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Forum Studenti Biblici ITALIA
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R E S O C O N T O    D I S C U S S I O N E
gattosilvestro67 Inserito il  - 01 October 2018 : 07:01:08
1 Ottobre


Veglierò sulla mia condotta, per non peccare con la mia lingua; metterò un freno alla mia bocca mentre l’empio mi sta davanti. Salmo 39:1.


Probabilmente ogni persona d’esperienza converrà pienamente con la dichiarazione che la lingua è potente nella sua influenza per il bene o per il male, più di ogni altro membro del corpo.

L’esperienza insegna ancora che per la maggioranza è più facile frenare qualunque altro organo che la lingua. E’ un tale servitore abile, che ogni ambizione, passione ed inclinazione della natura decaduta, cerca di farne uso come servo o canale per il male.

Così che da parte del cristiano è richiesta maggiore vigilanza, prudenza e cura per governare questo membro del suo corpo e soggiogarlo alla nuova mente in Cristo, affinché non sia un inciampo a se stesso o ad altri, ma, al contrario, un aiuto nella via stretta. Z. ’97 - 156.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più nuove sono all' inizio)
liala Inserito il  - 30 November 2018 : 13:57:43
[red][Il volto della Chiesa secondo il vangelo di Matteo è il volto stesso di Cristo morto e risorto, vivente nel cuore di suoi discepoli, ai quali ha detto: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (v.20)./red]
gattosilvestro67 Inserito il  - 30 November 2018 : 10:38:37
30 Novembre.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Matteo 28:20.
Certamente Colui che fu attento nel sorvegliare il lavoro della semina, non è meno interessato e attento in riguardo alla raccolta. Quindi, adoperiamo con energia e coraggio la falce della Verità, ricordandoci che serviamo il Signore Cristo, ricordandoci che non siamo responsabili per la raccolta, ma semplicemente per la nostra energia nel raccogliere quel “grano” maturo che possiamo trovare. Se il lavoro è grande per trovare alcuni chicchi di grano maturo, dobbiamo gioire di più per quelli che troviamo, ed imparare ad amare ed apprezzare ciò che è scarso e prezioso. Ricordiamoci ancora, mentre usiamo tutta la saggezza possibile in questo servizio, che lo scopo del Signore nel farci partecipi al Suo lavoro non sta tanto in ciò che possiamo compiere, ma nella benedizione che questo lavoro ci porterà. Z. ’01 – 155.











gattosilvestro67 Inserito il  - 29 November 2018 : 19:32:16
29 Novembre.
Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha fatto le promesse. Ebrei 10:23.
La promessa del Signore è la base sulla quale è fondata tutto ciò che noi speriamo, sia di carattere che di gloria futura. Apprezziamo questa Verità, cosicché non la compromettiamo in nessun senso o in nessun grado; riteniamo la Verità non solo alla lettera ma anche in spirito - nell’amore per essa, perché è vera e anche bella e magnifica. Ricordiamoci sempre dell’importanza della perseveranza costante, affinché possiamo non solo coltivare le virtù cristiane e praticarle, ma anche possiamo accettare allegramente le prove, le persecuzioni o difficoltà che il nostro Signore possa trovare bene di permettere su di noi, per provarci e per lo sviluppo di questo carattere, che, come Egli spiega, è di più grande importanza, e senza il quale non si può nè ottenere nè mantenere l’amore perfetto. Z. ’01 - 119.




liala Inserito il  - 28 November 2018 : 18:10:56
Il problema di Giobbe non fu di carattere economico, fisico, sentimentale o sociale, ma religioso. Ciò che nel suo caso venne messo a prova non fu la sua resistenza di fronte all’avversità, ma la sua capacità spirituale per continuare a confidare in Dio senza intendere il processo della sua provvidenza.
gattosilvestro67 Inserito il  - 28 November 2018 : 10:27:12
28 Novembre.
Quando Dio dà tranquillità, chi lo condannerà? Giobbe 34:29.
Chi fuori che Lui, “l’Iddio di ogni consolazione”, può dare quiete in mezzo ai tumulti che salgono sopra l’anima come inaspettate tempeste sopra il mare? Come marinai in pericolo sull’oceano, noi gridiamo a Lui, e Egli ci porti al desiderato porto – porto benedetto – di quiete e pace in Dio.
Qual è il grido che porta questa risposta di pace? Non è la preghiera che tutte le occasioni di disturbo siano rimosse, perchè non è sempre la volontà di Dio di portare pace allo spirito umano in questo modo; non è sempre il migliore modo. Ma vi è un grido che non manca mai di portare la quiete che nessuno potrà mai disturbare. E’ la preghiera per una dolce, fiduciosa, amorevole arrendevolezza nella volontà di Dio. Z ’96 – 259.
liala Inserito il  - 27 November 2018 : 13:40:37
Qualunque battaglia spirituale affrontata basandoci sulle nostre forze sarebbe destinata al fallimento e Paolo lo sapeva bene. Ecco perché, prima dei saluti finali, chiude questa lettera esortando i credenti a combattere proprio attraverso la preghiera.
gattosilvestro67 Inserito il  - 27 November 2018 : 13:15:14
27 Novembre.
Con ogni perseveranza. Efesini 6:18.
Dobbiamo avere lo spirito di preghiera in tutto ciò che diciamo e facciamo: vale a dire che i nostri cuori devono continuamente innalzarsi al Signore per la guida in tutte le cose della nostra vita, affinchè possiamo fare con tutte le nostre forze ciò che le nostre mani trovano da fare, in modo a Lui gradevole, e che possiamo essere protetti dalla tentazione che altrimenti ci sopraffarebbe, e che possiamo infine essere liberati dal maligno e avere un posto nel Regno del nostro Signore. Fratelli e sorelle, ricordiamo sempre di più e mettiamo in pratica queste parole del nostro Signore: “Vegliate ed orate, perchè non entriate in tentazione”. Z. ’01 - 180.



gattosilvestro67 Inserito il  - 26 November 2018 : 14:06:12
26 Novembre
L’Eterno quindi gli disse: che cosa è quello che hai in mano? Esodo 4:2.
Se alcuno desidera essere più abbondantemente usato dal Signore nel Suo servizio benedetto, cerchi costui di divenire sempre più adatto per questo. Cerchi di imitare quell’amato ed onorato servo, Mosè, in mansuetudine, umiltà, energia ed instancabile zelo e sacrificio di se nell’opera del Signore. Ma il servo prudente cercherà sempre di coltivare le sue abilità naturali, e non aspettare che il Signore compia il miracolo per il suo avanzamento, e così perdere tempo prezioso nel cercare di sviluppare ciò che per natura non possiede. Z. ’94 – 143.
Perciò, ognuno di noi cerchiamo con umiltà, con zelo, con amore per il Signore e la Sua causa, con fede nella Sua potenza, di essere in quella condizione di cuore e di mente che ci prepari ad essere usati ed utili in ogni parte del servizio divino al quale il Signore piacerà di chiamarci. Z. ’01 – 348.
liala Inserito il  - 25 November 2018 : 13:36:29

Se non ci esercitiamo, cadiamo inesorabilmente nella trappola di satana, il nostro amore si raffredda e perdiamo la grandezza di Dio. Se invece ci esercitiamo, gustiamo la potenza dello Spirito Santo che scalda il nostro cuore, possiamo ristabilire le relazioni e portare frutto abbondante nel Suo regno. Tutto quello che cominciamo a fare con regolarità diventa poi un’abitudine. Quando ci si sposa o si va a vivere da soli, all’inizio non si è abituati a gestire tutte le faccende di casa. Si impara svolgendole tutti i giorni. Paolo diceva che doveva esercitarsi, darsi da fare per non ritenere le offese.
gattosilvestro67 Inserito il  - 24 November 2018 : 14:18:57
24 Novembre
Per questo io mi sforzo di avere continuamente una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini. Atti 24:16.
Le nostre coscienze richiedono di essere regolate, come tutto ciò che riguarda la nostra natura decaduta. Se le nostre coscienze devono essere regolate, dobbiamo farlo conformemente ad un modello. La coscienza è come un orologio, il cui quadrante è appropriatamente marcato con le ore, ma la quale esattezza come indicatore del tempo dipende dal giusto regolamento della spirale principale, così che l’ora indicata sia vera: nello stesso modo, le nostre coscienze sono pronte ad indicarci il vero e il falso, ma possiamo solo contare su di loro per dire veramente quello che è vero e quello che è falso, dopo che sono regolate in connessione con la nuova spirale, il cuore nuovo, la volontà pura, portati in piena armonia con la legge dell’amore, come ci è presentata nella Parola di Dio. Z. ’00 – 360.
liala Inserito il  - 23 November 2018 : 13:48:11
Cos’è la costanza? È: “Fermezza, tenacia, inflessibilità, fedeltà, stabilità, persistenza, saldezza, coerenza” (Dizionario Zanichelli ’94).

La mancanza di costanza è un problema che affligge ogni credente e in modo particolare i giovani. Gli esempi biblici al riguardo sono molteplici. Fra questi spicca sicuramente la vita di Pietro nei tre anni che seguì il Maestro. Per l’alternarsi dei suoi stati d’animo, egli appare come una sinusoide (Matteo 14:28,29; 14:30-31; Matteo 16:13-16; Matteo 16:21-23; Giovanni 13:5-8; Giovanni 13:8-10; 13:36-37; Matteo 26:56; Giovanni 18:10-11; Matteo 26:58; Giovanni 20:3-7; 21:3).
gattosilvestro67 Inserito il  - 23 November 2018 : 08:37:23
23 Novembre
Avete infatti bisogno di perseveranza (tenacia gioiosa) affinché, fatta la volontà di Dio; otteniate ciò che vi è stato promesso. Ebrei 10:36.
Qui vediamo che la prova non è solo di fare la volontà di Dio, ma dopo aver raggiunto quel punto, il segno di carattere nei nostri cuori, nelle nostre volontà (anche se solo parzialmente nella carne) dobbiamo, con perseveranza costante, stabilire il giusto volere di Dio come la legge dei nostri cuori, come la regola di vita sotto qualsiasi circostanza e condizione. Allora, e non prima, saremo in una condizione di cuore adatta per il Regno. L’apostolo Giacomo dice: “La prova della vostra fede produce costanza” (perseveranza costante); cioè, se la nostra fede resiste alla prova, produrrà questo carattere di perseveranza costante. D’altra parte, naturalmente, se non raggiungiamo la perseveranza costante, vorrà dire che la nostra fede non ha resistito alla prova in modo soddisfacente, che non siamo adatti per il Regno. Z.01 – 117.

gattosilvestro67 Inserito il  - 22 November 2018 : 14:48:43
22 Novembre
Lo zelo della tua casa mi ha divorato. Salmo 69:9.
Le persone fredde, calcolatrici, potranno avere altre buone caratteristiche, ma non vi è posto per freddezza o anche per tiepidezza dalla parte di coloro che una volta hanno gustato quanto sia buono il Signore. In questi, l’amore acceso dovrebbe portare ad uno zelo consumante. Così fu con il nostro Signore Gesù, e questa fu una delle ragioni per cui Egli fu il bene-amato del Padre celeste. … Tutti coloro che desiderano essere piacevoli a Dio siano così ripieni dello stesso spirito di zelo per la rettitudine e la Verità, che li consumerà come sacrifici sopra l’altare del Signore. Così saranno molto piacevoli e graditi a Lui per Gesù il nostro Signore. Z. ’98 -112.

liala Inserito il  - 21 November 2018 : 18:28:08
Giacomo si rivolge ai suoi fratelli, cristiani usciti dal giudaesimo con il quale hanno mantenuto ancora qualche legame. Egli li invita a considerare la prova come argomento di completa allegrezza:
gattosilvestro67 Inserito il  - 21 November 2018 : 10:20:23
21 Novembre
Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere. Giacomo 1:2.
Tutti desideriamo spesso, senza dubbio, che tutte le prove fossero finite e che fossimo accettati tra i vincitori; ma la pazienza, la fede e la fiducia debbono fare un lavoro per raffinare i nostri cuori, facendoci teneri, volenterosi ed ubbidienti al Signore. Continuiamo il buon lavoro. Rallegriamoci se le prove hanno portato a noi diverse lezioni profittevoli - le quali hanno lavorato per farci più forti in carattere, più saldi per la verità e la giustizia, più consapevoli delle nostre debolezze e più in guardia contro le medesime. Ancora quei conflitti che hanno comportato solo parziali vittorie, sono stati probabilmente per il nostro vantaggio. … E lì ancora dove ci fu un completo fallimento, il risultato può essere un rafforzamento del carattere, una cristallizzazione della decisione per un più grande zelo nella stessa direzione, di nuovo, e umiltà di cuore davanti al Signore in preghiera. Z. ’02 -133.

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