| Autore |
Discussione  |
|
|
faufac
Membro Medio
 
Italia
Messaggi: 143 |
Lasciato il - 27 May 2016 : 06:55:02
|
27 Maggio
Ciascuno di voi, stimi gli altri più di se stesso. Filippesi 2:3.
Paolo esorta che tutti coltivino il frutto dell’umiltà, e che in ogni situazione, ciascuno sia attento “di non fare nulla per rivalità o per vanagloria”, che gli elogi di se stesso e sforzi per preminenza siano allontanati completamente come i più grandi nemici dello Spirito del Signore e delle benedizioni della chiesa. Al contrario, ognuno abbia quell’umiltà di mente che può vedere le buone caratteristiche nei compagni, e apprezzare alcune di queste caratteristiche almeno come superiori alle proprie. Non dobbiamo mai però attenderci che tutti i talenti e tutte le capacità si concentrino in una qualsiasi persona di una qualsiasi congregazione. Così dunque, ciascuno, se è umile, può vedere negli altri qualità o virtù superiori alle proprie, e può dilettarsi nel riconoscerle e darne credito al possessore. Z.’ 97 – 296.
|
 |
|
|
olly
Membro Master
    
Messaggi: 1677 |
Lasciato il - 27 May 2016 : 13:00:37
|
| METTERE GLI INTERESSI ALTRUI AL DI SOPRA DEI NOSTRA |
 |
|
|
faufac
Membro Medio
 
Italia
Messaggi: 143 |
Lasciato il - 28 May 2016 : 05:56:00
|
28 Maggio
Noi dunque abbiamo sempre fiducia e sappiamo che mentre dimoriamo nel corpo, siamo lontani dal Signore. 2 Corinti 5:6.
Se noi vivessimo vicino a Lui, “camminando con Dio”, non ci sentiremo mai perfettamente soddisfatti coi risultati e condizioni ecc., presenti, ma ci sentiremo come pellegrini e stranieri, cercando meglio riposo una “casa migliore”, “che Iddio riserva a quelli che lo amano”. Ma ciò, come spiega l’apostolo (versetto 7), è vero solo per coloro che camminano per mezzo della fede e non per la vista fisica. “Ma siamo confidenti (pieni di fede verso Dio e ci rallegriamo di camminare per fede), ed abbiamo molto più caro di partire dal corpo (essere senza tetto, pellegrini e stranieri sulla terra) e abitare con il Signore” nello spirito della nostra amicizia. Z. ’97 – 305.
|
 |
|
|
faufac
Membro Medio
 
Italia
Messaggi: 143 |
Lasciato il - 29 May 2016 : 08:16:10
|
29 Maggio
Io vi lascio la pace, Io vi do la mia pace: il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi. Giovanni 14:27.
Più vinciamo il mondo, la carne e il Diavolo, più cerchiamo di fare la volontà del Padre nostro che è nei cieli, più cerchiamo l’amicizia e comunione con il nostro caro Redentore, più cerchiamo di fare quelle cose che sono piacevoli ai Suoi occhi, tanto avremo di quella gioia e di quella pace che nessuno ci toglierà, e che le prove, le difficoltà e le persecuzioni, possono solo farla più dolce e preziosa. Z’97-306 Voi avete dunque tristezza, ma io vi vedrò di nuovo, ed il vostro cuore si rallegrerà, e nessuno vi leverà la vostra letizia. Giovanni 16.22. Z. ’97 – 306.
|
 |
|
|
faufac
Membro Medio
 
Italia
Messaggi: 143 |
Lasciato il - 30 May 2016 : 06:10:59
|
30 Maggio
Allegri nella speranza, pazienti nell’afflizione. Romani 12:12.
Qui c’è una parte importante della grande battaglia della vita del cristiano. Bisogna che combatta le tendenze naturali della vecchia natura e con fede attendere la vittoria nella forza del gran Capitano della sua Salvezza. Non deve soccombere alle lusinghiere e false influenze della prosperità, nè venir meno sotto il peso dell’avversità. Non deve permettere alle prove della vita di inacerbire ed indurire la sua disposizione, renderlo imbronciato, o cupo, o amaro, o scortese. Ne permettere la superbia, o l’ostentazione, o la propria rettitudine, crescano e si nutrano sulle cose buone naturali che la provvidenza del Signore gli ha temporaneamente accordato per provarne la sua fedeltà come amministratore. Z. 95 – 20. |
 |
|
|
olly
Membro Master
    
Messaggi: 1677 |
Lasciato il - 30 May 2016 : 13:16:38
|
| QUANDO SIAMO PROVATI PAZIENTIAMO CHE GEOVA CI FARA' VIA D USCITA |
 |
|
|
faufac
Membro Medio
 
Italia
Messaggi: 143 |
Lasciato il - 31 May 2016 : 05:41:01
|
31 Maggio
E’ bene non mangiare carne, ne bere vino, né fare alcuna cosa che porti il tuo fratello a inciampare o ad essere scandalizzato o essere indebolito. Romani 14:21.
E’ un grave delitto contro la legge dell’amore e contro l’ingiunzione del Signore, scandalizzare uno dei Suoi fratelli (Matteo 18:6), ma ancora sarebbe un delitto ai Suoi occhi, essere d’inciampo agli altri - impedire loro di divenire fratelli e membri della famiglia della fede. Di conseguenza, è chiaro che anche se la conoscenza può allontanare ogni proibizione dalla nostra coscienza e tutti i freni della libertà, nondimeno l’amore deve intervenire per primo ed approvare la libertà, prima che la si possa esercitare. L’amore ci comanda fermamente, dicendo: “Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, ed il tuo prossimo come te stesso”. Perciò l’amore e non la conoscenza, né la libertà deve decidere finalmente qualsiasi problema. Z. ’03 – 43. |
 |
|
|
olly
Membro Master
    
Messaggi: 1677 |
Lasciato il - 31 May 2016 : 12:22:30
|
| EVITARE DI FARE UNA COSA LEGGITIMA PER NON FAR INCIAMPARE |
 |
|
Discussione  |
|
|
|
|