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 LA BATTAGLIA DI ARMAGHEDON.

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R E S O C O N T O    D I S C U S S I O N E
gattosilvestro67 Inserito il  - 10 April 2013 : 08:20:44
LA BATTAGLIA DI ARMAGHEDON.


“Poiché ecco, io incomincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome [‘Cristianità’ – ‘Babilonia’], … perché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra, dice l’Eterno degli eserciti. - … L’Eterno ruggisce dall’alto e farà sentire la sua voce dalla sua santa dimora; egli ruggirà con forza contro il suo [nominale] ovile [la Cristianità]; manderà un grido come i pigiatori d’uva contro tutti gli abitanti della terra.


“Il clamore giungerà fino alle estremità della terra, perché l’Eterno ha una contesa con le nazioni, egli entrerà in giudizio con ogni carne e darà gli empi in balia della spada, dice l’Eterno.


“Così dice l’Eterno degli eserciti: Ecco, una calamità passerà di nazione in nazione e un gran turbine si leverà dalle estremità della terra. In quel giorno gli uccisi dell’Eterno saranno ovunque, da una estremità all’altra della terra; non saranno rimpianti né raccolti né sepolti, ma diventeranno letame sulla faccia del suolo.” Ger. 25:29-38



Il conflitto di questo Giorno di Vendetta sarà così complesso e peculiare che nessun simbolo potrebbe descriverlo. Nelle Scritture, in accordo con ciò, sono usati molti simboli di forza come battaglia, terremoto, fuoco, uragano, tempesta e diluvio.

E’ la “Battaglia del Gran Giorno di Dio Onnipotente,” quando egli radunerà le nazioni e riunirà i regni per versare su di loro la sua indignazione, persino tutta la sua fiera ira; poiché il Signore degli eserciti stesso passa in rassegna gli eserciti per la battaglia. Riv. 16:4; Sof. 3:8; Isa. 13:4

E’ “un gran terremoto di tale forza ed estensione di cui non ci fu mai l’eguale”, che “scuoterà non solo la terra ma anche il cielo” Riv. 16:18; Ebr. 12:26


Sarà “il fuoco della gelosia di Geova, che divorerà tutta la terra”. Sia i cieli attuali (i poteri ecclesiastici della Cristianità) che la terra (l’organizzazione sociale sotto l’influenza sia della chiesa che dello stato) sono preservati per il fuoco di questo giorno del giudizio.

“I cieli passeranno stridendo, gli elementi [del presente sistema ecclesiastico] si dissolveranno consumati dal calore e la terra [la società] e le opere che sono in essa saranno arse. - … I cieli infuocati si dissolveranno.”

Tutti gli orgogliosi e tutti quelli che agiscono malvagiamente saranno come stoppia, e questo fuoco li brucerà. Esso non lascerà loro né radice né ramo. Sof. 3:8; II Pietro 3:10,12; Mal. 4:1


“L’eterno persegue il suo cammino nel turbine e nella tempesta.” “Chi può resistere davanti alla sua indignazione e chi può sopportare l’ardore della sua ira?” Nahum 1:3,6,7


“Ecco, il Signore ha un uomo forte e potente, come una tempesta di grandine, un uragano distruttore come un’alluvione di potenti acque inondanti; egli li getterà a terra con la sua mano.” “Egli sgrida il mare e lo prosciuga, e fa seccare tutti i fiumi. - … I monti tremano davanti a lui, i colli si fondono; alla sua presenza la terra [simboli dell’intero ordine di cose presente] si solleva, sì, il mondo e tutti i suoi abitanti. …Con una straripante inondazione egli compirà una totale distruzione del suo luogo, e i suoi nemici saranno inseguiti dalle tenebre.” Isa. 28:2; Nahum 1:4,5,8


Che questi non saranno letterali diluvi di fuoco, distruttivi del nostro pianeta terra, e della sua popolazione, è evidente dalla dichiarazione (simbolica) che il presente ordine di cose, quando sarà distrutto, sarà seguito da un nuovo ordine – “nuovi cieli [il sistema ecclesiastico, la Chiesa glorificata di Dio] e una nuova terra [la società umana riorganizzata sotto il Regno di Dio sulla base dell’amore invece dell’egoismo].”

In riferimento a quel nuovo ordine di cose, dopo che il fuoco della vendetta retributiva di Dio avrà bruciato i mali del presente, Dio, attraverso il profeta dice: “Poiché allora darò ai popoli un linguaggio puro, affinché tutti invochino il nome dell’Eterno, per servirlo di comune accordo.” Sof. 3:9

CONTINUA. ...

15   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più nuove sono all' inizio)
gattosilvestro67 Inserito il  - 20 March 2014 : 20:23:07
Dobbiamo ricordare, inoltre, che mentre è solo per Israele che viene detto “fuggirai alla valle dei monti”, tuttavia il nome Israele significa: “Il popolo benedetto del Signore”, “il popolo di Dio”, “il popolo del Signore”.

E mentre, come abbiamo visto, la prima benedizione, o benedizione spirituale, del Regno verrà all’Israele Spirituale e la seconda, o benedizione terrena, comincerà con Israele secondo la carne, tuttavia non si fermerà là; poiché chiunque potrà diventare un israelita: esercitando la fede e l’obbedienza di Abrahamo, tutto il genere umano può realmente diventare israelita –“il popolo di Dio.”

E perciò il profeta Isaia dichiara che mentre Israele è riportato al favore divino, allo stabilimento del Regno, includerà “Tutti quelli che si chiamano col mio nome [Geova], che ho creato per la mia gloria, che ho formato e anche fatto.”

(Il nome di Israele si applicherà allora a tutti coloro che sono il popolo di Dio.) Isa. 43:7; Rom. 9:26,33; 10:13
“Così l’Eterno, il mio Dio verrà, e tutti i suoi santi saranno [uniti] con te.” (Zacc. 14:5) Quando ilo tempo di Dio sarà pienamente venuto, quando la concessione del potere ai Gentili sarà scaduta, quando il sacrificio del gran Giorno di Espiazione (l’età del Vangelo) si sarà conclusa, quando il Sommo Sacerdote avrà finito di fare espiazione, non solo per il suo proprio “corpo”, la Chiesa, ma anche per la sua “casa” e per “tutto il popolo”, e lui verrà avanti per benedire tutto il popolo, allora la maledizione di Geova, o sentenza di morte, sarà rimossa dalla terra, il suo sgabello tabernacolo sarà nuovamente riconosciuto, e il suo abbellimento in giustizia e verità e nello spirito santo dell’amore avrà inizio e farà progresso, fino a che, alla fine del Millennio, tutti quelli che sono disposti alla giustizia avranno raggiunto la perfezione, o saranno riuniti con Geova, e tutti i riluttanti saranno stati distrutti. Atti 3:23; Riv. 20:9


Portando più avanti il quadro, il profeta dichiara, in relazione a quel giorno in cui la terra sarà resa gradualmente gloriosa quale sgabello dei piedi di Geova:
“In quel giorno avverrà che non vi sarà più luce; gli astri luminosi si oscureranno. Sarà un giorno unico, che è conosciuto dall’Eterno; non sarà né giorno né notte, ma verso sera vi sarà luce [chiara].”


Alcuni confondono il “giorno” qui descritto con il “giorno di vendetta” che è “un giorno di nuvole e fitta oscurità” (Gioele 2:2; Sofonia 1:15) e i traduttori hanno, apparentemente, cercato in genere di armonizzare le traduzioni. Ma non è così; il giorno cui Zaccaria qui fa riferimento, solo parzialmente luminoso è il giorno del Millennio, sebbene in esso il Sole della Giustizia si alzerà e risplenderà, per disperdere il miasma terreno del peccato e della superstizione e della morte.

Sarà nondimeno solo parzialmente luminoso, perché per tutta la sua durata dovrà trattare con generazione dopo generazione della razza decaduta a mano a mano che verrà tratta dalle tombe, ed in vari livelli di restaurazione verso la perfezione. Ma che ristoro avere l’assicurazione che in quel giorno del ristabilimento dei piedi di Geova sul suo sgabello, non ci saranno più “fitte tenebre”; e che alla fine di quel giorno milleniale, invece di farsi più buio, il mondo avrà solo raggiunto il mezzogiorno pieno della sua “luce della conoscenza di Geova”; e che il suo sole non tramonterà mai.


Il riferimento ai fiumi di acque vive che scorrono da Gerusalemme, durante il Giorno Milleniale del ristabilimento dei piedi di Geova sul suo sgabello (Zacc. 14:8,9), ci ricorda della corrispondente testimonianza di Ezechiele (47:1-12) e della Rivelazione di Giovanni (22:1,2) che, sotto questo stesso simbolo delle acque vive che procedono dal trono del Regno Milleniale, mostra le benedizioni della restaurazione sotto il simbolo delle “acque della vita”, alle quali chiunque potrà venire e bere liberamente, e fruttiferi alberi di vita eterna le cui foglie saneranno le persone penitenti della terra da tutte le imperfezioni.


Ah, sì! “In quel giorno il Signore sarà Re su tutta la terra”; il suo Regno sarà venuto come i suoi fedeli hanno a lungo pregato; e per la fine di quel giorno la sua volontà sarà fatta sulla terra proprio come è fatta in cielo. Lo sgabello dei piedi di Dio sarà realmente glorioso, come è scritto:

“COME E’ VERO CHE IO VIVO, TUTTA LA TERRA SARA’ RIPIENA DELLA GLORIA DELL’ETERNO.” Num. 14:21; Isa. 11:9; Abac. 2:14

“Non ci sarà posto in quella nuova terra
Per tutti quelli che inaridiscono questo universo;
nessun male corromperà la seconda nascita-
non ci sarà più maledizione.
Voi, dal cuore rotto, cessate il vostro lamento;
il giorno della promessa albeggia per voi;
Poiché colui che siede sul trono dice:
‘Farò tutte le cose nuove.’

“Noi facciamo lamento sui morti, ma si sveglieranno!
Sui perduti, ma saranno restaurati!
Oh! I nostri cuori umani potrebbero ben spezzarsi
Senza la parola sacra!
Occhi annebbiati, guardate! Cuori affranti, gioite!
Guardate dispiegarsi l’arco della divina promessa,
al suono di quella voce profetica:
‘Farò tutte le cose nuove.’ ”




gattosilvestro67 Inserito il  - 14 March 2014 : 06:36:33
L’applicazione del termine Monte degli Ulivi, è in pieno accordo con la dichiarazione dell’apostolo (Rom. 11:17-24) in cui egli paragona l’Israele carnale con l’originale pianta d’olivo coltivata e i convertiti gentili a rami di olivo selvatico innestati laddove i rami naturali erano stati recisi. (Paragonare Ger. 11:16,17)

Ed egli spiega che le radici dell’albero sono nella promessa di Dio –la promessa abrahamica, che il seme di Abrahamo dovrebbe alla fine benedire tutte le famiglie della terra, ecc.
Infine le stesse radici della promessa reggeranno due tipi di rami- i rami di olivo selvatico innestati e i rami naturali reinnestati: quando all’Israele carnale sarà tolta la sua cecità e guarderà con l’occhio della fede sul Salvatore crocifisso e trafitto diciotto secoli fa –quale sacrificio per il peccato. Ricordiamo anche che l’Israele carnale fu il Regno tipico di Dio o monte per un lungo tempo e che l’Israele spirituale dell’età del Vangelo è chiamata ad essere il reale Regno d i Dio, come dichiarò il nostro Signore: “Non aver paura piccolo gregge poiché al vostro Padre è piaciuto di darvi il Regno.”
Inoltre, da questi due Regni (anche prima che la gloria resti su di loro, per renderli suoi canali di benedizioni a tutto il mondo del genere umano) ha proceduto tutta “la luce del mondo” durante tutte le tenebre del passato: poiché non sono questi i rappresentanti del Vecchio e del Nuovo testamento, il vecchio e il nuovo Patto? Non corrispondono questi ai due testimoni e ai due alberi di olivo di Zaccaria (4:3,11,12) distintamente menzionato anche in Rivelazione (11:4)? –in cui queste due parti del monte simboleggia il portato di questi due patti, i risultati della testimonianza- il Regno nelle sue fasi celeste e terrena?

Qui vediamo, dunque, che le due metà del Monte degli Ulivi significano le due parti del Regno di Dio, distintamente separate in accordo con l’ordine o disposizione divina.

La separazione non indica alcuna opposizione tra le due parti del Regno. Al contrario, ha il proposito di produrre la “Valle delle Benedizioni” tra di loro –alla quale possono fuggire tutti quelli che desiderano l’aiuto divino e trovarvi soccorso sotto la benedetta protezione di entrambe le fasi celeste e terrena del Regno.

Il profeta Davide (Salmo 84) sembra aver dato una previsione di questa grande “Valle delle Benedizioni” vicino ai “piedi” di Geova, quando egli prima canta dei santi dell’età del Vangelo e poi di quelli benedetti nell’età successiva, dicendo:

“Oh, quanto amabili sono le tue dimore
O Eterno degli eserciti!
L’anima mia anela e si strugge
Per i cortili dell’Eterno;
il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia
al Dio vivente. Anche il passero trova una casa
e la rondine un nido,
dove posare i suoi piccoli
presso i tuoi altari, o Eterno degli eserciti,
mio Re e mio Dio.
Beati coloro che abitano nella tua casa
E ti lodano del continuo. (Sela)

Beati quelli che ripongono la loro forza in te
E che hanno in cuore[completamente] le tue vie [di giustizia]!
Quando attraversano la valle del lamento,
la trasformano in luogo di sorgenti
[di gioia, la Valle delle Benedizioni ],
e la prima pioggia la ricopre di benedizioni
[Gioele 2:28].
Essi vanno di valore in valore,
e infine compaiono davanti a Dio in Sion.”

Anche l’ottantacinquesimo Salmo dipinge il ritorno della clemenza e della benedizione divine sotto il Regno Milleniale –il monte (Regno) degli Ulivi delle due parti.

Lo spostamento di una parte del monte a nord e dell’altra a sud è significativo; il nord è la direzione del gruppo delle Pleiadi, il centro celeste dell’universo, il supposto trono dell’impero divino. *

Questo sembra indicare il “cambiamento” della Chiesa del Vangelo in questo tempo, dalle condizioni umane a quelle spirituali quali “partecipi della natura divina”: e lo spostamento dell’altra metà del monte sembrerebbe significare la completa restaurazione alle condizioni umane perfette, di quegli antichi degni accreditati come degni di costituire i rappresentanti terreni del Regno di Dio.


La valle così prodotta sarebbe una valle piena di luce –libera da ombre: poiché il sole si aprirebbe la strada attraverso di essa da est a ovest.

Questo parla in maniera simbolica del Sole della Giustizia e della piena luce della verità e benedizioni divine che disperdono le ombre del peccato, dell’ignoranza, della superstizione e della morte, e che cura e ristora i volenterosi e gli ubbidienti dell’umanità che fuggiranno a questa valle di benedizione, la valle della misericordia.

La valle della misericordia, tra e sotto la cura delle fasi spirituale e umana del regno di Luce e Pace (il posare i piedi di Geova) sarà sicuramente una “Valle di Benedizioni” per tutti quelli che vi entrano col cuore rotto e contrito.
*Vedere Vol. III. pag. 321.

CONTINUA. ...

gattosilvestro67 Inserito il  - 05 March 2014 : 08:14:56
Questo abbellire e glorificare lo “sgabello dei piedi” del Signore non sarà completato fino a che il nostro Signore Gesù quale onorato agente del padre, “annienterà ogni dominio. Ogni potestà e potenza [che si oppone].

Bisogna infatti che egli regni finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi,” Prima che egli consegni il Regno alla fine del Millennio. 1 Cor: 15:24-28


Il periodo del regno di Peccato e Morte viene rappresentato come il tempo in cui Dio “non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi nel giorno della sua ira” (Lam. 2:1); ma seguendo l’inizio del Millennio le persone sono profeticamente chiamate:

“Esaltate l’Eterno, il nostro Dio, e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi. Egli è santo.” (Salmo 99:5) E questo pensiero, che lo stabilimento della Nuova Gerusalemme, la Chiesa di Dio glorificata, quale nuovo governo sulla terra, significherà l’inizio della restaurazione del favore divino per lo sgabello dei piedi di Geova, è chiaramente esposto dal profeta Zaccaria (14:4,5).




I piedi di Geova sul monte degli olivi.



Questa profezia è generalmente fraintesa, ed applicata ai piedi del nostro Signore Gesù, al suo secondo avvento: e in realtà, coloro che così errano generalmente vanno oltre ed asseriscono che saranno i piedi carnali, trafitti con i chiodi del Calvario, non rendendosi conto che il nostro Signore ha consegnato la sua natura umana, completamente e per sempre, quale nostro riscatto; e che egli fu destato dai morti, dalla potenza del Padre, quale glorioso essere spirituale –“l’espressa immagine della persona del Padre.” * * Vedere vol. II, Cap.5
Ma uno sguardo al verso precedente (3) mostra che il riferimento del profeta è al ritorno dei piedi di Geova; poiché la dichiarazione (che si riferisce alla tribolazione per mezzo della quale il Regno sarà stabilito) è: “Poi l’Eterno uscirà a combattere contro quelle nazioni, come combatté altre volte nel giorno della battaglia [per Israele, nei tempi antichi]. In quel giorno i suoi piedi si fermeranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a Gerusalemme, a est, e il monte degli Ulivi si spaccherà in mezzo, da est a ovest formando così una grande valle; una metà del monte si ritirerà verso nord e l’altra metà verso sud.”


Se solo uno riconosce il fatto che i piedi menzionati sono quelli di Geova, non contesterà che questo linguaggio è simbolico, e si riferisce al ristabilimento da parte del Signore del suo dominio su questa terra, che è stata da lungo tempo abbandonata, in senso relativo, al “Dio di questo mondo,” Satana –se non per il fatto che il Signore fu prima rappresentato dal Tabernacolo tipico, secondariamente dal Tempio di Gerusalemme, e ultimamente dalla condizione presente del tabernacolo della Chiesa di Cristo durante questa età del Vangelo.

Sicuramente, nessuno errerà concependo il pensiero che Geova posi letteralmente i suoi piedi su questa terra quale “sgabello”.


E se è simbolico che Geova pone i piedi e ve li mantiene, e significa il ritorno del divino favore e dominio sulla terra, così, possiamo essere sicuri, anche altri lineamenti connessi nella stessa profezia sono simbolici: il Monte degli Ulivi, la sua peculiare divisione, la sua valle, il flusso del popolo, le acque della vita da Gerusalemme (Paragonare il verso 8 con Ezech. 47:1-9), ecc., sono tutte dichiarazioni simboliche –rappresentazioni di grandiose verità spirituali.


L’olivo è un simbolo denso di significato: nei tempi antichi fu la sorgente di luce artificiale, essendone l’olio generalmente usato a questo scopo. (Eso. 27:20)

In realtà, in ebraico l’albero dell’olivo era chiamato shemen o albero dell’olio.

L’olio d’oliva era anche usato quale base di molti dei preziosi unguenti dei tempi antichi – come quelli usati nell’unzione dei sacerdoti e dei re, che tipificavano lo Spirito santo sull’anti-tipico “sacerdozio reale”. (Eso. 30:24)

E da tempo immemorabile il ramo d’olivo è stato usato come simbolo di pace. Gen. 8:11; Neem. 8:15
Se, dunque, l’olivo è simbolo di luce, pace e benedizione divina per opera dello Spirito santo, e se la montagna viene considerata come ovunque il simbolo di un regno, il significato qui del termine Monte degli Ulivi si vede facilmente che indica il Regno di Luce, Pace e Benedizione Divina.

E lo stare o porre o fissare i “piedi” di Geova su di esso, significa che il favore divino e la legge divina saranno ristabiliti sulla terra dal santo Regno e mediante esso.


CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 24 February 2014 : 20:46:11
Possiamo prontamente supporre, comunque, che anche quando tutti sono perfetti e ad immagine di Dio, l’ordine sarà ancora mantenuto; poiché come “L’ordine è la prima legge dei cieli”, così dovrebbe pure essere la prima legge della terra.

E questo implicherà giusti principati e potenze. Colà ci sarà la prima Repubblica di completo successo. I tentativi attuali di riconoscere ogni uomo come un re, ed uguale ad ogni altro uomo, e l’eletto rappresentante o Presidente un servitore di re compagni, piuttosto che un signore, si sono tutti dimostrati un fallimento in vari gradi; poiché gli uomini non sono uguali mentalmente, fisicamente e moralmente, né in senso finanziario e sotto altri aspetti; e poiché nessuno è adeguato per essere sovrano, ma a causa delle debolezze tutti hanno ora bisogno di essere sottoposti a leggi e restrizioni.


Ma quando ciò che è perfetto sarà stato conseguito per il genere umano, dal Regno Mediatorio, essi saranno tutti re come lo fu Adamo prima che peccasse. E a questi re, unitamente, sarà concesso il Regno post-milleniale di Dio; e tutti regneranno armoniosamente sotto la legge dell’Amore, e il loro Presidente li servirà e li rappresenterà. O Signore, noi preghiamo, venga il tuo Regno! Per amore dei tuoi attuali santi e per amore del mondo.


STUDIO QUATTORDICESIMO
LO SGABELLO DEI PIEDI DI GEOVA RESO GLORIOSO


LO SGABELLO DI DIO RIGETTATO E ABBANDONATO A CAUSA DEL PECCATO – LA PROMESSA RINASCITA DELLA SUA GLORIA – LA RESTAURAZIONE DA FARSI SUL POSSEDIMENTO ACQUISTATO – IL SUO PIU’ BRILLANTE GIOIELLO – GEOVA PONE DI NUOVO I PIEDI “SUL MONTE DEGLI ULIVI” – LE BENEDIZIONI CHE NE CONSEGUONO – LO SGABELLO DEI SUOI PIEDI ALLA FINE VERAMENTE GLORIOSO.


“Così dice l’Eterno: ‘Il cielo è il mio trono e la terra è lo sgabello dei miei piedi.” “E io renderò glorioso il luogo [lo sgabello] dove posano i miei piedi.” “In quel giorno i suoi [di Geova] piedi si fermeranno sopra il Monte degli Ulivi.” Isa. 66:1; 60:13; Zacc. 14:4; Matt. 5:35; Atti 7:49

Lo sgabello dei piedi di Dio è stato tutt’altro che glorioso per i passati seimila anni: peccato, pena, grida, sofferenze fisiche e mentali lo hanno reso un vasto ossario in cui ora, con stima prudenziale, come minimo cinquanta mila milioni di umani attendono il tempo di tornare quando la maledizione della giustizia divina sarà rimossa; e la luce del divino favore, risplendendo sul volto del nostro Signore Gesù Cristo, sorgerà come il Sole della Giustizia –
“Scaccia le ombre lugubri della morte,
illumina le tenebre con raggi risanatori.”


A questo fine Dio ha preso abbondanti provvedimenti. Il riscatto per Adamo, e per tutti quelli che hanno sofferto una perdita per suo tramite quale suoi figli, comprò il mondo intero, e assicurò per ciascun membro della nostra specie una opportunità per un giudizio per la vita eterna in condizioni favorevoli; ma ha fatto di più, ha riacquistato la casa paradisiaca di Adamo (persa per la sua trasgressione), e il suo dominio quale re della terra, rappresentante di Dio, suo Creatore e Padre.


Quindi leggiamo: “E tu, torre del gregge, roccaforte della figlia di Sion, a te verrà, proprio a te verrà l’antico dominio.” (Michea 4:8) Anche l’Apostolo Paolo parla della “redenzione dell’acquistata proprietà.” (Efes. 1:14)

Anche il Signore Gesù in una delle sue parabole si è riferito a questo, indicando che ha acquistato non solo il genere umano, il tesoro, ma anche il campo, il mondo, la terra dalla maledizione: e che tutti quelli che si uniscono a lui, quali membri della classe del Regno, parteciperanno a quell’acquisto del campo e del tesoro. Matt. 13:44


L’intera opera del Millennio consisterà nel riordinare e rendere glorioso lo sgabello dei piedi di Dio. Il Paradiso, quando fu perso mediante il peccato, non era che un “giardino” in un angolo della terra; ma visto che la razza di Adamo si è moltiplicata fino a riempire la terra, in armonia con l’intento divino (Gen. 1:28) e visto che tutti loro sono stati redenti, si renderà necessario provvedere un paradiso sufficientemente largo per sistemarli tutti: e questo implicherà che l’intera terra diverrà come un Giardino dell’Eden per fruttuosità e bellezza e perfezione.

E tutto questo è promesso come grandioso futuro epilogo del piano divino. Atti 3:20,21; Riv. 2:7; 2 Cor. 12:4
Ma il più ricco gioiello dello sgabello glorificato del Signore alla fine del Millennio sarà il genere umano, nella cui perfezione, libertà e somiglianza divina, nella grazia morale e intellettuale, sarà il riflesso della medesima immagine della Divinità.

E l’uomo perfetto rifletterà più gloriosamente onore sul suo Fattore e sul suo meraviglioso piano per la sua creazione, redenzione e restaurazione. E con quel meraviglioso piano sarà sempre intimamente identificato prima il Signore Gesù, la “Parola” di Geova, e secondo la Sposa, la moglie dell’Agnello e coeredi nella dispensazione delle benedizioni assicurate dal riscatto.

CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 12 February 2014 : 14:33:53
In armonia con ciò, ci viene mostrato (Riv. 20:7-10) che al termine dell’età milleniale ci sarà un tempo di “raccolta”, per eseguire una selezione e separazione tra i miliardi di esseri umani allora viventi, ciascuno dei quali avrà goduto di una piena opportunità di conseguire la perfezione.

Questo sarà simile all’attuale selezione di “Babilonia”, la “Cristianità”, in questo tempo di “raccolta”; ed anche simile all’opera di selezione nella “raccolta” dell’età giudaica.

La raccolta dell’età milleniale testimonierà la completa separazione dei “capri” dalle “pecore” del Signore, come rappresentato nella parabola del nostro Signore. Matt. 25:31-46


Ma mentre ciascun risultato delle “raccolte” giudaica e del Vangelo mostra solo un piccolo gregge radunato, e le grandi masse immeritevoli, poiché fino al tempo presente Satana inganna e acceca le masse del genere umano, noi potremmo non senza ragione attenderci che i risultati della “raccolta” dell’età milleniale mostrerà risultati opposti –essendo le masse “pecore” leali da essere introdotte nella vita eterna, e i capri, comparativamente minori, da essere distrutti.

Comunque, non i numeri, ma la qualità, è ciò che il Signore sta sottoponendo alla prova. La sua garanzia è che il peccato e i peccatori e quelli che simpatizzano col male non andranno oltre il Millennio, per guastare la felicità e la pace e la benedizione della grande eternità che è oltre – dove “non ci sarà più la morte né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima sono passate.” Riv. 21:4


Così verrà il Regno di Dio, e la sua volontà sarà fatta sulla terra come è fatta nei cieli. Così il Cristo regnerà come vicegerente del Padre fino a che avrà ridotto a nulla ogni autorità e potenza antagonista, e indotto ogni ginocchio a piegarsi e ogni lingua a confessare la Saggezza, la Giustizia, l’Amore e la Potenza di Dio Padre. E, alla fine, avendo reso manifesti, attraverso l’ultima cruciale prova alla fine del Millennio, tutti coloro che hanno anche solo una simpatia per il peccato, sebbene esteriormente obbedienti; e avendo distrutto questi dal popolo (Riv. 20:9), egli riconsegnerà al Padre il dominio vicereale.

Così l’apostolo esprime il soggetto:
“Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico che sarà distrutto è la morte [adamica]. Poi verrà la fine [del suo regno, avendo raggiunto il suo obiettivo], quando [Cristo] rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver [Cristo] annientato ogni dominio [ostile], ogni potestà e potenza. … E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio, sarà anch’egli sottoposto a colui [il Padre]che gli ha sottoposto ogni cosa [per i mille anni]. 1 Cor. 15:24-28


Cesserà la volontà di Dio di essere fatta sulla terra come in cielo quando il Regno milleniale di Cristo terminerà? Oh, no! Tutto al contrario, quella condizione sarà raggiunta solo allora, quale risultato del regno di Cristo. A quel tempo tutti gli uomini saranno non solo perfetti, come fu Adamo appena creato (essendo stati distrutti i peccatori volontari) ma, in aggiunta, essi avranno una conoscenza della bontà della giustizia e della eccessiva peccaminosità e dannosità del peccato; ed essi avranno superato con successo la loro prova e dimostrato che avranno pienamente e in modo definito formato i caratteri nella più piena armonia con la somiglianza del carattere divino.

Il Regno di Dio sarà allora tra gli uomini come ora nei cieli tra gli angeli; gli speciali tratti del Regno Mediatorio del Cristo con le sue provvisioni di misericordia, sotto il Nuovo Patto, per la debolezza dei peccatori, giungerà alla fine; sarà inutile, poiché non ci saranno più esseri deboli e imperfetti per trarre profitto da esso.


CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 01 February 2014 : 08:14:23
La gloriosa prospettiva.

Quale gloriosa prospettiva la nuova dispensazione presenterà quando sarà pienamente introdotta! Nel passato i cambiamenti da una dispensazione a un’altra sono stati definiti e notevoli, ma questo cambiamento sarà il più ricco di eventi di tutti.

Nessuna meraviglia che i pensiero di un tale spettacolo –di un’intera razza che ritorna a Dio con canzoni di lode ed eterna gioia debba sembrare fin troppo bello da credere; ma colui che l’ha promesso è anche in grado di eseguire tutto ciò che gli aggrada.

Sebbene il dolore e i sospiri sembrino alquanto inseparabili dal nostro essere, tuttavia dolore e sospiri se ne fuggiranno via; sebbene il pianto in sacco e cenere è perdurato per tutta la lunga notte del dominio del peccato e della morte, tuttavia la gioia attende l’alba milleniale, e tutte le lacrime saranno asciugate da ogni faccia, e la bellezza sarà data al posto della cenere, e l’olio di gioia invece dello spirito di avvilimento.


L’incremento del suo Regno.


Il Regno di Dio avrà diffusione o incremento, nelle sue varie parti o elementi come fanno i governi terreni, fino a che diverrà “un grande monte [Regno], che riempì tutta la terra:” (Dan. 2:35)

Per illustrare ciò: il Regno di Gran Bretagna è primariamente solo il Sovrano regnante e la famiglia reale; in un senso secondario include il Parlamento e i vari Ministri del governo: in un senso ancor più ampio include ogni suddito britannico e ogni soldato che ha giurato fedeltà a quel Regno; in modo ancora più remoto include tutti i sudditi conquistati da quel regno, in India e ovunque, che non siano in aperta sfida alle leggi di quel regno.


Così col Regno di Dio: primariamente è il Regno del Padre, che regna sopra tutti (Matt. 13:43; 26:29); ma il Padre si è volontariamente proposto di affidare il dominio della terra per mille anni a pieno incarico a un Viceré, un Vice-gerente –Cristo e la sua sposa esaltata alla natura e maestà divine- per soggiogare e distruggere il male e sollevare tutti quelli che vengono in piena armonia con il Padre sotto le graziose condizioni del Nuovo Patto.

In un senso secondario includerà i ministri terreni o “principi” che saranno i suoi visibili rappresentanti tra gli uomini. In un senso ancora più ampio includerà tutti quelli che, quando ne riconoscono l’insediamento, gli renderanno leale sottomissione e devozione –sia Giudei che Gentili. Nel senso più ampio includerà gradualmente tutti i sudditi che obbediscono alle sue leggi, mentre tutti gli altri saranno distrutti. Atti 3:23; Riv. 11:18


Questo sarà lo stato del Regno vicereale di Dio al termine dei suoi concessi mille anni di regno – una pace conquistata e un regno di giustizia imposto prevarranno, essendo stati distrutti tutti gli oppositori volontari sotto il regno della verga di ferro (Riv. 2:27); come è scritto dal profeta Isaia nel descrivere questo periodo: “Il peccatore che non giunge ai cento anni, sarà considerato maledetto [sarà stroncato]”; anche se morrà a quella età non sarà che un ragazzo; poiché anche per mezzo dell’obbedienza esterna alle disposizioni ragionevoli e giuste del Regno, egli può vivere almeno fino alla fine del millennio. Isa. 65:20; Atti 3:23.


Ma una tale pace –una pace e obbedienza conquistate e imposte – sebbene opportune, allo scopo di fornire una illustrazione che dimostri le benedizioni e i vantaggi di un giusto ed equo processo, è lontano dall’ideale di Dio. Il Regno ideale di Dio è uno in cui ogni individuo è libero di fare la sua propria volontà, poiché ciascuno ha una volontà che è in stretta conformità al modello divino – amare la giustizia e odiare l’iniquità.

Questo modello deve infine prevalere per tutto l’universo; e sarà introdotto, per quanto attiene al genere umano, al termine del Regno vicereale del Millennio.


CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 24 January 2014 : 17:04:40
Tutti quelli che sono nelle tombe ne verranno fuori.


La grande opera di restaurazione, così iniziata sulle nazioni viventi, sarà presto estesa a tutte le famiglie della terra che dormono nella morte; perché l’ora sta venendo, sì, non è molto distante, in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la voce del Figlio dell’Uomo e verranno fuori: “E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades [la tomba] restituirono i morti che erano in loro.” (Giov. 5:28,29; Riv. 20:13).

Sì, anche le schiere di Gog e i peccatori in Israele che saranno periti nella battaglia del gran giorno, a tempo debito verranno fuori; non di nuovo come un esercito desolatore di fuorilegge, ma quali individui castigati e penitenti, coperti di vergogna e con faccia confusa alla luce del giorno, ma a loro sarà mostrata misericordia e sarà data una opportunità di sollevarsi di nuovo all’onore e alla virtù.


La risurrezione degli antichi degni, assieme alla frequente restaurazione alla salute dei malati in risposta alla preghiera della fede, probabilmente, quando gli uomini hanno avuto tempo per pensare e per riprendersi dai danni del grande tempo di tribolazione, suggerirà loro la possibilità della risurrezione di altri –loro amici e parenti- dalla morte e dalla tomba, in adempimento della promessa di Cristo che tutti quelli che sono nelle tombe udranno la voce del Figlio dell’Uomo e verranno fuori.

E non è un’irragionevole aspettativa che possa essere in risposta alla preghiera della fede la restaurazione degli amici dipartiti con cui questa grande opera possa cominciare e fare progresso. Vediamo ragionevolezza in un tal metodo che sembra raccomandarsi al di sopra di tutti gli altri che potremmo pensare.

Per esempio, richiamerebbe i morti gradualmente e nell’ordine inverso a quello con cui si sono coricati, e questo provvederebbe case e calorose accoglienze, e la prontezza dei necessari conforti della vita per quelli destati al loro ritorno; e questi si abituerebbero così ai linguaggi alle maniere e alle abitudini di quelli che sono intorno a loro; mentre, se l’ordine fosse inverso, i destati sarebbero alquanto impreparati sotto questi aspetti a causa delle nuove condizioni e sarebbero interamente estranei e non congeniali alla generazione in mezzo alla quale sarebbero posti i loro nuovi destini.


Le obiezioni, comunque, non sarebbero appropriate per quanto attiene ai profeti e ad altri antichi degni, che, avendo svolto il loro tirocinio, saranno destati uomini perfetti, e che, come uomini perfetti saranno i superiori intellettuali, morali e fisici di tutti gli altri uomini.


Che tutte le preghiere per la restaurazione degli amici dipartiti abbiano pronta risposta, non è probabile; poiché il Signore avrà piani definiti per la restituzione con cui alcune di queste richieste potrebbero non essere in armonia. Il suo ordine probabilmente sarà, come chiaramente indicato nella risurrezione della Chiesa e degli antichi degni, l’ordine di convenienza –la convenienza sia dei soggetti della risurrezione e degli amici e delle condizioni in mezzo alle quali la loro nuova vita comincerà.

Questo richiederebbe un qualche grado di preparazione da parte di coloro che farebbero tali richieste – una preparazione di cuore e di vita e di condizioni favorevoli al loro progresso sul viale delle santità. Così tali restaurazioni diverrebbero ricompense di fedeltà per i viventi, e assicurerebbero anche favorevoli condizioni per i ridestati.

CONTINUA. ...

gattosilvestro67 Inserito il  - 09 January 2014 : 08:13:24
L’illustrazione d’Israele.



Apparentemente al mondo verrà concesso il tempo di vedere in Israele l’azione del governo divino e i suoi benefici pratici, in contrasto con l’allora prevalente anarchia, così che la maggioranza di tutte le nazioni avrà “desiderio” del governo del Regno. Questo è dipinto energicamente con le parole profetiche rivolte ad Israele in quel tempo:

“Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell’Eterno si è levata su di te. Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te si leva l’Eterno e la sua gloria appare su dite. Le nazioni cammineranno alla tua luce, e i re [i principali della terra] allo splendore del tuo sorgere. [Questo si applicherà all’Israele spirituale, il Sole della Giustizia, ma anche ai suoi rappresentanti terreni –Israele carnale restaurata nel favore.]

“Volgi i tuoi occhi tutt’intorno e guarda: si radunano tutti e vengono a te; i tuoi figli verranno da lontano e le tue figlie saranno portate in braccio. (paragonare Ezec. 16:61) Allora guarderai e sarai raggiante, il tuo cuore palpiterà e si dilaterà perché l’abbondanza del mare [le masse anarchiche –vedere Riv. 21:1]confluirà a te, la ricchezza delle nazioni verrà a te. … E proclamando le lodi dell’Eterno.” Isa 60:1-6, 11-20


Realmente, quello sarà un giorno glorioso per aprire gli occhi dei ciechi e per portare molti alla giustizia! Sarà un giorno di conversioni e rinascite lungo i percorsi della verità e non della paura e della menzogna. Sarà il tempo menzionato dal profeta in cui “un paese nasce in un sol giorno”. (Isa. 66:8)

Israele sarà quella nazione; (1) L’Israele Spirituale la “nazione santa”; (2) l’Israele Carnale il suo rappresentante terreno.

E da Israele risplenderà la luce che porterà il mondo castigato sulle ginocchia; e introdurrà nel promesso versamento dello spirito di santità del Signore “su ogni sorta di carne in quei giorni,” come è stato versato sui suoi veri servitori e servitrici durante questi giorni. Gioele 2:28

Questo è il giorno della Salvezza di cui il profeta Davide leva il canto (Salmo 118:18-27):

“Questo è il giorno che l’Eterno ha fatto;
rallegriamoci ed esultiamo in esso.
La pietra, che i costruttori avevano rigettata,
è divenuta la testata d’angolo.
Benedetto colui che viene nel nome dell’Eterno;
tu sei il mio Dio, io ti celebrerò;
deh, o Eterno, facci prosperare ora.
L’Eterno mi ha punito duramente,
ma non mi ha lasciato in balia della morte.
Apritemi le porte della giustizia;
io vi entrerò e celebrerò l’Eterno.
Questa è la porta dell’Eterno,
i giusti entreranno per essa.
Io ti celebrerò, perché mi hai risposto
e sei stato la mia salvezza.
L’Eterno è Dio e ha fatto risplendere la sua luce su di noi.”

Così vediamo che le riforme dell’educazione e dell’istruzione del futuro cominceranno dai cuori degli uomini: Esse avranno inizio dalla lezione: “Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza.” (Prov. 9:10)

Una delle grandi difficoltà dell’educazione del nostro giorno, che nutre orgoglio, arroganza e malcontento, è la mancanza di questa sapienza basilare.

Ogni opera di grazia sotto i regolamenti del Regno sarà iniziata in modo appropriato e adempiuta interamente.
Nessuna creatura della razza redenta sarà troppo bassa per raggiungere la grazia divina, attraverso l’azione onnipotente e benedetta del Regno.

Nessun livello del peccato sarà troppo profondo per la mano della misericordia per scandagliare, liberare l’anima comprata col sangue; nessuna tenebra d’ignoranza e superstizione sarà così densa in qualsiasi cuore che la luce della verità divina e l’amore non penetri il suo buio e non vi porti una conoscenza della gioia e della felicità del nuovo giorno, e un’opportunità di condividerla con obbedienza.

Nessun malanno che attacchi e inquini il sistema fisico sarà oltre l’immediato controllo del Grande Medico. E nessuna deformità, o mostruosità, o superficialità, o sovrabbondanza, o imbecillità mentale sarà in grado di resistere al suo tocco risanatore.


CONTINUA. ...


gattosilvestro67 Inserito il  - 01 January 2014 : 08:56:07
L’illustrazione d’Israele.

Apparentemente al mondo verrà concesso il tempo di vedere in Israele l’azione del governo divino e i suoi benefici pratici, in contrasto con l’allora prevalente anarchia, così che la maggioranza di tutte le nazioni avrà “desiderio” del governo del Regno.

Questo è dipinto energicamente con le parole profetiche rivolte ad Israele in quel tempo:
“Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell’Eterno si è levata su di te. Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te si leva l’Eterno e la sua gloria appare su dite.

Le nazioni cammineranno alla tua luce, e i re [i principali della terra] allo splendore del tuo sorgere. [Questo si applicherà all’Israele spirituale, il Sole della Giustizia, ma anche ai suoi rappresentanti terreni –Israele carnale restaurata nel favore.]


“Volgi i tuoi occhi tutt’intorno e guarda: si radunano tutti e vengono a te; i tuoi figli verranno da lontano e le tue figlie saranno portate in braccio. (paragonare Ezec. 16:61)

Allora guarderai e sarai raggiante, il tuo cuore palpiterà e si dilaterà perché l’abbondanza del mare [le masse anarchiche –vedere Riv. 21:1]confluirà a te, la ricchezza delle nazioni verrà a te. … E proclamando le lodi dell’Eterno.” Isa 60:1-6, 11-20


Realmente, quello sarà un giorno glorioso per aprire gli occhi dei ciechi e per portare molti alla giustizia! Sarà un giorno di conversioni e rinascite lungo i percorsi della verità e non della paura e della menzogna. Sarà il tempo menzionato dal profeta in cui “un paese nasce in un sol giorno”. (Isa. 66:8) Israele sarà quella nazione; (1) L’Israele Spirituale la “nazione santa”; (2) l’Israele Carnale il suo rappresentante terreno.

E da Israele risplenderà la luce che porterà il mondo castigato sulle ginocchia; e introdurrà nel promesso versamento dello spirito di santità del Signore “su ogni sorta di carne in quei giorni,” come è stato versato sui suoi veri servitori e servitrici durante questi giorni. Gioele 2:28.


Questo è il giorno della Salvezza di cui il profeta Davide leva il canto (Salmo 118:18-27):

“Questo è il giorno che l’Eterno ha fatto;
rallegriamoci ed esultiamo in esso.
La pietra, che i costruttori avevano rigettata,
è divenuta la testata d’angolo.
Benedetto colui che viene nel nome dell’Eterno;
tu sei il mio Dio, io ti celebrerò;
deh, o Eterno, facci prosperare ora.
L’Eterno mi ha punito duramente,
ma non mi ha lasciato in balia della morte.
Apritemi le porte della giustizia;
io vi entrerò e celebrerò l’Eterno.
Questa è la porta dell’Eterno,
i giusti entreranno per essa.
Io ti celebrerò, perché mi hai risposto
e sei stato la mia salvezza.
L’Eterno è Dio e ha fatto risplendere la sua luce su di noi.


Così vediamo che le riforme dell’educazione e dell’istruzione del futuro cominceranno dai cuori degli uomini: Esse avranno inizio dalla lezione: “Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza.” (Prov. 9:10) Una delle grandi difficoltà dell’educazione del nostro giorno, che nutre orgoglio, arroganza e malcontento, è la mancanza di questa sapienza basilare.

Ogni opera di grazia sotto i regolamenti del Regno sarà iniziata in modo appropriato e adempiuta interamente.


Nessuna creatura della razza redenta sarà troppo bassa per raggiungere la grazia divina, attraverso l’azione onnipotente e benedetta del Regno. Nessun livello del peccato sarà troppo profondo per la mano della misericordia per scandagliare, liberare l’anima comprata col sangue; nessuna tenebra d’ignoranza e superstizione sarà così densa in qualsiasi cuore che la luce della verità divina e l’amore non penetri il suo buio e non vi porti una conoscenza della gioia e della felicità del nuovo giorno, e un’opportunità di condividerla con obbedienza.

Nessun malanno che attacchi e inquini il sistema fisico sarà oltre l’immediato controllo del Grande Medico.

E nessuna deformità, o mostruosità, o superficialità, o sovrabbondanza, o imbecillità mentale sarà in grado di resistere al suo tocco risanatore.


Tutti quelli che sono nelle tombe ne verranno fuori

La grande opera di restaurazione, così iniziata sulle nazioni viventi, sarà presto estesa a tutte le famiglie della terra che dormono nella morte; perché l’ora sta venendo, sì, non è molto distante, in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la voce del Figlio dell’Uomo e verranno fuori: “E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades [la tomba] restituirono i morti che erano in loro.” (Giov. 5:28,29; Riv. 20:13)


Sì, anche le schiere di Gog e i peccatori in Israele che saranno periti nella battaglia del gran giorno, a tempo debito verranno fuori; non di nuovo come un esercito desolatore di fuorilegge, ma quali individui castigati e penitenti, coperti di vergogna e con faccia confusa alla luce del giorno, ma a loro sarà mostrata misericordia e sarà data una opportunità di sollevarsi di nuovo all’onore e alla virtù.


La risurrezione degli antichi degni, assieme alla frequente restaurazione alla salute dei malati in risposta alla preghiera della fede, probabilmente, quando gli uomini hanno avuto tempo per pensare e per riprendersi dai danni del grande tempo di tribolazione, suggerirà loro la possibilità della risurrezione di altri –loro amici e parenti- dalla morte e dalla tomba, in adempimento della promessa di Cristo che tutti quelli che sono nelle tombe udranno la voce del Figlio dell’Uomo e verranno fuori.

E non è un’irragionevole aspettativa che possa essere in risposta alla preghiera della fede la restaurazione degli amici dipartiti con cui questa grande opera possa cominciare e fare progresso. Vediamo ragionevolezza in un tal metodo che sembra raccomandarsi al di sopra di tutti gli altri che potremmo pensare. Per esempio, richiamerebbe i morti gradualmente e nell’ordine inverso a quello con cui si sono coricati, e questo provvederebbe case e calorose accoglienze, e la prontezza dei necessari conforti della vita per quelli destati al loro ritorno; e questi si abituerebbero così ai linguaggi alle maniere e alle abitudini di quelli che sono intorno a loro; mentre, se l’ordine fosse inverso, i destati sarebbero alquanto impreparati sotto questi aspetti a causa delle nuove condizioni e sarebbero interamente estranei e non congeniali alla generazione in mezzo alla quale sarebbero posti i loro nuovi destini.


Le obiezioni, comunque, non sarebbero appropriate per quanto attiene ai profeti e ad altri antichi degni, che, avendo svolto il loro tirocinio, saranno destati uomini perfetti, e che, come uomini perfetti saranno i superiori intellettuali, morali e fisici di tutti gli altri uomini.


CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 29 December 2013 : 08:22:52
Il dominio della verga di ferro.


Le nazioni verranno governate con la forza, una forza irresistibile, fino a che non sia stabilito il giusto ordine mediante una generale sottomissione; ogni ginocchio si piegherà, ogni lingua confesserà il potere e la gloria divini, e l’obbedienza esterna sarà obbligata.

Come è scritto: “Ed egli le governerà con uno scettro di ferro ed esse saranno frantumate come vasi d’argilla.” (Riv. 2:27)

Questo colpire e distruggere appartiene propriamente al Giorno della Vendetta e sebbene il potere e la verga rimarranno ancora per tutta l’età milleniale, il loro uso probabilmente non sarà necessario, poiché ogni aperta opposizione sarà completamente redarguita nel grande tempo di tribolazione.

Da come il profeta presenta l’argomento, Dio in questo tempo per colpire dirà all’umanità che chiacchera, e che vocifera in modo auto-assertivo: “Fermatevi e riconoscete che io sono Dio; io sarò esaltato tra le nazioni, sarò esaltato sulla terra.” (Salmo 46.10)

Sarà comunque, l’opera dell’intera età milleniale porre “il diritto come misura e la giustizia come piombino” in tutti i piccoli e grandi affari di ciascun individuo della specie umana, i quali saranno tutti così “ammaestrati da Dio” attraverso il suo “eletto” Servitore del Patto, il Grande Profeta, Sacerdote e Re (testa e corpo): Profeta nel senso di insegnante, Re nel senso di governatore, Sacerdote nel senso di Mediatore che, avendolo redento è l’avvocato del popolo e il dispensatore del favore divino.

Gli uffici sono uniti: “Tu sei sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedek” –che fu un sacerdote sul suo trono. Ebr. 7:17; Zacc. 6:13; Atti 3:22; Deut. 18:15


Quale personificazione della salvezza il nuovo Re dichiara: “A me appartiene il consiglio e la vera sapienza; io sono l’intelligenza, a me appartiene la forza. Per mio mezzo regnano i re e i principi deliberano la giustizia.

Per mio mezzo governano i capi, i nobili, tutti i giudici della terra [la fase terrena del Regno]. Io amo quelli che mi amano e quelli che mi cercano diligentemente mi trovano. Con me sono ricchezze e gloria, la ricchezza che dura e la giustizia.

Il mio frutto è migliore dell’oro, sì, dell’oro fino, e il mio prodotto più dell’argento scelto. Io cammino nella via della giustizia, in mezzo ai sentieri dell’equità, per far ereditare la vera ricchezza a quelli che mi amano e per riempire i loro tesori….

Poiché chi mi trova, trova la vita e ottiene favore dall’Eterno. Ma chi pecca contro di me fa male a se stesso; tutti quelli che mi odiano amano la morte.” Prov. 8:14-31,35,36


CONTINUA. ...

gattosilvestro67 Inserito il  - 18 December 2013 : 07:29:22
Ad alcuni può apparire che questo programma divino renderà la terra un paradiso per i poveri, ma un luogo di angoscia per quelli che ora sono abituati al lusso ed avere vantaggi al di sopra della maggioranza, o per buona fortuna o per superiori talenti e opportunità, o per pratiche disoneste.

Ma questi dovrebbero ricordare le parole del Giudice, pronunciate diciotto secoli fa: “Ma guai a voi ricchi, perché avete la vostra consolazione. Guai a voi che siete sazi [soddisfatti], perché avrete fame [sarete insoddisfatti]. Guai a voi che ora ridete, perché farete cordoglio e piangerete.” (Luca 6:24,25)

Dapprima questi saranno inclini a lamentarsi per la perdita dei loro privilegi, e come ora il ricco devoto trova difficile entrare nella condizione di cuore e di vita che sarà rimunerata con una parte nel Regno di Cristo, così allora coloro che erano in precedenza abituati alle ricchezze troveranno difficoltà di cui non hanno avuto esperienza come quelli precedentemente disciplinati nella scuola dell’avversità.


Ma l’inevitabile livellamento della società che sarà realizzato dall’anarchia del Giorno della Vendetta deve essere accettato; e rapidamente (lentamente per alcuni e più velocemente in altri) i vantaggi del regno dell’Amore saranno riconosciuti e generalmente apprezzati. Sarà riscontrato che, sotto la disposizione divina tutti possono, se vogliono, essere benedetti, veramente felici, e “salire” sul viale ella santità fino ad una grandiosa perfezione umana (l’immagine di Dio) e alla vita eterna. (Isa. 35:8)

Ciò che è già generalmente ammesso sarà trovato assolutamente corretto; specificatamente, che con le esigenze presenti, se tutto il popolo fosse messo al lavoro in modo sistematico e con saggezza, non sarebbero necessarie più di tre ore di lavoro per ciascun individuo.

E sotto la guida del Regno celeste le ore libere dal lavoro non recheranno ingiuria morale o fisica, come farebbero sicuramente nelle condizioni presenti, con il male e la tentazione da ogni lato, per trarre vantaggio dalle debolezze ereditate.


Al contrario, quando Satana è legato (la malvagità repressa), e le tentazioni esterne rimosse, le ore di tempo libero saranno spese, sotto la guida della Chiesa glorificata, in studi che diverranno sempre più attraenti e interessanti – studi della Natura e della Natura di Dio e dei suoi gloriosi attributi- la sua Saggezza, Giustizia, Amore e Potenza.

E così, piacevolmente, essi possono progredire verso l’umana perfezione –la fine della loro gara o della loro prova; giacché, sia ricordato, il nuovo governo non assumerà solo la competenza dei grandi affari e interessi dei suoi sottoposti, ma anche dei suoi più piccoli affari. Sarà un “governo paterno” nel più pieno senso del termine.


Può ben essere con seria apprensione che gli uomini contemplerebbero l’istituzione del più autocratico governo che il mondo abbia mai conosciuto, sotto il quale la vita, la proprietà e ogni interesse di tutto il genere umano resterà assolutamente nelle mani del Re, senza appello, non fosse che noi abbiamo le più assolute e convincenti prove che ogni regolamento e disposizione del Regno è progettato per il beneficio dei suoi sottoposti.

Il Re di quel Regno mediatorio così ama quelli sui quali deve regnare che ha dato la sua propria vita quale prezzo del loro riscatto, per assicurar loro il diritto di un giudizio individuale per la vita eterna; e il medesimo obiettivo del suo Regno Milleniale è di assisterli in quel giudizio.

Cos’altro potrebbe essere chiesto? In qualità di Redentore, egli ha giustamente il diritto di controllare assolutamente ciò che acquistò con il suo proprio sangue; e tutti apprezzando tale amore da lui manifestato, se la questione fosse lasciata al loro voto – che, comunque, così non sarà- gli accorderebbero lietamente ogni potere e autorità e si sottoporrebbero prontamente al suo giusto volere.


Ma i “santi” che saranno coeredi nel Regno e giudici associati –possono essere con sicurezza investiti di un potere autocratico assoluto?

Ah sì! Mentre Cristo provò che aveva lo spirito del Padre Celeste, ed è “l’immagine riflessa della persona del Padre,” così tutti coloro che saranno di quel “piccolo gregge”, i suoi coeredi nel Regno, avranno dimostrato di avere “lo spirito di Cristo” –il santo spirito dell’Amore.

E’ uno dei termini della loro “chiamata”, che essi debbano diventare “copie del diletto Figlio di Dio” e non ne saranno accettati altri, poiché la loro chiamata ed elezione è sicura.

In realtà, è affinché possano essere capaci di simpatizzare con coloro che saranno allora sotto la loro cura ed istruzione, che questi saranno selezionati tra i deboli e gli imperfetti e sarà loro insegnato che cosa è combattere un buon combattimento per il diritto e la verità contro l’errore e il peccato.

Si, ai sotto-sacerdoti del Reale Sacerdozio, come al Sommo Sacerdote, può essere data fiducia senza timore. Dio affiderà il potere a costoro e questa è la migliore garanzia che verrà usato con giustizia, saggezza e amorevolmente –per la benedizione del mondo.


CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 13 December 2013 : 08:46:04
Come le prime tavole della Legge che furono frantumate rappresentavano il fallimento del Patto della Legge a causa della “debolezza della carne”, così le seconde tavole rappresentano il Nuovo Patto di cui Cristo è il Mediatore, e che non verrà meno.

Questo Nuovo Patto diverrà operativo verso il mondo dopo che il “Corpo di Cristo” è completo. Nel frattempo l’elezione dei membri del Grande Profeta simile a Mosè continua.( Atti 3:23)

Ora notate il fatto che fu quando le seconde tavole della Legge (che rappresentano il Nuovo Patto) furono rilasciate, che Mosè fu mutato così che da allora in poi egli indossò un velo davanti al popolo, a causa dello splendore della sua faccia.

L’insediamento del Regno sarà accompagnato da tali scene che ispirano timore da indurre il mondo intero a tremare e a riconoscere lietamente l’Unto del Signore come Re dell’intera terra. Come Israele supplicò che il Signore non parlasse più con loro –a causa dello spettacolo e dei suoni terribili di cui furono testimoni al Sinai - così qui, tutti i popoli desidereranno che il Signore Geova cessi di parlare con loro nella sua ira, creando loro vessazione nel suo ardente e giusto dispiacere, e saranno lieti di ascoltare piuttosto il grande Mediatore, per riconoscerlo quale Re che Geova pone su di loro –Emmanuel; il grande anti-tipo di Mosè- il profeta velato (nascosto), sacerdote e re. Paragonate Ebrei 12:19 e Sal. 2:5,6.

Israele sarà disposto, ansioso per il Nuovo Regno; come è scritto: “Il tuo popolo si offrirà volenteroso nel giorno del tuo potere.” Salmo 110:3 Sarà proprio ciò che Israele ha atteso (accecato alla più alta chiamata spirituale dell’età del Vangelo): solo sarà molto più grande e più durevole di qualsiasi cosa abbiano mai concepito. Allora un grande numero di parziali credenti in Cristo, tristemente disinformati, diranno: “Non abbiamo noi profetizzato [predicato] nel tuo nome, e fatte nel tuo nome molte opere potenti?” (Matt. 7:21,22)

Queste non verranno riconosciute come la sposa del Cristo, ma sarà consentito loro di aver parte nel gemere e digrignare i denti nel gran tempo della tribolazione, e diverranno senza dubbio il popolo di Dio invece dei settari, e saranno “disposti nel giorno del suo potere”. E in realtà, tra molto poco come dichiara il nostro testo, il Regno di Dio sarà riconosciuto come “il desiderio di tutte le nazioni.”


Riforme morali e sociali.


La Legge del Signore che allora sarà emanata dal Monte Sion, il Regno, e sarà promulgata a tutti i popoli da Gerusalemme, la Nuova Capitale del mondo, come la Parola del Signore dai suoi “Principi”, immediatamente rimuoverà quelli che sono già riconosciuti come “mali che gridano vendetta”.

Riforme morali saranno istituite sotto ogni aspetto; questioni finanziarie, sociali e religiose saranno tutte rifondate in armonia sia con la giustizia e l’amore. Il diritto sarà posto come misura e la giustizia come piombino (Isa. 28:17); tutte le faccende della terra saranno squadrate e scandagliate con la giustizia – e saranno portate in stretta conformità con essa.


Quanto questo significherà riguardo alla soppressione di tutte le linee di affari che tentano l’umanità affascinando gli uomini e seducendoli attraverso le debolezze della loro natura decaduta e la mancanza d’equilibrio delle qualità mentali e morali! La distilleria, la fabbrica di birra, il saloon, la casa di malaffare, il locale per gioco d’azzardo, e tutti i commerci che tendono a far sciupare il tempo e a depravare il carattere saranno fatti cessare; e i loro dipendenti sarà dato qualcosa da fare che sarà benefico per loro e per altri.

Similmente, l’edificazione di navi da guerra, le fabbriche di munizioni per la guerra e per la difesa cesseranno e gli eserciti saranno sciolti.

Il nuovo Regno non avrà alcun bisogno di queste cose, ma avrà abbondante potere per eseguire rapidamente giustizia nel punire i malfattori, quando si sono determinati ad agire, ma prima che essi abbiano fatto ingiuria ad altri –giacché nessuno recherà ingiuria o distruzione in tutto il santo Regno ([Isa. 11:9) eccetto quando i giudici competenti e giusti recheranno la seconda morte sull’incorreggibile. Isa. 32:1-8; 65:20-25; Salmo 149:9; 1Cor.6:2

Il mercato bancario e di mediazione ed altri impieghi simili, molto utili alle presenti condizioni, non avrà più luogo; giacché sotto nuove condizioni alla specie umana sarà richiesto di trattare gli uni con gli altri come membri della stessa famiglia, il capitale privato e il denaro da prestare e da richiedere saranno cose del passato. Anche i proprietari terrieri e le agenzie di mediazione troveranno nuovi impieghi, poiché il nuovo Re non riconoscerà come valide le concessioni e i contratti ora in essere.

Dichiarerà che quando sul Calvario comprò Adamo e la sua specie, comprò anche il dominio di Adamo, la terra (Efes. 1:14): egli la distribuirà, non solamente agli egoisti, agli avari e agli avidi, ma i suoi luoghi più fertili saranno dati agli “umili”, in accordo alla sua promessa sul sermone del monte. Matt.5:5


E’ di questo grande Re e giudice (testa e corpo) tipificato da Mosè, che il Signore dichiara:
“Lo Spirito dell’Eterno riposerà su di lui: spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timore dell’Eterno. Il suo diletto sarà nel timore dell’Eterno, non giudicherà secondo le apparenze, non darà sentenze per sentito dire, ma giudicherà i poveri con giustizia e farà decisioni eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca e col soffio delle sue labbra farà morire l’empio. La giustizia sarà la cintura dei suoi lombi e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.” Isa. 11:1-5.


CONTINUA. ...

gattosilvestro67 Inserito il  - 04 December 2013 : 14:28:45
L’intimità tra il Regno e i suoi “principi” terreni

Come dovremmo aspettarci, la comunicazione tra le due fasi o parti del Regno sarà facile e diretta; e di conseguenza la supervisione e istruzione del genere umano sarà completa –con i “principi” quali canali della comunicazione divina.


Questo sembra essere ciò che intimano le parole del nostro Signore a Nataniele: “In verità, in verità vi dico che da ora in poi vedete il cielo aperto e gli angeli di Dio [i messaggeri di Dio, i “principi” della nuova dispensazione ] salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.” (Giov. 1:51)

Non fu il sogno di Giacobbe della scala tra la terra e il cielo e del passare avanti e indietro dei messaggeri, tanto una profezia quanto un sogno, che preannunciava la veniente stretta comunicazione tra il Regno Celeste e il mondo, in cui Giacobbe stesso avrebbe avuto un ruolo partecipando alla benedizione del mondo in qualità di uno dei messaggeri della comunicazione? Crediamo che questo ne fosse l’intento. Gen. 28:10-12


Che Mosè, il mediatore del Patto della Legge, fu un tipo del Cristo, il Mediatore del Nuovo Patto, è chiaramente insegnato nelle Scritture e generalmente riconosciuto dagli studiosi biblici; ma non tutti hanno riconosciuto che Mosè fosse un tipo dell’intero Cristo –testa e corpo- e che in questo senso l’intera età del Vangelo è stata il periodo della risurrezione di Cristo.

Questo, comunque, è la sola applicazione del tipo che si adatta a un numero di casi: per esempio in Atti 3:22,23
All’istituzione del Patto della Legge, al Monte Sinai, Mosè sembra essere stato un tipo del Cristo completo (testa e corpo) all’introduzione dell’età milleniale, quando il Nuovo Patto sarà introdotto nel mondo – dopo “il suono della grande [settima] tromba”, le nere tenebre e “il grande terremoto”, ecc., del Giorno di Vendetta avranno spaventato il genere umano e lo avranno reso pronto ad ascoltare la voce del Grande Insegnante, e lieto di accettare il suo Nuovo Patto.

Questo è esposto con chiarezza dall’apostolo Paolo (Ebr. 12:18-22) che sembra segnare ogni passo del parallelismo. Israele si è avvicinato ed ha alla fine raggiunto il Monte Sinai, tanto da poterlo toccare, e da esso emanavano tali visioni e suoni spaventosi che tutti ebbero timore e tremarono: ma noi ci stiamo avvicinando al Monte Sion con la sua gloria e le sue benedizioni meravigliose di gran lunga superiori a quelle del Sinai; ma ad accompagnare queste più grandi benedizioni ci sarà il più terribile suono di tromba, tenebre e lo scuotimento della terra – lo scuotimento finale di tutto ciò che può essere scosso (tutto ciò che è peccaminoso e contrario al divino volere), così che solo quello che è vero e durevole può rimanere.

La soluzione dell’intero soggetto è nelle parole: “Perciò, ricevendo [noi che lo anticipiamo] il regno che non può essere scosso, mostriamo gratitudine, mediante la quale serviamo Dio in modo accettevole.” Ebr. 12:28


Continuando la disamina di questa illustrazione, notiamo che dopo di ciò Mosè salì sul Monte (Regno) e fu glorificato in forma tipica; cioè, la pelle della sua faccia risplendé così che Israele non poteva guardarlo.

Questo sembrerebbe tipificare il completamento della Chiesa (Cristo, testa e corpo) nella gloria. E il velo che Mosè dopo di ciò indossava davanti al popolo, ma che ripose quando con il Signore sul Monte sembrava tipificare la fase terrena del suo Regno, i “principi della terra” attraverso i quali il Cristo parlerà al popolo e sarà rappresentato, nascondendo la sua gloria.

Questa sembra essere una sorprendente illustrazione dell’intima relazione che esisterà tra i “Principi” terreni e i celesti Re e Sacerdoti.

Mosè che sale sul monte per comunicare con Dio mentre la montagna era ammantata di nuvole in cui sfolgoravano i fulmini, e la terra tremava mentre i tuoni rombavano, rappresentava il fatto che il corpo di Cristo sarà completato, gli ultimi membri “mutati” e ricevuti nel Regno al tempo in cui il presente ordine di cose viene cambiato, nel mezzo del grande tempo di tribolazione di cui la terra non ha mai avuto prima esperienza.


CONTINUA. ...
gattosilvestro67 Inserito il  - 24 November 2013 : 15:14:54
Così vediamo che quando giunge il tempo di Dio per l’insediamento del suo Regno tra gli uomini, i suoi agenti saranno tutti ampiamente pronti per il servizio e i loro colpi da maestro di saggia politica, la loro moderazione e il loro dignitoso autocontrollo, e il loro personale esempio di ogni virtù e grazia attrarrà gli uomini e velocemente li arruolerà –purificati dalla grande tribolazione- in cooperazione attiva.

Anche prima della rivelazione della loro identità, senza dubbio il popolo d’Israele avrà preso atto della loro preminenza sopra gli altri uomini.


Per di più, ricordiamoci che il vero progetto del grande tempo di tribolazione, che ora si avvicina al culmine è di spezzare i cuori di pietra di tutto il mondo, di piegare nella polvere gli orgogliosi e di fendere il terreno incolto con profondi solchi di pena, tribolazione, dolore e così rendere il mondo pronto per le grandi benedizioni del Regno Milleniale.

E servirà al proposito desiderato: come il profeta dichiara, “quando i tuoi giudizi [del Signore] si manifestano sulla terra, gli abitanti del mondo imparano la giustizia.” (Isa. 26:9)

Per quel tempo tutti avremo compreso che schemi egoistici e tutti gli schemi che possono essere concepiti e portati avanti da uomini decaduti sono difettosi, e conducono solo a vari gradi di tribolazione e confusione. E tutti per quel tempo desidereranno ardentemente un regno di giustizia, ma dispereranno di ottenerlo –pochi saranno consapevoli di quanto imminente sarà.


In quel tempo, le speranze del Regno a lungo nutrite da Israele, saranno ravvivate tra coloro che, saranno stati radunati in Palestina mossi dal rispetto per le promesse. Quando a questi gli antichi degni dichiareranno la loro risurrezione e la forma del giusto governo che dovrà essere stabilita, il piano sarà senza dubbio riconosciuto come appartenente al Signore, e quando tutti loro apprenderanno che il vero regno sopra di loro è di natura spirituale e che Gesù, il crocifisso, ne è il Re e mentalmente, con l’occhio della fede, “quelli che lo trafissero lo vedranno” –allora, “faranno quindi cordoglio per lui, come si fa cordoglio per un figlio unico, e saranno grandemente addolorati per lui, come si è grandemente addolorati per un primogenito.

In quel giorno ci sarà un grande cordoglio in Gerusalemme.” E Dio “verserà sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo spirito di grazia e di supplicazione.” Zac. 12:10,11

La notizia della sconfitta delle schiere di Gog e Magog e della meravigliosa liberazione di Israele dai suoi nemici, sarà rapidamente seguita dalla notizia dell’apparizione dei “padri rinomati, risuscitati, e lo stabilimento di un governo con questi al suo capo, e della generale conversione di Israele al Messia lungamente rigettato.

E senza dubbio molto di questo passerà per una frode tra i Gentili: i Giudei saranno derisi come creduloni, e gli antichi degni saranno classificati come scaltri impostori.
Ma le benedizioni intervenute alla riorganizzazione del governo sotto i nuovi auspici in Palestina, opereranno tali meravigliosi e rapidi cambiamenti al benessere di Israele da stupire il mondo allora anarchico e scoraggiato e da indurre molti a pensare e a dire –impostori o no- l’opera di questi uomini che pretendono di essere profeti risuscitati è proprio quello di cui il mondo ha bisogno!

Voglia Dio che essi prendano controllo di tutto il mondo e portino ordine e pace nel nostro disordine universale. E allora essi invieranno per ottenere che questi meravigliosi “principi” estendano ovunque il loro governo, il loro giogo di giustizia, che si è visto essere di vitale beneficio per Israele. Questo è dichiarato dal profeta con le parole seguenti: “Negli ultimi giorni avverrà che il monte [Regno] della casa dell’Eterno sarà stabilito in cima ai monti [come un Regno che stia in vetta o regni al di sopra di tutti i regni], e si ergerà al di sopra dei colli [i picchi più alti], e ad esso affluiranno tutte le nazioni.

Molti popoli verranno dicendo: ‘Venite, saliamo al monte [Regno] dell’Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri.’ Poiché da Sion [il Regno spirituale –il glorificato Cristo, testa e corpo] uscirà la legge e da Gerusalemme [il trono del governo terreno rappresentativo nelle mani dei “principi”] la parola dell’Eterno. Egli farà giustizia [in precedenza –nel grande tempo della tribolazione] fra le nazioni e sgriderà molti popoli.

Forgeranno [quale risultato dei rimproveri del Signore e in conseguenza della sua legge e della sua Parola] le loro spade in vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione e non insegneranno più la guerra.” Isa. 2:2-4; Mich. 4:1-4


CONTINUA. ...

gattosilvestro67 Inserito il  - 19 November 2013 : 20:20:42
Stabilito il governo della terra.


Non dobbiamo aspettare la fase terrena del Regno di Dio fino alla fine completa dei tempi dei Gentili (ottobre 1914 A.D.); poiché nel dare una durata di dominio ai Gentili fino a quella data Dio non fece alcun errore e non altera i suoi piani.

Quando sarà stabilita, la fase terrena del Regno di Dio, sarà israelita; poiché questo è l’impegno di Dio o patto con Abrahamo e il suo seme naturale. Anche il principale favore, il Regno spirituale, fu dapprima offerto all’Israele carnale, e sarebbe stato dato loro se fossero stati pronti di cuore per riceverlo alle condizioni che gli sono peculiari – di soffrire con Cristo e dopo essere glorificati con lui. (Rom. 8:17)

Israele in realtà desiderò e cercò il meglio che Dio aveva da dare; ma “Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti [il “piccolo gregge” selezionato sia dai Giudei che dai Gentili] l’hanno ottenuto e gli altri sono stati induriti” –non per sempre, ma fino a che l’elezione del seme spirituale, il medesimo Regno, non sia completata. Rom.9:31-33; 11:7,23,25-32


Mentre gli Israeliti in vari stadi di incredulità saranno nuovamente riuniti in Palestina sotto il favore divino, stando alla promessa, tuttavia nessuno sarà in alcun grado computato come una parte, o anche come sostenitore, o associato con la fase terrena del Regno, salvo che essi prima non riconoscono Cristo Gesù quale Figlio di Dio, il solo Redentore e Liberatore di Israele e del mondo.


L’inizio della fase terrena del Regno alla fine del 1914 A. D. comprendiamo che consisterà interamente dei santi dei tempi antiche risuscitati –da Giovanni il Battista fino ad Abele- “Abrahamo, Isacco, Giacobbe e tutti i santi profeti.” (Paragonare Matt. 11:11; Luca 13:28; Ebrei 11:39,40.)

Mentre questi antichi degni non avranno né parte né sorte nel Regno spirituale, perché non “chiamati” a ciò, questa alta o “celeste chiamata” non essendo possibile fino a dopo che il riscatto è stato pagato dal nostro Signore Gesù, tuttavia essi occuperanno un ruolo privilegiato sopra il mondo, avendo attestato la loro fede e il loro amore durante il Regno del male, in modo approvato da Dio.

Così essi furono preparati e si dimostrarono meritevoli per essere ministri terreni e rappresentanti del Regno spirituale. In armonia con questo è scritto nei Salmi, rivolto a Cristo: “I tuoi figli prenderanno il posto dei tuoi padri; tu li farai principi [uomini preminenti, capitani] per tutta la terra.” Salmo 45:16


Questi antichi degni saranno dissimili dal resto del genere umano non solo nel fatto che la loro prova è passata mentre la prova del mondo in generale sta appena per cominciare; ma essi saranno dissimili da loro anche nel fatto che avranno raggiunto la ricompensa della loro fedeltà –essi saranno uomini perfetti, essendo stato completamente ripristinato in loro tutto ciò che fu perso in Adamo di quanto moralmente e mentalmente è gradito a Dio, e la perfezione dei poteri fisici.

Così essi non solo saranno i “principi” o capi della terra (i rappresentanti terreni del Regno Celeste –Cristo e la sua Chiesa), ma essi individualmente, saranno rappresentativi di tutto ciò che gli obbedienti volenterosi possono conseguire sotto il Nuovo Patto.


Quando Abrahamo, Isacco, Giacobbe e tutti gli antichi degni saranno stati risuscitati e appariranno in mezzo agli Israeliti nuovamente radunati, in prossimità della conclusione del tempo della tribolazione finale di Giacobbe con Gog e Magog, i loro superiori poteri mentali li faranno distinguere rapidamente dagli altri.

Inoltre, le loro menti perfette afferreranno velocemente la conoscenza e le invenzioni del giorno attuale; ed essi saranno peculiari in molti aspetti, come fu l’uomo Cristo Gesù, di cui il popolo disse –Come mai costui sa di lettere, senza aver fatto studi? (Giov. 7:15)

E mentre Gesù insegnava al popolo in modo positivo, definito, chiaro e senza dubbi e non in modo confuso, come facevano gli scribi, così sarà con gli antichi degni resi perfetti quando essi appaiono tra gli uomini. Inoltre, questi degni, “principi”, avranno comunicazione diretta con il Regno spirituale (Cristo e la Chiesa) come il nostro Signore l’aveva con gli angeli, e come Adamo godette di simile comunione personale prima di giungere sotto la sentenza divina come trasgressore.

Questi “principi” della nuova terra (il nuovo ordine della società) saranno pienamente qualificati per la posizione onorevole a loro assegnata.


CONTINUA. ...

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