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 Cronologia Biblica, Testimonianza Scritturale-2 Pietro 1:19
 LA CRONOLOGIA DELLA BIBBIA.
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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 31 October 2017 :  20:16:53  Mostra profilo  Spedisci Email all' autore  Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Discussione  Rispondi con Citazione  Vedi l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Discussione
STUDIO SECONDO
________________

LA CRONOLOGIA DELLA BIBBIA


In questo, capitolo presentiamo le prove bibliche dimostranti che, dal-la creazione di Adamo all'anno 1872 dell'era cristiana, sono trascorsi 6.000 anni; che da tale data siamo cronologicamente entrati nel settimo millennio, all'inizio del quale si manifesta “il giorno del Signore” o “il giorno della grande tribolazione”. E’ necessario che Egli sia testimone per spezzare i regni di questo mondo, e lo stabilimento del Regno di Dio sotto tutti i cieli.
La cronologia è molto importante perchè serve di base all'esame dei periodi profetici. Bisogna prima di tutto ben determinare il punto in cui ci troviamo nel corso del tempo e, per stabilire con esattezza ciò, è d’obbligo servirsi di dati degni di fede, per i calcoli relativi.


Iniziamo dunque uno studio serio e completo della cronologia della storia della umanità, dalla creazione di Adamo. il calcolo di tale durata è fatto diversamente e con risultati diversi. Tra coloro che accettano la Bibbia le differenze sono lievi ma, nei riguardi di coloro che la rigettano, esse sono enormi e tal volta variano da decine a centinaia di migliaia di anni. Le pretese di questi ultimi poggiano su considerazioni che non danno affidamento alcuno tranne conclusioni temerarie e stravaganti a cui pervengono. Ad esempio, la presenza di pezzi di selci ad una profondità considerevole al di sotto della superficie terrestre, strati di torba della Svizzera o dell'Irlanda, sono considerati quale prova secondo cui il livello dei giacimenti costituiva un tempo la superficie, la torba è cresciuta gradualmente attorno ed al di sotto di essi, il tempo necessario per una tale crescita è calcolato secondo il corso del loro attuale sviluppo, che è veramente lento. Se queste supposizioni fossero vere, proverebbero naturalmente che l'uomo vive da centinaia di migliaia di anni; ma altri geologi dimostrano, con sufficienti argomentazioni, che questi stati torbosi erano talmente schiumosi ed in ebollizione, che una selce poteva agevolmente introdursi fino a giungere a grande profondità, gradualmente, in pochi secoli.



Ancora un esempio: nel sondare il fondo melmoso della vallata del Ni-lo, furono reperiti due mattoni cotti, rispettivamente ad una profondità di sessanta e settantadue piedi; tenuto conto che lo spessore melmoso formato dal fiume ha raggiunto otto pollici in un secolo, dovremmo concludere che il primo di questi due mattoni conta ben 12.000 anni ed il secondo 14.000. Per mezzo di calcoli analoghi, i1celebre geologo Burmeiser, sostiene che sono trascorsi 70.000 anni dalla prima apparizione dell'uomo sul suolo dell'Egitto e Draper, geologo ugualmente famoso, attribuisce agli europei, i quali sarebbero stati testimoni dell'ultima epoca glaciale, antica di 250.000 anni.


E' chiaro che se in tali calcoli usassimo gli stessi criteri di questi grandi uomini, giungeremo alle stesse fantastiche conclusioni; ma alcuni di noi, pur avendo scarse attitudini scientifiche, si domandano se non sia più logico ammettere che la formazione dei depositi melmosi del Nilo abbiano avuto una formazione irregolare; così come altri fiumi cambiano talvolta il loro corso spostando i bordi del letto dei fiumi. Ricordiamo in proposito il diluvio dei giorni di Noè, menzionato in modo speciale nella Bibbia, di cui an-che la vecchie tradizioni pagane hanno conservato il ricordo. Ameremo sa-pere quanta melma e detriti furono così depositati al di sopra ed al di sotto degli otto pollici per secolo; domandiamo altresì a questi grandi luminari della scienza, come mai non hanno trovato del tutto naturale il fatto che due mattoni, gettati in un terreno melmoso al momento in cui questi era molle e ricoperto d’acqua, abbiano potuto affondare fino a raggiungere una grande profondità a motivo del loro peso.


Anni fa, nell'antico argine del Mississipi fu trovato lo scheletro di un uomo ed alcuni geologi calcolarono migliaia di anni trascorsi dal numero dei piedi di fango, melina ecc., che ricoprivano lo scheletro; essi immaginarono di aver trovato un esemplare di uomo preistorico di grande valore scientifico. Successivamente, a qualche piede al di sotto del luogo del ritrovamento, si trovò anche una zattera simile ai battelli in uso su quel fiume da appena 50 anni. Tale scoperta rovesciò tutti i calcoli fornì un'altra prova contrastante con la teoria del calcolo della età della terra che, in contrasto con la Bibbia, le attribuisce milioni di anni di vita.


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 06 February 2018 :  20:51:49  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Mettiamo dunque da parte le congetture dei geologi, in quanto di-scordanti e non degni di fede per la cronologia e facciamo ricorso all'insegnamento della storia umana. Cosa troviamo? La storia delle più antiche nazioni pagane non può essere distintamente seguita che da tremila anni in qua. Può comunque trattarsi, di tradizione non degna di fede e si entra nel regno dell'oscurità, del mitico, del favoloso.


La storia dei Romani non va più lontana poichè Roma è stata fondata 2.700 anni fa, ed i primi secoli dalla sua fondazione si sono sviluppati sull'incertezza e sulla leggenda. Oltre lo stesso periodo di 3.000 anni, la storia dei Babilonesi, Assiri ed Egiziani è altresì frammentaria e velata da una folta oscurità. La storia della Cina ci conduce alla dinastia dei Tchou, dopo la quale gli avvenimenti assumono caratteri più delineati ed attendibili. La stessa Grecia, che tremila anni or sono fu considerata la culla della civiltà, quali elementi nuovi e sicuri ci tramanda attraverso la sua storia, che tuttavia, è la più degna di fede, rispetto a quella delle altre nazioni? Una precisione di date che non supera i 2.600 anni, oltre i quali tocchiamo “1'età favolosa, mitica, preistorica della Grecia”. I soli avvenimenti degni di fede, riferiti ai primi 3.000 anni della storia umana, sono descritti nella Bibbia e questo particolare è in completa armonia con le affermazioni di questo Libro, circa l'origine divina dell'uomo.


Il mondo non ha altra fonte, all'infuori della Bibbia, per spingere la sua cronologia, oltre l'anno 776 a. C. Su tale soggetto, citiamo il prof. Fischer, dello "Yale College”, il quale afferma: “si pervenne lentamente ad un metodo esatto per la determinazione delle date essendo indispensabile a tale scopo l'istituzione delle epoche”. La data certa più remota si arresta a Babilonia e precisamente all'era di Nabonassar, nel 747 a. C. I Greci, circa 300 anni a.C. hanno datato gli avvenimenti a partire dalla prima vittoria riportata nei giuochi olimpici, nel 776 a. C. Queste olimpiadi avevano luogo ogni quattro anni. I Romani, qualche secolo dopo, l’usarono come punto di partenza per fissare le date dei loro avvenimenti, l'anno della fondazione di Roma nel 753 a. C. ».


Il seguente articolo, tratto dall'Enciclopedia americana, offre una prova in più sull’abbondanza di tradizioni e leggende che rende priva di valore e indegna di fede la storia antichissima: “La storia degli antichi popoli, eccetto quella degli Ebrei, risale a periodi mitici di migliaia o di milioni di anni. Anche quando le narrazioni di avvenimenti cominciano ad assumere un aspetto storico, le differenze sono sensibili. Le lingue assira, babilonese, egiziana, con le quali furono redatte antiche iscrizioni sono fuori uso da lungo tempo. Le date greco-romane sono generalmente autentiche fino alla prima Olimpiade del 776 a. C. o alla istituzione del Consolato, nel 510 a. C., mentre più avanti assumono un carattere tradizionale e leggendario. Erodoto non ha valore che per gli avvenimenti riguardanti la sua opera 450 a. C. e per quelli di due secoli prima”.


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 20 February 2018 :  21:00:24  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Cliton, nel suo lavoro sulla cronologia della Grecia a pag.283 scrisse: “La storia contenuta negli scritti ebraici, presenta un contrasto notevole con i racconti primitivi dei Greci. In questi ultimi possiamo seguire, con molta difficoltà alcuni fatti oscuri che i poeti con la bellezza del linguaggio ma con evidente contenuto fiabesco, ci hanno tramandato, attingendo dalla tradizione popolare. Negli annali della nazione ebraica sono contenuti delle narrazioni autentiche, scritte da contemporanei ispirati da Dio. I documenti ebraici, pervenuti a noi, recano il suggello di una duplice sanzione l’ispirazione divina e la testimonianza umana, per questo sono da considerarsi degni di fede”.



La Bibbia, che è la storia fornita da Dio relativa ai primi tre millenni dell'uomo, è la sola al mondo che dia una visione chiara e continua fino al periodo in cui la storia profana diviene autentica e certa. Essa ha inizio con Adamo il primo uomo; descrive l'epoca della sua creazione e della sua morte e, via via, seguendo il filo della sua discendenza, ne descrive il nome e l’età di ognuno, per un periodo di quasi quattromila anni. Come vedremo, le indicazioni della Bibbia proseguono ininterrotte fino all'anno primo di Ciro, nel 536 a. C. data, questa, accertata ed accettata. Da questo momento, la cronologia della Bibbia si arresta, avendo Iddio provveduto ai suoi figliuoli chiare indicazioni cronologiche che si estendono sino ai giorni nostri. Tutta-via, per bocca dei suoi profeti, la Bibbia anticipa anche la storia fino ai tempi del ristoramento di tutte le cose, alla fine del settimo millennio, con l’inizio di una nuova era di felicità eterna.


La Bibbia è per conseguenza la sola narrazione che esista al mondo in grado di fornire un quadro completo della storia umana, dal paradiso perdu-to della Genesi, a quello restaurato dell'Apocalisse.
Prese nel loro insieme, la storia e le profezie della Bibbia offrono una visione panoramica del corso degli avvenimenti dalla creazione e caduta dell'uomo fino alla sua riconciliazione e restaurazione. La Bibbia è dunque la carta della storia, la quale senza di essa, sarebbe simile ad un fiume proveniente da una sorgente sconosciuta, diretto verso un mare sconosciuto. Sotto la sua direzione, invece, noi possiamo tracciare il corso del fiume stesso dal-la sorgente e via via fine alla foce e quindi alla gloriosa realizzazione del Piano di Dio nell'oceano dell'eternità. Solo la Bibbia contiene gli elementi indispensabili per correggere le irregolarità della cronologia e ristabilire l'armonia nel disaccordo esistente tra gli annali della storia umana e quelli della natura. Trattando la questione del tempo trascorso dalla creazione dell’uomo ai giorni nostri, siamo persuasi che Colui che ha dato le profezie, con l'avvertimento che queste sarebbero state comprese al tempo della fine, ha provveduto anche a concatenare gli avvenimenti profetici, fissando date esatte, per permetterci di localizzare nel tempo le profezie stesse. Tuttavia, coloro che pensano di trovare queste cose chiaramente scritte, a favore di lettori superficiali, scettici o poco sinceri, saranno certamente delusi.


I tempi e le stagioni di Dio sono rivelati in maniera tale da convincere soltanto coloro che, ai nostri giorni, per la conoscenza di Dio, sono capaci di riconoscere i Suoi metodi caratteristici. Questa evidenza è concessa “affinchè l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito di ogni buona opera” (2Timoteo 3:17). Costui sa molto bene che deve camminare per fede e non per visione, in tutti i sentieri attraverso i quali il Padre lo conduce. Noi speriamo di poter consolidare, per mezzo delle veraci dichiarazioni della Bibbia, la posizione di costoro sul fondamento di una fede ragionevole. Non vogliamo qui discutere i meriti della versione detta dei “Settanta” o delle altre Scritture Ebraiche dell’antico Testamento, le loro differenze in quanto alle date cronologiche ecc. vogliamo soltanto limitarci a rilevare che 1a prima è stata scritta in Egitto, mentre le altre; Ebraiche, su cui ci basiamo, sono originali. A questo aggiungiamo il fatto che la venerazione quasi fanatica con cui gli Ebrei vigilavano su ogni punto delle Sacre Scritture, costituisce una valida prova della nostra fiducia su queste Versioni, le quali vengono ancora oggi accettate generalmente da studiosi ed eruditi. In questo volume, infatti, accettiamo le loro date e tutti gli altri elementi.


Nelle pagine che seguono proponiamo di dimostrare che dalla crea-zione di Adamo fino al 1873, sono trascorsi 6.000 anni. La Bibbia non con-tiene nessuna dichiarazione diretta che identifica il settimo millennio con il periodo del Regno di Cristo, il gran giorno sabatico della restaurazione per il mondo. Bisogna tuttavia tener presente che la venerabile tradizione non è priva di un ragionevole fondamento. La Legge data all’Israele tipico prescriveva sei giorni di lavoro seguiti da un giorno di riposo; ciò sembra illustrare molto bene i 6.000 anni durante i quali la creazione tutta, gemente ed in travaglio, fu sotto la schiavitù del peccato e della morte dalla quale ha cercato invano di liberarsi (Romani 8:22), ed il gran settimo giorno millenario, o epoca, durante il quale coloro che sono stanchi ed aggravati potranno venire a Gesù, il buon Pastore ed il Vescovo delle anime loro per trovare in Lui remissione dei peccati, ristoro e riabilitazione. In un settimo giorno tipi-co, un giorno di sabato, Gesù rivolse al paralitico questa domanda: “Vuoi tu essere guarito?”. E costui, in risposta alla sua fede ed in obbedienza alle pa-role di Gesù, si alzò dal suo lettino e camminò (Giovanni 5:6-9; Matteo 12:10-13; Giovanni 7:23; Luca 13:11-16;14:1-5)


Anche durante il Sabato Millenario tutto il mondo riceverà l'invito ad accogliere la vita e la salute eterna attraverso la via della fede e della obbedienza.
E' bene non dimenticare che la parola “giorno” secondo la Bibbia si identifica, molto spesso, in un periodo di tempo indefinito, che ha il significato di “Periodo di tempo”, qualunque sia la sua durata. L'apostolo Pietro intuì che il settimo millennio della storia del mondo, si identifica con il set-timo giorno, secondo la misura del calcolo del tempo. Egli scrive: “Ora questa unica cosa non vi sia nascosta diletti, che presso il Signore un giorno è come mille anni e mille anni sono come un giorno ... Ora il giorno del Signore verrà ...”. (2 Pietro 3:8-10.)


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 14 April 2018 :  07:52:32  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Quindi, se il periodo del settimo millennio della storia del mondo è l'epoca posta in una evidenza particolare ed è stata identificata con il periodo del Regno di Cristo, noi proviamo che siamo già entrati in detta epoca sin dal 1873. Questo ci ricorda quanto abbiamo scritto nel primo volume sul soggetto dell'Aurora del Millennio o giorno del Signore, il cui inizio le Scritture presentano come un tempo fosco, tempestoso, pieno di buio per il mondo e la Chiesa nominale.


Tuttavia le prime luci dell'alba di questo giorno costituiscono motivo di conforto di allegrezza per i santi, i quali traggono la loro consolazione e la loro pace, dalla speranza ch'è davanti a loro (l'Evangelo) la quale, come un’ancora, li fortifica attraverso la distretta, oltre la quale vedono la gloria millenaria del Regno e la realizzazione delle benedizioni promesse.


La situazione generale del mondo ai giorni nostri, il rapido sviluppo del socialismo, del nichilismo e del comunismo, dopo il 1873, che si prefiggono di rovesciare l'attuale stato di cose per una più equa distribuzione delle ricchezze del mondo, non sono in contrasto con la nostra aspettazione, anche se, sotto certi aspetti, queste cose possono sembrare strane per chi ama la legalità, l'ordine, la pace. Soltanto coloro che vedono nello scatenarsi dell'anarchia e della tribolazione, il mezzo di cui Iddio si servirà per facilitare l'instaurazione di una legge perfetta, di un ordine migliore, una pace durevole, sono liberi da timori, nell'attraversare questi avvenimenti.


Le dichiarazioni intorno alla settima epoca, o millennio, non sono le uniche a dar valore alla cronologia; non presenteremo anche parecchie linee profetiche le quali, pur essendo indipendenti da essa, in essa trovano il loro ordinato e logico concatenamento. L'armonia perfetta fra questi due fattori dell'insegnamento biblico, 1'uno dipendente e l'altro indipendente della cronologia, costituiscono una valida prova dell'esattezza delle applicazioni cronologiche che è la vera chiave che porta alla luce le cose nascoste. La crono-logia che segue, armonizza le differenti profezie riguardanti il Regno di Cri-sto, e mette in luce le cose relative a questo tempo o l’ordine del loro adempimento.



RIASSUNTO DELLA CRONOLOGIA DELLA BIBBIA



FINO ALL’ANNO 6.000 DEL MONDO

L'esposizione rapida e condensata (dei periodi cronologici seguenti, può essere definita “cronologia biblica” perchè le singole date ci sono dalla Bibbia soltanto fino al 536 a. C. nel primo anno di Ciro. Tali date sono con-siderate autentiche e generalmente accettate da tutti gli studiosi. Il filo cronologico della Bibbia, cessa allor’ quando la storia secolare comincia ad esse-re degna di fede. Questo particolare costituisce in se stesso una prova evi-dente della direzione e della vigilanza divine in proposito: Dio viene in nostro aiuto soltanto quando ci troviamo nella impossibilità di poterci aiutare con le nostre forze.







DALLA CREAZIONE DI ADAMO Anni
Fino al diluvio 1.656
Dal diluvio al patto di Dio con Abrahamo 427
Dal patto Abrahamico sino all'Esodo e alla promulgazione della Lege 430
Dalla promulgazione della Legge alla divisione di Canaan 46
Periodo dei Giudici 450
Periodo dei Re 513
Periodo della desolazione d'Israele 70
Dalla desolazione alla nascita di Gesù 536
Dalla nascita di Gesù al 1873 1.872
Totale 6.000

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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 30 August 2018 :  09:23:06  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Considerando in particolare ognuno di questi periodi, noi ameremo che il lettore, controllando attentamente i calcoli e i riferimenti biblici si rendesse conto che il fermo fondamento della nostra fede è riposto nella Parola di Dio. Nel Vecchio Testamento vi sono, è vero, alcune interruzioni, ma Iddio ha rivelato nel Nuovo i relativi anelli di congiunzione e questo particolare dovrebbe contribuire ad accrescere la nostra fiducia ed a convincerci che Dio ha ordinato gli avvenimenti cronologici della storia biblica in modo tale che “i tempi e le stagioni” restassero celati all'indagine umana fino al tempo prestabilito per la loro rivelazione. Esaminiamo qui di seguito, separatamente, ciascuno periodo cronologico.


Prenda il lettore quindi la sua Bibbia, controlli tutte le citazioni e riceva quanto scritto in queste pagine, come Parola di Dio e non di uomo.

PERIODO PRE-DILUVIANO Anni
Adamo a 130 anni generò Set Genesi 5:3 130
Set a 105 anni generò Enos Genesi 5:.6 105
Enos a 90 anni generò Chenan Genesi 5:9 90
Chenan a70 anni,generò Mahalaleed Genesi 5:19 70
Mahalaleed a 65 anni generò Jared Genesi 5:15 65
Jared a 162 anni generò Enoc Genesi 5:18 162
Enoc a 65 anni generò Methuselah Genesi 5:21 65
Methuselah. A 187 anni generò Lamek Genesi 5:25 187
Lamek a 182 anni generò Noè Genesi 5:28 182
Noè aveva 600 anni quando ci fu il diluvio Genesi 7:6 600
Da Adamo, fino alla fine del diluvio Genesi 8:13 1.656

Non vi è niente di più semplice e di più esatto della esposizione di cui sopra. Esaminiamo ora il periodo successivo.

DAL DILUVIO FINO AL PATTO DI DIO CON ABRA-HAMO E ALLA MORTE DI TARE SUO PADRE Anni
Sem generò Arfacsad due anni dopo il diluvio Genesi 11:10 2
Arfacsad a 35 anni Generò Sela Genesi 11:12 35
Sela a 30anni generò Eber Genesi 11:14 30
Eber a 34 anni generò Peleg Genesi 11:16 34
Peleg a 30 anni generò Reu Genesi 11:18 30
Reu a 32 anni generò Serug Genesi 11:20 32
Serug a 30 anni generò Nahor Genesi 11:22 30
Nahor a 29 anni generò Tare Genesi 11:24 29
Tare visse 205 anni e morì in Charan Genesi 11:32 205

Totale 427 anni 427

Anche l'esame di questo secondo periodo è semplice ed esatto. Non così può dirsi del periodo seguente, la cui linea cronologica diretta è inter-rotta fino alla liberazione del popolo d'Israele dalla schiavitù d'Egitto. E saremmo veramente incapaci di continuare a tracciarla se Paolo e Stefano, ispirati dallo Spirito Santo, non ci avessero forniti gli anelli mancanti.



DAL PATTO ABRAHAMICO ALLA PROMULGAZIONE DELLA LEGGE

L'apostolo Paolo, nell'epistola ai Galati, capitolo 3 versetto 17, afferma che la durata di questo periodo fu di 430 anni. I1 patto conteneva, fra l'altro, la promessa del possesso eterno del paese di Canaan e fu sovente riconfermata ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe (Genesi 12:7-8, 13:14-18, 26:3-4, 35:9-12, 46:2-4, 50:24, Atti 7:2-5). Risulta dall'esame di queste Scritture che Abrahamo adempì le clausole del patto, alle quali era condizionata la concessione della eredità promessa e ciò ebbe luogo subito dopo la morte del suo padre in Carran, mentr'erano diretti verso Canaan. Con la fissazione di tale periodo da parte di Stefano e di Paolo, i quali affermano che la legge fu data 430 anni dopo il patto, l'interruzione della cronologia dell'Antico Testamento può considerarsi risolta. Analizziamo in particolare questo collegamento e vediamo con quanta cura esso è stato costruito.


L'Iddio della gloria apparve ad Abrahamo, nostro padre, mentre egli era in Mesopotamia, prima che abitasse in Harran (Ur dei Caldei) e gli disse: “Esci dal tuo paese e dal tuo parentado e vieni in un paese che Io ti mostre-rò” (Atti 7:2). ”Io ti farò divenire una grande nazione” (Genesi 12:1-2). Dio dunque, aveva predisposto un patto con Abrahamo, avanti la morte di suo padre, ma la stipulazione di esso esigeva da questi un atto di fede e di obbedienza: l'abbandono del suo paese e del suo parentado. Così fu. La mo-glie, il padre e il nipote, Lot, ottennero il permesso di seguirlo verso la terra promessa. Tare morì a Harran, durante il viaggio che si concluse con l'entrata di Abrahamo nella terra di Canaan. Fu lì che Iddio stipulò con il patriarca il patto (Genesi 12:5-7) la cui data costituisce l'inizio del periodo dei 430 anni fissati che decorre dalla morte di Tare.


In tal modo la catena cronologica è completa fino alla promulgazione della legge. Il primo riferimento anticipato della legge fu la celebrazione della Pasqua, istituita il giorno in cui Israele uscì dall'Egitto. Leggiamo infatti in proposito: ”Ora, la dimora che i figliuoli d'Israele fecero in Egitto fu di quattrocento trenta anni, al termine dei quali, in quello stesso giorno, le schiere del Signore uscirono fuori dal paese Egitto”. (Esodo 12:40-41,51)


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 25 November 2018 :  20:17:44  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Apparentemente sembra che le suddette dichiarazioni di Mosè non siano in armonia con quelle dell'apostolo Paolo, riportate in Galati 3:17. Infatti, mentre il primo afferma che la permanenza dei figliuoli d'Israele in Egitto fu di 430 anni, il secondo sostiene che il periodo intercorrente dal patto di Dio con Abrahamo alla promulgazione della Legge fu similmente di 430 anni.

Accettando quanto afferma I'apostolo Paolo bisognerebbe concludere che il soggiorno dei figliuoli d'Israele in Egitto fu sensibilmente inferiore I testi originali non affermano che Israele dimorò 430 anni in Egitto, ma piuttosto che la durata completa di un certo soggiorno di questo popolo fu di 430 anni, di cui un periodo di tempo in Egitto: ”E la dimora dei figliuoli d'Israele che abitarono in Egitto (per un certo periodo di tempo) fu di 430 anni”. Il Soggiorno di cui si parla qui ebbe inizio dal momento in cui Abrahamo si trasferì in Canaan (Ebrei 11:8-9). Israele dimorava ivi in Abrahamo, in Isacco, in Levi stesso che pagava la decima a Melchisedec,” perchè egli era ancora nei lombi di suo padre quando Melchisedec incontrò Abrahamo”. (Ebrei 7:9-10).


Il patto di Dio con Abrahamo divenne operante quando quest’ultimo mise piede in Canaan, terra promessa. A partire da quel momento, Abrahamo e il popolo d'Israele in lui, pur non essendo ancora nato, divennero gli eredi della promessa divina, per il cui compimento essi vi dimorarono come forestieri. Questo soggiorno durò esattamente 430 anni ed in questo periodo è compresa anche la dimora in Egitto al termine della quale Israele ricevette la Legge e fu istituita la Pasqua. Gli scritti di Mosè e di Paolo parlano dunque precisamente dello stesso periodo e forniscono quindi la prova più positiva del tempo trascorso dal patto abrahamico alla promulgazione della Legge, che fu di 430 anni. Paolo giustifica specialmente il fatto che la Pasqua doveva essere guardata come 1'inizio della Legge e Mosè fissa con molta precisione perfino il giorno. Il terzo periodo è quindi stabilito con altrettanta chiarezza.


La precisione con cui il Signore rivela il tempo necessario per la congiuntura della catena cronologica, è per noi motivo di fiducia, sopratutto quando consideriamo che un simile provvedimento non rivestì nessun interesse particolare per la chiesa nel passato perchè era riservato per il nostro tempo.



DALL'ESODO ALLA DIVISIONE DI CANAAN FRA LE TRIBU'

“Il giorno della tentazione” d'Israele nel deserto fu di 40 anni (Deuteronomio 8:2; Salmo 95:8-10 Ebrei 3:8-9). Questo periodo fu seguito da sei anni di guerra in Canaan, durante cui il paese venne diviso fra le tribù. I testi seguenti determinano la durata di questo secondo periodo di sei anni, trascorsi per la conquista spartizione del paese di Canaan (Numeri 33:3;10:11-13). Mentre Giosuè era intento alla divisione del paese, una delle spie, Caleb, rivendicò la sua parte e disse “io avevo quarant'anni, quando Mosè, servitore del Signore mi mandò da KadeshBarnea, per esplorare il paese ed io gli feci un resoconto come l’avevo in cuore. Ora, ecco, il Signore mi ha conservato in vita, come Egli aveva detto questi quarantacinque anni, da che il Signore disse quello a Mosè, quando Israele andò nel deserto ed ora, ecco, io ho già l’età di ottantacinque anni”. (Giosuè 14:7-10).


E' chiaro quindi che, dalla data della ricognizione di Canaan a quella della sua spartizione fra le tribù, secondo quando afferma Giosuè trascorsero 45 anni e poco più di un anno dall'Esodo all’invio delle spie in Canaan, per un totale di 46 anni e qualche mese compresi fra1'Esodo e la divisione del paese. Il popolo d'Israele trascorse i primi 46 anni nel deserto, come ci mostrano numerosi passi della Scrittura, fra cui Atti 7:36 e Ebrei 3:9, ed i rimanenti sei anni in Canaan per la conquista e la divisione della terra promessa.

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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 09 January 2019 :  20:16:30  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
IL PERIODO DEI GIUDICI

Siamo pervenuti alla parte più difficile della cronologia, al periodo che va dalla divisione della terra all'unzione di Saul, quale re. benchè i Giudici non abbiano esercitato le loro attribuzioni con continuità, questo periodo è comunque conosciuto ordinariamente sotto il nome di “periodo dei Giudi-ci”. Nel libro omonimo di I Samuele, sono menzionati 19 periodi che in tota-le formano 450 anni, ma questi periodi sono talmente disuniti, interrotti, in-garbugliati e sovrapposti, da impedire una soluzione definitiva del problema, per cui noi saremmo costretti a pronunciarci negativamente su questo sog-getto, come altri hanno fatto, se il nuovo Testamento non avesse supplito di una tale deficienza. Parlando del periodo susseguente la spartizione di Ca-naan, l'apostolo Paolo scrive: “E dopo queste cose, per circa 450 anni, diede loro dei giudici fino al profeta Samuele. Dopo chiesero un re e Dio diede lo-ro Saul, figliuolo di Chis”. (Atti13:19-21).
La parola greca “hos” tradotta per “circa” da quasi tutte le versioni della Bibbia, ha il significato di “durante”. Alcuni esempi sono riportati in Luca 24:32, Atti 1:10;10:17, in cui la parola “hos” è stata tradotta nel senso suddetto. Il versetto dovrebbe essere riprodotto così: “e dopo queste cose, durante per lo spazio di 450 anni diede loro dei giudici.” La Versione Siria-ca, che risale al 2 secolo, riporta il passo come segue: ”E, durante 450 anni diede loro dei giudici, fino al profeta Samuele”.
Accettiamo come una soluzione speciale del problema questo esposto sulla durata del Periodo dei Giudici, fornita dall'apostolo. In due casi sol-tanto: cioè nei 430 anni intercorsi dal patto abrahamico alla Legge e nel Pe-riodo dei Giudici, vi è una notevole incertezza nella cronologia del Vecchio Testamento, ma l’una e l'altra incertezza sono chiaramente superate nel Nuovo, ed è ragionevole credere che Dio, in un primo tempo, tenne nascoste le due soluzioni al fine di far convergere su queste l'attenzione di coloro che, al proprio tempo, avrebbero concentrato il loro interesse sulla comparazione delle date e sulla ricerca degli anelli mancanti nella cronologia stabilita dal grande Regolatore del tempo.

PERIODO DEI RE

Il Regno di Saul durò 40 anni a decorrere dall'ultimo Giudice fino all’unzione di David. Dopo di 1ui il periodo dei Re della stirpe di Davide è facilmente tracciato nelle Cronache e può essere così riassunto:



Regno di Anni
Saul Atti 13:21 40
Davide 1 Cronache 29:27 40
Salomone 2 Cronache 9:30 40
Roboamo 2 Cronache 12:13 17
Abia 2 Cronache 13:2 3
Asa 2 Cronache 16:13 41
Giosafat 2 Cronache 20:31 25
Gioram 2 Cronache 21:20 8
Achazia 2 Cronache 22:2 1
Atalia 2 Cronache 22:12 6
Gioas 2 Cronache 24:1 40
Aniatsia 2 Cronache 25:1 29
Uzzia 2 Cronache 26:3 52
Jotam 2 Cronache 27:1 16
Achaz 2 Cronache 28:1 16
Ezechia 2 Cronache 29:1 29
Manasse 2 Cronache 33:1 55
Amon 2 Cronache 33:21 2
Giosia 2 Cronache 34:1 31
Gioachim 2 Cronache 36:5 11
Sedechia 2 Cronache 36:11 11
Totale 513

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