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Forum Studenti Biblici ITALIA
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R E S O C O N T O    D I S C U S S I O N E
gattosilvestro67 Inserito il  - 01 October 2020 : 19:53:48
1 Ottobre
Veglierò sulla mia condotta, per non peccare con la mia lingua; metterò un freno alla mia bocca mentre l’empio mi sta davanti. Salmo 39:1.
Probabilmente ogni persona d’esperienza converrà pienamente con la dichiarazione che la lingua è potente nella sua influenza per il bene o per il male, più di ogni altro membro del corpo. L’esperienza insegna ancora che per la maggioranza è più facile frenare qualunque altro organo che la lingua. E’ un tale servitore abile, che ogni ambizione, passione ed inclinazione della natura decaduta, cerca di farne uso come servo o canale per il male. Così che da parte del cristiano è richiesta maggiore vigilanza, prudenza e cura per governare questo membro del suo corpo e soggiogarlo alla nuova mente in Cristo, affinché non sia un inciampo a se stesso o ad altri, ma, al contrario, un aiuto nella via stretta. Z. ’97 - 156.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più nuove sono all' inizio)
olly Inserito il  - 30 October 2020 : 14:00:29
Paolo riconosce tutta la sua fragilità (abbiamo questo tesoro in vasi di creta 4,7); è continuamente sottoposto a sofferenze e tribolazioni nello svolgimento del suo ministero apostolico (4,8-12); addirittura lo aspetta la morte, come ogni uomo, perché anch'egli è mortale (4,16); eppure in tutto ciò è viva la speranza perché nella sua fragilità si manifesta la potenza di Dio (4,7); nelle difficoltà apostoliche è sostenuto dal Signore (4,8-12); e la morte non sarà l'ultima parola su di lui (4,16-5,10).
gattosilvestro67 Inserito il  - 29 October 2020 : 20:28:23
29 Ottobre
Noi siamo afflitti in ogni maniera, ma non ridotti agli estremi; perplessi, ma non disperati, perseguitati ma non abbandonati; abbattuti, ma non distrutti, portando del continuo nel nostro corpo il morire del Signore Gesù. 2 Corinti 4: 8,9,10.
Coloro che sopportano tutto con allegrezza per amore del Signore, per amore della Verità, la più grande vergogna, la più grande ignominia, le più grandi prove, le più grandi persecuzioni in questa vita presente, avendo così esperienze assai simili a quelle del nostro Maestro e Modello, possono essere sicuri che avranno un premio futuro in proporzione della fede manifestata nei loro sacrifici - come disse l’apostolo, “una stella differisce da un’altra stella in splendore.” Z. ’01 – 55.


olly Inserito il  - 29 October 2020 : 14:14:38
Il Signore a cui ci si rivolge è un Dio di verità; la parola ebraica si presta anche ad essere tradotta con fedeltà dunque un Dio di fedeltà, un Dio fedele, e questo significa che Dio mantiene le sue promesse e che la sua parola è vera e per questo la fede in lui è ben riposta. Pregare con il Salmo 31 significa imparare a pregare, significa imparare ad educarsi ad una fede che non esige ma si affida, imparare a lasciarsi condurre da quell’unico Signore che ha in mente per ciascuno di noi un disegno perfetto.
gattosilvestro67 Inserito il  - 27 October 2020 : 20:06:58
27 Ottobre
I miei giorni sono nelle tue mani. Salmo 31:15.
Tutti i servitori consacrati del Signore offrirono le loro vite in sacrificio quando divennero seguaci dell’Agnello, e se solo potranno adempiere la loro consacrazione continuamente, allora saranno sempre pronti per il suo completamento in qualunque momento piaccia al Signore, e sotto qualunque mezzo o canale la Sua provvidenza permetterà. I consacrati del Signore della classe di Elia debbono ricordarsi che non uno dei capelli della loro testa può cadere senza che il Signore lo sa e lo permetta, e l’attitudine del loro cuore dovrebbe essere quella espressa del nostro amato Redentore – il Capo del Corpo di Elia: “Non berrò io il calice che il Padre mio mi ha dato?” Il linguaggio dei loro cuori dovrebbe essere quello espresso dal poeta:
“Lieto sarò in qualunque mio destino, perché Dio mi guida nel mio cammino”. Z. ’04 - 237.

olly Inserito il  - 26 October 2020 : 13:44:47
La piena comunione con l’Eterno vissuta mediante la fede è un valido rimedio contro ogni tentazione legata all’esercizio del potere.
gattosilvestro67 Inserito il  - 25 October 2020 : 20:16:12
25 Ottobre
Siate forti e mettetevi all’opera, e l’Eterno sarà con l’uomo retto. 2 Cronache 19:11.
Chiunque ha un dovere da compiere non deve temere affatto; e mentre cerca di adempiere spiacevoli compiti in una maniera gentile, tanto giustamente che amorevolmente, non temiamo di nessuno, ma temiamo del Signore e cerchiamo di essere a Lui graditi.
Combatta il mondo le sue battaglie: il Signore sorveglierà e i risultati alla fine saranno gloriosi. Noi che apparteniamo alla nuova nazione, al nuovo Regno che non è di questo mondo, non usiamo delle armi carnali, ma la Spada dello Spirito - combattiamo dunque il buon combattimento della fede, attacchiamoci alle cose gloriose che ci sono messe davanti, e non solo stare in piedi noi stessi, ma aiutare ancora tutti coloro che sono generati dello stesso Spirito e sono membri dello stesso corpo dell’esercito celeste, a stare in piedi, completi in Colui che è il Capo del corpo, il Capitano della nostra salvezza. Z. ’04 -207,205.

olly Inserito il  - 23 October 2020 : 13:14:38
bere il calice allude alla prossima passione e morte di Gesù.
gattosilvestro67 Inserito il  - 22 October 2020 : 20:08:02
22 Ottobre
Potete voi bere il calice che io sto per bere? Matteo 20:22.
Il coraggio del nostro Signore nella via stretta ci riempie d’ammirazione. Che forte carattere era il Suo! Mai pensava ad indietreggiare; Lui fu intento a compiere la volontà del Padre Suo - a sacrificare se stesso nell’interesse degli altri. Nobile esempio hanno visto gli apostoli davanti a loro - grandezza nell’umiltà, vittoria mediante servizio. E’ bene avere chiaramente nella nostra mente che se non partecipiamo al Suo calice e non siamo immersi nella Sua morte, non potremo avere nessuna parte nel Suo Regno di gloria. Consideriamo dunque tutte le altre cose come inutili e come immondizie per ottenere questa esperienza necessaria. Quando arriverà a noi, non temiamo, ne pensiamo alle prove di fuoco che vengono, come se fosse una cosa strana. Al contrario, proprio a questo fummo chiamati, a soffrire ora con il Signore, per essere fra breve glorificati con Lui. Z ’04 - 138,139.
olly Inserito il  - 21 October 2020 : 13:44:22
La grande difficoltà della vita del cristiano è proprio salvaguardare l’equilibrio tra l’intelligenza e la fede. Cristo non chiede al cristiano di ritirarsi dal mondo ma di agire e quindi partecipare al suo funzionamento, e nello stesso tempo di non perdere i propri ideali.
gattosilvestro67 Inserito il  - 20 October 2020 : 20:16:35

20 Ottobre
Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe. Matteo 10:16.
Oh! Se tutto il caro popolo di Dio imparasse il valore della prudenza riguardo ai suoi sforzi di servire la Verità! Il nostro Signore non solo ci insegnò ad essere prudenti come serpenti e semplici come colombe, ma anche esemplificò questa lezione nella Sua condotta, dicendo in una occasione agli apostoli: “Io ho ancora molte cose da dirvi, ma voi non le potete ora sopportare”. Anche noi dobbiamo imparare che vi sono tempi opportuni e tempi inopportuni per parlare di certe verità, e che vi sono modi prudenti e imprudenti di presentarle. Non basta il non dire bugie; non basta il parlare della Verità; ma bisogna cercare di parlare la Verità con amore, e l’amore che è addestrato usa prudenza affinchè possa portare buon frutto. Z. ’04 - 91.



olly Inserito il  - 19 October 2020 : 20:41:06
I Proverbi esaltano la laboriosità e l’uomo industrioso, quello che si dà da fare, che ha iniziativa: le ricchezze così guadagnate sono una benedizione.

D’altra parte viene disprezzato il pigro e l’indolente, perché vorrebbe avere ricchezze ma non fa niente per ottenerle.
gattosilvestro67 Inserito il  - 18 October 2020 : 20:14:47
18 Ottobre
Anche colui che è pigro nel suo lavoro, è fratello dell’uomo dissipatore. Proverbi 18:9.
Non possiamo vedere della dissipazione in nessuno dei consacrati al Signore senza risentire che, comunque sia grande il progresso fatto da loro nell’intendimento del pensiero del Signore in alcuni aspetti, essi sono purtroppo deficienti sotto questo aspetto. L’apprezzamento del dono e il rispetto per il Donatore, implica cura e amministrazione in riguardo a tutto ciò che ci viene dato dal nostro Padre celeste – cose materiali e cose spirituali. A secondo le parabole del nostro Signore, Egli misura il nostro amore e zelo in un grado considerevole dal nostro uso od abuso dei nostri talenti, opportunità, benedizioni temporali e spirituali, tutt’ora a noi concessi. Z. ’04 - 77.

gattosilvestro67 Inserito il  - 18 October 2020 : 20:14:37
18 Ottobre
Anche colui che è pigro nel suo lavoro, è fratello dell’uomo dissipatore. Proverbi 18:9.
Non possiamo vedere della dissipazione in nessuno dei consacrati al Signore senza risentire che, comunque sia grande il progresso fatto da loro nell’intendimento del pensiero del Signore in alcuni aspetti, essi sono purtroppo deficienti sotto questo aspetto. L’apprezzamento del dono e il rispetto per il Donatore, implica cura e amministrazione in riguardo a tutto ciò che ci viene dato dal nostro Padre celeste – cose materiali e cose spirituali. A secondo le parabole del nostro Signore, Egli misura il nostro amore e zelo in un grado considerevole dal nostro uso od abuso dei nostri talenti, opportunità, benedizioni temporali e spirituali, tutt’ora a noi concessi. Z. ’04 - 77.

olly Inserito il  - 16 October 2020 : 14:03:04
La fede in Dio non spegne la razionalità umana, ma illumina la nostra natura spirituale. Non hai soltanto bisogno di certezze naturali, ma della pace soprannaturale che Cristo dona!
gattosilvestro67 Inserito il  - 15 October 2020 : 20:09:41
15 Ottobre.
Abbiate la fede in Dio. Marco 11:22
Le nostre esperienze giornaliere da quando siamo divenuti seguaci del Signore, sono state guidate apparentemente da un potere invisibile, affinchè, come allievi nella Scuola di Cristo, siamo ammaestrati da Lui e sviluppiamo sempre di più le grazie dello Spirito, e per di più la fede. Quanto è importante questo aspetto della fede, probabilmente non lo possiamo apprezzare interamente adesso. Pare che sia l’unica cosa che il Signore richiede specialmente da coloro che vengono chiamati ora per essere Suoi seguaci. … Così secondo la nostra fede saremo capaci di gioire anche nelle tribolazioni. Non possiamo gioire nelle sofferenze, possiamo però gioire nel pensiero che la fede associa alle sofferenze, cioè che, le sofferenze non sono che leggere afflizioni operanti in noi, per un eccellente peso eterno di gloria. Z. ’04 – 59.


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