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R E S O C O N T O    D I S C U S S I O N E
gattosilvestro67 Inserito il  - 26 August 2016 : 16:37:16
L’UOMO DEL PECCATO – L’ANTICRISTO


“Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato. il figliuolo della perdizione”. (2Tessalonicesi 2:3).


La manifestazione del personaggio od istituzione, che l’apostolo chiama “l’uomo del peccato” precede la venuta del giorno del Signore. Questo giorno, come abbiamo sufficientemente illustrato, è già cominciato a sorgere. E’ importantissimo esaminare attentamente la profezia in esame, perché se 1’uomo del peccato non è ancora apparso, le parole dell’apostolo Paolo devono considerarsi come un adempimento ancora futuro di tutte le profezie e testimonianze che profeti ed apostoli hanno tramandato sulla presenza del Signore e sullo stabilimento del suo Regno adesso. Questo rilievo deve essere considerato come un argomento inconfutabile fino a quando quest’uomo del peccato non si sia manifestato, così come lo confermano le minuziose descrizioni profetiche.


E’ chiaramente scritto che non soltanto quest’empio personaggio deve sorgere, ma si sviluppa e prospera al massimo grado, prima che il giorno del Signore venga, dopo che egli declinerà gradatamente a motivo della luce luminosa della presenza di Cristo, finché sarà completamente distrutto. E’ bene esaminare queste cose predette anticipatamente onde accertarsi se l’avvertimento, rivolto da Paolo alla Chiesa apostolica, sia applicabile ai nostri giorni. Oggi, dopo 19 secoli, affermiamo che il Giorno di Cristo è venuto. Per cui una domanda ci si presenta: nel correggere l’errore cronologico dei Tessalonicesi, le parole dell’apostolo Paolo possono essere considerate come una smentita a questa pretesa?


I consigli dell’apostolo alla Chiesa, di vegliare il ritorno del Signore è di essere attenti alla Parola della profezia per vedere i segni della presenza di Cristo, il carattere della sua opera a quel tempo. Evidentemente Lui ha desiderato che la Chiesa può riconoscere la sua presenza quando il Signore tornerà, che loro non saranno imbrogliati dall’errore di una sua falsa venuta (che Lui fosse venuto prima del tempo) (2Tessalonicesi 2:3). Una caduta in questo errore, all’inizio di questa Età, ha esposto quelli che hanno accettato di essere partecipi al principio di questa eresie (il principio dell’Anticristo) che operava già da tempo.

Mentre non si conosceva il giorno del Signore e la sua presenza al tempo quando arrivano questi inganni e false dottrine dell’Anticristo quelli esposti a questa prova li ha fatti accecare alle grandi verità e privilegi speciali di questo giorno, da qui viene l’ansia dell’apostolo per la Chiesa per tutte e due le estremità dell’età. “Nessuno v’inganni”. Per questo a fatto una descrizione esatta dell’uomo del peccato per essere riconosciuto al suo tempo.
Mentre i cristiani della fine dell’età hanno la tendenza a dimenticare anche la promessa del ritorno del Signore, e quando si ricordano hanno la tendenza di pensare a questo ritorno con sentimenti di paura, la Chiesa primaria aspettava con ansia essendo la realizzazione di tutte le sue speranze, essendo la ricompensa della sua fedeltà la fine di tutte le sue tribolazioni. In conclusione i fedeli da quel giorno erano pronti per ascoltare ogni insegna-mento che il Giorno del Signore era vicino o era presente; erano in pericolo di essere ingannati se non studiavano con attenzione gli insegnamenti dell’apostolo per quello che riguarda questo soggetto.


La Chiesa di Tessalonica, influenzata dagli insegnamenti di alcuni, nel senso che il Signore era già tornato di nuovo e che loro vivevano nei Suoi giorni, evidentemente ciò presupponeva che questa idea era in armonia con gli insegnamenti di Paolo, dalla prima Epistola scritta a loro dove lui diceva (1Tessalonicesi 5:1-5) che il Giorno del Signore “viene come un ladro”, in silenzio, senza essere osservato, gli altri saranno sorpresi senza sapere, ma i Santi lo riconosceranno e saranno nella luce. Conoscendo questo serio errore nel quale sono caduti, di credere che il Giorno della sua presenza fosse già arrivato, Paolo scrisse una seconda Epistola la qui idea centrale era di correggere questo errore.


Lui dice: “Or vi preghiamo fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro adunamento con Lui, di non lasciarvi subito sconvolgere nella mente ne turbare o da spirito, o da parola, o da qualche Epistola come se venisse da parte nostra, quasi il giorno di Cristo sia (enestemi) già venuto. Nessuno vi inganni in nessuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia, e sia rivelato l’uomo del peccato il figlio della perdizione. Il figlio della perdizione, l’avversario, colui che si innalza al di sopra di tutto, chiamandosi “dio” (un forte comandante o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come un dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di es-sere un dio. Non vi ricordate che, quando ero ancora tra voi vi dicevo queste cose? E ora sapete ciò che lo ritiene, affinché si rivelato a suo tempo. Il mi-stero dell’empietà infatti è già all’opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo. Allora sarà rivelato quell’empio che il Signore distruggerà con il soffio della sua bocca e annienterà all’apparire della sua presenza”. (2 Tessalonicesi 2:1-8).


Paolo a descritto in questo modo lo sviluppo dell’uomo del peccato prima del giorno del Signore, perché ha studiato la profezie di Daniele al quale il nostro Signore fece riferimento in (Matteo 24:15) e probabilmente perché a Paolo stesso nelle sue “visioni e rivelazioni” è mostrato il grande disastro di questo “personaggio” produrrà nella Chiesa.


CONTINUA ...
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più nuove sono all' inizio)
gattosilvestro67 Inserito il  - 09 January 2019 : 20:27:49
Applicando in modo errato questa profezia al suo falso regno, il capo rappresentativo dell’Anticristo, il Papa, nei giorni della sua prosperità, fece sì che dei re potessero adorarlo, come davanti a Cristo, permettendo loro di farsi baciare il dito grande dei piedi in segno di riverenza – applicando questo come l’adempimento di questa profezia.
Tale pretese sono in genere passate dalla vista per essere notate da quelli che studiano la profezia e essi trovano specialmente immorale questo comportamento; essi sbagliano perché le ingiustizie sono state abbondanti in ogni età e non necessitano descrizioni profetiche speciali, come sono date per l’Anticristo. Anche se si dimostrasse che quelli trovati in relazione con il sistema papale, sono stati veri modelli di immoralità, però lui sarà identico come il personaggio indicato dalla Bibbia come il grande Anticristo – la fal-sificazione che si è conferita i titoli, i privilegi, le potenze, la riverenza che appartenevano all’Unto del Signore. Come una falsa copia, lui ha falsificato anche il Piano di Dio per ciò che riguarda la elezione del “Piccolo Gregge” o della Chiesa nell’età presente; a messo tutto da parte la vera speranza della Chiesa e le preparazioni del Signore per la benedizione del mondo nel tempo futuro del Regno millenniale di Cristo – l’Anticristo è presentato come adempiuto nel suo proprio regno.
Gli effetti malvagi di una tale perversione del Piano di Dio è difficile valutarle. Loro sono stati la risorsa diretta da dove hanno risorto tutte le dottrine false introdotte una dopo l’altra per sostenere le pretese e la gloria dell’Anticristo. Con la Riforma tre secoli fa, ha introdotto un periodo di studiare la Bibbia e di libertà di pensiero e ha portato a rinnegare una molti-tudine di errori, la falsificazione è stata su di un livello molto elaborato e complesso in tutte le aree, ed ha ingannato completamente l’intero mondo, perciò anche dopo Lutero e tanti altri hanno riconosciuto il Papato come il risultato della grande abolizione della fede (l’Anticristo della profezia) loro mentre lo hanno denunciato come sistema, hanno sostenuto fortemente la falsa teoria che ha portato ai suoi errori specifici di dottrine e pratiche. Fino ad oggi, la maggioranza dei protestanti di tutte le confessioni sostengono la teoria dell’Anticristo che il Regno di Cristo è stato stabilito. Alcuni sono impegnati a fare così come ha fatto il Papato – di organizzare la loro chiesa sotto la guida di una persona come di un capo – mentre altri mettono al luo-go di questo capo un concilio o un sinodo; ma tutti sono ingannati da questa falsa interpretazione della dottrina scritturale iniziata dall’Anticristo ( che il Regno di Cristo è adesso e non in futuro negando l’età futura come fa l’Anticristo, loro, come sistema sono indifferente per ciò che riguarda il ma-turare la santità per i fedeli e sono zelanti per la realizzare adesso l’opera per l’età futura, di convertire il mondo) così tanto in quanto spesso sono dispo-sti di cambiare il Piano e la Parola di Dio e di inventare delle teorie per spa-ventare il mondo e per portare a una forma di pietà; lo stesso sono disposti di usare dei metodi corrotti e mondani per far crescere l’attrazione, e così imbrogliare i non convertiti che loro, come Anticristo sono disposti a contar-li nelle loro righe di arroganza per fare una buona impressione.
Questi con difficoltà possono vedere che il Papato è l’Anticristo, è anche impossibile quando la fede è avvelenata e il giudizio è accecato dalla essenza dell’errore dell’Anticristo. Si deve vedere la grandezza e la necessi-tà del Regno millenniale di Cristo e della sua opera di benedizione per tutte le famiglie della terra, prima di poter essere apprezzata la misura della falsi-ficazione dell’Anticristo, o del poter valutare correttamente i danni fatti da questo per la verità e la sua influenza profanatrice della chiesa nominale o nel tempio di Dio.
Nessuno deve essere sorpreso del completo carattere di questa falsifi-cazione, se pensiamo che è l’opera di Satana e che è stata copiata secondo i tipi e le gloriose illustrazioni future presentate nella Bibbia. Credendo che fosse arrivato il tempo per l’elezione della Chiesa e che le verità piantate dal nostro Signore e dagli apostoli sono avanzate velocemente al confronto di tutte le religioni pagane, cercando i mansueti in ogni luogo, il grande Avver-sario ha provato a distruggere la purezza della Chiesa e di indirizzare su altre vie e anche vie false quello che non era capace di fermare. Il trionfo dell’Anticristo e la sua attuale potenza è realizzata con l’influenza di Satana. Ma vediamo qui la saggezza di Dio che mentre l’influenza dell’Anticristo sembrava di preannunciare la sconfitta del Piano di Dio, in realtà lui coope-rava, senza sapere, alla sicurezza del successo del suo Piano, perché i veri consacrati attraverso questo mezzo, (la falsificazione) erano provati nella lo-ro fedeltà verso la Parola di Dio.

CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 25 November 2018 : 20:23:58
I romani cattolici presentano così l’ascensione del papato della Roma pagana come un trionfo del cristianesimo, quelli che conoscono il vero spiri-to del cristianesimo cercano invano di trovare traccia di questo spirito nella prostituzione della chiesa e nella sua alleanza profana con il mondo. I veri cristiani non possono vedere i vantaggi dell’ignoranza, superstizione le ca-lamità e le diverse circostanze dei tempi in cui approfittò la chiesa di Roma ( nessuna testimonianza dell’intervento divino a suo favore).
Loro non possono scoprire nello sviluppo della chiesa romana alla po-tenza e alla gloria terrena, qualche attestazione della promessa del Signore verso la vera chiesa, di innalzarla al tempo giusto - secondo come l’Anticristo arriverà e sarà andato, perché l’ascensione della vera chiesa non sarà ad un trono macchiato di sangue e sporcato di crimini, così come è stato il trono della papalità fin dal suo inizio; nè il vero Cristo avrà qualche volta bisogno di chiamare i re della terra per stabilire o difendere la sua potenza. I segni che distinguono il falso regno di Cristo dal vero, sono facile da rico-noscere per quelli che familiarizzano con le Scritture con il vero Cristo, il suo corpo la vera Chiesa, con i principi che devono essere stabiliti con il suo Regno e con l’obbiettivo con cui questo deve essere stabilito.
Nessuno deve presupporre che la vera Chiesa di Cristo , anche in tem-pi corrotti, è stata spenta, o perduta di vista. “Il signore conosce i suoi” in ogni età ed in ogni condizioni. Come al grano gli è stato permesso di cresce-re in mezzo alla zizzania; come oro sono stati nel forno essendo provati e pu-rificati e “degni di aver parte con l’eredità dei santi nella luce”. E’ vero che la via della moltitudine, che si definiscono loro stessi cristiani, occupano il posto più preminente nelle pagine della storia; ma senza dubbio un piccolo numero di fedeli, attraverso tutte le persecuzioni iin mezzo a tutte le ipocri-sie ingannevoli del “mistero dell’illegalità” hanno camminato in modo de-gno della loro chiamata celeste, sono stati messi a riposo e registrati da Dio come eredi della corona che non sfiorisce, mantenuta per loro in cielo.
Nelle pagine della storia è mostrato chiaramente che questo “uomo del peccato” l’Anticristo è nato a Roma; anche se all’inizio è stato ostacolato, progressivamente si è alzato alla potenza, o così come è scritto nella profezie di Daniele come un “piccolo corno” che usciva dalla testa di quella vecchia bestia romana, quella bestia “molto spaventosa” alla quale Daniele non potè trovare nessun nome che aveva un immenso potere di ferire e di uccidere. E, andando più avanti, troveremo che la storia dell’Anticristo corrisponde esattamente non solo con la profezia di Daniele, ma anche con tutte le altre sue profezie.

IL CARATTERE DELL’ANTICRISTO NELLA STORIA.

Dopo aver trovato il luogo dell’ Anticristo, andiamo avanti a confron-tare il carattere della papalità con le profezie, le quali descrivono il carattere e i fatti dell’Anticristo o “dell’uomo del peccato”.
Alcuni poterebbero chiedere se è corretto passare sopra gli imperatori di Roma ( che hanno preteso di essere i supremi capi religiosi), senza nomi-nare il loro sistema dell’Anticristo, e applichiamo questo titolo completo nell’intero sistema papale organizzato. Rispondiamo che in modo certo è corretto, e mandiamo di nuovo il lettore alla definizione già data all’Anticristo, così come è usato nella Scrittura, cioè ”nel luogo,”nel luogo di”, cioè, di essere un’impero spirituale: lui deve pretendere di comandare gli imperi terreni con questa autorità spirituale: lui deve essere non solo un’opponente, ma anche falsificazione, denaturando e pretendendo che il Regno di Cristo ed esercitando quello che al tempo giusto di Dio sarà l’autorità vera di Cristo, la Chiesa glorificata e completa sotto un solo capo e un Dio vero – il Vero Pontefice Massimo.
Il papato non solo pretende di essere il Regno glorificato di Cristo promesso dal Signore, dagli apostoli e dai profeti, ma lui applica a se e ai suoi successori (Papi, che prendono il posto di Cristo come capi o re di que-sti regni) tutti questi passaggi delle profezie che descrivono la gloria millen-niale di Cristo. “portando allo smarrimento altri essendo anche loro smarriti “ tramite le loro false teorie, maturando piano durante i secoli attraverso un’ambizione peccatrice verso la gloria” i Papi hanno sistemato punto con punto i titoli di tutti i loro associati nella gerarchia, le loro vesti brillanti, le loro cerimonie imponenti, le loro grandiose cattedrali con servizi solenni, profondi su un livello che corrisponde alle loro pretese – ambiente splenden-ti vestiti e cerimonie adeguate meglio potevano che della gloria presentata dai profeti.
Leggiamo nel (Salmo 2:12): “sottomettetevi al Figlio perché non si adiri e non periate per via, perché la sua ira può accendersi in un momento:” Questo non è un comandamento di baciare (alcune traduzioni portano bacia-re) il Figlio letteralmente ma di sottomettersi volontariamente e con gioia a Lui, e si applica ora nella preparazione nel grande e vero Regno millenniale del vero Cristo. I grandi della terra dal punto di vista finanziario politico ed ecclesiastico, ora sono provati se sono o non sono disposti di umiliarsi di fronte alle norme giuste che ci sono adesso per entrare in azione. Quelli che si oppongono alla giustizia si oppongono allo scettro di questo Re di gloria, e tutti questi saranno rovesciati nel grande tempo di tribolazione che intro-duce il Regno millenniale del nuovo Re: tutti quelli che non vogliono il suo Regno verranno distrutti (Luca 19:27) . “I suoi nemici mangeranno la polve-re” – saranno sconfitti.



CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 30 August 2018 : 20:29:27
Il vescovo di Roma ha approfittato in modo efficiente della venera-zione del luogo e del nome, pretendendo la superiorità su tutti gli altri vescovi governatori e capi. Presto lui pretese non solo l’autorità ecclesiastica del mondo ma anche l’autorità civile: il diritto di incoronare e possedere la corona, innalzare e degradare qualcuno e tutti i capi del vecchio impero romano avevano il diritto e l’eredità della chiesa romana la quale ha preteso, che questa autorità terrena le provenisse da Dio.


Queste pretese ( la pretesa di incoronare) sono state desiderate in modo ripetuto e sono state respinte da alcuni vescovi oppositori, in cui era impossibile stabilire un certo anno come l’inizio di queste pretese. Per quanto riguarda la papalità, pretende che è stata organizzata ai tempi degli apostoli e che Pietro fu il primo papa; ma questo non solo non è dimostrabile ma è certamente contraddetto dall’intera storia, mostra che l’illegalità dell’ambizione ha operato in segreto per lungo tempo, essendo impedita di svilupparsi nell’anticristo e di alzarsi similmente alle pretese descritte , fino a quando l’impero romano iniziò a decomporsi.


Da allora in poi abbiamo da fare con l’Anticristo il cui sviluppo progressivo dall’ambizione che operò in segreto, sono un preludio simile al suo terribile carattere manifestato dopo che ha “ambito” la potenza mirata – dal 539 fino al 1.799, cioè 1.260 anni. In questo periodo i primi trecento anni segnano l’innalzamento di questa potenza laica; gli ultimi trecento anni segnano il suo declino sotto l’influenza della riforma e della civilizzazione. Il periodo intermedio di sette secoli comprende il periodo della gloria papale “ e dei secoli bui del medioevo” del mondo, pieni di ignoranza e di inganno nel nome del Cristo e della vera Chiesa.


Lo scrittore romano cattolico conferma tutte le nostre affermazioni su questo soggetto, e noi presentiamo le sue parole con tutta la loro superficialità, come testimonianza attestante.


Descrive con passione e entusiasmo come la papalità si eleva alla po-tenza mondana, come se fosse un pianeta di origine celeste e in conclusione con una rapida crescita e con grande accettazione da parte del mondo, lui dice:
“ L’ascenzione della potenza laica dei papi presenta al cervello uno dei più straordinari fenomeni negli annali della razza umana. Attraverso una combinazione innaturale delle circostanze e delle coincidenze, è cresciuto in segreto una nuova potenza e autorità, sulle rovine dell’impero romano.

Che avesse esteso il suo dominio, e fu rispettato da tutte le nazioni, i popoli che hanno vissuto nel periodo della sua potenza e della sua gloria; e quella nuova potenza di umile origine, prese radici e presto eserciterà una autorità più grande dell’impero le cui rovine sono state spezzate, trasformate in polvere. Proprio a Roma la potenza del successore di Pietro è cresciuta accanto al re sotto la sua protezione; così è stata l’influenza crescente dei Papi, in quanto la maestà del supremo pontificato prometteva di ottenebrare in breve tempo la brillantezza della porpora.


Il cambiamento del trono di Costantino dall’Occidente all’Oriente mi-se il fondamento di una sovranità quando in realtà iniziò quel cambiamento. Praticamente, da quel giorno Roma, che fu testimone della nascita, dello sviluppo fino al punto della gloria al punto della sua decadenza come fu conosciuto dal mondo di allora. Il suo popolo, (abbandonato dai re è una vittima di barbari invasori ai quali non riusciva a imporsi), vide nel vescovo di Roma il suo protettore. Ogni anno l’autorità laica dei Papi cresceva e si rinforzava in potenza, senza violenza senza forza, facilmente come se fosse in mano al Signore.


Continua. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 14 April 2018 : 08:09:09
Portiamo come testimonianza una citazione della storia per ciò che riguarda lo stato della situazione religiosa sotto Diocleziano, il successore di Costantino che alla fine del suo dominio, pensava che i cristiani pensavano a distruggere la sua vita per cui divenne un loro nemico e li perseguitò, comandando la distruzione della Parola di Dio l’esilio dei vescovi e alla fine decretando la morte degli oppositori alle sue decisioni.


Gibbon:
“Diocleziano ed i suoi associati conferirono spesso i ruoli delle perso-ne più importanti che testimoniavano avversione verso il culto degli dei, i quali dimostravano attitudini appropriate per servire lo Stato. I Vescovi avevano onori nelle loro province, erano trattati con distinzione e rispetto, non solo dal popolo, ma anche dai magistrati. Quasi in ogni città le vecchie chiese divennero piccole perché aumentava il numero dei proseliti, ed in loro luogo vennero costruiti edifici molto più imponenti e sfarzosi per l’adorazione pubblica dei fedeli. La corruzione morale e dei principi fu mol-to evidente come conseguenza della libertà che avevano e della quale abusavano i cristiani sotto il dominio di Diocleziano. La prosperità indebolì la potenza della disciplina.


Inganno l’invidia e la cattiveria dominavano ogni classe i proseliti aspiravano alla carica vescovile ed ogni giorno che passava diventava un oggetto sempre più degno della loro ambizione. I Vescovi che lottavano gli uni contro gli altri per l’ambizione alla carica più alta. Attraverso la loro condotta pretendevano una presenza mondana e tirannica nella chiesa; ma la fede viva che separava ancora i cristiani dai pagani, si mostrava molto meno nella loro vita e nei loro scritti controversi.


Il racconto di Paolo di Samosata che occupata la sedia metropolita vescovile in Antiochia, nel periodo quando l’Oriente era in mano a Odenatus e Zenobia, può servire per illustrare lo stato di quel periodo (270 d. C.). Paolo considerava il servizio per la Chiesa come una professione molto vantaggiosa. Il suo giudizio ecclesiastico era corrotto e avaro; lui prendeva le contribuzioni dei ricchi fedeli e li usava personalmente una sostanziale parte di essi che erano contributi pubblici. (I critici dicono, dice Gibbon, che Paolo occupava il ruolo di Ducenarius o Duca (o procuratore imperiale) con uno stipendio annuale di 200 sesterzi – (77.000 mila dollari).



Attraverso il lusso e l’arroganza la religione cristiana fu respinta dai Gentili. La sala dei Concili e il suo trono, lo splendore con il quale appariva in pubblico, la folla che pregava e sollecitava l’attenzione, le moltitudini delle lettere e delle petizioni le cui risposte egli dettava, e la fretta dei suoi affari nei quali era implica-to, erano situazioni molto più adeguate alla stato di un magistrato civile in-vece che allo stato di un umile vescovo di quel tempo. Quando moralizzava il popolo attraverso discorsi Paolo usava stili metaforici e con gesti teatrali da sofista asiatico, mentre la cattedrale suonava delle acclamazioni stravaganti per la sua gloria e lode della eloquenza divina. A quelli che si opponevano alla sua potenza o rifiutavano di soddisfare la sua vanità, il prelato di Antiochia era arrogante rigido e crudele, ma era molto tollerante e generoso distribuendo al clero dipendente da lui le ricchezze della Chiesa.”


Così sotto il dominio di Costantino ogni cosa che lo tratteneva è stato tolto alla fine e come sapremo dopo l’organizzazione papale – la chiesa nominale – sotto il comando del vescovo di Roma come Papa, fu effettuata in fretta.
LO SVILUPPO RAPIDO DELL’ANTICRISTO.

Lo sviluppo rapido della gerarchia papale dopo l’ascensione di Costantino è una caratteristica rimarcabile di questa storia. “Il Principe di questo mondo” ha mantenuto la promessa di dare potenza e autorità come ricompensa per adorare e sottoporsi sotto di Lui (Matteo 4:8-9). Attraverso l’editto di Milano, Costantino a dato sicurezza legale per i possedimenti della Chiesa, e i cristiani hanno riconquistato la terra persa prima. Nel secondo editto nel 321 d. C. ha accordato libertà di lasciare alla Chiesa possedimenti attraverso testamenti, mentre Costantino stesso ha dato un esempio di libertà, a distribuito con generosità ricchezze al clero cristiano. Questo esempio dato dall’imperatore fu seguito da migliaia di subordinati suoi, i cui doni fatti durante la vita ed eredità lasciate nell’ora della morte si accumulavano nel patrimonio della Chiesa.



White dice: ( Storia Universale di White alla pagina 155)
“La chiesa di Roma ha iniziato presto di assumersi l’autorità sopra gli altri ( sulle chiese delle altre città e degli altri paesi), attraverso il numero e le ricchezze dei suoi convertiti, ma anche attraverso la sua posizione nella città capitale. Tante circostanze hanno contribuito alla crescita della influenza del suo vescovo, con tutto ciò che l’usurpatore con le sue azioni e la sua ambizione sono state per un periodo energicamente respinte. Il trasferimento della sua sedia potente (da Roma a Costantinopoli nel 334) ingrandì la po-tenza della chiesa Occidentale attraverso il fatto che ha conferito la magistratura principale al vescovo. A questa si deve aggiungere l’approvazione data da Graziano e Valentiniano di fare appello alla tradizione di Roma e i pellegrinaggi frequenti alla tomba di Pietro e Paolo e dagli altri martiri”.


Dopo la morte di Costantino diversi felici episodi dell’impero romano sembrano contribuire al progresso della chiesa apostata e allo sviluppo dell’Anticristo, perché non fu effettuata ancora un unione sotto un capo o un papa. Come rappresentane o sostituto di Cristo. I re successivi a Costantino fino a Theodosius, hanno continuato a considerarsi i capi della chiesa, nella quale si concentrava l’autorità divina. Nessuno dei 1.800 vescovi dell’impero non era ancora preparato per pretendere di essere riconosciuto come capo o Papa, alcuni miravano a questa carica, ai re fu mostrato la superficialità delle loro pretese al titolo di Pontefice Massimo, attraverso questo argomento di idolatrare i santi morti, dando un rispetto simile ai loro rappresentanti vivi - i vescovi.
La potenza e l’autorità del vescovo romano arrivò presto: ai cinquanta anni dello stabilimento legale del cristianesimo, la ricchezza e la sua dignità, come Vescovo della capitale principale del mondo, erano molto alti.


Ammianus uno storico contemporaneo descrive la ricchezza e l’ostentazione dicendo: Lui superò i re in splendore e gloria; camminò in carri imponenti, vestì in fini vesti e si distinse dall’arroganza e dal lusso”. Questo trasferimento del trono imperiale a Costantinopoli, l’esposizione della città di Roma all’invasione dei barbari dal Nord, spostò i generali ed i governatori dell’impero che si trovarono in una rapida caduta, lasciarono il Vescovo della chiesa romana ufficiale in una posizione molto stabile e onorata; il suo prestigio cresceva progressivamente anche attraverso il trasferimento delle ricchezze rivali della corte imperiale a Costantinopoli, anche attraverso la riverenza aggiunta allo stesso nome di Roma tra tutti i popoli del mondo Per illustrare questo osserviamo che nel 455 che la città di Roma fu invasa dai vandali e dappertutto era sofferenza e deserto, Leone il vescovo romano approfittò di questa occasione di presentarsi ai barbari e ai romani, come un capo pretendendo la potenza spirituale. Per i barbari non civilizzati e superstiziosi era impressionante ciò che vedevano intorno a loro, la ricchezza e la gloria di Roma, Leone, vestito nelle sue vesti papali a esclamato: “ attenzione!


Io sono il successore di San Pietro a cui Dio ha dato del Regno dei cieli, e le porte dell’inferno non vinceranno la sua chiesa; io sono il rappresentante vivente della potenza divina sulla terra; sono Cesare; un Cesare cristiano guidando con amore; a cui tutti i cristiani devono ubbidire; nelle mie mani tengo le maledizioni dell’inferno e le benedizioni del cielo; io assolvo tutti i subordinati che ubbidiscono ai re; io do ed io prendo tutti i troni ed i principati della cristianità. Attenzione di come usufruite del patrimonio dato a me dal vostro re invisibile; sì inchinate le vostre teste davanti a me e pregate che l’ira di Dio può essere evitata”.


CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 27 February 2018 : 08:23:12
Pace, Calimero, attraverso lo studio accurato dell'anticristo, comprendiamo pienamente 2 Tessalonicesi capitolo 2 ed Apocalisse 12. Mi fa tanto piacere che apprezzi gli sforzi che fece il fr. Russell nel "dare cibo a suo tempo". Ti saluto con pace, e ti ricordo dell'adunanza online della domenica mattina per rispondere a tutte le domande se ne hai.
Calimero Inserito il  - 25 February 2018 : 15:42:01
Per fortuna a Geova dio non scappa nulla.. Egli vigila sui buoni e sui malvagi.. I falsi santi hanno ucciso i veri santi.. Ma questi ora sono insieme a Gesù Cristo per. Essere suoi Co sacerdoti.
Calimero Inserito il  - 25 February 2018 : 15:38:51
Sto leggendo la fine del secondo. Volume di fratello Russell.. Ci sono tante testimonianze riguardo quei secoli bui ed è veramente triste vedere come tante persone siano state massacrare ingiustamente.l anticristo.. Questo falso regno di Dio è stato secondo me sospinto dallo spirito del governante di questo mondo Satana il diavolo... Nessun altro potrebbe spingere gli uomini a simili atrocità..
gattosilvestro67 Inserito il  - 25 February 2018 : 10:30:48
Così detto, vediamo che quello che ha impedito la maturazione temporanea dell’Anticristo fu il fatto che la sedia desiderata della supremazia spirituale era occupata dai rappresentanti di Colui che era il più grande impero, che le persone avessero mai conosciuto fino ad allora; anche se avesse-ro cercato alcuni una manifestazione aperta dell’ambizione in questa direzione, gli avrebbe esposti all’odio ai padroni del mondo. Questa ambizione illegale ha lavorato prima in segreto, non riconoscendo alcuna intenzione di ottenere potere o autorità, fino a quando si è trovato un momento giusto – dopo che la chiesa nominale è diventata grande e influente, e il potere imperiale è stato distrutto tramite incomprensioni politiche ed ha cominciato a decadere.
Il potere di Roma diminuiva con velocità ed il potere e la sua unità erano divise tra i sei pretendenti agli onori imperiali, quando Costantino di-venne imperatore. Di seguito era ragionevole presupporre che lui abbracciasse allora il cristianesimo, almeno in parte, con lo scopo di rafforzare ed unificare l’impero. Su queste questioni la storia dice:
“E’ una questione da discutere se l’imperatore Costantino ha accettato il Cristianesimo per convinzione o per motivi politici. Certo è che questa religione ricevendo dalla parte della potenza romana solo un tacito disprezzo o una persecuzione attiva che si diffondeva nel popolo, in quanto Costantino adottando questa religione ottenne l’approvazione dei soldati … Il corso che eseguì il re il fatto che si dichiarò cristiano indicò un’ambizione monda-na e non lo Spirito di Cristo che dice: “Il mio Regno non è di questo mon-do”. Costantino fece del cristianesimo la religione dell’Impero, e da allora in poi troviamo la sua infleunza corrotta con le cose terrene…Ne un vescovo era guardato come un capo dell’intera chiesa ma in realtà il re era così. In questo ruolo lui convocò il Concilio di Nicea, prendendo la parte di Anastasio nella controversia con Ario. Il Concilio era in accordo con il re. Questo sta scritto “nella Storia Universale di Willard’s alla pagina 163”.
Qualsiasi sono stati i vantaggi risultati dall’acquisizione di un proselito imperiale, lui di distinse tra altri migliaia di suoi subalterni che accettarono le dottrine del cristianesimo prima attraverso lo splendore dei vestiti color porpora invece che attraverso la superiorità della saggezza o delle virtù. … Nel-lo stesso anno del suo dominio quando convocò il Concilio di Nicea si cor-ruppe attraverso il suo figlio maggiore. La riconoscenza della chiesa ha glorificato le virtù e scusò gli errori del generoso protettore che mise il cristianesimo sul trono del mondo Romano”.
Allora sotto il dominio di Costantino l’opposizione dell’impero verso il cristianesimo diede luogo al suo favore, il Pontefice Massimo divenne il protettore della apostasia nella pretesa chiesa di Cristo; prendendola in mano la aiutata di arrivare ad una popolarità e splendore da dove più tardi (perché la potenza imperiale si indeboliva) è stata capace di mettere i suoi propri rappresentanti sul trono religioso del mondo come i principali capi religiosi – Pontefice Massimo.
Ma è uno sbaglio presupporre così come fanno molti, che la chiesa al tempo fosse vergine (pura), alzata in un momento ad una dignità e potenza che divenne una trappola per lei. La verità è al contrario. Abbiamo già detto è stato un allontanamento dalla purezza dalla semplicità e la libertà iniziale ai partiti ambiziosi legati attraverso credi cerimonie religiose, assomigliando a quelle dei pagani agghindate con qualche verità imponendo e fissando con la dottrina dell’Inferno, attiravano nella chiesa una grande folla il cui nume-ro e influenza sono diventate importanti per Costantino e furono rispettare e usate di conseguenza. Nessuna persona mondana ha mai pensato qualche volta in modo serio di accettare la causa del “piccolo gregge”, umile simile a Cristo la Chiesa consacrata i cui nomi sono scritti in cielo. La popolarità tra i suoi soldati menzionati dagli storici è molto diversa dalla popolarità tra i veri soldati della croce.


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gattosilvestro67 Inserito il  - 28 November 2017 : 20:42:35
In un editto Sisto V dichiara:

“l’Autorità data a San Pietro e ai suoi successori attraverso infinita potenza del re eterno superano tutte le potenze dei re e dei principi terreni. Lei da la sentenza incontrollabile su tutti. Se qualcuno sa che qualcuno di loro si oppone al comandamento di Dio, si ribella su di loro con asprezza, rovesciando i loro troni, qualsiasi potenza essi siano abbassandoli al più basso livello della terra, come servitori zelanti di Lucifero”.


Un altro editto di papa Pio V, intitolato “La condanna e la scomuni-ca della regina Elisabetta, la regina d’Inghilterra e dei suoi aderenti - con l’aggiunta delle altre punizioni”, dice:
“Quello che regna nell’alto dei cieli a cui è data la potenza nei cieli e sulla terra, ha affidato una Chiesa Santa, Cattolica e Apostolica ( fuori della quale non esiste salvezza) uno solo sulla terra a Pietro, il principe degli apostoli, e il successore di Pietro il Vescovo di Roma, per essere governata nella perfetta potenza. Lui solo fu fatto principe su tutti i popoli e regni, da sradicare e da distruggere e disperdere, da costruire e da piantare”.


San Bernardo afferma “nessuno fuori di Dio è come il Papa ne in cielo ne in terra”.
Papa Nicola I dice “che il re Costantino ha conferito il nome Dio al Papa per questo essendo Dio non potrà essere giudicato degli uomini”.
Il Papa Innocenzo III dice :” il Papa sostituisce il vero Dio”; la legge canonica nel commentario, lo nomina il Papa – il Signore Dio nostro”.

Innocenzo e Iacobatiu affermano che “il Papa può fare quasi ogni cosa che fa Dio”, mentre Decius respinge la parola “quasi” come se non fosse necessario. Questo Iacobatiu e Durand sostengono che “nessuno dovrebbe aver il coraggio di rivolgersi a lui di più di Dio – Signore cosa fai?”
San Antonio ha scritto: “al Papa gli appartiene di ordinare le cose che riguardano il bene pubblico e di togliere quelli che impediscono questo scopo, come vizi gli abusi che allontano l’uomo da Dio … Questo in conformità con (Geremia 1:10) (qui di nuovo attribuisce all’Anticristo una profezia che appartiene al Regno milleniale di Cristo): “Ecco oggi ti costituisco sopra le nazioni e sopra i regni, per sdradicare per demolire, per abbattere e per distruggere”, allora per ciò che riguardano i vizi; per ciò che riguarda le virtù, di “costruire e piantare”.

Per ciò che riguarda la potenza del Papa su quelli all’inferno, che sono simboleggiati dai pesci del mare (Salmo 8) – perché come i pesci sono in un continuo movimento nelle onde del mare, lo stesso coloro che sono nel purgatorio sono in una continua pressione di sofferenza a motivo del castigo – Dio ha sottoposto al Papa i pesci del mare, quelli del purgatorio, per alleggerire attraverso le indulgenze.


“ I pagani sono sottoposti al Papa, che comanda il mondo al posto di Cristo. Cristo ha perfetta potenza su ogni creatura. Il Papa è il vicario di Cristo e nessuno può legittimare il rifiuto di obbedienza a lui, come nessuno può rifiutare di ascoltare Dio. Il Papa può ordinare ai popoli pagani e barbari. Anche se i pagani non possono essere puniti con il castigo spirituale della scomunica e altre simili, loro possono essere puniti dalla chiesa con punizioni di tasse da pagare, e dai principi o i loro capi, con punizioni corporali … la chiesa può punire, indirettamente, gli ebrei con punizioni spirituali, scomunicando i principi cristiani ai quali gli ebrei sono sottoposti, se loro prendono per scontato di punirli con una punizione naturale quando fanno qualcosa contro i cristiani … se la conversione sarà desiderata da qualcuno, loro possono essere obbligati attraverso il terrore o punizioni, non per ricevere in realtà la fede, e non mettere alcun impedimento alla fede attraverso un indurimento volontario. Per la conversione degli infedeli si deve imitare il giudizio di Dio”.


Qui è un’illustrazione del modo nel quale l’errore nella dottrina pro-duce ingiustizia. Gli uomini possono essere guidati verso ogni forma di crudeltà e oppressione, se prima si convincono loro stessi che attraverso tale illegalità loro sono simili a Dio, imitatori di Dio. E’ da meravigliarsi che gli uomini siano così buoni ed equilibrati come li troviamo con tutte le idee e le dottrine paurose e false ciò che riguarda il Piano di Dio per l’umanità, che Satana li ha accecati ed ingannati attraverso questa fonte dell’errore papale, guidandoli su una via adeguata alla loro natura depravata. In seguito lo stesso scrittore aggiunge:

CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 31 October 2017 : 18:50:28
Tutti questi titoli adulatori, bestemmiatori, sono stati applicati ai Pontefici romani e sono stati ricevuti da loro con ringraziamento e con evidente soddisfazione come se gli appartenesse di diritto. Dal papa Bonifacio VIII abbiamo il seguente decreto, che ancora esiste oggi: “dichiariamo che è necessario per la salvezza che ogni essere umano deve sottoporsi al Pontefice romano."


Il papa Gregorio VII nell’anno 1063 comandò che il Papa deve essere chiamato “Padre dei Padri”, concludendo quello che è scritto in Genesi 1:16 per sostenere tali pretese: “Dio fece i due grandi luminari: il lumi-nare maggiore per il governo del giorno e il luminare minore per il governo della notte.” Tutti e due sono grandi, ma uno è maggiore. Sul firmamento del cielo, la chiesa universale, Dio fece due grandi luminari, istituì due autorità che sono l’autorità papale e quella regale, ma quello che comanda il giorno, quello spirituale è più grande; ma quello che comanda le cose terrene è più piccolo; come il sole è diverso dalla luna lo stesso anche i Papi sono diversi dai re,” Anche altri Papi hanno adottato questa interpretazione per rinforzare l’idea di supremazia papale.
Sant’Antonio arcivescovo di Firenze cita il (Salmo 8:4-8) applicando-lo a Cristo e lo trasferisce al Papa attraverso le seguenti parole: “Perché lui ci ha abbandonato non essendo presente in carne, ha lasciato il Suo Vicario “il sostituto” sulla terra, il sovrano Pontefice, che si chiama Papa, che significa il Padre dei Padri, allora queste parole sono adeguate per il Papa.


Il Papa; secondo Hostiensis è più grande degli uomini ma inferiore agli angeli, per-ché lui è mortale; con ciò lui è più grande in autorità e potenza. Un angelo non può consacrare il corpo ed il sangue di Cristo, ne sciogliere o legare, l’autorità che egli ha sopra di tutti; un angelo non può accordare delle indulgenze. Lui è incoronato con gloria e onore: la gloria della lode (perché lui è nominato non solo beato, ma grandemente beato). Chi può metterlo in dubbio (di chiamarlo beato), dato che è stato innalzato ad una così grande dignità? Lui è incoronato con onore e venerazione a tal punto che i fedeli possono baciarli i piedi. Una venerazione più grande non può esistere “Esaltate l’Eterno il nostro Dio e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi “ (Salmo 99:5).


Lui è incoronato con la grande autorità così che lui può giudicare tutti, ma lui non può essere giudicato da nessuno, solo se si dimostra che perde la fede (la fede dell’Anticristo). Lui è incoronato con una triplice corona d’oro e regna “su tutte le opere delle sue mani”, per disporre di tutti i suoi subordinati. Lui apre il cielo, manda i colpevoli nell’inferno, conferma gli imperi, regola l’intero clero.


Il concilio Laterano, nella sua prima sessione ha dato al Papa il nome di principe dell’universo, e nella seconda sessione l’ha nominato “sacerdote e re che deve essere adorato da tutte le persone e che lui è molto simile a Dio,” nella quinta sessione ha attribuito a Leone X le profezie che riguardavano il glorioso Regno di Cristo: “Non piangere, figlia di Sion ecco. il Leone della tribù di Giuda la radice di Davide; ecco Dio ha provveduto un Salvatore.” (Isaia 11:1,10).


Nel dizionario ecclesiastico di Ferraris l’autorità romana cattolica leggiamo la seguente presentazione concentrata sulla potenza papale, così come è data dal significato della parola Papa.
“Papa è una dignità ed un’altezza non è solo un uomo, ma può essere Dio e il Vicario di Dio. Il Papa è incoronato con una triplice corona, come re del cielo della terra e dell’inferno. Di più l’eccellenza della potenza del Papa non solo per ciò che riguarda le cose del cielo della terra e dell’inferno Ma lui è superiore agl’angeli, in quanto se gli angeli lasciano la fede o nutrono sentimenti di opposizione, loro potranno essere giudicati e scomunicati dal papa … Lui ha così tanta dignità e potenza in quanto occupa lo stesso tribunale di Cristo; tutto quello che fa lui sembra uscire dalla bocca di Dio …


Il Papa è come Dio in terra, unico principe dei fedeli di Cristo, il più grande re di tutti i re, avendo la potenza perfetta, a chi è stato affidato il governo del Regno terreno e celeste”. Lui aggiunge più avanti: il Papa ha una grande potenza e autorità in quanto può modificare dichiarare o interpretare la legge divina. Il Papa può qualche volta cambiare la legge divina ma attraverso dei limiti e delle spiegazioni.” Così l’Anticristo si è impegnato di stabilire la chiesa in potenza prima del tempo del Signore, ma è stato abbastanza coraggioso di provare a falsificare e modificare le leggi divine per armonizzare con i suoi propri piani. Chiaramente ha adempiuto lui questa profezia più di mille anni fa prima del tempo stabilito da Dio. “Penserà di mutare i tempi e la legge”( Daniele 7:25) Egli ha adempiuto questa scrittura.


CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 12 September 2017 : 20:42:44
La bocca dell’Anticristo è mostrata come una caratteristica principale. Daniele dice che questo corno “aveva gli occhi come quelli di un uomo” – il simbolo dell’intelligenza e di una politica chiaroveggente. Questo “corno” doveva essere diverso da tutte le altre potenze; doveva essere più saggio più intelligente degli altri imperi che hanno provato a governare il mondo; la sua potenza doveva essere la potenza della sua bocca (per come parlava), guidato dai suoi occhi (la conoscenza), ed era più importante l’intelligenza della sua forza. Conoscendo la storia del Papato nessuno può negare che l’immagini mostrate per illustrare la potenza ed i suoi metodi, sono rimarchevoli.


“Occhi di uomo ed una bocca che proferiva grandi cose”…e le fu dato una bocca…aprì la sua bocca per bestemmiare contro Dio”. Apocalisse 13:5-6 Daniele 7:8.15.
Non dobbiamo dimenticare che queste sono espressioni figurative che descrivono il carattere e le pretese della “bestia” simbolica (governi civili) e del “corno” (la potenza) che esce dalla bestia l’Impero Romano. In alcuni aspetti il Papato è stato un nuovo governo “la bestia” diverso dal vecchio impero romano; e per altri aspetti lei è stato un corno o una potenza uscita da questo impero, che per un periodo ha ottenuto il controllo su altri corni o potenze. Lei è un simbolo di tutte e due gli aspetti per essere indicata o localizzata.


Le grandi e arroganti parole, o bestemmie, dell’Anticristo, coprono un periodo intero della sua lunga carriera. La parola “bestemmia” nei nostri giorni si attribuisce di solito solo in un senso volgare, in relazione solo con quelle forme più volgari di bestemmia o blasfemia. La parola bestemmia si applica ad ogni offesa portata a Dio. Bouvier lo definisce così:” bestemmia significa quello che si attribuisce a Dio quello che è contrario alla sua natura e non gli appartiene – negare quello che gli appartiene.” Come testimonianza di questo e il senso nella quale è usata la parola bestemmia nelle Scritture, osservando il modo come lo hanno usato il nostro Signore ed i Farisei: “I Giudei gli risposero dicendo: Noi non ti lapidiamo per nessuna opera buona, ma per bestemmia” “Voi dite che colui che il Padre ha santificato e ha mandato nel mondo, bestemmia perché ha detto: io sono il Figlio di Dio?” (Giovanni 10:33,36). “Avete udito la bestemmia; che ve ne pare? E tutti lo giudicarono reo di morte”. (Marco 14: 61-64).


Abbiamo davanti la definizione adeguata della parola bestemmia. Quanto evidente deve essere anche per le persone semplici che le parole arroganti e le pretese fanfarone del Papato sono state tutte bestemmie. Stabilire un falso Regno di Dio è stata, e fu una calunnia indirizzata a Dio, una grossa bestemmia di falsificare il suo carattere il suo Piano e la sua Parola. Il carattere di Dio, il suo “nome” è stato bestemmiato nelle migliaia di editti mostruosi di decreti emessi nel suo nome durante secoli che hanno preteso di rappresentare il suo Figlio come sostituti; il tabernacolo di Dio, la vera Chiesa è stata bestemmiata attraverso un falso sistema che ha preteso di tenerli occupati – ha preteso che i suoi fedeli erano la vera ed unica Chiesa di Dio. Ma lasciamo che la storia ci dica tutte queste parole arroganti, di quali pretese ingiuriose che i Papi successivi hanno pronunciato ed approvato in ruolo di capi dell’Anticristo.



In una opera intitolata: “Il Papa il vicario di Cristo, il capo della chiesa” scritta dal Monsignor Cappell, si trova una lista non di meno di 62 titoli, bestemmie applicate al Papa; prendiamo nota questi non erano titoli morti del passato, sono messi in ordine da uno dei quelli più importanti scrittori della papalità che è ancora in vita. Leggiamo questa lista come segue:


“Quello più divino tra tutti i Capi”
“il Santo Padre fra tutti i Padri”
“il Pontefice supremo su tutti i Prelati”
“il Sorvegliante della religione cristiana”
“il Supremo Pastore, il pastore dei pastori”
“ Cristo attraverso l’unzione”
“Abrhaamo attraverso il patriarcato”
“ secondo la maniera di Melchisedek”
“Mosè in autorità”

“ Samuele nel ruolo di giudice”
“ il grande Sacerdote, il Vescovo supremo”
“ il Principe dei Vescovi”
“ Eredi degli apostoli; Pietro nella potenza”
“ Portatore della chiave del regno dei cieli”
“ Pontefice chiamato nella potenza perfetta”
“ Vicario di Cristo”
“ Sacerdote sovrano”
“ il Capo di tutte le sante chiese”
“ il Capo della Chiesa universale”
“ il Vescovo dei Vescovi, il sovrano Pontefice”
“ il Conducente della Casa del Signore”
“ il Signore apostolico ed il Padre dei padrini”
“il Pastore e il principale Maestro”
“il Medico delle anime”


“la Rocca sulla quale le porte orgogliose dell’inferno non prevarranno”
“l’Infallibile Papa”
“il Capo di tutti i santi Pastori di Dio”

Tra tutta la lunga lista dei titoli di cui sopra citati sono esempi l’autore da i prossimi citati in una lettera il quale santo Bernard abate di Clairvaux, la scrisse al Papa Eugenio III nel 1.150 d. C:
“Chi sei tu? Il grande Sacerdote, il supremo Episcopo. Tu sei il re degli Episcopi, tu sei l’erede degli apostoli tu sei Abele in principio, Noè nel governare, Abrhaamo nel rango patriarcale, Melchisedek nel regnare, Aaronne nel comandare, Mosè nell’autorità, Samuele nella funzione di giudice. Pietro nel potere, Cristo nell’unzione.

Tu sei colui al quale sono date le chiavi del cielo colui al quale sono date le pecore. Ci sono anche altri portieri del cielo ed altri pastori del gregge; tu sei più glorioso pertanto hai anche ereditato in altra maniera, questi due nomi innalzati fra tutti gli altri … Il potere degli altri è limitato ha decisioni chiare; la tua si estende sopra a quelli che hanno ricevuto autorità sopra gli altri. Non puoi tu, quando sopraggiunge un giusto motivo, chiudere i cieli contro un Vescovo, di licenziarlo dal suo ruolo vescovile e metterlo nelle mani di Satana? Così il tuo privilegio non può cambiare anche per ciò che riguarda le chiavi date a te ed anche per l’affidamento delle pecore.”


CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 28 July 2017 : 07:57:00
LA CHIESA DI DIO,
IL SACERDOZIO CELESTE
IL VERO TIPO


AARONNE LA REALTA’
NEL TEMPO DEL
MILLENNIO
GESU’ CRISTO, LA
FALSIFICAZIONE

I PAPI,


ed i suoi seguaci - sacerdote principale o sommo sacerdote, capo, rappresentante e portavoce. Il Signore, Il Capo e rappresentante nostro; il Sommo Sacerdote della nostra confessione o ordinanza no-stra. Ognuno al proprio turno, grande sacerdote della gerarchia papale; il signore, il capo e il suo portavoce.
I sacerdoti subordinati, dei quali dignità ufficiale, diritti e privilegi nel servizio sono ricevuti tramite Arone, il quale corpo lo rappresenta, sono stati tipi della Chiesa di Cristo. La Chiesa glorificata, il Corpo di Cristo, fanno par-te della gloria, alla maestà e Sua funzione di condottiero, alle quali funzioni differiranno, secondo come una stella differisce da un’altra nella gloria. La chiesa di Roma, composta da episcopi e prelati, i quali hanno parte delle dignità della gerarchia, anche se differiscono in grado e onore – cardinali, episcopi ecc.


Sottoposti alla gerarchia sono gli aiutanti, secondo come segue :
Leviti La fase terrena Preti subordinati
I quali eseguivano servizi legati al Tabernacolo tipico – l’insegnamento ecc. Un ordine inferiore ai sacerdoti ai quali non era permesso di entrare o guardare nel Santissimo (tipo per la na-tura spirituale). Del Regno di Dio attraverso i quali la Chiesa glorificata avrà contatto più diretto con il mondo, insegnando-la, governandola ecc., la quale ugualmente avrà la comunione più stretta con la Chiesa spirituale nella gloria. alla papalità, che non sono parti o membri della chiesa o della gerarchia, ma sono chiamati “fratelli” e “sorelle”.



Tra di loro sono gli insegnanti, le infermiere ecc., in contatto diretto sia col popolo che con la gerarchia.
L’intero Israele era insegnato e guidato dalla gerarchia descritta prima. In Mosè, che è stato un tipo del Cristo completo, loro hanno avuto il profeta, sacerdote e Re, tipo all’autorità Millenale di Cristo. (Atti 3:22). Il mondo sarà insegnato, condotto e aiutato dal Regno di Dio, descritto prima, ed i Suoi rappresentanti terreni che avranno tutto il potere e si dovrà dar loro ascolto; tutti quelli che ubbidiranno non saranno “distrutti”. (Atti 3:23). La papalità pretende la sottomissione del mondo alla guida e insegnamenti suoi – come se fosse il Regno di Dio. Il Sacerdozio di tutti è il suo agente. Quando era in forza, provava di imporre le proprie leggi e di “distruggere” quelli che non si sottomettono.



La tabella aggiunta serve per mostrare quanto completa è stata l’ organizzazione futura falsificata del Regno di Cristo nel Papato e come lei sia presa come esempio dal sacerdozio giudaico tipico. Mosheim, spiega lo sviluppo del sistema gerarchico dalla Chiesa, mostrando molto chiaramente questa falsificazione, nelle seguente parole nel suo primo volume a pagina 337:
“Quanto tempo rimaneva per una minima probabilità che Gerusalemme avrebbe alzato di nuovo la testa dalla polvere, i maestri cristiani e gli anziani non si sono presi nessun titolo di distinzione, almeno nessuno tra i più modesti ed umili; ma quando la sorte di questa città fu decretata da Adriano (anno 135) e quando gli ebrei non potevano più nutrire nessuna speranza di vedere il loro vecchio governo ristabilito, gli stessi pastori e servitori hanno concepito il desiderio che i lori greggi devono credere che loro hanno il di-ritto sacerdotale giudaico. In conclusione i vescovi si sono preoccupati di dare come insegnamento l’idea che loro avevano ereditato questo compito essendo dotati con le caratteristiche simili a quelle del grande sacerdote de-gli ebrei, e quindi possedevano tutti i diritti che furono riconosciuti appartenenti al pontefice ebreo. I ruoli dei sacerdoti ebrei furono messi nella stessa maniera dei presbiteri della Chiesa cristiana, ma sotto una forma più perfetta; alla fine i diaconi sono stati messi sullo stesso livello dei leviti, o servitori inferiori.”



LA TESTA E LA BOCCA DELL’ANTICRISTO.
(le sue parole piene d’arroganza)



Il Papa (ogni Papa al suo tempo) è il capo della falsa chiesa, che è il suo corpo, così come Gesù Cristo è il Capo della vera Chiesa, il suo Corpo. Il capo è il rappresentante del corpo e la sua bocca parla per il corpo, troviamo questo aspetto anche nell’Anticristo mostrato nelle Scritture: (Daniele 7:8,11,25 e nell’Apocalisse 13:5-6). La bocca dell’Anticristo è mostrata co-me una caratteristica principale. Daniele dice che questo corno “aveva gli occhi come quelli di un uomo” – il simbolo dell’intelligenza e di una politica chiaroveggente. Questo “corno” doveva essere diverso da tutte le altre potenze; doveva essere più saggio più intelligente degli altri imperi che hanno provato a governare il mondo; la sua potenza doveva essere la potenza della sua bocca (per come parlava), guidato dai suoi occhi (la conoscenza), ed era più importante l’intelligenza della sua forza. Conoscendo la storia del Papato nessuno può negare che l’immagini mostrate per illustrare la potenza ed i suoi metodi, sono rimarchevoli.
“Occhi di uomo ed una bocca che proferiva grandi cose”…e le fu dato una bocca…aprì la sua bocca per bestemmiare contro Dio”. Apocalisse 13:5-6 Daniele 7:8.15.
gattosilvestro67 Inserito il  - 20 June 2017 : 17:51:07
Il papato non solo pretende di essere il Regno glorificato di Cristo promesso dal Signore, dagli apostoli e dai profeti, ma lui applica a se e ai suoi successori (Papi, che prendono il posto di Cristo come capi o re di questi regni) tutti questi passaggi delle profezie che descrivono la gloria millenniale di Cristo. “portando allo smarrimento altri essendo anche loro smarriti “ tramite le loro false teorie, maturando piano durante i secoli attraverso un’ambizione peccatrice verso la gloria” i Papi hanno sistemato punto con punto i titoli di tutti i loro associati nella gerarchia, le loro vesti brillanti, le loro cerimonie imponenti, le loro grandiose cattedrali con servizi solenni, profondi su un livello che corrisponde alle loro pretese – ambiente splendenti vestiti e cerimonie adeguate meglio potevano che della gloria presentata dai profeti.


Leggiamo nel (Salmo 2:12): “sottomettetevi al Figlio perché non si adiri e non periate per via, perché la sua ira può accendersi in un momento:” Questo non è un comandamento di baciare (alcune traduzioni portano bacia-re) il Figlio letteralmente ma di sottomettersi volontariamente e con gioia a Lui, e si applica ora nella preparazione nel grande e vero Regno millenniale del vero Cristo. I grandi della terra dal punto di vista finanziario politico ed ecclesiastico, ora sono provati se sono o non sono disposti di umiliarsi di fronte alle norme giuste che ci sono adesso per entrare in azione. Quelli che si oppongono alla giustizia si oppongono allo scettro di questo Re di gloria, e tutti questi saranno rovesciati nel grande tempo di tribolazione che intro-duce il Regno millenniale del nuovo Re: tutti quelli che non vogliono il suo Regno verranno distrutti (Luca 19:27) . “I suoi nemici mangeranno la polve-re” – saranno sconfitti.


Applicando in modo errato questa profezia al suo falso regno, il capo rappresentativo dell’Anticristo, il Papa, nei giorni della sua prosperità, fece sì che dei re potessero adorarlo, come davanti a Cristo, permettendo loro di farsi baciare il dito grande dei piedi in segno di riverenza – applicando questo come l’adempimento di questa profezia.


Tale pretese sono in genere passate dalla vista per essere notate da quelli che studiano la profezia e essi trovano specialmente immorale questo comportamento; essi sbagliano perché le ingiustizie sono state abbondanti in ogni età e non necessitano descrizioni profetiche speciali, come sono date per l’Anticristo. Anche se si dimostrasse che quelli trovati in relazione con il sistema papale, sono stati veri modelli di immoralità, però lui sarà identico come il personaggio indicato dalla Bibbia come il grande Anticristo – la fal-sificazione che si è conferita i titoli, i privilegi, le potenze, la riverenza che appartenevano all’Unto del Signore. Come una falsa copia, lui ha falsificato anche il Piano di Dio per ciò che riguarda la elezione del “Piccolo Gregge” o della Chiesa nell’età presente; a messo tutto da parte la vera speranza della Chiesa e le preparazioni del Signore per la benedizione del mondo nel tempo futuro del Regno millenniale di Cristo – l’Anticristo è presentato come adempiuto nel suo proprio regno.


Gli effetti malvagi di una tale perversione del Piano di Dio è difficile valutarle. Loro sono stati la risorsa diretta da dove hanno risorto tutte le dottrine false introdotte una dopo l’altra per sostenere le pretese e la gloria dell’Anticristo. Con la Riforma tre secoli fa, ha introdotto un periodo di studiare la Bibbia e di libertà di pensiero e ha portato a rinnegare una molti-tudine di errori, la falsificazione è stata su di un livello molto elaborato e complesso in tutte le aree, ed ha ingannato completamente l’intero mondo, perciò anche dopo Lutero e tanti altri hanno riconosciuto il Papato come il risultato della grande abolizione della fede (l’Anticristo della profezia) loro mentre lo hanno denunciato come sistema, hanno sostenuto fortemente la falsa teoria che ha portato ai suoi errori specifici di dottrine e pratiche. Fino ad oggi, la maggioranza dei protestanti di tutte le confessioni sostengono la teoria dell’Anticristo che il Regno di Cristo è stato stabilito. Alcuni sono impegnati a fare così come ha fatto il Papato – di organizzare la loro chiesa sotto la guida di una persona come di un capo – mentre altri mettono al luogo di questo capo un concilio o un sinodo; ma tutti sono ingannati da questa falsa interpretazione della dottrina scritturale iniziata dall’Anticristo ( che il Regno di Cristo è adesso e non in futuro negando l’età futura come fa l’Anticristo, loro, come sistema sono indifferente per ciò che riguarda il ma-turare la santità per i fedeli e sono zelanti per la realizzare adesso l’opera per l’età futura, di convertire il mondo) così tanto in quanto spesso sono disposti di cambiare il Piano e la Parola di Dio e di inventare delle teorie per spaventare il mondo e per portare a una forma di pietà; lo stesso sono disposti di usare dei metodi corrotti e mondani per far crescere l’attrazione, e così imbrogliare i non convertiti che loro, come Anticristo sono disposti a contarli nelle loro righe di arroganza per fare una buona impressione.


Questi con difficoltà possono vedere che il Papato è l’Anticristo, è anche impossibile quando la fede è avvelenata e il giudizio è accecato dalla essenza dell’errore dell’Anticristo. Si deve vedere la grandezza e la necessità del Regno millenniale di Cristo e della sua opera di benedizione per tutte le famiglie della terra, prima di poter essere apprezzata la misura della falsificazione dell’Anticristo, o del poter valutare correttamente i danni fatti da questo per la verità e la sua influenza profanatrice della chiesa nominale o nel tempio di Dio.


Nessuno deve essere sorpreso del completo carattere di questa falsificazione, se pensiamo che è l’opera di Satana e che è stata copiata secondo i tipi e le gloriose illustrazioni future presentate nella Bibbia. Credendo che fosse arrivato il tempo per l’elezione della Chiesa e che le verità piantate dal nostro Signore e dagli apostoli sono avanzate velocemente al confronto di tutte le religioni pagane, cercando i mansueti in ogni luogo, il grande Avversario ha provato a distruggere la purezza della Chiesa e di indirizzare su altre vie e anche vie false quello che non era capace di fermare. Il trionfo dell’Anticristo e la sua attuale potenza è realizzata con l’influenza di Satana. Ma vediamo qui la saggezza di Dio che mentre l’influenza dell’Anticristo sembrava di preannunciare la sconfitta del Piano di Dio, in realtà lui cooperava, senza sapere, alla sicurezza del successo del suo Piano, perché i veri consacrati attraverso questo mezzo, (la falsificazione) erano provati nella lo-ro fedeltà verso la Parola di Dio.














gattosilvestro67 Inserito il  - 22 May 2017 : 13:43:03
Il cambiamento del trono di Costantino dall’Occidente all’Oriente mi-se il fondamento di una sovranità quando in realtà iniziò quel cambiamento. Praticamente, da quel giorno Roma, che fu testimone della nascita, dello sviluppo fino al punto della gloria al punto della sua decadenza come fu conosciuto dal mondo di allora. Il suo popolo, (abbandonato dai re è una vittima di barbari invasori ai quali non riusciva a imporsi), vide nel vescovo di Roma il suo protettore. Ogni anno l’autorità laica dei Papi cresceva e si rinforzava in potenza, senza violenza senza forza, facilmente come se fosse in mano al Signore.


I romani cattolici presentano così l’ascensione del papato della Roma pagana come un trionfo del cristianesimo, quelli che conoscono il vero spirito del cristianesimo cercano invano di trovare traccia di questo spirito nella prostituzione della chiesa e nella sua alleanza profana con il mondo. I veri cristiani non possono vedere i vantaggi dell’ignoranza, superstizione le calamità e le diverse circostanze dei tempi in cui approfittò la chiesa di Roma ( nessuna testimonianza dell’intervento divino a suo favore).


Loro non possono scoprire nello sviluppo della chiesa romana alla po-tenza e alla gloria terrena, qualche attestazione della promessa del Signore verso la vera chiesa, di innalzarla al tempo giusto - secondo come l’Anticristo arriverà e sarà andato, perché l’ascensione della vera chiesa non sarà ad un trono macchiato di sangue e sporcato di crimini, così come è stato il trono della papalità fin dal suo inizio; nè il vero Cristo avrà qualche volta bisogno di chiamare i re della terra per stabilire o difendere la sua potenza. I segni che distinguono il falso regno di Cristo dal vero, sono facile da riconoscere per quelli che familiarizzano con le Scritture con il vero Cristo, il suo corpo la vera Chiesa, con i principi che devono essere stabiliti con il suo Regno e con l’obbiettivo con cui questo deve essere stabilito.


Nessuno deve presupporre che la vera Chiesa di Cristo , anche in tem-pi corrotti, è stata spenta, o perduta di vista. “Il signore conosce i suoi” in ogni età ed in ogni condizioni. Come al grano gli è stato permesso di cresce-re in mezzo alla zizzania; come oro sono stati nel forno essendo provati e purificati e “degni di aver parte con l’eredità dei santi nella luce”. E’ vero che la via della moltitudine, che si definiscono loro stessi cristiani, occupano il posto più preminente nelle pagine della storia; ma senza dubbio un piccolo numero di fedeli, attraverso tutte le persecuzioni in mezzo a tutte le ipocrisie ingannevoli del “mistero dell’illegalità” hanno camminato in modo degno della loro chiamata celeste, sono stati messi a riposo e registrati da Dio come eredi della corona che non sfiorisce, mantenuta per loro in cielo.


Nelle pagine della storia è mostrato chiaramente che questo “uomo del peccato” l’Anticristo è nato a Roma; anche se all’inizio è stato ostacolato, progressivamente si è alzato alla potenza, o così come è scritto nella profezie di Daniele come un “piccolo corno” che usciva dalla testa di quella vecchia bestia romana, quella bestia “molto spaventosa” alla quale Daniele non potè trovare nessun nome che aveva un immenso potere di ferire e di uccidere. E, andando più avanti, troveremo che la storia dell’Anticristo corrisponde esattamente non solo con la profezia di Daniele, ma anche con tutte le altre sue profezie.


IL CARATTERE DELL’ANTICRISTO NELLA STORIA.

Dopo aver trovato il luogo dell’ Anticristo, andiamo avanti a confrontare il carattere della papalità con le profezie, le quali descrivono il carattere e i fatti dell’Anticristo o “dell’uomo del peccato”.
Alcuni poterebbero chiedere se è corretto passare sopra gli imperatori di Roma ( che hanno preteso di essere i supremi capi religiosi), senza nomi-nare il loro sistema dell’Anticristo, e applichiamo questo titolo completo nell’intero sistema papale organizzato. Rispondiamo che in modo certo è corretto, e mandiamo di nuovo il lettore alla definizione già data all’Anticristo, così come è usato nella Scrittura, cioè ”nel luogo, ”nel luogo di”, cioè, di essere un’Impero spirituale: lui deve pretendere di comandare gli imperi terreni con questa autorità spirituale: lui deve essere non solo un’opponente, ma anche falsificazione, denaturando e pretendendo che il Regno di Cristo ed esercitando quello che al tempo giusto di Dio sarà l’autorità vera di Cristo, la Chiesa glorificata e completa sotto un solo capo e un Dio vero – il Vero Pontefice Massimo.


CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 15 April 2017 : 08:44:16
La potenza e l’autorità del vescovo romano arrivò presto: ai cinquanta anni dello stabilimento legale del cristianesimo, la ricchezza e la sua dignità, come Vescovo della capitale principale del mondo, erano molto alti. Ammianus uno storico contemporaneo descrive la ricchezza e l’ostentazione dicendo: Lui superò i re in splendore e gloria; camminò in carri imponenti, vestì in fini vesti e si distinse dall’arroganza e dal lusso”.


Questo trasferimento del trono imperiale a Costantinopoli, l’esposizione della città di Roma all’invasione dei barbari dal Nord, spostò i generali ed i governatori dell’impero che si trovarono in una rapida caduta, lasciarono il Vescovo della chiesa romana ufficiale in una posizione molto stabile e onorata; il suo prestigio cresceva progressivamente anche attraverso il trasferimento delle ricchezze rivali della corte imperiale a Costantinopoli, anche attraverso la riverenza aggiunta allo stesso nome di Roma tra tutti i popoli del mondo Per illustrare questo osserviamo che nel 455 che la città di Roma fu invasa dai vandali e dappertutto era sofferenza e deserto, Leone il vescovo romano approfittò di questa occasione di presentarsi ai barbari e ai romani, come un capo pretendendo la potenza spirituale.


Per i barbari non civilizzati e superstiziosi era impressionante ciò che vedevano intorno a loro, la ricchezza e la gloria di Roma, Leone, vestito nelle sue vesti papali a esclamato: “ attenzione! Io sono il successore di San Pietro a cui Dio ha dato del Regno dei cieli, e le porte dell’inferno non vinceranno la sua chiesa; io sono il rappresentante vivente della potenza divina sulla terra; sono Cesare; un Cesare cristiano guidando con amore; a cui tutti i cristiani devono ubbidire; nelle mie mani tengo le maledizioni dell’inferno e le benedizioni del cielo; io assolvo tutti i subordinati che ubbidiscono ai re; io do ed io prendo tutti i troni ed i principati della cristianità. Attenzione di come usufruite del patrimonio dato a me dal vostro re invisibile; sì inchinate le vostre teste davanti a me e pregate che l’ira di Dio può essere evitata”.



Il vescovo di Roma ha approfittato in modo efficiente della venera-zione del luogo e del nome, pretendendo la superiorità su tutti gli altri ve-scovi governatori e capi. Presto lui pretese non solo l’autorità ecclesiastica del mondo ma anche l’autorità civile: il diritto di incoronare e possedere la corona, innalzare e degradare qualcuno e tutti i capi del vecchio impero ro-mano avevano il diritto e l’eredità della chiesa romana la quale ha preteso, che questa autorità terrena le provenisse da Dio.
Queste pretese ( la pretesa di incoronare) sono state desiderate in modo ripetuto e sono state respinte da alcuni vescovi oppositori, in cui era impossibile stabilire un certo anno come l’inizio di queste pretese. Per quanto riguarda la papalità, pretende che è stata organizzata ai tempi degli apostoli e che Pietro fu il primo papa; ma questo non solo non è dimostrabile ma è certamente contraddetto dall’intera storia, mostra che l’illegalità dell’ambizione ha operato in segreto per lungo tempo, essendo impedita di svilupparsi nell’anticristo e di alzarsi similmente alle pretese descritte , fino a quando l’impero romano iniziò a decomporsi.



Da allora in poi abbiamo da fare con l’Anticristo il cui sviluppo progressivo dall’ambizione che operò in segreto, sono un preludio simile al suo terribile carattere manifestato dopo che ha “ambito” la potenza mirata – dal 539 fino al 1.799, cioè 1.260 anni. In questo periodo i primi trecento anni segnano l’innalzamento di questa potenza laica; gli ultimi trecento anni segnano il suo declino sotto l’influenza della riforma e della civilizzazione. Il periodo intermedio di sette secoli comprende il periodo della gloria papale “ e dei secoli bui del medioevo” del mondo, pieni di ignoranza e di inganno nel nome del Cristo e della vera Chiesa.
Lo scrittore romano cattolico conferma tutte le nostre affermazioni su questo soggetto, e noi presentiamo le sue parole con tutta la loro superficialità, come testimonianza attestante.
Descrive con passione e entusiasmo come la papalità si eleva alla potenza mondana, come se fosse un pianeta di origine celeste e in conclusione con una rapida crescita e con grande accettazione da parte del mondo, lui dice:



“ L’ascenzione della potenza laica dei papi presenta al cervello uno dei più straordinari fenomeni negli annali della razza umana. Attraverso una combinazione innaturale delle circostanze e delle coincidenze, è cresciuto in segreto una nuova potenza e autorità, sulle rovine dell’impero romano. Che avesse esteso il suo dominio, e fu rispettato da tutte le nazioni, i popoli che hanno vissuto nel periodo della sua potenza e della sua gloria; e quella nuova potenza di umile origine, prese radici e presto eserciterà una autorità più grande dell’impero le cui rovine sono state spezzate, trasformate in polvere. Proprio a Roma la potenza del successore di Pietro è cresciuta accanto al re sotto la sua protezione; così è stata l’influenza crescente dei Papi, in quanto la maestà del supremo pontificato prometteva di ottenebrare in breve tempo la brillantezza della porpora.



CONTINUA. ...

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