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gattosilvestro67
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Lasciato il - 12 April 2016 : 07:17:03
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12 Aprile
Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse partecipazione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse partecipazione con il Corpo di Cristo? Poichè … sebbene in molti tutti partecipiamo dell’unico pane. 1 Corinti 10: 16,17.
C’è un solo calice, anche se c’è il succo di tanti chicchi d’uva, come anche c’è un solo pane, anche se c’è tanti grani.
I grani non possono mantenere la propria individualità e la propria vita se vogliono diventare pane per gli altri.
Le uve non possono mantenersi come uve se vogliono costituire uno spirito vivificante; e così vediamo la bellezza della dichiarazione dell’apostolo, che il popolo di Dio è partecipe ad un unico pane e ad un unico calice. …
Non c’è alcun altro modo per ottenere la nuova natura che accettare l’invito del Signore, di bere dal Suo calice e di essere spezzati insieme a Lui come membri di quel unico pane e seppelliti con Lui nel battesimo nella Sua morte, e così ottenere con Lui la gloria, l’onore e l’immortalità nella risurrezione. Z.’01 – 76.
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olly
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Lasciato il - 12 April 2016 : 20:06:05
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| SANTA CENA |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 13 April 2016 : 07:49:13
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13 Aprile
Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. Giovanni 6:53.
Lietamente, caro Signore, mangiamo (ci appropriamo per le nostre necessità) il merito della Tua pura natura sacrificata per noi - per la nostra giustificazione.
Lietamente parteciperemo anche al calice della sofferenza con Te, rendendoci conto che soffrire con Te è un privilegio, affinchè al tempo stabilito possiamo anche regnare con Te – morire con Te, affinchè nel futuro eterno possiamo vivere con Te, essere simili a Te e condividere il Tuo amore e la Tua gloria come la Tua Sposa.
Oh! Che possiamo essere fedeli, non solo nell’adempimento del simbolo, ma anche nella realtà. Benedetto Signore, noi udiamo la Tua Parola dicendo: “Voi berrete il calice che io berrò, e sarete battezzati nel battesimo del quale io sarò battezzato”.
Signore, noi non siamo da noi stessi capaci di sacrificare così, ma la Tua grazia è sufficiente per noi, perchè noi siamo interamente Tuoi, adesso e per sempre. Z ’99 – 51.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 14 April 2016 : 07:35:05
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14 Aprile
Perché ha versato la sua vita fino a morire, ed è stato annoverato fra i malfattori. Isaia 53:12.
Come ognuno che segue le orme del Maestro deve per forza avere alcune delle esperienze Getzemanesi, così anche ognuno deve almeno gustare di tutte le esperienze del Maestro.
Non dimentichiamo dunque, di guardare intorno a noi per l’opportunità di servire i “fratelli” i “piccoli”, i membri del corpo di Cristo.
Ciascuno sia attento di non aggiungere ai rimproveri che devono cadere sopra tutti i seguaci dell’Agnello, ma al contrario, di offrire parole di simpatia e di aiutare gli uni gli altri a portare le croci, le difficoltà e le prove della via.
In questo modo potremo meglio dimostrare al nostro Signore e Capo quanto avremmo apprezzato l’opportunità di aiutarLo a portare la Sua croce alla via verso il Calvario. Z. ’99 – 125.
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olly
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Lasciato il - 14 April 2016 : 13:17:16
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| SI PARLA DEL NOSTRO SALATORE GESU' CRISTO IL FIGLIO DI DIO |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 15 April 2016 : 08:38:10
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15 Aprile
“Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito”. Luca 23:46.
Pieno di fiducia, il nostro caro Redentore guardò al Padre, e pieno di fede dichiarò di rimettere tutta la Sua vita e tutte le Sue speranze benedette per il futuro, all’amore e alla potenza del Padre – per essere provvedute in armonia con il piano e la Parola del Padre.
E così noi, come seguaci sulle orme del nostro Maestro, dobbiamo guardare avanti con fede, e nell’ora della nostra morte confidiamo tutti i nostri interessi alla custodia di Colui che manifestò il Suo amore per noi, non solo nel dono di Suo Figlio come nostro Redentore, ma durante tutto il nostro viaggio – nella Sua cura provvidenziale, come pure nelle Sue grandissime e preziose promesse che vanno avanti a noi e ci danno forza, conforto e sicurezza. Z. ’99 – 128.
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olly
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Lasciato il - 15 April 2016 : 13:57:54
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| GESU' MORENDO SI CONSEGNO' A SUO PADRE GEOVA |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 16 April 2016 : 07:04:09
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16 Aprile
“Essi saranno miei”, dice l’Eterno degli eserciti “nel giorno in cui preparo il mio particolare tesoro, e li risparmierò, come un uomo risparmia il figlio che lo serve”. Malachia 3:17.
Se il Signore ci avesse mandato in cerca della Sua Sposa, forse noi avremmo raccolti alcuni che Egli avrebbe rigettati come indegni - perchè noi siamo incapaci di leggere il cuore.
Questo pensiero ci dovrebbe rendere molto umili, gentili e mansueti verso tutti, e molto fiduciosi nel Signore, molto inclinati a cercare la Sua guida in rispetto al nostro lavoro come Suoi servitori, appunto come Samuele ricorse al Signore in connessione con l’unzione di Davide. Z ’03 – 223.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 17 April 2016 : 07:49:07
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17 Aprile
L’unzione che avete ricevuta da Lui, dimora in voi. 1 Giovanni 2:27.
La benedizione ed il potere del Signore accompagnarono in qualche modo l’unzione di Davide – anche se non possiamo capire come - rendendolo idoneo a progredire nella conoscenza, ecc., e preparandolo ai doveri della carica per la quale fu unto.
Allora, non possiamo noi considerare l’unzione della Chiesa dal tempo che fu accettata dal Signore, come un anti-tipo di quella di Davide?
La nostra non è un’unzione fisica, neanche le benedizioni conferite sono di un carattere temporale: è come Nuove Creature che noi cresciamo in grazia, conoscenza ed amore; e come Nuove Creature saremo resi perfetti fra breve nella Prima Risurrezione, e giungeremo sul trono con il nostro Signore e Maestro, il nostro Capo. Z. ’03 – 223.
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olly
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Lasciato il - 17 April 2016 : 15:28:24
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| GESU' FU UNTO CON LO SPIRITO SANTO DI GEOVA |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 18 April 2016 : 08:37:20
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18 Aprile
Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Ma, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perchè anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. 1 Pietro 4:12, 13.
In un mondo ostile non possiamo aspettarci altro che subire gli oltraggi del nostro Maestro, perchè il servo non è maggiore del suo Signore. Il mondo, la carne e il Diavolo si oppongono alla nostra via: vi sono lotte interne e timori esterni, e molte sono le frecce ed i dardi infuocati che sono diretti ai giusti.
Ma qual è l’attitudine sicura dell’anima sotto le afflizioni e prove severe?
Non è aspettando e vegliando in silenzio davanti a Dio per vedere la Sua guida e la Sua volontà in ogni cosa, prima di presumere a toccare cose che spesso implicano così tanto?
Quindi, il Salmista suggerisce dicendo: “Io sono stato muto e quieto, ho aspettato e taciuto il bene” (anche da fare o dire quello che sembrava bene al mio cospetto). Z. ’96 – 31.
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olly
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Lasciato il - 19 April 2016 : 14:01:16
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| GESU' AVVERTI' I SUOI SEGUACI CHE SAREBBERO STATI PERSEGUITAI |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 19 April 2016 : 16:27:43
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19 Aprile
Poichè la bocca parla dall’abbondanza del cuore. L’uomo buono dal buon tesoro del cuore trae cose buone; ma l’uomo malvagio dal suo tesoro malvagio trae cose malvagie. Matteo 12:34, 35.
La nostra prima preoccupazione dovrebbe essere dunque per il cuore - che le sue affezioni e disposizioni possano essere pienamente sotto il controllo della grazia divina; che ogni principio di verità e giustizia vi possa risiedere; che giustizia, carità, benevolenza, amabilità fraterna, amore, fede, umiltà, temperanza, suprema riverenza per Dio e Cristo, ed un fervente amore per tutte le bellezze della santità, possano essere fermamente stabilite come principi dominanti della vita.
Se questi principi saranno fissati, stabiliti nel cuore, allora dal buon tesoro del cuore, la bocca parlerà parole di Verità, sobrietà, sapienza e grazia. Z. – ‘96 – 30.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 20 April 2016 : 07:58:15
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20 Aprile
Chi è fedele nel poco, è anche fedele nel molto. Luca 16:10.
Ciò non vuol dire che il popolo del Signore si debba accontentare dell’abitudine della vita giornaliera nella casa o al lavoro, e devono dire a se stessi: “Dio accetta il mio lavoro come se fosse dato direttamente a Lui in un’altra forma più desiderabile”, ma vuol dire che ogni persona così situata deve, giorno per giorno, attentamente esaminare i suoi doveri e obblighi terreni, per vedere in qual modo può, giustamente e propriamente, mettere da parte momenti, ore e giorni dal servizio delle cose e interessi terreni per darli in sacrificio per le cose e gli interessi spirituali, suoi o degli altri.
Il cuore consacrato, il sacerdote sacrificante, è quello che utilizza i momenti che volano rapidamente, usandoli per quanto è possibile negli affari del Padre. Z. ’03 – 407.
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olly
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Lasciato il - 20 April 2016 : 13:30:22
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| SI PARLA DI QUELLO CHE CI INTERESSA E LA FEDELTA' SI VEDE DAI PICCOLI GESTI |
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