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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 21 June 2015 :  09:40:18  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
21 Giugno


Imparate da Me, perché io sono mansueto ed umile di cuore. Matteo 11:29.



Il segreto del riposo sta veramente nella mansuetudine e l’umiltà di spirito.

Essere mansueto vuole dire coltivare le grazie della pazienza; dell’amorevole sottomissione alla volontà di Dio; della continua confidenza nel suo amore e cura, nella prudenza del Suo consiglio conducente e nella Sua provvidenza sorvegliante; e persistere nel perseguire questo corso in mezzo a buona o cattiva fama, o a circostanze favorevoli o sfavorevoli.


Che i diletti figli di Dio cerchino di copiare lo spirito mansueto e calmo di Cristo, accettando le provvidenze di Dio e ubbidire ai i Suoi precetti e alla Sua guida come fece Lui, armati con la forza che solo Lui può fornire, e la fornirà a coloro che prendono il Suo giogo su di loro e imparano da Lui. Z.’96 – 79.



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olly
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Lasciato il  - 21 June 2015 :  14:01:52  Mostra Profilo    Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
imparare a essere miti e umili come Cristo imitandolo
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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 22 June 2015 :  07:30:32  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
22 Giugno.

Da del resto dagli amministratori si richiede che ciascuno sia trovato fedele … a ciascuno secondo la sua capacità. 1Corinti 4:2 Matteo 25:15.


La “mina” essendo la stessa per tutti, rappresenta giustamente quella benedizione della grazia divina che è comune a tutto il popolo di Dio – la Giustificazione. …

Le altre doti differiscono in quantità, a secondo delle nostre opportunità naturali, che provengono generalmente dal Padre - per esempio, la Parola e lo Spirito.

La nostra giustificazione però, anche se disegnata dal Padre, è un regalo da Gesù, in quanto Lui lo pagò con il suo sangue prezioso. Una “mina” per ciascuno pone tutti al solito “livello”come servi accettabili, e permette a ciascuno di mostrare il suo zelo per mezzo del suo sacrificio. …

I “talenti” però, distribuiti a ciascuno secondo la sua l’abilità, rappresentano l’opportunità per il servizio di Dio conforme alle occasioni che possediamo.

Possono essere talenti di educazione, di danaro, di influenza,o buona salute, o tempo, o tatto o genio con l’opportunità di usarli nel servizio di Dio. Z. ’07 – 63.


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olly
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Lasciato il  - 22 June 2015 :  11:04:21  Mostra Profilo    Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Geova ci chiede ubbidienza
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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 23 June 2015 :  07:52:33  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
23 Giugno.

Quello seminato nella buona terra è colui che ode la Parola, e l’intende; e questo frutta, a chi il cento,chi sessanta, chi trenta. Matteo 13:23.

Le diverse misure di raccolta - trenta sessanta e cento, o le dieci mine e le cinque, marcano differenze in ostacoli da superare ecc., piuttosto che mancanza di fedeltà nell’uso dei mezzi della grazia.


Alcuni lavorano lungamente e diligentemente con piccoli risultati, mentre lo stesso sforzo in altri con più risoluta volontà più grande continuità può compiere grandi cose.

Alcuni per cause di sbagli e occasionali scivoli indietro, dai quali ulteriormente si ristabiliscono perdono tempo e opportunità che non si possono riguadagnare, anche se sono perdonati e generosamente rimessi nel favore divino, e da allora in poi corrono con diligenza e pazienza fino alla fine. Z. ’96- 99.

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olly
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Lasciato il  - 23 June 2015 :  13:29:47  Mostra Profilo    Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Ma la Parola, infine, cade anche sul terreno buono. Questa è la bella notizia. Ognuno di noi ne conserva un angolo nel proprio cuore. Allora, potremo cantare con il salmista: «Stillano i pascoli del deserto / e le colline si cingono di esultanza. / I prati si coprono di greggi, / le valli si ammantano di messi: gridano e cantano di gioia!
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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 24 June 2015 :  08:14:03  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
24 Giugno.

E se siamo figli siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con Lui per essere anche con Lui glorificati. Romani 8:17.


Leggendo il Piano del Padre per noi, alla luce della Sua volontà esemplificata nelle sue relazioni con il nostro Maestro, possiamo decidere subito che non è Sua intenzione di sottrarci da tutte le pene, prove e sofferenze, e portarci trionfalmente alla gloria sopra letti di fiori della facilità.

Contrario davvero deve essere il nostro corso, se vogliamo seguire le orme di Colui che Dio l’ha stabilito, non solo per soddisfare per i peccati del mondo, ma ancora per essere modello alla Chiesa, che è il suo corpo.

Dopo aver imparato dal Piano e dal volere di Dio, questo subito ci insegna che non dobbiamo nè aspettare nè chiedere la liberazione dal dolore e disturbo, che la Sua sapienza ha ordinato essere il sentiero alla gloria. Z. ‘ 96 – 151.
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olly
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Lasciato il  - 24 June 2015 :  12:51:17  Mostra Profilo    Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta

Mediante l’azione dello Spirito il credente non è solo indirizzato alla pratica del bene, ma riceve da Dio la dignità di figlio
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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 25 June 2015 :  07:17:33  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
25 Giugno.

Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con ringraziamento. Colossesi 4:2.

Ogni prova di fede e pazienza è un’occasione di preghiera per l’aiuto promesso.

Ogni vittoria perduta è un’occasione per una preghiera di perdono e di benedizione divina, così ch’è la lezione della nostra debolezza sia profondamente impressa, affinchè nelle prossime simili prove possiamo prontamente chiedere e ricevere la promessa “grazia per essere soccorsi”.

Ogni vittoria sopra noi stessi è un’occasione di pregare, affinchè non siamo pomposi e superbi, ma mantenuti umili ed attenti per il prossimo attacco del grande Avversario.

Ogni servizio per la verità diventa una occasione per una preghiera di ringraziamento per il privilegio di servire il gran Re, e forse per aver sofferto qualche cosa per la Sua causa; ed una ragione per richiedere altre opportunità di servizio, e grazia da usarli con prudenza. Z. ’96 – 163.

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olly
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Lasciato il  - 25 June 2015 :  13:12:20  Mostra Profilo    Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
pregare costantemente
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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 26 June 2015 :  07:32:09  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta

26 Giugno.

Perciò fratelli santi che siete partecipi alla vocazione celeste, considerate l’apostolo ed il sommo sacerdote della nostra confessione di fede, Gesù Cristo. Ebrei 3;1.


E’ la volontà di Dio che ogni membro del corpo di Cristo sia toccato dalle infermità del mondo, affinchè, quando saranno esaltati al Regno, siano teneri, pietosi e generosi, quando come sacerdozio reale, giudicheranno il mondo.


Il nostro Signore e Maestro che non aveva nessuna delle nostre imperfezioni della razza decaduta, ma era santo, innocente separato dai peccatori, ebbe bisogno di prendere dagli uomini le loro malattie ed infermità, affinchè potesse simpatizzare con noi ed essere un fedele Sommo Sacerdote.

Sarebbe totalmente illogico presupporre che le lezioni necessarie per la preparazione del Sommo Sacerdote per il suo ufficio e servizio, non siano necessarie anche i sacerdoti subordinati, che sono chiamati a soffrire con Lui e regnare con Lui. Z. ’96 – 208.

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olly
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Lasciato il  - 26 June 2015 :  20:36:45  Mostra Profilo    Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
considerare Cristo
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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 27 June 2015 :  08:37:28  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
27 Giugno.

Or colui, che ci conferma assieme a voi in Cristo e ci ha unti è Dio. Il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori. 2 Corinti 1:21,22.


Il sigillo o marchio della nuova creatura è il possesso dello Spirito di Cristo. Le manifestazioni di questo Spirito Santo sono tre:

(1) Amore supremo per Dio e fedeltà gioiosa alla Sua causa a costo di qualunque sofferenza.
(2) Amore per i fratelli - disinteressato, nobile, puro, - un desiderio per il loro benessere che è sempre all’erta per far loro del bene.
(3) Amore pietoso per il mondo, o provocando alle opere buone, quando se ne presenti l’opportunità, e al desiderio e sforzo di vivere sempre in pace con tutti gli uomini. Z. ’96 – 212.
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olly
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Lasciato il  - 27 June 2015 :  11:32:28  Mostra Profilo    Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Paolo, Silvano e Timoteo hanno annunciato Cristo nel quale ci fu il “sì”, e dunque essi in lui procurano di essere sempre “sì” al volere di Dio. Cristo ha realizzato le promesse salvifiche del Padre obbedendogli in tutto, cioè pronunciando sempre “sì”. Il “si” di Cristo al Padre è la ragione dell'unione dei credenti a Cristo, e “per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro “Amen” per la sua gloria”.
Ma la capacità di dire “si” viene agli apostoli dalla forza di Dio che, soccorrendo sempre, rende conferma del suo amore. Ma la forza di Dio è data in un vincolo di appartenenza a lui, conferito nel Battesimo e approfondito nella Cresima. Tale vincolo di appartenenza viene sancito da un sigillo, che è una marchiatura indelebile data dal fuoco dello Spirito Santo.
La “caparra” è una cifra anticipata in un contratto commerciale affinché ci sia la garanzia che venga pienamente adempiuto l’impegno assunto. Così, lo Spirito nei nostri cuori è “la caparra” data da Dio affinché l'eterna appartenenza a lui nella gloria si avveri. L'uomo può peccare e rifiutare “la caparra dello Spirito”, ma la marchiatura (carattere) battesimale e cresimale, e per i sacerdoti quello sacerdotale, gli rimane, e gli sarà di tormento eterno
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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 28 June 2015 :  08:16:46  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
28 Giugno.

Non ritenerti savio ai tuoi occhi, temi l’Eterno e ritirati dal male. Proverbi 3:7.

Non vi è nulla di più pericoloso per il figlio di Dio che la presunzione; questo blocca la via per il vero progresso e per la riforma del cuore, e impedisce la sua vera utilità per gli altri, specialmente per l’utilità nel servizio di Dio; perché la Sua Parola dichiara: “Iddio resiste ai superbi e da la grazia agli umili”.

Invece di confidare in se stesso, la Prudenza comanda la diffidenza di se, rammentandosi le sue debolezze ed imperfezioni, e similmente una maggiore riverenza e confidenza in Dio e appoggio su di Lui, l’unico che più di alcuna altra cosa ci rafforzerà e ci renderà capaci di allontanarci dai mali della nostra natura decaduta. Z. ’96 – 263.

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