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olly
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Lasciato il - 19 October 2020 : 20:41:06
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I Proverbi esaltano la laboriosità e l’uomo industrioso, quello che si dà da fare, che ha iniziativa: le ricchezze così guadagnate sono una benedizione.
D’altra parte viene disprezzato il pigro e l’indolente, perché vorrebbe avere ricchezze ma non fa niente per ottenerle. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 20 October 2020 : 20:16:35
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20 Ottobre Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe. Matteo 10:16. Oh! Se tutto il caro popolo di Dio imparasse il valore della prudenza riguardo ai suoi sforzi di servire la Verità! Il nostro Signore non solo ci insegnò ad essere prudenti come serpenti e semplici come colombe, ma anche esemplificò questa lezione nella Sua condotta, dicendo in una occasione agli apostoli: “Io ho ancora molte cose da dirvi, ma voi non le potete ora sopportare”. Anche noi dobbiamo imparare che vi sono tempi opportuni e tempi inopportuni per parlare di certe verità, e che vi sono modi prudenti e imprudenti di presentarle. Non basta il non dire bugie; non basta il parlare della Verità; ma bisogna cercare di parlare la Verità con amore, e l’amore che è addestrato usa prudenza affinchè possa portare buon frutto. Z. ’04 - 91.
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olly
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Lasciato il - 21 October 2020 : 13:44:22
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La grande difficoltà della vita del cristiano è proprio salvaguardare l’equilibrio tra l’intelligenza e la fede. Cristo non chiede al cristiano di ritirarsi dal mondo ma di agire e quindi partecipare al suo funzionamento, e nello stesso tempo di non perdere i propri ideali. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 22 October 2020 : 20:08:02
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22 Ottobre Potete voi bere il calice che io sto per bere? Matteo 20:22. Il coraggio del nostro Signore nella via stretta ci riempie d’ammirazione. Che forte carattere era il Suo! Mai pensava ad indietreggiare; Lui fu intento a compiere la volontà del Padre Suo - a sacrificare se stesso nell’interesse degli altri. Nobile esempio hanno visto gli apostoli davanti a loro - grandezza nell’umiltà, vittoria mediante servizio. E’ bene avere chiaramente nella nostra mente che se non partecipiamo al Suo calice e non siamo immersi nella Sua morte, non potremo avere nessuna parte nel Suo Regno di gloria. Consideriamo dunque tutte le altre cose come inutili e come immondizie per ottenere questa esperienza necessaria. Quando arriverà a noi, non temiamo, ne pensiamo alle prove di fuoco che vengono, come se fosse una cosa strana. Al contrario, proprio a questo fummo chiamati, a soffrire ora con il Signore, per essere fra breve glorificati con Lui. Z ’04 - 138,139.
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olly
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Lasciato il - 23 October 2020 : 13:14:38
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bere il calice allude alla prossima passione e morte di Gesù. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 25 October 2020 : 20:16:12
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25 Ottobre Siate forti e mettetevi all’opera, e l’Eterno sarà con l’uomo retto. 2 Cronache 19:11. Chiunque ha un dovere da compiere non deve temere affatto; e mentre cerca di adempiere spiacevoli compiti in una maniera gentile, tanto giustamente che amorevolmente, non temiamo di nessuno, ma temiamo del Signore e cerchiamo di essere a Lui graditi. Combatta il mondo le sue battaglie: il Signore sorveglierà e i risultati alla fine saranno gloriosi. Noi che apparteniamo alla nuova nazione, al nuovo Regno che non è di questo mondo, non usiamo delle armi carnali, ma la Spada dello Spirito - combattiamo dunque il buon combattimento della fede, attacchiamoci alle cose gloriose che ci sono messe davanti, e non solo stare in piedi noi stessi, ma aiutare ancora tutti coloro che sono generati dello stesso Spirito e sono membri dello stesso corpo dell’esercito celeste, a stare in piedi, completi in Colui che è il Capo del corpo, il Capitano della nostra salvezza. Z. ’04 -207,205.
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olly
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Lasciato il - 26 October 2020 : 13:44:47
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La piena comunione con l’Eterno vissuta mediante la fede è un valido rimedio contro ogni tentazione legata all’esercizio del potere. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 27 October 2020 : 20:06:58
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27 Ottobre I miei giorni sono nelle tue mani. Salmo 31:15. Tutti i servitori consacrati del Signore offrirono le loro vite in sacrificio quando divennero seguaci dell’Agnello, e se solo potranno adempiere la loro consacrazione continuamente, allora saranno sempre pronti per il suo completamento in qualunque momento piaccia al Signore, e sotto qualunque mezzo o canale la Sua provvidenza permetterà. I consacrati del Signore della classe di Elia debbono ricordarsi che non uno dei capelli della loro testa può cadere senza che il Signore lo sa e lo permetta, e l’attitudine del loro cuore dovrebbe essere quella espressa del nostro amato Redentore – il Capo del Corpo di Elia: “Non berrò io il calice che il Padre mio mi ha dato?” Il linguaggio dei loro cuori dovrebbe essere quello espresso dal poeta: “Lieto sarò in qualunque mio destino, perché Dio mi guida nel mio cammino”. Z. ’04 - 237.
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olly
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Lasciato il - 29 October 2020 : 14:14:38
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Il Signore a cui ci si rivolge è un Dio di verità; la parola ebraica si presta anche ad essere tradotta con fedeltà dunque un Dio di fedeltà, un Dio fedele, e questo significa che Dio mantiene le sue promesse e che la sua parola è vera e per questo la fede in lui è ben riposta. Pregare con il Salmo 31 significa imparare a pregare, significa imparare ad educarsi ad una fede che non esige ma si affida, imparare a lasciarsi condurre da quell’unico Signore che ha in mente per ciascuno di noi un disegno perfetto. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 29 October 2020 : 20:28:23
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29 Ottobre Noi siamo afflitti in ogni maniera, ma non ridotti agli estremi; perplessi, ma non disperati, perseguitati ma non abbandonati; abbattuti, ma non distrutti, portando del continuo nel nostro corpo il morire del Signore Gesù. 2 Corinti 4: 8,9,10. Coloro che sopportano tutto con allegrezza per amore del Signore, per amore della Verità, la più grande vergogna, la più grande ignominia, le più grandi prove, le più grandi persecuzioni in questa vita presente, avendo così esperienze assai simili a quelle del nostro Maestro e Modello, possono essere sicuri che avranno un premio futuro in proporzione della fede manifestata nei loro sacrifici - come disse l’apostolo, “una stella differisce da un’altra stella in splendore.” Z. ’01 – 55.
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olly
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Lasciato il - 30 October 2020 : 14:00:29
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Paolo riconosce tutta la sua fragilità (abbiamo questo tesoro in vasi di creta 4,7); è continuamente sottoposto a sofferenze e tribolazioni nello svolgimento del suo ministero apostolico (4,8-12); addirittura lo aspetta la morte, come ogni uomo, perché anch'egli è mortale (4,16); eppure in tutto ciò è viva la speranza perché nella sua fragilità si manifesta la potenza di Dio (4,7); nelle difficoltà apostoliche è sostenuto dal Signore (4,8-12); e la morte non sarà l'ultima parola su di lui (4,16-5,10). |
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