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Lasciato il - 04 May 2010 : 17:13:32
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POST di CieloSegreto ************************************************************************************** <Per stimolare la discussione, tu domandi: “Quale è la vera chiesa, è costituita da un solo gruppo?" Le domande sono importanti, ma anche se sono sincere occorre stare attenti a come si pongono. Potrebbero essere pregiudizievoli e allontanare dalla ricerca della verità. Infatti, la tua domanda – così com’è posta – dà per scontato due cose: 1. Che esista una vera chiesa; 2. Che essa possa essere costituita da uno o più gruppi. Se così fosse, per individuarla il procedimento potrebbe essere solo quello di passare in rassegna ciascuna chiesa per vedere – Bibbia alla mano – quale si attenga alla Scrittura. Sei così certo che alla fine la troverai? Forse rimarresti deluso. Mi pare che la domanda giusta da porre sia: “Cos’è la chiesa di cui parlò Yeshùa?”. La parola “chiesa” deriva dal greco e significa “l’insieme delle persone CHIAMATE FUORI”, chiamate fuori dal “mondo”. “Chiamati da Gesù Cristo” (Rm 1:6); “Chiamati ad essere santi” (Rm 1:7, TNM). È Dio che chiama: “Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria” (1Ts 2:12). “Sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono CHIAMATI secondo il suo disegno” (Rm 8:28). “Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo” (1Cor 1:9). “Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata” (2Tm 1:9). “Vi ha chiamati alla sua gloria eterna” (1Pt 5:10). Costoro sono “i chiamati, gli eletti e i fedeli” (Ap 17:14), coloro “che osservano i comandamenti di Dio” (Ap 12:17). “Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti”. - Mt 22:14. I “chiamati fuori” (la chiesa) sono chiamati individualmente. Nel primo secolo la chiesa era ben individuabile, giacché c’era solo la primitiva congregazione dei discepoli di Yeshùa. Poi, come Paolo aveva previsto, si verificò l’apostasia: “Si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli” (at 20:29,30). Da allora, iniziarono le divisioni e le suddivisioni: la miriade di chiese oggi presente dimostra quanto si sia estesa l’apostasia. Non bisogna però dimenticare che la chiamata di Dio continua: Dio continua a chiamare individualmente quelli che sono suoi. “Il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: IL SIGNORE CONOSCE QUELLI CHE SONO SUOI”. – 2Tm 2:19. Attualmente, il grano è frammischiato alla zizzania. Nella parabola del seme eccellente Yeshùa insegna che satana semina “le zizzanie in mezzo al grano”; ai servi che vorrebbero estirparle, il padrone dice: “Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: 'Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio'” . – Mt 13:25,30. La chiesa è quindi composta dai “chiamati fuori” che si trovano in mezzo ai falsi discepoli. Ma “il Signore conosce quelli che sono suoi”. “Non quelli che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che l'OSSERVANO saranno giustificati. Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che QUANTO LA LEGGE COMANDA È SCRITTO NEI LORO CUORI, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda. Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo”. – Rm 2:13-16>> **************************************************************************************** La mia opinione sulla Chiesa è questa:
Dal momento che Gesù disse che "Io fonderò la mia chiesa e le porte dell'Ades non la sopraffarranno" è ovvio che ci sarebbe sempre stato un gruppo di persone che la avrebbero costituita, attraverso i tempi.
Come tu giustamente dici, nel primo secolo era abbastanza facile distinguere questo gruppo ma poi col sopraggiungere dell'allontanamento dalla vera fede, cioè dell'apostasia, cominciò ad essere sempre più difficle individuare quelli "veri" e quelli "falsi" fino a giungere ai tempi nostri con il caos più completo!
Quindi, secondo me, oggi nessun gruppo o denominazione può dire di rappresentare la vera chiesa di Cristo.
D'altra parte le parole di Cristo affermano che una chiesa di deve essere. Quindi anche se da un punto di vista umano, cioè fisicamente, non si riesce ad individuare un unico gruppo che soddisfi tutti i requisiti richiesti, dal punto di vista di Dio c'è.
Infatti, dall'alto, Egli legge i cuori degli uomini e vede quelli che sono degni di fare parte della sposa di suo Figlio; questi, tutti insieme, costituiscono la Chiesa, pur essendo sparsi fra le varie denominazioni o per il mondo. Quindi ci possono essere veri membri della Chiesa, che però solo Dio conosce, tra cattolici, protestanti, ortodossi e studenti biblici! Bisogna tenere a mente che a Dio, più che le dottrine, interessa l'amore che che uno ha e che dimostra ( vedi il meraviglioso discorso di Paolo ai Corinti )
In attesa di commenti, pace a te e a tutti gli altri Ciao
Scritto Da - ren il 04 Maggio 2010alle ore 17:42:06 |
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Lasciato il - 04 May 2010 : 19:09:14
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Caro Ren, mi trovi d’accordo. Io pure sono convinto, come tu dici, che “Egli legge i cuori degli uomini e vede quelli che sono degni di fare parte della sposa di suo Figlio; questi, tutti insieme, costituiscono la Chiesa, pur essendo sparsi fra le varie denominazioni o per il mondo”. Mi piace molto ciò che hai scritto: “A Dio, più che le dottrine, interessa l'amore che uno ha e che dimostra”. Questa tua affermazione è molto biblica. Purtroppo, ci sono denominazioni religiose (leggi Testimoni di Geova) che insistono sulla “conoscenza”, e non sanno cos’è la conoscenza come la Bibbia la intende. Per loro la conoscenza è quella intellettuale, mentale, che si ottiene con lo studio. Nella Bibbia la conoscenza non è questa; questo è un concetto occidentale. Nella Scrittura, la conoscenza è quella semitica e mediorientale, quella fatta per esperienza. Noi, tanto per fare un esempio, possiamo studiare la biografia di qualcuno e venire a sapere tutto di lui, e allora diciamo di conoscerlo (concezione occidentale). La nipotina di un anno di quel personaggio forse non sa neppure come si chiama suo nonno e cosa faccia, ma ne SPERIMENTA l’amore stando con lui. Ecco, quest’ultimo caso illustra la conoscenza in senso biblico. C’è poi qualcosa di più importante che conoscere. Ed è ESSERE CONOSCIIUTI. Paolo dice ai galati: “Ora che avete conosciuto Dio . . .”. Poi si corregge: “O piuttosto che siete stati conosciuti da Dio” (Gal 4:9). A che ci serve studiare tutta la Bibbia, saperne capitoli e versetti, essere maestri nel citarla, se poi Dio si gira dall’altra parte e non ci degna di uno sguardo? Tornando alla Chiesa, credo che questa rimanga nascosta. “La vostra vita è nascosta con Cristo in Dio”. - Col 3.3. Tu dici: “A Dio, più che le dottrine, interessa l'amore che uno ha e che dimostra”. E dici bene, Ren. Non vorrei di nuovo mettere il dito nella piaga, ma io abbino l’amore a ciò cui l’abbina la Bibbia: “Questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti”. - 1 Gv 5:3. Possa Dio benedirci e aiutarci a ubbidirgli.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 07 May 2010 : 12:30:22
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Parlando della Chiesa, io credo sia irrilevante che sia riconosciuta dagli uomini, ma piuttosto che sia riconosciuta da Cristo quale sua Sposa. Non dobbiamo dimenticare che nell’Apocalisse la donna (la Chiesa) fugge nel deserto, lì, è appartata e nutrita da Dio per 1260 giorni (durante tutta l’età evangelica) ed è quindi in una condizione appartata o nascosta ancor meglio separata dalle cose del mondo.
Il nutrimento lo fornisce Dio, attraverso la sua Parola, o unicamente attraverso i canali da Lui stabiliti che sono stati i sette angeli mandati alle sette chiese durante tutta l’età del Vangelo come stabilisce Apocalisse 1:20.
Coloro che sono consacrati al Signore sanno che la loro salvezza non dipende nell' appartenere ad una denominazione anziché ad un'altra, la salvezza la devono “all’Agnello che siede sul Trono” Apoc. 7:10.
E’ chiaro che in questo tempo benedetto da tanta conoscenza delle Sante Scritture, noi discepoli di Gesù appartenenti alla Grande Famiglia della Fede, troviamo più gioia nell’associarsi con fratelli che condividono la maggior parte delle dottrine della Bibbia con noi, che magari associarci con fratelli che credono in un Dio trino o in un inferno di fiamme di fuoco, o con persone che credono nell’immortalità dell’anima umana, ma certamente sappiamo che non dipende con chi ci associamo, ma da l’impegno che metteremo nello scrutare le Scritture e mettere in pratica ciò che lo spirito rivela ad ognuno secondo le sue potenzialità.
L’unica esigenza che il Signore chiaramente richiede nel Vangelo da ognuno di noi indipendentemente dalla conoscenza che abbiamo e dall’intendimento più o meno giusto; è quello di VEGLIARE.
Quante volte nelle sue parabole il Signore ci raccomanda di vegliare! In continuazione! Lui vuole che i membri della sua Chiesa siano vigili! Ecco questa sì che è un segno per riconoscere i nostri veri fratelli! Marco 13:36-37. Sì in ogni tempo della storia dell’uomo, il Signore si è manifestato a noi con l’adempimento delle sue Profezie, ed oggi più che mai vedendo avvicinarsi il “Giorno” dobbiamo come consacrati riconoscere”i tempi e le stagioni che stiamo vivendo” questo è ciò che ci consentirà di essere al riparo nel Giorno della sua ira, e non certo l’appartenenza ad un gruppo anziché ad un altro.
Noi abbiamo l’obbligo di non discriminare alcuno, ed abbiamo l’obbligo di amare i nostri nemici, quanto più dovremo amare coloro che in qualsiasi religione si professano cristiani e discepoli del Signore, e poiché non conosciamo il cuore dell’uomo, dobbiamo vedere sempre nel nostro prossimo il nostro fratello, indipendentemente a qualunque credo professi o a qualunque chiesa appartenga. Solo il Signore saprà scegliere i Suoi, noi siamo tutti partecipanti UGUALI in questa scelta.
Scritto Da - gattosilvestro67 on 07 Maggio 2010 12:33:01
Scritto Da - gattosilvestro67 on 07 Maggio 2010 13:36:52
Scritto Da - gattosilvestro67 on 07 Maggio 2010 13:41:03
Scritto Da - gattosilvestro67 on 07 Maggio 2010 13:49:21 |
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vlady
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Lasciato il - 07 May 2010 : 19:23:16
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Vorrei fare una domanda in tema. Nella Chiesa del Signore ce la "zinzania"? Io penso che no. Nelle "chiese" nominali sono presenti le zinzanie? Secondo me SI! E come! Stanno fiorendo direi. Stanno prosperando, e si stanno "legando" tutti insieme in vista del arrivo di "giorno di Geova" per essere bruciati. Quindi se la Chiesa di Cristo non contiene la "zinzania" ma solamente il "grano", allora sua Chiesa e qualcosa molto piu superiore di organizazioni umani. |
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Lasciato il - 08 May 2010 : 07:33:46
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Caro Vlady, per rispondere alla tua domanda è meglio avere davanti la parabola del grano e delle zizzanie. “Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. 27 E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: ‘Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?’ 28 Egli disse loro: ‘Un nemico ha fatto questo’. I servi gli dissero: ‘Vuoi che andiamo a coglierla?’ 29 Ma egli rispose: ‘No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. 30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: 'Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio’”. - Mt 13. Tu domandi se “nella Chiesa del Signore c’è la ‘zizzania’” e poi dici che pensi di no. Eppure, la parabola dice chiaramente che grano e zizzanie convivono. Yeshùa dice con chiarezza: “Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura”, quindi attualmente sono INSIEME. Tu pensi che “nelle ‘chiese’ nominali sono presenti le zizzanie” e che “stanno fiorendo”. Ma la parabola parla di un UNICO CAMPO in cui crescono sia zizzanie sia grano. Come fai a dire che le zizzanie “si stanno ‘legando’ tutte insieme in vista del arrivo di ‘giorno di Geova’ per essere bruciate”? Ciò non è possibile, perché è compito degli angeli ‘legarle in fasci’. Nota anche che prima di essere ‘legate in fasci’ gli angeli devono coglierle: non sono quindi ancora ‘legate in fasci’ e lo saranno solo dopo la raccolta angelica. Quindi non è vero che, come dici, “la Chiesa di Cristo non contiene la ‘zizzania’ ma solamente il ‘grano’. Riassumendo: - Esiste un solo e unico campo. - Grano e zizzanie stanno insieme. - Le zizzanie non sono legate tra loro. - Yeshùa non vuole che vengano separati. - Solo alla fine dei tempi gli angeli interverranno per dividerli.
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Lasciato il - 08 May 2010 : 08:03:57
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Un'ultima riflessione. All'inizio il "nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano", quindi le zizzanie erano in mezzo al grano. Si noti poi che alla fine, però, gli angeli devono raccogliere le zizzanie in fasci. Segno che sono cresciute e si sono moltiplicate. Il grano invece è raccolto nel granaio senza essere in fasci. Se all'inizio le zizzanie erano in mezzo al grano, alla fine è il grano (la chiesa) ad essere in mezzo alle zizzanie (le false religioni). |
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flora
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Lasciato il - 08 May 2010 : 15:01:30
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,,Esiste un solo e unico campo. - Grano e zizzanie stanno insieme. - Le zizzanie non sono legate tra loro. - Yeshùa non vuole che vengano separati. - Solo alla fine dei tempi gli angeli interverranno per dividerli."
E quelo che ha scritto CieloSegreto
Vorrei comentare io penso che esisteva(al passato) un unico campo, perché dal un certo momento,(Matteo13:30)e nel Apocalisse18:4, il Signore chiama i suoi da uscire fuori dal questo campo
Fino al quel tempo, vero, sono state insieme il grano e la zizzanie, ma Matt.13:30, nella ultima parte del versetto, si parla di una mietitura e una separazione;
Da qui, i ultimi due pensieri di CieloSegreto non sembrano stare: Gesù ha previsto la separazione nel tempo della mietitura, e il versetto indica che la zinzzania e ,,coglieta". Lui non voleva separarli prima(quasi tutta l'età Vangelica sono state insieme), ma dopo un certo momento(Apoc18:4), si: SEPARAZIONE IL PROCESO DI MIETITURA A PIU PARTI, FASI(ma di questa forse parliamo un altra volta)
Non vi sembra che ,,i facsi" sono già coglieti ? Esempio: la denominazione x, la demoninazione y,....ecc...ecc?
Basta guardare in torno, per capire i tempi e i momenti, per non sorprenderci il giorno di Gesù, come un ladro(1 Tess.5:1-2)
Scritto Da - flora on 08 Maggio 2010 15:06:33
Scritto Da - flora on 08 Maggio 2010 15:11:54 |
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Lasciato il - 08 May 2010 : 16:54:05
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Cara Flora, dopo aver riconosciuto che “fino al quel tempo, vero, sono state insieme il grano e la zizzanie”, tu citi Mt 13:30, nella ultima parte del versetto, in “cui si parla di una mietitura e una separazione”. Vediamo. “Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: 'Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio'”. Tu commenti così: “Da qui, gli ultimi due pensieri di CieloSegreto non sembrano stare”. I miei due ultimi pensieri erano: - Yeshùa non vuole che vengano separati. - Solo alla fine dei tempi gli angeli interverranno per dividerli. Riguardo al primo facevo riferimento alle parole di Yeshùa: “I servi gli dissero: ‘Vuoi che andiamo a coglierla [la zizzania]?’ Ma egli rispose: ‘NO, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura’”. – Mt 13:28-30. Riguardo al secondo facevo riferimento a: “Al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: 'Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio'”. – Mt 13:30. Mi pare quindi che i due punti siano biblicamente corretti. Poi tu citi Ap 18:4: “Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi”. Ma cosa c’entra questo invito con la separazione? Casomai, il riferimento è ad Ap 14:15,16: “Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che stava seduto sulla nube: ‘Metti mano alla tua falce e mieti; poiché è giunta l'ora di mietere, perché la mèsse della terra è matura’. Colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta”. Quello di separarsi da Babilonia la Grande è un invito, se vuoi una chiamata. Ma la mietitura è altro, perché viene compiuta dagli angeli. Non si tratta, nella mietitura, di persone che sono invitate a uscire, ma dell’azione potente degli angeli. Nota poi l’aspetto temporale. In Ap, dopo che l’uscita del popolo di Dio, Babilonia è ancora lì, in attesa di essere distrutta. Ma nella mietitura la sequenza è diversa: “'Cogliete PRIMA le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle”; solo dopo il grano viene raccolto nel granaio. Tu parli di mietitura in “più parti”, ma nella Bibbia avviene solo una volta e tutta insieme. Infine domandi: “Non vi sembra che ‘i fasci’ sono già colti?” E porti come esempio: “La denominazione x, la denominazione y,....ecc...ecc”. A me non sembra per niente che i “fasci” siano colti: il fatto che le “denominazioni x e y” siano ancora vive e vegete mostra che gli angeli non le hanno ancora raccolte, perché se lo fossero sarebbero già nel fuoco ovvero distrutte. È proprio guardando attorno, capendo “i tempi e i momenti” che dobbiamo vegliare per non essere sorpresi dal giorno di Yeshùa che verrà come un ladro e in cui “una rovina IMPROVVISA verrà loro addosso”. - 1Ts 5:1-2.
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