La prima venuta lo stesso Simeone, Anna e i saggi dell’Oriente, hanno saputo di at-tendere il Messia; in sostanza l’attesa di allora era generale (Luca 2:25-38; 3:15, Matteo 2:2). Se Dio ha agito così con la casa dei suoi servi, agirà forse diversamente con la casa dei suoi figlioli? Il Signore è il nostro capo”Giovanni 15:15” “Io non vi chiamo più servi perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio”. Il nostro Signore conosce i tempi e le stagioni al tempo giusto, perché Lui deve eseguire il Piano, e poiché lui non cambia, farà conoscere i suoi piani a quelli vicini a Lui ed associati alla sua opera ai suoi amici e ai suoi santi.
La ragione ci insegna come sta scritto: Amos 3:7 “Poiché il Signore, Dio non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, il profeti”, ma la maggioranza di ciò che ha rivelato non era per loro, ma per noi, la Chiesa evangelica (1Pietro1:12), in quanto è sicuro che i fedeli non saranno lasciati nelle tenebre, incapaci di discernere il Giorno del Signore quando questo verrà. Esso non verrà su di loro un ladro e come una trappola senza sapere perché loro dovrebbero vegliare, avranno la luce promessa, al tempo giusto, su questo soggetto.
|
|
|