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gattosilvestro67
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Lasciato il - 26 January 2017 : 21:33:03
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________________________________________ COSA DICE LO SPIRITO ALLE CHIESE? DISCORSO DI ISAAC HOSKING - del 1929.
Amati amici è una gioia speciale per me di essere con voi e considero un onore raro ed un privilegio di parlare a questa assemblea. Nel passato tante volte ho parlato ai fratelli da questo pulpito, l’ultima occasione penso che fu 20 anni fa.
Ma da qualche lato questa occasione la considero un privilegio molto più grande di quelli di prima. In questa sera inizio ha parlare con un sentimento sia di gioia che di tristezza; di gioia perché così tanti del popolo di Dio siamo stati spinti dallo stesso spirito, di radunarci in questo posto, che tanti anni fa fu santificato attraverso la Presenza del Signore tramite il servizio ammirabile del nostro caro fratello Russel.
Abbiamo motivo di ringraziare che i fratelli venuti a questa assemblea fanno questo, essendo coscienti dello privilegio di usare la loro libertà per un pensiero individuale ed una fede personale e per venerare Dio in conformità a ciò che gli dice la loro propria coscienza.
E’ una tristezza cari amici di incontrarci qui ed in qualche maniera ci ricordiamo del passato: le prove, le esperienze più critiche che hanno preso inaspettatamente il popolo del Signore negli ultimi anni, causando tanto dolore e facendo a noi verificare i nostri cuori. Alcuni hanno portato pazienza e corrono bene, ma altri no. Però ci rendiamo conto che il nostro Padre celeste è ancora alla giuda, non abbiamo motivo di essere agitati e ansiosi, ma abbiamo tutti i motivi per essere in pace e in tutta tranquillità.
Il soggetto che provo a svolgere oggi potrebbe essere intitolato in due modi: SE CRISTO OGGI FOSSE NELLA CHIESA, o, COSA DICE LO SPIRITO ALLE CHIESE. Possiamo essere sicuri che se il Salvatore venisse oggi visibilmente in mezzo a noi per parlare alla Chiesa, Lui senza dubbio ci spiegherebbe cosa dice lo Spirito; con altre parole noi sentiremo cosa dice lo Spirito alle Chiese.
Cari amici venite con me per girare le lancette dell’grande orologio dell’età diciannove secoli indietro. Adesso siamo nella visione, prendendo il nostro posto nel più Santo Paese della terra. Siamo al Giordano, una persona speciale passa davanti a noi, presentandosi a Giovanni Battista, si battezza, ed è seppellito nelle acque del Giordano. Subito dopo questa segue una testimonianza meravigliosa, scesa dall’alto del cielo; una luce dal cielo e una manifestazione nell’immagine di una colomba, associata ad una voce: “Questo è il mio figlio molto amato nel quale io mi compiaccio”. Questo non è altro che il Figlio di Dio, Lui si allontana di là tranquillo e si ritira nella solitudine nel deserto. Più giorni e notti passa a contemplare in meditazione a pensare alle cose spirituali. Lui abita proprio alla presenza del Padre Celeste. Lui si impegna a conoscere la volontà di Dio per ciò che riguarda il suo ministero, per il quale è venuto ad adempierlo. Sono state permesse delle tentazioni dolorose per provarlo, in quel più penetrante pensiero e nella profondità della ubbidienza e della sua fedeltà.
CONTINUA. ...
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 12 February 2017 : 15:28:18
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Gesù tornò a Nazaret dove crebbe e secondo la sua abitudine, nel giorno del sabato, andò alla sinagoga. Si alzò per leggere Isaia 61 …. Mettendo a posto il rotolo si è seduto, e tutti gli occhi coloro che si trovavano nella sinagoga erano su di Lui. Egli disse: “Oggi si è compiuta questa scrittura. E tutti si meravigliavano delle parole piene di grazia e dicevano: Non è questo il figlio di Giuseppe? E lui rispose: Senza dubbio mi dovrete dire il proverbio: dottore guarisci te stesso!
Fai qui nel tuo paese quello che hai fatto a Capernaum” “In verità vi dico che nessun profeta è ricevuto a casa sua anzi nei giorni di Elia quando fu chiuso il cielo per non dare la pioggia tre anni e sei mesi, erano tantissime le vedove in Israele; però Elia non fu mandato a nessuna di loro ma fu mandato alla vedova di Saretta del Sidol. Tantissimi lebbrosi erano in Israele al tempo del profeta Eliseo ma nessuno di loro fu guarito eccetto il Namman il siriano. Tutti coloro che erano nella sinagoga udendo ciò si sono riempiti d’ira. Lo hanno cacciato fuori dalla città fino al ciglio del monte per precipitarlo giù, ma Egli passando in mezzo a loro se ne andò. Luca 4:14-30.
Così fu la descrizione di quel uomo ha parlato come mai nessun uomo ha parlato e si è presentato agli uomini per un momento fu accolto e ricevuto come una persona importante e saggia. Ma quando lui predicò apertamente la verità e la volontà del Padre loro non hanno visto niente di buono in lui niente da desiderare tutto da condannare e da rifiutare. La relazione ci dice come il Figlio di Dio entrò nella sinagoga, la Chiesa del suo tempo e cosa successe alla fine?
In tutti gli annali delle esperienze umane esiste una pagina con una macchia che esce in evidenza, più scura delle altre; e alla fine quando il libro del malvagio sarà finito e la storia del peccato finita, quella pagina supererà tutte le altre in orrore e ingiustizia. Questa pagina non è altro che il rigetto e l’uccisione del Salvatore del mondo. Lui fu mandato dalle dimore celesti, come quel più onorato visitatore che mai videro occhi umani; Lui venne come Figlio amato da Dio, amico dell’uomo; Lui è venuto con un cuore pieno di simpatia e comprensione; Lui è venuto per aiutare e benedire; Lui è venuto senza nessun scopo egoistico ma solo con un desiderio di mostrare l’amore del Padre per riportare l’umanità alla restaurazione.
Dalla presenza del Padre è venuto questo Figlio molto amato per compiere la grande missione. “Ma loro non lo hanno riconosciuto” Lui fu disprezzato e rigettato e dato alla morte. Guardando indietro al terribile peccato e alla tragedia del male che riempie le nostre storie, possiamo trovare una possibilità per scusare lo stato di peccato dell’uomo in genere, ma per quell’atto in cui hanno rigettato ed ammazzato il Cristo della Gloria che non ha conosciuto il peccato e non ha offeso nessuno, non esiste nessuna scusa. Però l’amore infinito di Dio ha pianificato che anche questo sarà perdonato.
Sono passati tanti secoli da quando il Salvatore entrò nella Sinagoga di Nazaret (Chiesa), fino alla nostra generazione, che pretende pietà dicendo: “è una vergogna che il Figlio di Dio fu maltrattato e rigettato” però è possibile che la nostra generazione pretenda di essere gli eletti di Dio, di pretendere di essere superiori alla Chiesa ebraica del tempo del nostro Signore? Se il Salvatore si presentasse adesso al suo popolo, sarebbe trattato meglio al confronto di diciannove secoli fa nella Sinagoga di Nazaret?
La caratteristica della esperienza umana è la seguente: la storia non appare ai suoi contemporanei come appare alla generazione futura. Per questo motivo è una cosa naturale che gli uomini di una generazione guardino a quelli del passato, quando sono state alcune crisi, si stupiscono di ciò che hanno fatto i loro simili, perché hanno scelto un tale corso così stolto. La spiegazione è: se guardiamo indietro agli atti dell’umanità nei periodi primari non abbiamo tutti i dettagli, fatti e circostanze, per quello non siamo capaci di giudicare le cose in modo maturo; così qualche volta ci sembra che noi non avremo fatto degli sbagli che la generazione prima aveva fatto, se eravamo al posto loro. La storia del mondo mostra che la tendenza della natura umana fu in tutti i tempi la stessa esperienza. Per questo spesso sentiamo “che la storia si ripete”; questo significa che il comportamento dell’uomo nelle diverse generazioni della storia umana sotto le stesse condizioni si è ripetuta di nuovo e di nuovo.
CONTINUA. ...
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 28 February 2017 : 20:40:19
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Queste osservazioni, cari amici, vi facciamo questa sera e ci impegniamo ad applicarle alle lezioni del passato per ricevere un aiuto spirituale e per poter decidere meglio la nostra posizione verso il Signore come membri della Chiesa dei tempi della fine. Noi abbiamo fiducia che ha coloro che solo eletti nel favore e nella Compagnia Divina, come membri nella Chiesa di Cristo, in questa dispensazione, gli fu accordato un posto molto preminente nella Bibbia, specialmente nel Nuovo Testamento.
Noi tutti siamo d’accordo che il punto principale del Piano di Dio, per ciò che riguarda questa età è la preparazione della Chiesa per la sua glorificazione insieme al Signore ed al Suo Maestro. In tutto il servizio del Signore troviamo molte meravigliose testimonianze del suo interesse speciale per coloro che avevano formato il nucleo della Sua Chiesa.
Nella Sua preghiera fatta quasi alla fine della Sua vita terrena, ha detto al Padre celeste che le Sue richieste sono state specialmente per coloro che gli erano stati affidati dal Padre e per questo li ha chiamati fuori dal mondo. Dopo la sua resurrezione quando Lui fu pronto per salutarli ed andare via da loro, al tempo della sua ascensione, si è assicurato di nuovo del Suo amore e della Sua protezione personale, dicendogli: “Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine delle età”.
Poco più tardi nella storia della chiesa primitiva, il Maestro ha rinnovato questa santa promessa nella Rivelazione fatta a Giovanni troviamo questa grandissima verità in una descrizione viva. Giovanni ci dice che per la causa della sua fedeltà al servizio del Maestro e della sua Verità, si trovava in esilio sull’isola di Patmos. Lui ci dice come il Signore gli cambiò la situazione in una di più grande onore e privilegio. Con tutto ciò che l’Apocalisse fu data per l’intera Chiesa, però noi possiamo essere sicuri che la mente dell’apostolo fu rinfrescata e rinforzata.
L’apostolo di dice che nel giorno del Signore, nel primo giorno della settimana sono successe queste cose. Lui udì una forte voce di tromba dietro di lui; si è girato per vedere chi fosse e vide la Chiesa del Cristo; lui non dice proprio così con queste parole, ma il suo linguaggio, senza dubbio, questo voleva dire in Apocalisse 1:10. “Mi trovai nello Spirito nel giorno del Signore e udii dietro a me una forte voce, come di una tromba …”
Non siamo lasciati per indovinare teoricamente o intellettualmente per ciò che riguarda questa visione. Le nostre opinioni non sono necessarie, perché abbiamo la spiegazione dal Signore stesso a questa illustrazione: quei sette candelabri sono sette chiese. Apocalisse 1:20.
Così all’inizio dell’Apocalisse abbiamo la suggestione che il tema di base di questa visione del Rivelatore è la Chiesa di Cristo, perché questa fu la prima cosa che l’apostolo vide. Il nostro interesse per questo soggetto diventa più accattivante quando leggiamo: “… ho visto … in mezzo ai candelabri, qualcuno simile al figlio dell’uomo”.
La descrizione non poteva avere solo che un unico significato – la lezione è: della Presenza continua di Cristo con la Sua Chiesa durante tutta l’età Evangelica. Il simbolo sembra suggerire che qui sette candelabri d’oro sembrano essere sette candelabri individuali e diversi, forse messi sotto forma di cerchio, in tale modo che il figlio dell’uomo li possa vedere stando Egli in mezzo a loro. Lui indossava un abito da sacerdote, essendo pronto ad esercitare il servizio e officiare un servizio sacerdotale nella Sua Chiesa.
Rimanendo in mezzo ai candelabri significa che Cristo sta con la Sua Chiesa e svolge il Suo servizio sacerdotale attraverso la sorveglianza degli affari del Suo popolo, facendo brillare la luce della Verità a cura della vita spirituale e degli interessi della Sua Chiesa fedele. L’adempimento di tutti questi meravigliosi simboli si trovano nel compito e l’opera dello Spirito Santo dal tempo della Pentecoste fino alla fine delle età Evangelica.
Come il Capo della Chiesa stesso ha dovuto ricevere l’unzione dal cielo prima di essere preparato per il suo ministero lo stesso i membri fedeli del Suo Corpo devono condividere la stessa unzione; attraverso lo Spirito a iniziato ad essere Chiesa ed ha iniziato il suo ministero terreno.
CONTINUA. ...
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 15 March 2017 : 08:09:10
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Nella Chiesa primitiva, il più importante pensiero fu; cosa voleva dire lo Spirito; una altra espressione lo fa capire; che Spirito hai, hai ricevuto lo Spirito Santo, cosa dice alle Chiese lo Spirito? Nella Chiesa primitiva non c’erano prove per ciò che riguarda l’armonia o il subordinamento per ciò che riguarda il Capo o il Maestro che si è messo da solo come Capo. Non esistevano prove al confronto di un gruppo di capi o un’altro tipo di organizzazione, o sistema umano. Ai discepoli di Cristo fu insegnato chiaramente che loro hanno solo un Capo, un Padrone, un Maestro, e questo fu il Salvatore stesso. Gli fu insegnato che loro devono essere in collegamento personale con Lui e sottoposti alla Sua volontà. La prova di quei giorni era che se qualcuno credeva o no nel Cristo, consacrandosi pienamente, seguendo l’aiuto dello Spirito Santo.
In un posto dove ha viaggiato l’apostolo Paolo, si è fatto la seguente domanda: Se hanno ricevuto lo Spirito Santo oppure no. La risposta fu: “Mai sentito che esiste uno Spirito Santo”. Osservate bene cari amici che ha questi che fu domandato non erano pagani idolatri, ne ebrei infedeli. Questi furono dei cristiani dichiarati e loro ricevettero in qualche misura gli insegnamenti da coloro che si presentavano come insegnanti religiosi e degli insegnamenti di Cristo. Questi fedeli dichiarati hanno dovuto mettere questa triste testimonianza che loro non sapevano niente dello Spirito Santo. Noi temiamo che in tutta questa età Evangelica sono esistiti tali cristiani, anzi tantissimi nel nostro tempo, dovrebbero riconoscere se loro testimoniano gli atti sinceramente, che mai non hanno sperimentato la potenza e la vita dello Spirito Santo, con tutto che loro sono cristiani dichiarati e sostengono che sono insegnanti di quelli che vogliono essere maestri. Senza quella santa potenza non esiste una vera vita spirituale o un vero collegamento con Cristo.
All’inizio del libro di Rivelazione ci sono sette messaggi indirizzati a sette Chiese. Qui di nuovo si parla dell’immagine della una Chiesa, come di un impero, divisa in quelle sette età o periodi storici diversi. Certo sono state sette Chiese locali chiamate secondo il nome dei loro paese, al tempo degli apostoli, ma loro dovevano prefigurare o rappresentare l’intera Chiesa con le sue esperienze dall’inizio fino alla fine dell’età. Queste sette Epistole, mandate alle sette Chiese, dovevano evidentemente descrivere lo stato, la tendenza generale e la condizione del popolo dichiarato di Dio, durante l’età Evangelica. In alcuni di questi messaggi, il Salvatore loda e approva le opere dei suoi discepoli; delle altre le critica lo spirito mondano e le cattive abitudini. I messaggi da un capo all’altro sempre hanno lo scopo di avvertire, consigliando alla fede, di ubbidire e parole di compassione ed incoraggiamento – “Tenete forte quello che avete fino a che verrò”. Molto significativo è il fatto che ognuno di questi sette messaggi finisce con l’incoraggiamento “Quello che ha orecchi oda quello che lo spirito dice alle chiese”, come vorrebbe dire che più importante aiuto e di sentire e di essere attento alla voce dello Spirito, indifferentemente dal costo, indifferentemente che voce umana o cori di voci possono provare di abbatterci da questa voce dello Spirito.
Cari amici, dobbiamo capire bene e ricevere la grande Verità, il grande atto che la Chiesa fu istituita e iniziata sulla sua via dall’inizio dell’età attraverso lo Spirito Santo, fu evidentemente intenzionato ad essere così, di essere l’unico intermediario, unico canale, e fonte della sua potenza e della sua guida (Sua Chiesa) fino alla fine del suo pellegrinaggio terreno. Se la Chiesa ha iniziato la sua esistenza attraverso la potenza dello Spirito, è sicuro che lei finirà la sua opera ed il pellegrinaggio terreno attraverso la potenza dello stesso Spirito! Di più, non prenderemo in considerazione che ogni sconfitta ed una cosa incompiuta nella Chiesa Militante di Cristo, è per causa della sconfitta dei fedeli dichiarati di non dare attenzione alla voce dello Spirito e di non camminare all’attenzione di questo? Noi non possiamo di fatto, risolvere tutti i pesi i problemi e trovare delle soluzioni nella Chiesa di oggi per ciò che riguarda il servizio e l’opera dello Spirito di Dio? Come nella Chiesa dal tempo degli apostoli, i fratelli erano accompagnati per riuscire nel carattere e nel lavoro del loro servizio, in qualsiasi parte hanno ascoltato la voce dello Spirito, lo stesso la Chiesa dell’ultimi tempi avrà successo e vittoria, nel servizio e nella sua opera nella misura che lo Spirito di Cristo è accettato e ascoltato. Fuori di questo lo stesso come in un tempo o l’altro nella storia della Chiesa si è rivelato uno stato mondano, le cose carnali e la decadenza generale ha motivo che la voce dello Spirito non fu udito e non si è data attenzione, lo stesso constateremo che gli sbagli e la decadenza in mezzo a noi, se negligiamo di sentire e ascoltare quello che dice alle Chiese lo Spirito. Cari fratelli, cosa dice lo Spirito ai fedeli di questo tempo della fine? Se Cristo cammina oggi in mezzo a noi, letteralmente e visibilmente, cosa dirà Lui? Cosa significherà questo per noi? Questo certo è un pensiero e domande sulle quale indirizziamo la nostra attenzione seriamente. La santificazione e la nostra preparazione per coo - regnare con Cristo ed il suo Regno sono cose che noi tutti dobbiamo cercare; nessun pensiero non è più purificatore e santificatore nella sua influenza invece di quello di immaginarci di vederci nella presenza di Colui che ha gli occhi come una fiamma di fuoco e che è capace di leggere i nostri pensieri e l’intenzione dei nostri cuori.
Trentacinque anni fa, un Signore che si chiamava Hovard deputato nel congresso degli Stati Uniti scrisse un libro molto interessante dal titolo: “Se Cristo venisse nel congresso” questo libro ha avuto molto successo. Lo scrittore voleva scoprire alla luce del Cristianesimo, gli stati cattivi e malvagi e la corruzione che minacciavano al tempo i corpi legislativi. La perfezione e la santità del Salvatore furono messe in contrasto con la illegalità delle persone, con lo scopo che l’uomo riceve una utile lezione. Al tempo, un altro signore Stead scrisse un libro della seconda città come grandezza del nostro paese con il titolo: “Se Cristo venisse a Cicago”. Questo autore evidentemente ebbe la stessa intenzione dell’altro. Lui si impegnò a segnalare ed avvertire l’illegalità che minacciava così tanta gente in questa grande città. Lui mostrò la vita di Cristo nei più splendidi colori, per accentuare ed amplificare gli orrori malvagi della criminalità, così da imprimere una grande lezione utile per i cervelli umani.
Sembra strano ma trentacinque anni fa un uomo di Dio passò nella città di Boston. Lui lasciò un rapporto molto bello della vera pietà e della vita cristiana; il suo servizio religioso esercitò una grande influenza su tante persone cristiane. Nelle sue “memorie” questo uomo di Dio scrisse un capitolo intitolato: “Quando Cristo venne nella Chiesa”, dove si racconta che i primi anni del suo servizio ebbe una esperienza che influenzò il resto della sua vita. In un sabato sera, dopo appena che aveva preparato il suo discorso per il giorno seguente, essendo stanco si addormentò. Lui ebbe un sogno nel quale si trovava nel giorno futuro al tempo del suo sermone, dopo che aprì il servizio quando tutti i posti erano già occupati, e lui era pronto ad iniziare il discorso, sulla porta di dietro entrò una persona con un fisico molto strano che attirava l’attenzione, lui viene visto venire piano, tra le file delle sedie, come per cercare un posto da sedere, e alla fine una persona si alzò per offrire il posto allo straniero. Quando il servizio iniziò, l’oratore vide che gli occhi dello straniero erano indirizzati fissi su di lui e così rimase tutto il tempo del suo discorso. L’immagine di questo straniero o il suo viso fu descritto come di uno con molto interesse avendo come una grande responsabilità. Il pastore decise durante il suo discorso di andare da questo straniero solo alla fine del suo discorso. Lui fece così, andò per incontrarlo, ma quando arrivò al posto dove lui sedeva, lui era già andato via. Il pastore chiese ad un signore che sedeva vicino a lui: puoi dirmi chi era lo straniero seduto vicino a lei stamattina? Lui rispose, ma lei non conosce questo uomo? Questo era Gesù di Nazaret! Con una delusione profonda lui disse: “Perché lo hai lasciato andare via, senza raccomandarmi a lui? Io desideravo molto di parlare con Lui! L’altro rispose: con lo stesso tono freddo ed indifferente: OH! Non offenderti per questo, senza dubbio Lui verrà di nuovo!”
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 15 April 2017 : 12:54:51
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Inserito il - 03 Novembre 2012 : 07:52:03 Modifica ________________________________________ Poi il pastore racconta come nel suo sogno arrivò una grande agitazione. Nella sua anima nacquero una marea di domande con tanto pathos per quello che riguardava se stesso: Cosa ha pensato il Salvatore della nostra Chiesa? Delle arcate gotiche, delle sue care finestre colorate, dell’organo splendido e potente? Io mi chiedo che impressione si è fatto della musica,e del progetto del servizio divino? Usando questa espressione del pastore “Noi parliamo di una circostanza importante. Questa circostanza con tutto che era un sogno fu riconosciuto da parte del sognatore sembrava che durasse il tempo di una vita, una eternità di preoccupazioni accumulate in un unico momento solenne. Qualcuno e in una ora intera, mi avrebbe potuto dire tutto quello che desideravo di sapere: tutte le mancanze del mio servizio, mi poteva rivelare gli interessi personali che nemmeno io conosco, poteva correggere gli errori nel nostro servizio di adorazione che forse noi siamo divenuti insensibili da osservarli. Mentre che io predicavo da una mezz’ora, Lui fu qui ascoltò e mi potrebbe dire tutte questo e tanto altro – e i miei occhi sono stati impediti di riconoscerlo, ed adesso è andato via. Anche altre domande vennero al pastore in questo sogno; lui si domandò cosa pensò Gesù quando il coro si preparò in modo speciale, alcuni non pretendono di essere cristiani perché sono pagati per cantare. Poi sono stati nella chiesa alcuni ricchi per ciò che riguarda i beni di questo mondo e hanno pagato prezzi alti per le loro sedie nella chiesa, mentre il Salvatore quando entrò non trovò un posto riservato per uno come Lui. Il pastore si svegliò dal suo sogno con nuove idee e pensieri e fu felice per la sua vita ed il suo sevizio. Preso delle nuove decisioni che hanno portato ad importanti cambiamenti nel servire Cristo. Sciolse il suo coro e fece altri cambiamenti secondo il suo ragionamento per corrispondere meglio alla volontà del Maestro. Cari amici, mi sembra che noi tutti possiamo trarre degli insegnamenti utili da questo racconto. Anche noi spesso ci troviamo persi nella routin della vita quotidiana e l’andamento delle nostre procedure ci sembra che dimentichiamo la verità ed il fatto che noi se siamo veri seguaci di Cristo viviamo e serviamo nella sua presenza. Noi dobbiamo verificare la fede il giudizio e metterci noi stessi alla presenza di Dio e permettergli di esaminare le nostre qualità, di guardare nel profondo dei nostri cuori, per vedere se là c’è qualcosa di impuro, di disonesto o ingiusto per poter in realtà camminare con il nostro Signore con la veste bianca. Di nuovo domando: come lo riceveremo se Gesù venisse da noi in questa sala questa sera? Presupponiamo che io avessi saputo di sicuro che Lui cammina visibilmente alla nostra presenza qui e durante il discorso io mi giro verso la porta da dove Lui entra e dico: “Amici adesso arriva Gesù, proprio entra da quella porta”. Ognuno si girerebbe da quella parte con un emozionante interesse mentre vi domandate: Se Lui occuperà questo posto sul podio, io certamente abbandonerò il pulpito e tutti insisteremo che il Maestro prenda la parola. Quanto meraviglioso sarebbe! Ma cari amici presupponiamo che le cose succedono in un altro modo, che Gesù entra in questa sala in modo sconosciuto che noi non sappiamo chi è Lui, allora cosa succederà? Meritiamo voi ed io qualche onore perché riceviamo il Maestro qui questa sera, se sappiamo che è Lui?
Presupponiamo che oggi Gesù sale le scale della cattedrale cattolica e il prete e le persone si rendono conto che sia Gesù; non riceverebbero loro con le braccia aperte? E gli concederebbero la più onorevole sedia in mezzo a loro? Meriterebbero loro un tale onore per un tale trattamento verso il Maestro se loro lo hanno riconosciuto? Ma immaginate che Gesù entri nella cattedrale come uno sconosciuto senza che il prete e le persone lo riconoscano immaginate che Gesù andando avanti in quella cattedrale inizi a presentare come stanno le cose in relazione alla corruzione dalla società cattolica. Quanto tempo pensate che rimarrebbe il Salvatore in quella cattedrale? Non tanto tempo, perché le autorità lo metterebbero fuori in mezzo di strada.
Dobbiamo ricordare cari fratelli che i nostri amici cattolici non sono le uniche persone che accettano Gesù in modo sbagliato e lo maltrattano se Lui cammina tra di loro in modo travestito. Riceverebbe lo stesso trattamento da tutte le denominazioni protestanti che avrebbe ricevuto dalla Chiesa Cattolica. Ognuno di loro saluta felici la sua presenza se un angelo annuncia e gli dimostra che questo è in realtà Gesù, ma se Lui si presenta tra di loro travestito e li presenta il suo messaggio, il risultato sarà completamente diverso.
Adesso portiamo questa lezione più vicino a noi. Nei cinquant’anni passati si è formato un gruppo di credenti nella “Verità presente”, (2 Pietro 1:12) da tutti gli angoli della Cristianità. Queste persone, arrivando alla conoscenza del Piano delle età e ricevendo una luce più chiara degli altri, hanno avuto più grandi vantaggi di ogni tipo. Ci domandiamo: se il nostro Signore venisse in un grande gruppo di amici della Verità in modo sconosciuto e stesse davanti a loro, e iniziasse a spiegare le Scritture, così come spiegò a quelli di Nazaret tanto tempo fa, sarebbe stato Lui riconosciuto e accettato? O cosa succederebbe? Io ho paura cari amici che ha questa domanda l’unica risposta che possiamo dare è: gli atti che conosciamo noi oggi, parlano meglio delle nostre parole; io sono sicuro che Gesù Cristo essendo travestito, non resista tanto oggi in una grande assemblea ai cosiddetti fratelli della Verità, succederebbe uguale alla cattedrale cattolica. Devo ricordarvi quelle suggestive parole del Maestro: “Matteo 25:45…… Giudicando le cose divinamente, quanto spesso fu Gesù nei diciannove secoli passati, rigettato da coloro che portavano il suo nome! In mezzo a queste scene emozionanti in questi ultimi anni, quante volte è successo che Gesù è stato rigettato e mandato fuori dai fratelli, che testimoniano e capiscono il Piano di Dio e sostengono di essere vasi scelti per predicare diffondere la Verità! In realtà la storia si ripete nei nostri giorni! Di nuovo cari amici vediamo questa lezione più vicina a noi per noi stessi, e ci domandiamo: Cosa succederebbe se Gesù venisse su questa terra da noi senza essere riconosciuto che è il figlio di Dio? Presupponiamo che apra la bocca e che inizi a rivelarci la Verità davanti a noi in tantissimi aspetti; durante il suo discorso ci mostri la falsità teorie favorite, tradizioni e idee che noi abbiamo ricevuto e che noi abbiamo amato; presupponiamo che Lui, apertamente critichi alcune cose in relazione al nostro comportamento o le nostre abitudini. La grande domanda è: Questo messaggio lo accetteremo? Agiremo conformemente a queste raccomandazioni? In altre parole abbiamo noi la misura dello Spirito di Dio, quel potere santo di giudizio, abbiamo noi abbastanza mansuetudine umiltà, amore per il prossimo e amore per Dio per permettere a Gesù Cristo di guardare nei nostri cuori e di dire tutto quello che è ingiusto e non piacevole ai suoi occhi, e poi sottoporci pieni di riconoscenza alla sua volontà? Lascio queste domande a ognuno di questa sala, di pensare approfonditamente.
Ci siamo fermati qualche volta a pensare seriamente come guarda il Salvatore le cose e cosa ci risponde se lui si presenta visibilmente in mezzo a noi? Alcuni diranno: oh! come desidero io che il Maestro ci visiti come una volta visitava i suoi discepoli! Quante cose gli domanderei! Qualcuno può dire che se il Maestro fosse in realtà in mezzo a noi, questi problemi che ci assillano, che hanno confuso gli Studenti della Bibbia negli ultimi anni, sarebbero subito risolti. Ma cari fratelli, esiste oggi qualche domanda, qualche problema, qualche situazione difficile al quale il nostro Maestro non abbia già risposto attraverso i suoi insegnamenti tanto tempo fa attraverso la Bibbia? Attraverso lo Spirito dai messaggi degli apostoli non ha trattato tutti i problemi nati tra gli Studenti della Bibbia che ci mettono in agitazione e confusione?
CONTINUA. ...
Inserito il - 05 Novembre 2012 : 19:26:36 Modifica ________________________________________ Certo qualcuno potrà dire: se Lui fosse qui mi piacerebbe chiedergli alla cura di chi ha lasciato la Sua Chiesa oggi? E chi ha messo sul Suo popolo per avere il controllo su di lui? Per guidarlo con potenza ed autorità? Che risposta darebbe Gesù a questa domanda?
Io credo cari amici che noi già abbiamo la Sua risposta esattamente la stessa con la Verità cha ha presentato quando era qui. Lui potrebbe rispondere così: “Cari miei discepoli, Io, mai ho abbandonato la Mia posizione che il Padre mi ha dato all’inizio dell’età. Così come vi ho detto allora, il vostro Maestro è unico e voi siete tutti fratelli, così vi dico anche adesso che solo Io ho la responsabilità sulla Mia Chiesa, Io mai non ho affidato questa autorità a nessuno uomo o società degli uomini, per dominare sulla Chiesa, o di intromettersi nella libertà individuale di ogni membro”. Fu questo fu il modo nel quale Gesù si presentò nella sua posizione nella Chiesa, al tempo quando la istituì 19 secoli fa? Un altro può chiedere: Maestro, dicci quale è il movimento o l’opera che hai autorizzato sul tuo popolo di fare oggi sulla terra? Che tipo di predicazione deve essere fatta per adempiere la tua volontà? Di nuovo possiamo essere sicuri che il Signore ci risponderebbe in armonia con ciò che stabilì come missione della Chiesa quando fu istituita. La Sua risposta può essere: Io non ho autorizzato nessun movimento o grande opera per essere adempiuta durante questa dispensazione, perché il mio Regno non è di questo mondo. Vi ricordo che, Io, all’inizio dell’età vi ho detto che il mio popolo sarebbe stato un “Piccolo Gregge”, e questi dispersi su tutta la terra. Io, mai ho autorizzato i miei discepoli per organizzare una grande e straordinaria opera durante il loro pellegrinaggio terreno. Non questa fu l’essenza dell’insegnamento di Cristo per ciò che riguarda l’autorità? A cosa fu autorizzata la Chiesa? Cosa si è aspettato dalla Chiesa fedele durante i secoli fino alla sua glorificazione?
Ancora una domanda che alcuni desidererebbero fare al Maestro: Dicci precisamente, chi è, e dove si trova oggi il tuo popolo sopra la terra? Noi desideriamo sapere chiaramente chi sono i tuoi veri seguaci per poterci contare anche noi tra di loro, e ritrovarci nella compagnia dei veri santi. Pensiamo che il Signore risponderebbe: “I miei seguaci sono coloro che fanno la volontà del mio Padre che è in cielo; loro sono coloro che hanno il mio spirito e sono consacrati alla mia volontà, loro sono coloro che hanno negato se stessi si sono presi la croce e mi hanno seguito; infatti chiunque fa la volontà del Padre, mi è fratello sorella o mamma”.
Cari fratelli questa risposta del Maestro non ci accontenta? Noi amiamo tutti coloro che amano il Signore e che hanno il Suo Spirito? Siamo noi in armonia con l’apostolo Paolo che tutti coloro che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio? O siamo noi d’accordo con lo stesso apostolo che chi non ha lo Spirito di Cristo non è Suo? (Romani 8:9) (Romani 8:14.)
Tutti i problemi e dubbi cari amici possono essere risolti se noi li mettiamo davanti al Signore e ci informiamo di come lo Spirito abbia parlato alla Chiesa nel passato, noi tutti ci rendiamo conto che negli anni passati il popolo del Signore fu in un tempo di aspre prove, e che ha spesso avuto occasione di chiedersi: chi può “restare in piedi?” Alcuni hanno chiesto: da dove sono venute queste aspre prove e quale fu la causa di queste dolorose situazioni accadute da quando ci lasciò il nostro caro fratello Russell? Cari amici queste difficili prove e queste condizioni non sono arrivate tutte insieme, ma piano piano. Come la crescita di un albero ha bisogno di tempo e fenomeni della natura per fare il suo corso, lo stesso è, lo sviluppo delle circostanze dolorose nelle quali ci troviamo adesso, ci fu bisogno di più anni.
Non dobbiamo aver paura di guardare d’avanti, in conclusione durante i sei mesi dopo la morte del fratello Russell, fu messo un fondamento per tutte queste situazioni difficoltose. Ogni principio di onestà, di giustizia, di verità fu calpestato e al posto di questi fu installato una situazione opposta e degradata. Cari amici noi tutti abbiamo da imparare delle lezioni in relazione con ciò che è successo negli ultimi 13 anni. Anch’io mi meraviglio che adesso posso parlare apertamente per quello che ho in mente, senza essere mal interpretato. Nell’anno 1917 quando si sviluppò questa atmosfera e gli atti illegittimi mettevano radici, io fui uno che non poteva credere che la grande organizzazione del vero popolo di tutto il mondo; si poteva permetteva lo sviluppo in questo modo corrotto. Io non potei credere che gli amici del fratello Russell i nostri stessi fratelli abituati a ragionare con giustizia, lealtà e onestà potessero permettere questa decadenza, di sostituire le Cose Sante con le quali noi siamo stati educati quando il fratello Russell era con noi.
Ma guai, abbiamo imparato alcune lezioni importanti, lezioni di pazienza, di autocontrollo, di sottoporci alla volontà di Dio. Allora non fu il tempo o il momento di Dio per tutti i fratelli di rendersi conto del male che faceva quell’opera. In realtà il mio cuore gioisce questa sera vedendo come il Signore ha operato con il suo popolo in diverse parti del mondo. In tutti questi anni Lui ha permesso momenti di afflizione profonda per servire come prova e per dimostrare chi sono in realtà i suoi. A causa di queste prove quanto abbiamo sentito la mancanza di tornare e rivedere le grandi lezioni della Bibbia: L’amore che permise di perdonare a Giuseppe i suoi fratelli; la tolleranza esercitata da Davide verso Saul; la fedeltà di Daniele in mezzo alle persecuzioni, e quella più significativa è l’esempio dell’amore e della pazienza di Gesù Cristo che sopportò le ingiurie dei peccatori contro se stesso.
Nei tempi moderni la Chiesa di Cristo ha visto l’esempio di un grande uomo di Dio; noi siamo sicuri che lui ha compiuto coscientemente il suo dovere di pastore. Qualcuno mi ha chiesto come mostrare meglio la nostra riconoscenza e apprezzamento verso l’opera di una vita intera del fratello Russell, io rispondo: io non potrei fare meglio di rispondere a questa domanda solo in conformità del suggerimento di Paolo. Ci ricordiamo come lui consigliò i fratelli del suo tempo che dovevano stimare per il loro lavoro, di coloro che lavorano per il Signore nel loro favore e hanno fatto un servizio amorevole e fedele. Certamente questo è il modo nel quale noi dobbiamo considerare il nostro caro fratello che ha servito la Chiesa; infatti la via ed il metodo adeguato di dimostrare la sincerità ed il profondo apprezzamento verso il fratello Russell è di vivere il modo di vita e di operare compiutamente le cose che lui ci ha raccomandato di essere testimonianze viventi di veri cristiani. Dando attenzione ai suoi consigli ed avendo dei risultati nelle nostre vite di consacrati, quei principi della verità e giustizia, che lui ha sostenuto, noi onoriamo nel modo migliore questo fratello. CONTINUA. ...
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 30 May 2017 : 13:35:52
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Certo qualcuno potrà dire: se Lui fosse qui mi piacerebbe chiedergli alla cura di chi ha lasciato la Sua Chiesa oggi? E chi ha messo sul Suo popolo per avere il controllo su di lui? Per guidarlo con potenza ed autorità? Che risposta darebbe Gesù a questa domanda?
Io credo cari amici che noi già abbiamo la Sua risposta esattamente la stessa con la Verità cha ha presentato quando era qui. Lui potrebbe rispondere così: “Cari miei discepoli, Io, mai ho abbandonato la Mia posizione che il Padre mi ha dato all’inizio dell’età. Così come vi ho detto allora, il vostro Maestro è unico e voi siete tutti fratelli, così vi dico anche adesso che solo Io ho la responsabilità sulla Mia Chiesa, Io mai non ho affidato questa autorità a nessuno uomo o società degli uomini, per dominare sulla Chiesa, o di intromettersi nella libertà individuale di ogni membro”. Fu questo fu il modo nel quale Gesù si presentò nella sua posizione nella Chiesa, al tempo quando la istituì 19 secoli fa? Un altro può chiedere: Maestro, dicci quale è il movimento o l’opera che hai autorizzato sul tuo popolo di fare oggi sulla terra? Che tipo di predicazione deve essere fatta per adempiere la tua volontà? Di nuovo possiamo essere sicuri che il Signore ci risponderebbe in armonia con ciò che stabilì come missione della Chiesa quando fu istituita. La Sua risposta può essere: Io non ho autorizzato nessun movimento o grande opera per essere adempiuta durante questa dispensazione, perché il mio Regno non è di questo mondo. Vi ricordo che, Io, all’inizio dell’età vi ho detto che il mio popolo sarebbe stato un “Piccolo Gregge”, e questi dispersi su tutta la terra. Io, mai ho autorizzato i miei discepoli per organizzare una grande e straordinaria opera durante il loro pellegrinaggio terreno. Non questa fu l’essenza dell’insegnamento di Cristo per ciò che riguarda l’autorità? A cosa fu autorizzata la Chiesa? Cosa si è aspettato dalla Chiesa fedele durante i secoli fino alla sua glorificazione?
Ancora una domanda che alcuni desidererebbero fare al Maestro: Dicci precisamente, chi è, e dove si trova oggi il tuo popolo sopra la terra? Noi desideriamo sapere chiaramente chi sono i tuoi veri seguaci per poterci contare anche noi tra di loro, e ritrovarci nella compagnia dei veri santi. Pensiamo che il Signore risponderebbe: “I miei seguaci sono coloro che fanno la volontà del mio Padre che è in cielo; loro sono coloro che hanno il mio spirito e sono consacrati alla mia volontà, loro sono coloro che hanno negato se stessi si sono presi la croce e mi hanno seguito; infatti chiunque fa la volontà del Padre, mi è fratello sorella o mamma”.
Cari fratelli questa risposta del Maestro non ci accontenta? Noi amiamo tutti coloro che amano il Signore e che hanno il Suo Spirito? Siamo noi in armonia con l’apostolo Paolo che tutti coloro che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio? O siamo noi d’accordo con lo stesso apostolo che chi non ha lo Spirito di Cristo non è Suo? (Romani 8:9) (Romani 8:14.)
Tutti i problemi e dubbi cari amici possono essere risolti se noi li mettiamo davanti al Signore e ci informiamo di come lo Spirito abbia parlato alla Chiesa nel passato, noi tutti ci rendiamo conto che negli anni passati il popolo del Signore fu in un tempo di aspre prove, e che ha spesso avuto occasione di chiedersi: chi può “restare in piedi?” Alcuni hanno chiesto: da dove sono venute queste aspre prove e quale fu la causa di queste dolorose situazioni accadute da quando ci lasciò il nostro caro fratello Russell? Cari amici queste difficili prove e queste condizioni non sono arrivate tutte insieme, ma piano piano. Come la crescita di un albero ha bisogno di tempo e fenomeni della natura per fare il suo corso, lo stesso è, lo sviluppo delle circostanze dolorose nelle quali ci troviamo adesso, ci fu bisogno di più anni.
Non dobbiamo aver paura di guardare d’avanti, in conclusione durante i sei mesi dopo la morte del fratello Russell, fu messo un fondamento per tutte queste situazioni difficoltose. Ogni principio di onestà, di giustizia, di verità fu calpestato e al posto di questi fu installato una situazione opposta e degradata. Cari amici noi tutti abbiamo da imparare delle lezioni in relazione con ciò che è successo negli ultimi 13 anni. Anch’io mi meraviglio che adesso posso parlare apertamente per quello che ho in mente, senza essere mal interpretato. Nell’anno 1917 quando si sviluppò questa atmosfera e gli atti illegittimi mettevano radici, io fui uno che non poteva credere che la grande organizzazione del vero popolo di tutto il mondo; si poteva permetteva lo sviluppo in questo modo corrotto. Io non potei credere che gli amici del fratello Russell i nostri stessi fratelli abituati a ragionare con giustizia, lealtà e onestà potessero permettere questa decadenza, di sostituire le Cose Sante con le quali noi siamo stati educati quando il fratello Russell era con noi.
Ma guai, abbiamo imparato alcune lezioni importanti, lezioni di pazienza, di autocontrollo, di sottoporci alla volontà di Dio. Allora non fu il tempo o il momento di Dio per tutti i fratelli di rendersi conto del male che faceva quell’opera. In realtà il mio cuore gioisce questa sera vedendo come il Signore ha operato con il suo popolo in diverse parti del mondo. In tutti questi anni Lui ha permesso momenti di afflizione profonda per servire come prova e per dimostrare chi sono in realtà i suoi.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 20 June 2017 : 20:40:18
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A causa di queste prove quanto abbiamo sentito la mancanza di tornare e rivedere le grandi lezioni della Bibbia: L’amore che permise di perdonare a Giuseppe i suoi fratelli; la tolleranza esercitata da Davide verso Saul; la fedeltà di Daniele in mezzo alle persecuzioni, e quella più significativa è l’esempio dell’amore e della pazienza di Gesù Cristo che sopportò le ingiurie dei peccatori contro se stesso.
Nei tempi moderni la Chiesa di Cristo ha visto l’esempio di un grande uomo di Dio; noi siamo sicuri che lui ha compiuto coscientemente il suo dovere di pastore. Qualcuno mi ha chiesto come mostrare meglio la nostra riconoscenza e apprezzamento verso l’opera di una vita intera del fratello Russell, io rispondo: io non potrei fare meglio di rispondere a questa domanda solo in conformità del suggerimento di Paolo.
Ci ricordiamo come lui consigliò i fratelli del suo tempo che dovevano stimare per il loro lavoro, di coloro che lavorano per il Signore nel loro favore e hanno fatto un servizio amorevole e fedele. Certamente questo è il modo nel quale noi dobbiamo considerare il nostro caro fratello che ha servito la Chiesa; infatti la via ed il metodo adeguato di dimostrare la sincerità ed il profondo apprezzamento verso il fratello Russell è di vivere il modo di vita e di operare compiutamente le cose che lui ci ha raccomandato di essere testimonianze viventi di veri cristiani. Dando attenzione ai suoi consigli ed avendo dei risultati nelle nostre vite di consacrati, quei principi della verità e giustizia, che lui ha sostenuto, noi onoriamo nel modo migliore questo fratello.
A me non riguarda quanto può viaggiare una persona impegnandosi di mostrare di qua e di là attraverso la Bibbia la persona del fratello Russell; se quell’uomo attraverso il suo comportamento e condotta mostra essere un intollerante uno spirito anticristiano, senza mostrare l’amore di Cristo, tutte le lodi per il fratello Russell non contano niente.
Lui non segue la strada per onorare in realtà la memoria del nostro caro fratello. Non fraintendetemi fratelli, io non sono di meno di quando si tratta di rispettare e stimare il fratello Russell. Io ho avuto l’onore di vivere con il fratello, gli ultimi dieci anni della sua vita. Giornalmente l’ho visto andando e venendo. Ho avuto il privilegio durante alcuni anni di incontrarmi con lui quale membro del Comitato Direttivo; ho avuto discussioni personali con lui ed ho piena fiducia nel carattere e l’attitudine del fratello, così come fu lui. Lui non ha mai desiderato che qualcuno gli desse un grado di onore che apparteneva al Signore.
Qualche anno prima della sua morte, il fratello ha osservato la tendenza di parte di molti di mostrare un onore umano e la disposizione di vedere lui invece di vedere il Signore. Il nostro caro fratello ha provato di correggere questa attitudine ingiusta ed ha citato l’esempio del messaggero che rivelò l’Apocalisse a Giovanni. Voi vi ricordate che quasi alla fine delle visioni l’apostolo sembra capire che l’angelo fosse lo stesso Signore, e fu pieno di rispetto, e cadde ai piedi dell’angelo che gli mostrava queste cose; come una risposta il messaggero celeste ha impedito all’apostolo di fare questo.
Lui rifiutò di ricevere l’omaggio dicendo: (Apocalisse 22:9) “Ma Egli mi disse: “Non farlo! Io sono conservo tuo e dei tuoi fratelli, i profeti, e di coloro che custodiscono le parole di questo libro. Adora Dio”. Così il nostro fratello Russell sempre ha cercato di scoraggiare lo spirito di venerazione verso gli uomini. Lui diceva agli amici di guardarlo solo come un dito indice nella provvidenza del Signore, impegnandosi a mostrare al popolo di Dio la vera via e le grandi verità attraverso le quali loro possono conoscere i loro doveri di cristiani.
Non tanto tempo fa qualcuno mi ha chiesto: cosa pensi chi occupa il posto del fratello Russell nella Chiesa da quando lui ci ha lasciato? La mia risposta fu: nessuno occupa il posto del fratello Russell. Lui non ha un successore ne la Chiesa ha bisogno di qualcuno che lo sostituisca. Noi non abbiamo una motivazione per aspettare un tale uomo o un gruppo di uomini per prendere il posto del fratello Russell. Un altro mi ha messo un’altra domanda: Chi termina l’opera del fratello Russell? A questo ho risposto: IL fratello Russell non ha lasciato niente di non terminato o non finito, e per questo non ha bisogno di qualcuno che termini un lavoro per lui. Io sono sicuro amici, che nessuno di voi crede che il nostro fratello ha abbandonato questa scena terrena senza terminare la sua missione e la sua opera.
Io credo che il caro fratello ha compiuto la sua opera come altri servi della Chiesa durante l’età Evangelica, prima di cessare la loro vita terrena. Quello che mi ha fatto la domanda ha insistito: Il fratello Russell non ha lasciato qualche sua opera nella Chiesa che dovrebbe essere compiuta? Più che sicuro ho io risposto: qualsiasi ogni opera lasciata, questa, non fu l’opera sua, ma certamente lui ha compiuto tutto ciò che Dio gli ha dato da fare. Voi ed io, cari amici, che siamo ancora qui, in questa casa del nostro pellegrinaggio terreno, abbiamo da compiere la nostra opera prima di terminare il nostro corso; ricordiamoci che la nostra missione è la stessa che fu data alla Chiesa in passato, di preparazione della Sposa, per essere coeredi con Cristo. Non c’è nessuna autorità su di noi: solo quella di Cristo e dello Spirito Santo; ognuno di noi siamo consigliati di rendere più sicura la chiamata e l’elezione.
Noi ci impegniamo di aiutarci e consolarci l’uno con l’altro in ogni circostanza. Noi ci impegniamo di servirci l’uno a l’altro per quanto riguarda i bisogni spirituali. Per compiere questa santa missione riconosciamo il bisogno dell’aiuto dello Spirito Santo ed ogni giorno dobbiamo ascoltare ciò che lo “Spirito ci dice” per fare sì che le nostre vite siano sottoposte al piano celeste.
Siamo pienamente coscienti del bisogno di essere pieni dello Spirito Santo e giustamente ci possiamo domandare: qual è il metodo del Signore per crescere in questa santa potenza? Certamente non sta nella potenza di un uomo o di un gruppo di uomini per dare questa benedizione, ne la Chiesa stessa può trasmettere questa potenza agli altri. Se noi convochiamo una adunanza amministrativa della Chiesa e si decide che tutti devo avere una grande misura dello Spirito, una tale procedura ci porta in realtà una più grande misura di quella potenza?
La risposta dovrebbe essere no, perché non è questa la via del Signore, per dare a qualcuno il Suo Spirito. Non fu questo il Suo metodo per distribuire il Suo Spirito alla Chiesa all’inizio dell’età; non potrete voi o io o altri nella Chiesa di oggi di prescrivere alcune leggi attraverso le quali distribuire lo Spirito Santo o l’amore di Cristo nella Chiesa o ad un individuo. Quello più eletto tra i doni e benedizioni deve avvenire attraverso la via stabilita divinamente; prima di tutto si deve donare a Dio il cuore e aspettando Lui in uno Spirito rassegnato di implorazione e preghiere.
Non dimentichiamo ciò che sta scritto di coloro prima delle Pentecoste, di come hanno aspettato il Signore. Leggiamo che ai discepoli aspettarono tutti: “ Tutti … insistendo nella preghiera”. La preparazione per ricevere lo Spirito Santo è una cosa personale; è una cosa tra il fedele e Dio, questa è una responsabilità di ognuno di noi che fu chiamato a camminare nelle orme di Cristo e di ascoltare cosa dice lo Spirito alla Chiesa, per poter essere guidati rinforzati in Cristo, e alla fine di ricevere un posto tra tutti quelli che sono santificati.
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