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 Studenti Biblici Italia
 Bibbia - Parola di Dio!
 TRASFUSIONE: COSA INSEGNA LA BIBBIA
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gattosilvestro67
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Italy
5129 Messaggi

Lasciato il  - 08 June 2019 :  07:26:43  Mostra profilo  Spedisci Email all' autore  Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Discussione  Rispondi con Citazione  Vedi l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Discussione
E’SCRITTURALE NON PRENDERE LE TRASFUSIONI DI SANGUE?
Come per tutti i soggetti delle Sacre Scritture, è fondamentale ed anche logico lasciare che sia La Bibbia nel suo insieme ha fornirci la risposta. E’ arcinoto il detto che se prendiamo solo una due Scritture per sostenere una dottrina, la Bibbia diventa uno strumento, e gli faremo “suonare ogni tipo di musica”. Fanno scuola le grandi religioni che con pochi passi insegnano l’Immortalità dell’Anima Umana, l’Inferno, la Trinità ecc.
La Parola del Signore è un’insieme di insegnamenti da Genesi ad Apocalisse, ed il cristiano sincero che cerca di comprendere quale sia realmente la volontà di Dio, dovrebbe lasciare fuori dalla sua mente tutti gli insegnamenti avuti nella vita dalle religioni che ha frequentato, e lasciarsi guidare unicamente da ciò che la Bibbia TUTTA insegna. Vedi 2 Timoteo 3:16. La Bibbia non ci insegna che un versetto o due fanno una dottrina, ma questo metodo fu suggerito da Satana, quando accingendosi a tentare il nostro Signore Gesù, usò delle Scritture, ma la conoscenza accurata di TUTTA la Bibbia, consentì a Gesù di smascherare l’errore. (Matteo 4:1-6)
Prendiamo insegnamento anche dai Farisei, anch’essi usavano la Legge prendendo i versetti che sostenevano i loro credi, e questo li portò a rifiutare il Messia, confidando nei loro intendimenti. (Matteo 12:2,14)
La prima volta che Geova Dio menziona la sacralità della vita lo troviamo in Genesi 9:3-6. In questo comando si mette alla stessa stregua la vita dell’animale, quanto quella dell’uomo. La vita, (che risiede nel sangue) deve essere rispettata, e all’uomo non è consentito arbitrariamente di decidere della vita altrui (sia che esso sia un animale o che esso sia un uomo).
Troviamo ribadita questa legge in tutto l’Antico Testamento, ed è una legge che riguardava esclusivamente il popolo Ebraico come tutta la Legge di regole e precetti. Il Signore Gesù che è il nostro Maestro, parlando a noi CRISTIANI ci insegna che la Legge è stata da Lui racchiusa in due grandi Comandamenti che si riassumono in: 1°) amare il Signore con tutto il nostro cuore, e 2°) amare il nostro prossimo come noi stessi.
Come mai Gesù omette di vietare a noi discepoli il comando di osservare la sacralità del sangue? Proprio perché Gesù sapeva bene, che tale osservanza sarebbe finita con la Sua morte sulla Croce, la quale avrebbe inchiodato tutta la legge di Mosè. Gli unici due comandi dati dal nostro Pastore furono: commemorare la Sua morte, mangiando il simbolico pane e bevendo il simbolico vino noi tutti (Matteo 26:27) e andare a dare la testimonianza agli altri della speranza che il Suo Regno avrebbe portato all’umanità gemente. (Matteo 28:19,20). Non troviamo nei Vangeli nessun altro comando dato da Cristo alla Chiesa.
Alcuni Cristiani (Testimoni di Geova) fanno del Versetto trascritto negli Atti degli apostoli (15:28,29) un insegnamento dottrinale, al punto tale che se un membro della loro Congregazione viola il versetto (per loro considerato un comando dato da Cristo) viola la legge di Dio e per questo viene espulso come apostata. E’ così? E’ così alla luce di tutta la Bibbia? Come abbiamo già detto sopra, un versetto non può fare da solo una dottrina, altrimenti che dire del versetto di Giovanni 1:1 che TESTIMONIA che la Parola, cioè Gesù, era Dio? Se fosse questo il metro giusto, perché criticare la Chiesa Cattolica che insegna il falso insegnando la dottrina della Trinità? Eppure gli attenti studiosi delle Scritture sanno benissimo che Gesù non è il Padre (Giovanni 14:28) e che la Trinità non esiste. Questo stesso metro lo dovremmo usare anche per l’unica Scrittura del Nuovo Testamento che ci parla del divieto di MANGIARE SANGUE ANIMALE.
Intanto precisiamo che l’intera Bibbia ovviamente non parla di trasfusioni che non servono per nutrire l’uomo, ma per salvarlo là dove fosse in pericolo della propria vita. Il divieto riguarda esclusivamente il nutrirsi di sangue animale, così come fu detto per primo a Noè. Questo come principio vale anche oggi (per chi lo vuole osservare) in rispetto della vita di quell’animale che ci serve da cibo, (quello di scannare un animale prima di mangiarlo) ma si deve pur sempre considerare il fatto che fu una legge data agli Israeliti e non certo ai Gentili.
Allora come si deve comprendere questo apparente divieto? Un attento esame di tutto il capitolo spiega esaurientemente la questione.
Partiamo dal 15:1. Alcuni Giudei cristianizzati insegnavano ai fratelli che se non si fossero circoncisi, non si sarebbero salvati. Si aggiunsero a loro anche alcuni Farisei convertiti che sostenevano di continuare ad osservare la Legge di Mosè. La cosa suscitò una grande controversia tra di loro, al punto di dover interpellare gli anziani e gli apostoli della Chiesa di Gerusalemme. (Versetto7). Pietro prende la parola tentando di far ragionare questi Giudei ortodossi cristianizzati, al versetto 10 è scritto: “Or dunque perché tentate Dio, mettendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi abbiamo potuto portare?”. Ci rendiamo conto che fu un problema non da poco per la Chiesa di Gerusalemme, ma c’era un problema locale, dovuto alla loro origine di osservatori della Legge, e gli apostoli guidati dallo Spirito Santo risolsero la questione CONSOLANDOLI come leggiamo al versetto 31, prendendo la decisione che LORO avrebbero potuto continuare ad osservare alcune cose della Legge, “DI NON IMPORVI ALCUN ALTRO PESO ALL’INFUORI DI QUESTE COSE NECESSARIE: che vi astiate dalle cose sacrificate agli idoli, dalle cose soffocate e dalla fornicazione. Loro avrebbero voluto addirittura farli circoncidere, ma essi presero una risoluzione per CONSOLARLI, e riportare così la pace tra di loro. (Versetto 31). Gli apostoli seguirono il consiglio scritturale di Paolo esposto in 1 Corinti 9:20.
Abbiamo detto all’inizio di questa considerazione che non possiamo basare una dottrina su una sola Scrittura.
In tutto il Vangelo non troviamo alcun altro accenno di questa risoluzione locale. Mentre troviamo in tutte o quasi le lettere di Paolo ai Gentili il COMANDO di non fornicare.
Alla Chiesa di Corinto scrive: 1 Corinti 6:9,18.
Alla Chiesa di Efeso scrive: Efesini 3:5,8.
Alla Chiesa di Tessalonica scrive: 1 Tessalonicesi 4:3
Alla Chiesa della Galazia scrive: Galati 5:21
Alla Chiesa di Colosse scrive: Colossesi 3:5
Se il comando di astenersi dal sangue che era un divieto contenuto nella Legge di Mosè, come mai l’apostolo Paolo che fu l’apostolo dei Gentili, nelle sue lettere ai fratelli sparsi nelle varie Chiese non ne fa menzione, ma sottolinea l’importanza di non fornicare così come era espressa negli Atti al capitolo 15? Perché non si fa menzione accanto al grave peccato della fornicazione, di astenersi dal sangue, se questo era un insegnamento dottrinale?
E’ evidente perché non è una dottrina Cristiana, ma un retaggio di alcuni Giudei cristianizzati e agli apostoli parve bene per sedare la loro disputa ACCONTENTARLI CONSOLARLI. Gli apostoli seguirono il consiglio Scritturale di Paolo esposto in 1 Corinti 9:20,21: “Mi sono così fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; mi sono fatto come uno che è sotto la legge con coloro che sono sotto la legge, per guadagnare quelli che sono sotto la legge; tra quanti sono senza legge, mi sono fatto come se fossi senza la legge (benchè non sia senza la legge di Dio, anzi sotto la legge di Cristo) per guadagnare quanti sono senza la legge”.
Tale disputa non insegna nessuna dottrina di astenersi dal sangue per i Cristiani perché il Vangelo chiaramente dichiara: “Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l’ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce”. Colossesi 2:14.

Saluto con Pace.

FABIO
utente

Italy
Messaggi: 27

Lasciato il  - 14 June 2019 :  07:11:06  Mostra Profilo    Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Salve Amici ,un aspetto importante certamente è quello di dire che una sola scrittura non può fare una dottrina , ma è anche vero che se vi fosse una sola scrittura che non è altro che Geova che ci parla che ci disse che anche tante parole non servono se vien da Dio è comunque Sua Parola , ed è vero anche questa cosa!
Venendo al punto in natura Dio permette per così dire in senso Terapeutico frazioni di sangue che aiutano altri individui ? SI !
INFATTI nell embrione materno non il sangue intero della madre ma parti di esso Geova ha progettato che la madre dona al feto parti ematiche nutritizie che vanno al figlio, è da notare che i tdg anche queste parti che Geova concede in natura, essi o meglio il loro corpo direttivo NON PERMETTONO la bibbia poi dall antico Testamento alla famosa scrittura di San Paolo quando si parla di Astensione dal sangue è soprattutto ANIMALE vero però che Tertulliano cita prove che a Roma per far cascare in tentazione i cristiani i romani li provavano facendo loro mangiare Salsicce ripiene di Sangue Umano che ovviamente i cristiani assolutamente NON MANGIAVANO ma da notarsi che anche in questo caso si tratta di MANGIARE SI USA LA BOCCA NON TERAPIA , il punto quindi è un altro la bibbia divieto rinnovato anche da San Paolo nel nuovo testamento rivolto sia ad ebrei che a convertiti delle nazioni ripete SOLO UN DIVIETO DI CIBO NON TERAPEUTICO le trasfusioni sono per una TERAPIA non un CIBO , i tdg ci dicomo però che visto che per endovena le flebo verrebbero somministrate per cibare i pazienti, ecco che anche le trasfusioni essendo come cibo non andrebbe fatta, ma in realtà omettono una realtà medica il sangue non è un cibo quando viene trasfuso le flebo si, al massimo secondo il ragionamento dei tdg non si dovrebbe fare le flebo, essendo anche cibo , ma con il sangue non c entra per nulla ! In conclusione medicalmente parlando LE TRASFUSIONI NON SONO PARAGONABILI A CIBO ne al MANGIARE in oltre se uno beve sangue rovina pure lo stomaco ! Poi scritturalmente parlando anche se di natura simbolica Giovanni 6:54 Gesù simbolicamente disse che per vivere bisognava bere il suo sangue e mangiare la sua carne ovviamente Gesù ripeto, lo disse in modo SIMBOLICO E SPIRITUALE non letterale ma ragionando se come principio visto che Gesù parla della nostra VITA che può essere paragonata ad una TERAPIA VITALE ci dice di bere il suo sangue e mangiare la sua carne non è forse come ci dicesse che per fare una TERAPIA è giusto fare le trasfusioni ?

FABIO GHIRLANDI
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gattosilvestro67
Responsabile Forum

Italy
Messaggi: 5129

Lasciato il  - 14 June 2019 :  19:40:57  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Mi sento di risponderti caro fr. Fabio con le parole del Signore nostro Gesù: "Tue sei beato, o Simone figlio di Giona, perchè né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il padre mio che è nei cieli".
Non è cosa da poco aver compreso questo sulle trasfusioni!! Ringraziamo il Padre per questo!!.
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