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gattosilvestro67
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Lasciato il - 04 April 2021 : 22:15:26
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Cantici nella notte per il 4 Aprile E le stolte dissero alle avvedute: "Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade stanno per spegnersi". Matteo 25:8 Nessuno può ottenere troppo dallo Spirito Santo, nessuno può garantire un eccesso di offerta per il proprio uso in modo da poter fornire agli altri la sua abbondanza. Lo Sposo ha fatto in anticipo un abbondante provvedimento grazie al quale tutti coloro che sono invitati ad andare con lui al matrimonio possono essere adeguatamente equipaggiati, non solo con vesti e lampade, ma anche con l'olio; e se qualcuno è negligente nell'acquisto dell'olio, essi indicano quindi la loro inidoneità a essere della classe che deve entrare con lo Sposo prima che la porta venga chiusa. Questa è l'essenza dell'istruzione del Signore secondo questa parabola: che coloro che sperano di entrare nel regno e condividere le sue glorie con lui devono aspettarsi di prepararsi in anticipo. Se aspettano il momento che la porta si chiuda, per quanto possano essere disposti, per quanto ansiosi, non saranno preparati: la preparazione richiede tempo, pazienza, attenzione. Z'06-314 (Inno 230)
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olly
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Lasciato il - 05 April 2021 : 13:28:46
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La vita è la luce degli uomini. Perciò nessuno può prendere in prestito la luce degli altri. Anche oggi troviamo tali che vivono nel peccato, ma cercano di nascondersi tra i cristiani. Guadagnano fiducia perché partecipano alle riunioni cristiane, dove sono persone così brave. Ma arriva il momento in cui diventano manifeste. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 06 April 2021 : 20:26:09
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Cantici nella notte per il 6 Aprile Ma quelli che sperano nell'Eterno acquistano nuove forze, s'innalzano con ali come aquile, corrono senza stancarsi e camminano senza affaticarsi. Isaia 40:31 Ogni membro del corpo di Cristo, il vero Israele di Dio, ha il privilegio di avere la guida continua del Signore in ogni esperienza del nostro viaggio nel deserto. La manna celeste è fornita per il nostro sostentamento quotidiano. L'acqua della vita fluisce verso di noi per il nostro rinfresco quotidiano, dalla roccia delle età colpite. La verga di castità del Padre nostro ci trattiene quando siamo in pericolo, o quando ci aggiriamo per un sentiero proibito. Quanto amorevolmente ci riporta nel modo giusto, e guarisce le nostre debolezze e inciampi! Sicuramente potremmo avere una fiducia implicita nella nostra Guida celeste. Così possiamo riposare in lui ed essere tenuti in perfetta pace. Z'14-296 (Inno 185)
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olly
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Lasciato il - 07 April 2021 : 13:37:43
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L'unico messaggio che oggi si può dare a chi è avvilito è: spera nell'Eterno perché Egli è un Dio misericordioso e buono che perdona coloro che si pentono e ritornano a Lui. L'unica vera medicina, l'unica alternativa vera e duratura per affrontare il mondo di oggi e di domani, l'unica ancora di salvezza è affidarsi al Dio Eterno. Dio non delude mai! |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 07 April 2021 : 20:24:19
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Cantici nella notte per il 7 Aprile Ma Ruth rispose: «Non insistere con me perché ti abbandoni e lasci di seguirti, perché dove andrai tu andrò anch'io, e dove starai tu io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo DIO sarà il mio DIO. Ruth 1:16 Un pensiero qui è degno di nota; vale a dire, la positività con cui Ruth ha preso la sua decisione. Non era una proposta di provare per un momento come sarebbe vivere in Giudea. È stata una decisione fino alla morte. Sotto questo aspetto tutte le conversioni vere sono simili. Il cristiano, ad esempio, non è diventato veramente un cristiano finché non ha fatto una consacrazione così precisa e positiva di sé stesso per lasciare il mondo, i suoi affari, i suoi amori, le sue speranze e le sue ambizioni, e di spendere e di essere speso fino alla morte, al servizio del Signore. Il valore della decisione positiva rispetto alla vita che difficilmente si può sopravvalutare. Migliaia di vite sono rovinate a causa della mancanza di decisione. La positività per Dio è l'unica condizione in cui possiamo sperare di "rendere sicuri la nostra chiamata e elezione". Z'15-23 (Inno 303)
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olly
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Lasciato il - 08 April 2021 : 14:30:19
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Se in un momento di debolezza hai preferito gli interessi umani al Signore, fai come Naomi, torna indietro perché Dio ha visitato il Suo popolo e soddisferà l'anima tua. Non seguire l'esempio di Orpa che, commossa, si mise in cammino per andare a Betlemme, ma poi, dinanzi alle prime difficoltà, tornò indietro. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 08 April 2021 : 20:03:42
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Cantici nella notte per il 8 Aprile Il timore dell'Eterno è un ammaestramento di sapienza, e prima della gloria c'è l'umiltà. Proverbi 15:33 La parabola di un uomo con una trave nell’occhio che cercava di togliere una pagliuzza dall'occhio di suo fratello era un metodo energico con cui il Maestro inculcava la necessità dell'umiltà da parte di coloro che sarebbero stati istruiti da Dio. L'umiltà è qui come altrove, messa come virtù fondante. La parola latina per l'umiltà è "humus", terra. Ciò implica che è il terreno da cui si producono altre virtù. Chi pensa di sapere tutto, non può imparare nulla. Come ha detto Chalmers: "Più un uomo esamina, più scopre le infermità del proprio carattere". Come osservò Wheatley, "Diecimila dei più grandi errori nei nostri vicini sono per noi meno importanti di uno dei più piccoli in noi stessi". Una conoscenza dei nostri peccati e delle nostre imperfezioni dovrebbe rendere umile e mantenere tutta l'umanità; ma quanto è bello rendersi conto che il perfetto Gesù era umile, e che, tutti i santi angeli lo sono! Z'12-165 (Inno 95)
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olly
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Lasciato il - 09 April 2021 : 13:40:33
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Il timore di Dio è proprio questo, il sentimento che prova chi riconosce l’alterità di Dio: altro rispetto alle nostre morali, altro rispetto alle nostre ideologie, altro rispetto alle nostre agende e priorità. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 11 April 2021 : 20:24:21
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Cantici nella notte per il 11 Aprile Le due vie, dei giusti e degli empi, contrapposte… Beato l'uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori... Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d'acqua, che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prospererà. Salmo 1:1,3 Mentre le altezze della perfezione non possono essere raggiunte fintanto che abbiamo ancora questi corpi imperfetti, ci dovrebbe essere in ogni figlio di Dio una crescita molto percettibile e continua nella grazia, e ogni passo ottenuto dovrebbe essere considerato il trampolino di lancio verso risultati più alti. Se non c'è crescita percettibile nella somiglianza di Dio, o se c'è una tendenza arretrata, o un arresto apatico, c'è motivo di allarme. Teniamo costantemente sotto i nostri occhi il modello che il Signore Gesù ha impostato per il nostro esempio, quel modello del pieno compimento della volontà di Dio, in cui l'intera Legge è stata mantenuta irreprensibilmente. Seguiamo i suoi passi di giustizia e sacrificio di sé quasi quanto una misura piena di amorevole zelo, fedeltà e lealtà verso Dio che ci consentirà di fare, e avremo ora un senso benedetto dell'approvazione divina e la gloriosa ricompensa di favore divino a tempo debito. Z'11-180 R4835: 5 (Inno 78)
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olly
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Lasciato il - 12 April 2021 : 13:22:56
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La persona che si diletta nella Parola di Dio e la medita è come un albero piantato lungo i corsi d'acqua che trae il suo sostentamento vitale da un ruscello che scorre attraverso le sue radici. SENZA ACQUA NON C'È VITA, COSÌ SENZA LA PAROLA DI DIO NON C'È VITA SPIRITUALE! |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 13 April 2021 : 19:55:41
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Cantici nella notte per il 13 Aprile …affinché troviamo una potente consolazione, noi che abbiamo cercato il nostro rifugio nell'afferrare saldamente la speranza che ci era messa d'avanti. Ebrei 6:18 I santi infatti in ogni dolore e afflizione hanno una benedetta consolazione di cui il mondo è completamente ignaro. Nessuno tranne il figlio di Dio può saperlo. Cos'è questa consolazione? ... Il dolce sussurro della speranza, dell'amore e del coraggio quando il cuore e la carne stanno quasi fallendo. Questa è la consolazione divina, l'unica consolazione che ha in sé virtù di guarigione o di ristoro. E' riservato solo a quelle anime nobili che sono fedeli al Re dei re; mentre quelli che svogliatamente vanno alla deriva con la corrente del mondo e verso le tendenze al ribasso della natura carnale, non possono mai avere una intima conoscenza della sua dolcezza. -Z' 15-345 (Inno 328)
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olly
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Lasciato il - 14 April 2021 : 11:28:56
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Dunque, questo è il tempo di reagire alla spossatezza e riprendere il cammino con Gesù, per non proseguire nel sentiero dell’insoddisfazione e della negligenza. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 20 April 2021 : 20:23:51
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Cantici nella notte per il 20 Aprile Togliete via dunque il vecchio lievito, affinché siate una nuova pasta, come ben siete senza lievito; la nostra Pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi. Celebriamo perciò la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malvagità e di malizia, ma con azzimi di sincerità e di verità. 1 Corinzi 5:7,8 Che significato hanno queste parole viste in relazione alla Cena Commemorativa come ricordo della Pasqua Ebraica! Come la luce del tipo illumina l'anti tipo! Come i primogeniti di Israele furono esposti alla morte, così "la chiesa dei primogeniti i cui nomi sono scritti in cielo" sono ora sotto processo per la vita o la morte eterna. Come allora tutti i primogeniti tipici erano al sicuro finché restavano in casa e mangiavano l'agnello il cui sangue veniva spruzzato sugli stipiti e sull'architrave, così noi che viviamo nella casa della fede sotto il "sangue dell'irrorazione" migliore, e, chi mangia della nostra Pasqua l'agnello, Gesù, è al sicuro dalla morte, certo della vita eterna sotto la provvidenza di Dio. Non riconosciamo ora l'agnello tipico, ma invece Gesù, "l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo". Su di lui ci nutriamo; non mangiare letteralmente la Sua carne, ma per fede prendere parte al merito del Suo sacrificio e appropriarsene a noi stessi. Per tutta questa notte dell'Età Evangelica noi banchettiamo così sul nostro Agnello, fino al mattino del Millennio, quando saremo liberati. L'annuale Cena Commemorativa non è la nostra festa, ma un'illustrazione o un archetipo di esso - un ricordo - il più bello, il più solenne, utile. Manteniamo la festa della fede e anche la Cena Commemorativa. Z'08-37 (Inno 190)
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olly
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Lasciato il - 21 April 2021 : 13:51:28
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Nell'Antico Testamento il lievito di solito simboleggia il peccato che "fermentando" contamina la massa umana; qui, nella parabola del lievito, invece, esso simboleggia l'annuncio evangelico e lo stesso Verbo che fanno fermentare la massa umana. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 22 April 2021 : 20:17:30
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Cantici nella notte per il 22 Aprile Perciò gli darò la sua parte fra i grandi, ed egli dividerà il bottino con i potenti, perché ha versato la sua vita fino a morire ed è stato annoverato fra i malfattori; egli ha portato il peccato di molti e ha interceduto per i trasgressori. Isaia 53:12 Bene il Padre sapeva che la fede e l'obbedienza di suo Figlio sarebbero state ampiamente ricompensate. Sapeva bene che l'anima di Gesù, il suo essere, avrebbe costituito l'offerta per il peccato di Adamo e della sua razza, e ben sapeva che alla fine il Figlio avrebbe visto una ricompensa da questo travaglio della sua anima che lo avrebbe soddisfatto, il che avrebbe più che compensare ogni prova, ogni lacrima, ogni dolore. E non è meraviglioso che nella provvidenza di Dio i chiamati di questa età evangelica possano applicare queste stesse consolazioni e assicurazioni ciascuno al proprio cuore, e sapere che tutte le cose stanno lavorando insieme per il bene a coloro che amano Dio - ai chiamati secondo al suo scopo? Non è meraviglioso che anche noi abbiamo la certezza che se soffriremo con lui regneremo anche con lui, che se sperimentiamo il travaglio dell'anima nel seguire le orme del nostro Redentore avremo più che compensare la soddisfazione, e che la Parola del Signore lo garantisce così? A tutti coloro che accettano le promesse del Signore con fede, la questione diventa una certezza: "La fede può fidarsi fermamente di lui, venire che cosa può". Z'05-207 (Inno 111)
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olly
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