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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 06 October 2013 :  07:52:08  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
“Perciò anche voi state pronti, perché nell’ora che non pensate il Figlio dell’uomo verrà.” Matt.24:44

Qui “anche voi”, i credenti, i fedeli del Signore, sono menzionati in contrasto con Satana e la sua casa. Il tempo della presenza del Signore non avrebbe potuto essere conosciuto in anticipo, neppure dai santi.

Né il fatto della presenza del nostro Signore fu riconosciuto fin quasi un anno dopo l’ottobre del 1874, quando il suo bussare, attraverso la parola dei profeti e degli apostoli fu riconosciuto. Da quel tempo ci sono abbondanti segni esterni, evidenze, della presenza del Figlio dell’Uomo; e i suoi devoti, mentre sono radunati dai quattro venti del cielo, sono portati alla sua casa del banchetto e fatti sedere per cibarsi di ciò che il mondo non conosce, e sono serviti, prima di tutto dal Maestro stesso e occasionalmente da ciascun altro. Vedere Luca 12:37




La dispensazione del cibo alla casa della fede
-Matt. 24:45-51; Luca 12:42-46-


“Qual è dunque quel servo fedele e avveduto, che il suo padrone ha preposto ai suoi domestici, per dar loro il cibo a suo tempo? Beato quel servo che il suo padrone, quando egli tornerà, troverà facendo così.

In verità vi dico che gli affiderà l’amministrazione di tutti i suoi beni.” Matt. 24:45-51; Luca 12:42-46
L’ingiunzione qui sembra essere, che nel particolare tempo indicato dalla profezia, precisamente, durante la presenza del Signore, e al tempo del radunamento degli eletti, il nostro Signore, il grande Servitore del suo popolo, farà la scelta di un canale per la dispensazione del cibo nella debita stagione, sebbene altri canali o “compagni servitori” saranno usati nel portare cibo ai “domestici”.

Ma il servitore è semplicemente un dispensiere, e passibile di essere rimosso in qualsiasi momento, dovesse mancare di accontentare completamente e in modo dovuto in ogni particolare il suo padrone –il grande Servitore di Dio e del suo popolo- “il Messaggero del Patto” –Cristo.
La fedeltà da parte di detto dis

pensiere (sia verso il “padrone” che verso i “suoi compagni servitori” e “la casa”) sarà remunerata con la continuità dell’incarico di dispensiere; così fin tanto che gli serve fedelmente, può continuare e può servire la casa della fede con cose nuove e con cose vecchie –il cibo a tempo debito- fino alla fine; dispensando tutte le cose preziose della divina provvisione.

Ma, se infedele, sarà deposto completamente e gettato nelle tenebre di fuori, e presumibilmente un altro ne prenderebbe il posto, soggetto alle stesse condizioni.

Stando al nostro intendimento questo non implicherebbe “che quel servitore” o domestico, usato come canale per distribuire il “cibo a tempo debito”, verrebbe ad essere il produttore di quel cibo, né ispirato, né infallibile. Al contrario, possiamo essere sicuri che chiunque il Signore userà in tal modo quale veritiero agente distributivo sarà molto umile e modesto come pure molto zelante per la gloria del Maestro; così da non pensare di pretendere autorità o proprietà sulla verità, ma semplicemente la dispenserebbe con sollecitudine quale dono del suo Maestro ai “servitori” del suo Maestro e ai “domestici”.


Qualsiasi altro spirito e condotta comporterebbe sicuramente un cambiamento di dispensiere. Questo è precisato dal nostro Signore come segue:
“Ma se quel malvagio servo [quel servo diventa malvagio] dice in cuor suo [perdendo la fede]: ‘Il mio padrone tarda a venire’, e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e bere con gli ubriaconi [delle loro false dottrine]; il padrone di quel servo verrà nel giorno in cui meno se l’aspetta e nell’ora che egli non sa; lo punirà duramente [rimuovendolo dal suo servizio] e gli riserverà la sorte degli ipocriti. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.” Matt.24:48-51


. . .

Il nostro Signore fu il più grande di tutti i profeti e la sua profezia similmente fu la più sorprendente. Quelle di Mosè e Geremia e altre profezie trattano principalmente con il rigetto e il nuovo radunamento dell’Israele carnale. Le profezie di Isaia oltre a trattare dell’Israele carnale mostrano Gesù Cristo sofferente per i nostri peccati come pure una luce per i Gentili e da ultimo l’apertura degli occhi del genere umano a “quella vera luce”.

Daniele predice la venuta e lo stroncamento del Messia, l’unzione pentecostale dei più santi, la storia delle potenze gentili fino alla loro fine e lo stabilimento del Regno del Messia sotto l’intero cielo. Egli mostra anche il potere persecutivo del papale piccolo corno, la consumazione dei santi durante l’età, e i giorni d’attesa per il Regno, ecc.

Ma nessun altro profeta che non il nostro Signore ci ha fornito i necessari dettagli di questo tempo di “raccolta”, connettendoli con gli eventi preminenti notati dagli altri profeti.
La profezia del nostro Signore, come quelle degli altri, è velata in un linguaggio simbolico e di parabola, e per lo stesso proposito; affinché “nessun malvagio intenda”, ma solamente i modesti, onesti e fedeli del popolo di Dio –a tempo debito e alla maniera di Dio.


“A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri essi sono proposti in parabole [“in detti oscuri”], affinché vedendo non vedano e udendo non intendano.” Luca 8:10


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 10 October 2013 :  06:55:33  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
“Il desiderio di tutte le nazioni verrà.” “Ma negli ultimi tempi avverrà che il monte della casa dell’Eterno sarà stabilito sulla sommità dei monti.”
“Allora Gerusalemme sarà chiamata ‘Il trono dell’Eterno’; tutte le nazioni si raduneranno presso di essa nel nome dell’Eterno, a Gerusalemme, e non cammineranno più secondo la caparbietà del loro cuore malvagio.” Aggeo 2:7; Michea 4:1,2; Ger. 3:17



Avendo raggiunto, nel corso del nostro studio del piano divino la fine della tribolazione del grande “Giorno di Vendetta” e visto come l’indignazione divina arderà contro il peccato e l’egoismo, abbiamo ora il compito più gradevole di esaminare, alla luce della Bibbia, come dovrà essere istituito il Regno di Dio, per mezzo del quale tutte le famiglie della terra dovranno essere benedette, e dovrà essere stabilito un nuovo ordine di cose permanente e assai migliore al posto di quello riconosciuto difettoso del tempo presente e del passato.


Se i tragici eventi del prossimo futuro stanno già gettando le loro ombre davanti a sé e provocano paura e trepidazione nel mondo, coloro che guardano dal “luogo segreto dell’Altissimo”, vedono una cordicella d’argento fino alle nubi della tribolazione che ben può indurli a guardare su e alzare le loro teste e gioire perché si avvicina la loro liberazione e il loro sollievo poiché tutti sono stati comprati con il sangue prezioso, quando “sorgerà il sole della giustizia con la guarigione nelle sue ali.” Mal. 4:2.


Molti degli argomenti trattati in precedenza sono così apertamente manifesti che anche l’uomo naturale ne può essere impressionato in modo considerevole. Ma ora ci avviciniamo ad un aspetto che richiede una visione più chiara, uno studio più attento della Parola del Signore e una più ferma presa sulla fede; poiché tratta di cose non ancora visibili se non con gli occhi della fede.

Comunque, ci si attende che il popolo di Dio cammini per fede e non per visione e che confidi che ciò che Dio ha promesso è in grado di adempierlo in modo sovrabbondante. Rom. 4: 18-21.


Queste cose nessuno le può imparare per saggezza e intendimento suoi propri; ma tutti coloro che hanno l’unzione dal Santo hanno fede nel potere di Dio da dire: “Non una sola parola è venuta meno di tutte le belle promesse da lui fatte” (1 Re 8:56); e questi possono attendere con pazienza e in modo implicito confidare in future cose buone.

Nei nostri precedenti studi sul soggetto* abbiamo appreso che i “tempi dei gentili” che occupano ad interim lo spazio tra la rimozione del Regno tipico d’Israele e il pieno insediamento del vero Regno Messianico sulle rovine dei regni presenti, terminerà nell’ottobre del 1914 A.D.

Abbiamo visto che il periodo della presenza del nostro Signore dal 1874 al 1914 è un tempo di “raccolta” la prima parte di esso per il radunamento della sua sposa eletta, e l’ultima parte un tempo di tribolazione per il rovesciamento delle istituzioni presenti, in preparazione per il nuovo Regno. Esaminiamo ora alla luce della lampada profetica (Sal. 119:105; 2Piet. 1:19), alcuni dei dettagli connessi con l’insediamento di questo Regno dell’Altissimo, che sarà il quinto impero universale della terra, e che non avrà fine; e che porterà benedizioni a tutti i suoi sottoposti, mentre tutti gli altri regni hanno in grande misura portato delusione e oppressione alla “creazione che geme”.

Nessuna meraviglia che nel tipo profetico è dichiarato che riceve introduzione dallo squillo di una tromba di giubileo (Lev. 25:9) e nessuna meraviglia che il profeta Aggeo (2:7) ci assicuri che sarà riconosciuto quale “desiderio di tutte le nazioni”.

• Vol. I, capp. 13 e 14; Vol. II, cap. 4.

Avendo un orientamento pratico sulla maniera dello stabilimento del “Regno di Dio”, il “Regno dei Cieli”, teniamo a mente quello che abbiamo già appreso dalle Scritture* rispetto alla compagine di questo Regno e di quelli che la costituiranno.


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 17 October 2013 :  17:22:08  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
(1) E’ il Regno di Dio nel senso che il Padre Celeste è il Gran Re ed ha predisposto il piano per la salvezza di chi avrà parte del Regno Milleniale. E’ anche il suo Regno nel senso che sarà stabilito e perpetuato per mezzo del suo potere.

(1 Cor. 15:24,26) E’ il suo Regno inoltre, in quanto lo rappresenterà quale grande capo governante, e le sue leggi e il suo amore e la sua misericordia saranno espressi attraverso il Mediatore che lui ha nominato.


(2) E’ anche il Regno di Cristo –il Regno del diletto Figlio di Dio in quanto Cristo quale Mediatore del Nuovo Patto sarà il governante esecutivo di questo Regno Milleniale, quale rappresentante del Padre, al fine di reprimere il male, distruggere il peccato e condurre alla piena obbedienza di cuore verso il Padre e le sue leggi tutta la razza redenta, disposta ad essere pienamente restaurata al gradimento e al favore divini e alla vita eterna.



(3) Sarà il Regno dei santi, in quanto essi quali “re e sacerdoti” (Riv. 5:10) regneranno, giudicheranno e benediranno il mondo congiuntamente con il loro Signore, Gesù. Rom. 8:17,18
La classe del Regno propriamente consisterà solo nel nostro Signore e nei suoi “eletti” di questa età del Vangelo, ai quali egli dice: “Non temere, o piccol gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il Regno.” Di questi inoltre, il Signore disse al profeta Daniele: “Poi il Regno, il dominio e la grandezza dei regni sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dell’Altissimo; il suo regno è un regno eterno, e tutti domini lo serviranno e gli ubbidiranno.” Dan 7:27.


Ma questi, sia ricordato, saranno tutti “mutati” nella loro risurrezione (la prima risurrezione – Riv. 20: 4-6; I Cor. 15:42-46, 50-54; Giov. 3:5,8) e da allora in poi non saranno più esseri umani, ma “partecipi della natura divina”, e così invisibili al genere umano come lo sono Dio e gli angeli celesti. Ci sarà di conseguenza la necessità di mezzi di comunicazione tra questa gloriosa Chiesa e coloro che verranno giudicati* e tratti fuori dalla degradazione del peccato e della morte.

Tale comunicazione tra esseri spirituali e l’umanità nel passato è stata realizzata attraverso l’apparizione in corpi carnali da parte degli esseri spirituali, e così comunicando con certe persone importanti in relazione alle disposizioni divine. Così angeli apparvero ad Abrahamo e Sara e Lot e Gedeone e Daniele e Maria la madre di Gesù, ed altri. Tale comunicazione fu realizzata dal nostro Signore nei riguardi degli apostoli dopo la sua risurrezione quale essere spirituale – poiché fu necessario comunicare loro certe istruzioni, e lo Spirito Santo non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora stato glorificato. Giov. 7:39. *Vedere 1 Cor. 6:2; e Vol. I, Cap. 8.

Ma noi non ci attendiamo che la comunicazione tra i governanti spirituali e i loro sottoposti terreni debba avvenire in questo modo durante il Millennio; poiché troviamo che Dio ha preso provvedimenti affinché una certa classe dell’umanità, già provata (durante il periodo prima dell’età del Vangelo) e trovata meritevole di perfezione e vita eterna, servirà attraverso l’età milleniale in qualità di intermediari tra il Regno spirituale, i santi, e i loro sottoposti, il genere umano.


(4) Questi intermediari, benché non siano il Regno nel senso proprio del termine, lo rappresenteranno in modo così pieno tra gli uomini che saranno riconosciuti come il Regno tra gli uomini: essi rappresenteranno il Regno davanti agli uomini e saranno i soli rappresentanti visibili di esso. Di conseguenza li abbiamo chiamati “la fase terrena del Regno”, visibile tra gli uomini. Luca 13:28.


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 23 October 2013 :  08:51:42  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Questi, “Abrahamo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti” e antichi meritevoli menzionati dal nostro Signore e dagli apostoli (Matt. 8:11; Ebr. 11:4-40), avendo superato il loro giudizio, saranno destati dai morti perfetti – pienamente restaurati alla perfezione umana; e non richiederanno una “risurrezione di giudizio” della lunghezza di mille anni, come il resto degli uomini.

E tale perfezione li porrà in grado di comunicare direttamente con i Re e Sacerdoti spirituali, senza la necessità che gli esseri spirituali assumano corpi carnali al proposito di comunicare le leggi, ecc., per il mondo. Proprio come Adamo, mentre era perfetto, prima della sua trasgressione, poteva comunicare direttamente con le potenze celesti, così faranno questi comuni meritevoli, quando saranno restaurati allo stesso stato di perfezione.


Ma i governanti terreni non saranno i “Re e Sacerdoti”, ma su incarico del Re essi saranno “principi di tutta la terra” –preminenti o capi- governanti, istruttori.


Intima comunicazione tra il Regno e i suoi rappresentanti

Che la fase terrena del Regno sarà in termini di intima comunione, amicizia e cooperazione con il Regno propriamente detto, i governanti spirituali, è evidente. Essi saranno in relazione gli uni con gli altri come padre e figli, e come dipartimenti cooperanti dello stesso governo celeste: quello celeste, essendo il dipartimento legislativo o formulatore delle leggi, e quello terreno quello esecutivo o dipartimento per l’applicazione della legge.

Come è scritto: “Da Sion [il Regno spirituale] uscirà la legge e da Gerusalemme la parola dell’Eterno [i messaggi divini, attraverso i “principi”].” Isa. 2:3


L’insediamento del Regno.

“Il regno di Dio è annunziato e ognuno [accettando la testimonianza quale messaggio da Dio] si sforza di entrarvi.” (luca 16:16)

Poiché per oltre diciotto secoli questo messaggio, questa offerta del Regno, ha continuato a compiere il proprio lavoro intenzionale di selezionare “gli eletti”, “i vincitori” dal mondo. Durante tutta questa età questi hanno atteso il tempo del Padre per essere stabiliti o ricevere l’esaltazione al potere, come i suoi Re e Sacerdoti, per regnare e per insegnare ai redenti della terra e così portando a loro l’opportunità della vita eterna attraverso la fede e l’ubbidienza.

E tuttavia, durante tutto questo tempo questa classe del Regno ha sofferto violenza per mano della classe di Ismaele e Esaù, e per mano di Satana, il principe di questo mondo, e dei suoi accecati servitori. Come si espresse il nostro Signore –“Il regno dei cieli subisce violenza e i violenti lo rapiscono.” (Matt. 11:12)

Il nostro Signore, il capo del Regno, soffrì fino alla morte; e tutti i suoi seguaci hanno sofferto qualche perdita umana come conseguenza di essere stati traslati fuori dal potere delle tenebre e introdotti nel Regno del caro Figlio di Dio. Col. 1:13


Questa sottomissione per oltre diciotto secoli alla violenza del dominio del male non ha avuto luogo per mancanza di potere da parte del nostro risorto, asceso e glorificato Signore per proteggere il suo popolo; poiché dopo la sua risurrezione dichiarò: “Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra.” (Matt. 28:18)

L’esercizio del potere è dilazionato per un proposito. Nel piano del Padre c’era un “tempo debito” perché fosse offerto il grande sacrificio per i peccati, e un altro tempo opportuno affinché il Regno assumesse il potere e grande gloria per regnare e benedire il mondo: e questi tempi furono abbastanza lontani tra loro da permettere la chiamata e la preparazione della Chiesa degli “eletti” per essere coeredi del Regno con Cristo.

Le malvage influenze e l’opposizione dei peccatori sono state permesse per purificare, mettere alla prova e raffinare quelli “chiamati” per essere membri della classe del Regno. Come per il Capo, così per il corpo, è il progetto di Dio che ciascun membro che sarà una nuova creatura sia “reso perfetto dalle cose che soffrì.” Ebrei 5:8,9.


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 04 November 2013 :  07:48:25  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Ma ora siamo alla fine di questa età del Vangelo, e il Regno viene stabilito o insediato.

Il nostro Signore, il Re nominato, è ora presente dall’ottobre del 1874, A.D., stando alla testimonianza dei profeti, per coloro che hanno orecchie per udirlo: e il formale insediamento del suo ufficio regale data dall’aprile 1878, A.D.: e la prima opera del Regno come indicato dal nostro Signore nelle sue parabole e nella sua profezia (il radunamento dei “suoi eletti”), sta ora progredendo.

“I morti in Cristo risorgeranno per primi,” spiegò il Signore attraverso l’apostolo: e la risurrezione della Chiesa avrà luogo in un momento. *

Di conseguenza il Regno, come rappresentato nel nostro Signore, e i santi addormentati già adeguati e preparati e trovati meritevoli per essere membri del “suo corpo”, la “sposa”, fu stabilito nel 1878 e tutto ciò che resta da fare per il suo completamento è di essere “riuniti assieme al Signore” di quelli degli “eletti” che sono vivi e rimangono –la cui prova non è ancora completa. *Vol.III, Cap. 6


Comunque, il Regno invece di attendere che i membri viventi finiscano il loro corso, cominciò immediatamente la sua opera; e i viventi che stanno da questa parte della cortina, hanno il privilegio di conoscere “i misteri del Regno” e di impegnarsi nell’opera del Regno prima del loro “mutamento”; e a mano a mano che muoiono (non cadranno “addormentati”, ma) saranno “mutati” al momento della morte, risorti partecipando alla benedetta e santa prima risurrezione, come è scritto: “Beati i morti che d’ora in avanti muoiono nel Signore; sì, dice lo Spirito, affinché si riposino dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono.” Riv. 14:13



Tutto ciò è in armonia con la dichiarazione scritturale che il Regno di Dio deve essere stabilito prima che la sua influenza e la sua opera risultino nella completa distruzione delle “potenze che sono” di “questo presente mondo malvagio” –politico, finanziario, ecclesiastico- alla conclusione dei “tempi dei Gentili” nell’ottobre del 1914 A.D. Notiamo alcune scritture al riguardo.


Nel descrivere gli eventi al suono della settima tromba, viene osservato quest’ordine:

(1) il potere è preso dal Signore quale Re della terra e il suo Regno ha avuto inizio;

(2) come conseguenza la tribolazione del grande giudizio viene sul mondo.

Ci viene detto, profeticamente, che il Regno comincia prima del tempo della tribolazione, e prima della risurrezione dei santi e profeti; ma che continuerà a lungo dopo questi eventi (per mille anni), fino a che avrà “giudicato” tutto il genere umano, remunerando quelli che riveriscono il Signore e distruggendo quelli che esercitano un’influenza corruttrice.

Notate questi punti nella seguente citazione:
“Noi ti ringraziamo, o Signore, Dio onnipotente, che sei, che eri e che hai da venire, perché hai preso in mano il tuo grande potere e ti sei messo a regnare. [Rappresentato in Cristo –“tutte le cose che sono del Padre sono del Figlio”, il suo onorato rappresentante] Le nazioni [quale conseguenza dell’inizio del regno] si erano adirate, ma è giunta l’ira tua ed è arrivato il tempo di giudicare i morti e di dare il premio ai tuoi santi e a coloro che temono il tuo nome, piccoli e grandi e di distruggere quelli che distruggono la terra.” Riv. 11:17,18


Similmente leggiamo che il governo del Regno comincerà prima della caduta di Babilonia; e Babilonia cadrà come risultato dei giudizi del Regno –compresi più tardi da alcuni in essa che sono rappresentati nell’ottenere luce e libertà attraverso Cristo dopo la sua caduta. Essi dicono:
“Giusti e veraci sono i suoi giudizi. Egli ha infatti giudicato la grande meretrice che ha corrotto la terra con la sua fornicazione e ha vendicato il sangue dei suoi servi sparso dalla sua mano.” Riv 18; 19:2-7


Il profeta Daniele fu divinamente ispirato a raccontare e spiegare al re Nabucodonosor la sua visione del potere gentile, rappresentato da una grande immagine.

La visione mostrava una pietra che colpiva l’immagine ai piedi causando la completa distruzione del potere gentile e quella pietra poi si espandeva fino a riempire tutta la terra.


La spiegazione data mostra che il Regno di Dio sarà insediato e dotato di pieni poteri e che la rovina dei governi terreni sarà il diretto risultato dell’attività di quel Regno. Daniele fornisce la testimonianza ispirata seguente:
“Al tempo di questi re [le ultime potenze gentili rappresentate dalle dita dei piedi dell’immagine], il Dio del cielo farà sorgere un regno [presente in modo rappresentativo attraverso l’età del Vangelo, ma non riconosciuto dal mondo quale regno] che non sarà mai distrutto; questo regno non sarà lasciato a un altro popolo [come se il potere dell’immagine fosse trasferito da un popolo ad un altro], ma frantumerà e annienterà tutti quei regni, e sussisterà in eterno.” Dan. 2:44,45


Il nostro Signore assicurò ai suoi fedeli che al tempo dello stabilimento del suo Regno e del rovesciamento del potere gentile, la Chiesa vittoriosa sarà con lui, e parteciperà a quell’opera.

Le sue proprie parole sono:
“A chi vince e ritiene fino alla fine le opere mie, darò potestà sulle nazioni; ed egli le governerà con uno scettro di ferro ed esse saranno frantumate come vasi d’argilla, come anch’io ho ricevuto autorità dal Padre mio.” (Riv. 2:26,27) Paragonare a Sal. 149:8,9


Possiamo non essere in grado di giudicare accuratamente circa quali lineamenti della grande opera vengano ora portati avanti dal Signore e dai suoi glorificati santi oltre il velo; ma possiamo essere sicuri che essi sono attivi partecipanti nell’opera assegnata ai membri della stessa classe del Regno, il cui corso e servizio non sono ancora finiti da questa parte della cortina –l’opera della raccolta

(1) di radunare gli “eletti” viventi;

(2) di dire a Sion “Il tuo Re regna” –il Regno viene stabilito; e (3) di dichiarare il giorno di vendetta del nostro Dio.


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 19 November 2013 :  20:20:42  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Stabilito il governo della terra.


Non dobbiamo aspettare la fase terrena del Regno di Dio fino alla fine completa dei tempi dei Gentili (ottobre 1914 A.D.); poiché nel dare una durata di dominio ai Gentili fino a quella data Dio non fece alcun errore e non altera i suoi piani.

Quando sarà stabilita, la fase terrena del Regno di Dio, sarà israelita; poiché questo è l’impegno di Dio o patto con Abrahamo e il suo seme naturale. Anche il principale favore, il Regno spirituale, fu dapprima offerto all’Israele carnale, e sarebbe stato dato loro se fossero stati pronti di cuore per riceverlo alle condizioni che gli sono peculiari – di soffrire con Cristo e dopo essere glorificati con lui. (Rom. 8:17)

Israele in realtà desiderò e cercò il meglio che Dio aveva da dare; ma “Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti [il “piccolo gregge” selezionato sia dai Giudei che dai Gentili] l’hanno ottenuto e gli altri sono stati induriti” –non per sempre, ma fino a che l’elezione del seme spirituale, il medesimo Regno, non sia completata. Rom.9:31-33; 11:7,23,25-32


Mentre gli Israeliti in vari stadi di incredulità saranno nuovamente riuniti in Palestina sotto il favore divino, stando alla promessa, tuttavia nessuno sarà in alcun grado computato come una parte, o anche come sostenitore, o associato con la fase terrena del Regno, salvo che essi prima non riconoscono Cristo Gesù quale Figlio di Dio, il solo Redentore e Liberatore di Israele e del mondo.


L’inizio della fase terrena del Regno alla fine del 1914 A. D. comprendiamo che consisterà interamente dei santi dei tempi antiche risuscitati –da Giovanni il Battista fino ad Abele- “Abrahamo, Isacco, Giacobbe e tutti i santi profeti.” (Paragonare Matt. 11:11; Luca 13:28; Ebrei 11:39,40.)

Mentre questi antichi degni non avranno né parte né sorte nel Regno spirituale, perché non “chiamati” a ciò, questa alta o “celeste chiamata” non essendo possibile fino a dopo che il riscatto è stato pagato dal nostro Signore Gesù, tuttavia essi occuperanno un ruolo privilegiato sopra il mondo, avendo attestato la loro fede e il loro amore durante il Regno del male, in modo approvato da Dio.

Così essi furono preparati e si dimostrarono meritevoli per essere ministri terreni e rappresentanti del Regno spirituale. In armonia con questo è scritto nei Salmi, rivolto a Cristo: “I tuoi figli prenderanno il posto dei tuoi padri; tu li farai principi [uomini preminenti, capitani] per tutta la terra.” Salmo 45:16


Questi antichi degni saranno dissimili dal resto del genere umano non solo nel fatto che la loro prova è passata mentre la prova del mondo in generale sta appena per cominciare; ma essi saranno dissimili da loro anche nel fatto che avranno raggiunto la ricompensa della loro fedeltà –essi saranno uomini perfetti, essendo stato completamente ripristinato in loro tutto ciò che fu perso in Adamo di quanto moralmente e mentalmente è gradito a Dio, e la perfezione dei poteri fisici.

Così essi non solo saranno i “principi” o capi della terra (i rappresentanti terreni del Regno Celeste –Cristo e la sua Chiesa), ma essi individualmente, saranno rappresentativi di tutto ciò che gli obbedienti volenterosi possono conseguire sotto il Nuovo Patto.


Quando Abrahamo, Isacco, Giacobbe e tutti gli antichi degni saranno stati risuscitati e appariranno in mezzo agli Israeliti nuovamente radunati, in prossimità della conclusione del tempo della tribolazione finale di Giacobbe con Gog e Magog, i loro superiori poteri mentali li faranno distinguere rapidamente dagli altri.

Inoltre, le loro menti perfette afferreranno velocemente la conoscenza e le invenzioni del giorno attuale; ed essi saranno peculiari in molti aspetti, come fu l’uomo Cristo Gesù, di cui il popolo disse –Come mai costui sa di lettere, senza aver fatto studi? (Giov. 7:15)

E mentre Gesù insegnava al popolo in modo positivo, definito, chiaro e senza dubbi e non in modo confuso, come facevano gli scribi, così sarà con gli antichi degni resi perfetti quando essi appaiono tra gli uomini. Inoltre, questi degni, “principi”, avranno comunicazione diretta con il Regno spirituale (Cristo e la Chiesa) come il nostro Signore l’aveva con gli angeli, e come Adamo godette di simile comunione personale prima di giungere sotto la sentenza divina come trasgressore.

Questi “principi” della nuova terra (il nuovo ordine della società) saranno pienamente qualificati per la posizione onorevole a loro assegnata.


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 24 November 2013 :  15:14:54  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Così vediamo che quando giunge il tempo di Dio per l’insediamento del suo Regno tra gli uomini, i suoi agenti saranno tutti ampiamente pronti per il servizio e i loro colpi da maestro di saggia politica, la loro moderazione e il loro dignitoso autocontrollo, e il loro personale esempio di ogni virtù e grazia attrarrà gli uomini e velocemente li arruolerà –purificati dalla grande tribolazione- in cooperazione attiva.

Anche prima della rivelazione della loro identità, senza dubbio il popolo d’Israele avrà preso atto della loro preminenza sopra gli altri uomini.


Per di più, ricordiamoci che il vero progetto del grande tempo di tribolazione, che ora si avvicina al culmine è di spezzare i cuori di pietra di tutto il mondo, di piegare nella polvere gli orgogliosi e di fendere il terreno incolto con profondi solchi di pena, tribolazione, dolore e così rendere il mondo pronto per le grandi benedizioni del Regno Milleniale.

E servirà al proposito desiderato: come il profeta dichiara, “quando i tuoi giudizi [del Signore] si manifestano sulla terra, gli abitanti del mondo imparano la giustizia.” (Isa. 26:9)

Per quel tempo tutti avremo compreso che schemi egoistici e tutti gli schemi che possono essere concepiti e portati avanti da uomini decaduti sono difettosi, e conducono solo a vari gradi di tribolazione e confusione. E tutti per quel tempo desidereranno ardentemente un regno di giustizia, ma dispereranno di ottenerlo –pochi saranno consapevoli di quanto imminente sarà.


In quel tempo, le speranze del Regno a lungo nutrite da Israele, saranno ravvivate tra coloro che, saranno stati radunati in Palestina mossi dal rispetto per le promesse. Quando a questi gli antichi degni dichiareranno la loro risurrezione e la forma del giusto governo che dovrà essere stabilita, il piano sarà senza dubbio riconosciuto come appartenente al Signore, e quando tutti loro apprenderanno che il vero regno sopra di loro è di natura spirituale e che Gesù, il crocifisso, ne è il Re e mentalmente, con l’occhio della fede, “quelli che lo trafissero lo vedranno” –allora, “faranno quindi cordoglio per lui, come si fa cordoglio per un figlio unico, e saranno grandemente addolorati per lui, come si è grandemente addolorati per un primogenito.

In quel giorno ci sarà un grande cordoglio in Gerusalemme.” E Dio “verserà sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo spirito di grazia e di supplicazione.” Zac. 12:10,11

La notizia della sconfitta delle schiere di Gog e Magog e della meravigliosa liberazione di Israele dai suoi nemici, sarà rapidamente seguita dalla notizia dell’apparizione dei “padri rinomati, risuscitati, e lo stabilimento di un governo con questi al suo capo, e della generale conversione di Israele al Messia lungamente rigettato.

E senza dubbio molto di questo passerà per una frode tra i Gentili: i Giudei saranno derisi come creduloni, e gli antichi degni saranno classificati come scaltri impostori.
Ma le benedizioni intervenute alla riorganizzazione del governo sotto i nuovi auspici in Palestina, opereranno tali meravigliosi e rapidi cambiamenti al benessere di Israele da stupire il mondo allora anarchico e scoraggiato e da indurre molti a pensare e a dire –impostori o no- l’opera di questi uomini che pretendono di essere profeti risuscitati è proprio quello di cui il mondo ha bisogno!

Voglia Dio che essi prendano controllo di tutto il mondo e portino ordine e pace nel nostro disordine universale. E allora essi invieranno per ottenere che questi meravigliosi “principi” estendano ovunque il loro governo, il loro giogo di giustizia, che si è visto essere di vitale beneficio per Israele. Questo è dichiarato dal profeta con le parole seguenti: “Negli ultimi giorni avverrà che il monte [Regno] della casa dell’Eterno sarà stabilito in cima ai monti [come un Regno che stia in vetta o regni al di sopra di tutti i regni], e si ergerà al di sopra dei colli [i picchi più alti], e ad esso affluiranno tutte le nazioni.

Molti popoli verranno dicendo: ‘Venite, saliamo al monte [Regno] dell’Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri.’ Poiché da Sion [il Regno spirituale –il glorificato Cristo, testa e corpo] uscirà la legge e da Gerusalemme [il trono del governo terreno rappresentativo nelle mani dei “principi”] la parola dell’Eterno. Egli farà giustizia [in precedenza –nel grande tempo della tribolazione] fra le nazioni e sgriderà molti popoli.

Forgeranno [quale risultato dei rimproveri del Signore e in conseguenza della sua legge e della sua Parola] le loro spade in vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione e non insegneranno più la guerra.” Isa. 2:2-4; Mich. 4:1-4


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Lasciato il  - 04 December 2013 :  14:28:45  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
L’intimità tra il Regno e i suoi “principi” terreni

Come dovremmo aspettarci, la comunicazione tra le due fasi o parti del Regno sarà facile e diretta; e di conseguenza la supervisione e istruzione del genere umano sarà completa –con i “principi” quali canali della comunicazione divina.


Questo sembra essere ciò che intimano le parole del nostro Signore a Nataniele: “In verità, in verità vi dico che da ora in poi vedete il cielo aperto e gli angeli di Dio [i messaggeri di Dio, i “principi” della nuova dispensazione ] salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.” (Giov. 1:51)

Non fu il sogno di Giacobbe della scala tra la terra e il cielo e del passare avanti e indietro dei messaggeri, tanto una profezia quanto un sogno, che preannunciava la veniente stretta comunicazione tra il Regno Celeste e il mondo, in cui Giacobbe stesso avrebbe avuto un ruolo partecipando alla benedizione del mondo in qualità di uno dei messaggeri della comunicazione? Crediamo che questo ne fosse l’intento. Gen. 28:10-12


Che Mosè, il mediatore del Patto della Legge, fu un tipo del Cristo, il Mediatore del Nuovo Patto, è chiaramente insegnato nelle Scritture e generalmente riconosciuto dagli studiosi biblici; ma non tutti hanno riconosciuto che Mosè fosse un tipo dell’intero Cristo –testa e corpo- e che in questo senso l’intera età del Vangelo è stata il periodo della risurrezione di Cristo.

Questo, comunque, è la sola applicazione del tipo che si adatta a un numero di casi: per esempio in Atti 3:22,23
All’istituzione del Patto della Legge, al Monte Sinai, Mosè sembra essere stato un tipo del Cristo completo (testa e corpo) all’introduzione dell’età milleniale, quando il Nuovo Patto sarà introdotto nel mondo – dopo “il suono della grande [settima] tromba”, le nere tenebre e “il grande terremoto”, ecc., del Giorno di Vendetta avranno spaventato il genere umano e lo avranno reso pronto ad ascoltare la voce del Grande Insegnante, e lieto di accettare il suo Nuovo Patto.

Questo è esposto con chiarezza dall’apostolo Paolo (Ebr. 12:18-22) che sembra segnare ogni passo del parallelismo. Israele si è avvicinato ed ha alla fine raggiunto il Monte Sinai, tanto da poterlo toccare, e da esso emanavano tali visioni e suoni spaventosi che tutti ebbero timore e tremarono: ma noi ci stiamo avvicinando al Monte Sion con la sua gloria e le sue benedizioni meravigliose di gran lunga superiori a quelle del Sinai; ma ad accompagnare queste più grandi benedizioni ci sarà il più terribile suono di tromba, tenebre e lo scuotimento della terra – lo scuotimento finale di tutto ciò che può essere scosso (tutto ciò che è peccaminoso e contrario al divino volere), così che solo quello che è vero e durevole può rimanere.

La soluzione dell’intero soggetto è nelle parole: “Perciò, ricevendo [noi che lo anticipiamo] il regno che non può essere scosso, mostriamo gratitudine, mediante la quale serviamo Dio in modo accettevole.” Ebr. 12:28


Continuando la disamina di questa illustrazione, notiamo che dopo di ciò Mosè salì sul Monte (Regno) e fu glorificato in forma tipica; cioè, la pelle della sua faccia risplendé così che Israele non poteva guardarlo.

Questo sembrerebbe tipificare il completamento della Chiesa (Cristo, testa e corpo) nella gloria. E il velo che Mosè dopo di ciò indossava davanti al popolo, ma che ripose quando con il Signore sul Monte sembrava tipificare la fase terrena del suo Regno, i “principi della terra” attraverso i quali il Cristo parlerà al popolo e sarà rappresentato, nascondendo la sua gloria.

Questa sembra essere una sorprendente illustrazione dell’intima relazione che esisterà tra i “Principi” terreni e i celesti Re e Sacerdoti.

Mosè che sale sul monte per comunicare con Dio mentre la montagna era ammantata di nuvole in cui sfolgoravano i fulmini, e la terra tremava mentre i tuoni rombavano, rappresentava il fatto che il corpo di Cristo sarà completato, gli ultimi membri “mutati” e ricevuti nel Regno al tempo in cui il presente ordine di cose viene cambiato, nel mezzo del grande tempo di tribolazione di cui la terra non ha mai avuto prima esperienza.


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Lasciato il  - 13 December 2013 :  08:46:04  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Come le prime tavole della Legge che furono frantumate rappresentavano il fallimento del Patto della Legge a causa della “debolezza della carne”, così le seconde tavole rappresentano il Nuovo Patto di cui Cristo è il Mediatore, e che non verrà meno.

Questo Nuovo Patto diverrà operativo verso il mondo dopo che il “Corpo di Cristo” è completo. Nel frattempo l’elezione dei membri del Grande Profeta simile a Mosè continua.( Atti 3:23)

Ora notate il fatto che fu quando le seconde tavole della Legge (che rappresentano il Nuovo Patto) furono rilasciate, che Mosè fu mutato così che da allora in poi egli indossò un velo davanti al popolo, a causa dello splendore della sua faccia.

L’insediamento del Regno sarà accompagnato da tali scene che ispirano timore da indurre il mondo intero a tremare e a riconoscere lietamente l’Unto del Signore come Re dell’intera terra. Come Israele supplicò che il Signore non parlasse più con loro –a causa dello spettacolo e dei suoni terribili di cui furono testimoni al Sinai - così qui, tutti i popoli desidereranno che il Signore Geova cessi di parlare con loro nella sua ira, creando loro vessazione nel suo ardente e giusto dispiacere, e saranno lieti di ascoltare piuttosto il grande Mediatore, per riconoscerlo quale Re che Geova pone su di loro –Emmanuel; il grande anti-tipo di Mosè- il profeta velato (nascosto), sacerdote e re. Paragonate Ebrei 12:19 e Sal. 2:5,6.

Israele sarà disposto, ansioso per il Nuovo Regno; come è scritto: “Il tuo popolo si offrirà volenteroso nel giorno del tuo potere.” Salmo 110:3 Sarà proprio ciò che Israele ha atteso (accecato alla più alta chiamata spirituale dell’età del Vangelo): solo sarà molto più grande e più durevole di qualsiasi cosa abbiano mai concepito. Allora un grande numero di parziali credenti in Cristo, tristemente disinformati, diranno: “Non abbiamo noi profetizzato [predicato] nel tuo nome, e fatte nel tuo nome molte opere potenti?” (Matt. 7:21,22)

Queste non verranno riconosciute come la sposa del Cristo, ma sarà consentito loro di aver parte nel gemere e digrignare i denti nel gran tempo della tribolazione, e diverranno senza dubbio il popolo di Dio invece dei settari, e saranno “disposti nel giorno del suo potere”. E in realtà, tra molto poco come dichiara il nostro testo, il Regno di Dio sarà riconosciuto come “il desiderio di tutte le nazioni.”


Riforme morali e sociali.


La Legge del Signore che allora sarà emanata dal Monte Sion, il Regno, e sarà promulgata a tutti i popoli da Gerusalemme, la Nuova Capitale del mondo, come la Parola del Signore dai suoi “Principi”, immediatamente rimuoverà quelli che sono già riconosciuti come “mali che gridano vendetta”.

Riforme morali saranno istituite sotto ogni aspetto; questioni finanziarie, sociali e religiose saranno tutte rifondate in armonia sia con la giustizia e l’amore. Il diritto sarà posto come misura e la giustizia come piombino (Isa. 28:17); tutte le faccende della terra saranno squadrate e scandagliate con la giustizia – e saranno portate in stretta conformità con essa.


Quanto questo significherà riguardo alla soppressione di tutte le linee di affari che tentano l’umanità affascinando gli uomini e seducendoli attraverso le debolezze della loro natura decaduta e la mancanza d’equilibrio delle qualità mentali e morali! La distilleria, la fabbrica di birra, il saloon, la casa di malaffare, il locale per gioco d’azzardo, e tutti i commerci che tendono a far sciupare il tempo e a depravare il carattere saranno fatti cessare; e i loro dipendenti sarà dato qualcosa da fare che sarà benefico per loro e per altri.

Similmente, l’edificazione di navi da guerra, le fabbriche di munizioni per la guerra e per la difesa cesseranno e gli eserciti saranno sciolti.

Il nuovo Regno non avrà alcun bisogno di queste cose, ma avrà abbondante potere per eseguire rapidamente giustizia nel punire i malfattori, quando si sono determinati ad agire, ma prima che essi abbiano fatto ingiuria ad altri –giacché nessuno recherà ingiuria o distruzione in tutto il santo Regno ([Isa. 11:9) eccetto quando i giudici competenti e giusti recheranno la seconda morte sull’incorreggibile. Isa. 32:1-8; 65:20-25; Salmo 149:9; 1Cor.6:2

Il mercato bancario e di mediazione ed altri impieghi simili, molto utili alle presenti condizioni, non avrà più luogo; giacché sotto nuove condizioni alla specie umana sarà richiesto di trattare gli uni con gli altri come membri della stessa famiglia, il capitale privato e il denaro da prestare e da richiedere saranno cose del passato. Anche i proprietari terrieri e le agenzie di mediazione troveranno nuovi impieghi, poiché il nuovo Re non riconoscerà come valide le concessioni e i contratti ora in essere.

Dichiarerà che quando sul Calvario comprò Adamo e la sua specie, comprò anche il dominio di Adamo, la terra (Efes. 1:14): egli la distribuirà, non solamente agli egoisti, agli avari e agli avidi, ma i suoi luoghi più fertili saranno dati agli “umili”, in accordo alla sua promessa sul sermone del monte. Matt.5:5


E’ di questo grande Re e giudice (testa e corpo) tipificato da Mosè, che il Signore dichiara:
“Lo Spirito dell’Eterno riposerà su di lui: spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timore dell’Eterno. Il suo diletto sarà nel timore dell’Eterno, non giudicherà secondo le apparenze, non darà sentenze per sentito dire, ma giudicherà i poveri con giustizia e farà decisioni eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca e col soffio delle sue labbra farà morire l’empio. La giustizia sarà la cintura dei suoi lombi e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.” Isa. 11:1-5.


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Lasciato il  - 18 December 2013 :  07:29:22  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Ad alcuni può apparire che questo programma divino renderà la terra un paradiso per i poveri, ma un luogo di angoscia per quelli che ora sono abituati al lusso ed avere vantaggi al di sopra della maggioranza, o per buona fortuna o per superiori talenti e opportunità, o per pratiche disoneste.

Ma questi dovrebbero ricordare le parole del Giudice, pronunciate diciotto secoli fa: “Ma guai a voi ricchi, perché avete la vostra consolazione. Guai a voi che siete sazi [soddisfatti], perché avrete fame [sarete insoddisfatti]. Guai a voi che ora ridete, perché farete cordoglio e piangerete.” (Luca 6:24,25)

Dapprima questi saranno inclini a lamentarsi per la perdita dei loro privilegi, e come ora il ricco devoto trova difficile entrare nella condizione di cuore e di vita che sarà rimunerata con una parte nel Regno di Cristo, così allora coloro che erano in precedenza abituati alle ricchezze troveranno difficoltà di cui non hanno avuto esperienza come quelli precedentemente disciplinati nella scuola dell’avversità.


Ma l’inevitabile livellamento della società che sarà realizzato dall’anarchia del Giorno della Vendetta deve essere accettato; e rapidamente (lentamente per alcuni e più velocemente in altri) i vantaggi del regno dell’Amore saranno riconosciuti e generalmente apprezzati. Sarà riscontrato che, sotto la disposizione divina tutti possono, se vogliono, essere benedetti, veramente felici, e “salire” sul viale ella santità fino ad una grandiosa perfezione umana (l’immagine di Dio) e alla vita eterna. (Isa. 35:8)

Ciò che è già generalmente ammesso sarà trovato assolutamente corretto; specificatamente, che con le esigenze presenti, se tutto il popolo fosse messo al lavoro in modo sistematico e con saggezza, non sarebbero necessarie più di tre ore di lavoro per ciascun individuo.

E sotto la guida del Regno celeste le ore libere dal lavoro non recheranno ingiuria morale o fisica, come farebbero sicuramente nelle condizioni presenti, con il male e la tentazione da ogni lato, per trarre vantaggio dalle debolezze ereditate.


Al contrario, quando Satana è legato (la malvagità repressa), e le tentazioni esterne rimosse, le ore di tempo libero saranno spese, sotto la guida della Chiesa glorificata, in studi che diverranno sempre più attraenti e interessanti – studi della Natura e della Natura di Dio e dei suoi gloriosi attributi- la sua Saggezza, Giustizia, Amore e Potenza.

E così, piacevolmente, essi possono progredire verso l’umana perfezione –la fine della loro gara o della loro prova; giacché, sia ricordato, il nuovo governo non assumerà solo la competenza dei grandi affari e interessi dei suoi sottoposti, ma anche dei suoi più piccoli affari. Sarà un “governo paterno” nel più pieno senso del termine.


Può ben essere con seria apprensione che gli uomini contemplerebbero l’istituzione del più autocratico governo che il mondo abbia mai conosciuto, sotto il quale la vita, la proprietà e ogni interesse di tutto il genere umano resterà assolutamente nelle mani del Re, senza appello, non fosse che noi abbiamo le più assolute e convincenti prove che ogni regolamento e disposizione del Regno è progettato per il beneficio dei suoi sottoposti.

Il Re di quel Regno mediatorio così ama quelli sui quali deve regnare che ha dato la sua propria vita quale prezzo del loro riscatto, per assicurar loro il diritto di un giudizio individuale per la vita eterna; e il medesimo obiettivo del suo Regno Milleniale è di assisterli in quel giudizio.

Cos’altro potrebbe essere chiesto? In qualità di Redentore, egli ha giustamente il diritto di controllare assolutamente ciò che acquistò con il suo proprio sangue; e tutti apprezzando tale amore da lui manifestato, se la questione fosse lasciata al loro voto – che, comunque, così non sarà- gli accorderebbero lietamente ogni potere e autorità e si sottoporrebbero prontamente al suo giusto volere.


Ma i “santi” che saranno coeredi nel Regno e giudici associati –possono essere con sicurezza investiti di un potere autocratico assoluto?

Ah sì! Mentre Cristo provò che aveva lo spirito del Padre Celeste, ed è “l’immagine riflessa della persona del Padre,” così tutti coloro che saranno di quel “piccolo gregge”, i suoi coeredi nel Regno, avranno dimostrato di avere “lo spirito di Cristo” –il santo spirito dell’Amore.

E’ uno dei termini della loro “chiamata”, che essi debbano diventare “copie del diletto Figlio di Dio” e non ne saranno accettati altri, poiché la loro chiamata ed elezione è sicura.

In realtà, è affinché possano essere capaci di simpatizzare con coloro che saranno allora sotto la loro cura ed istruzione, che questi saranno selezionati tra i deboli e gli imperfetti e sarà loro insegnato che cosa è combattere un buon combattimento per il diritto e la verità contro l’errore e il peccato.

Si, ai sotto-sacerdoti del Reale Sacerdozio, come al Sommo Sacerdote, può essere data fiducia senza timore. Dio affiderà il potere a costoro e questa è la migliore garanzia che verrà usato con giustizia, saggezza e amorevolmente –per la benedizione del mondo.


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 29 December 2013 :  08:22:52  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Il dominio della verga di ferro.


Le nazioni verranno governate con la forza, una forza irresistibile, fino a che non sia stabilito il giusto ordine mediante una generale sottomissione; ogni ginocchio si piegherà, ogni lingua confesserà il potere e la gloria divini, e l’obbedienza esterna sarà obbligata.

Come è scritto: “Ed egli le governerà con uno scettro di ferro ed esse saranno frantumate come vasi d’argilla.” (Riv. 2:27)

Questo colpire e distruggere appartiene propriamente al Giorno della Vendetta e sebbene il potere e la verga rimarranno ancora per tutta l’età milleniale, il loro uso probabilmente non sarà necessario, poiché ogni aperta opposizione sarà completamente redarguita nel grande tempo di tribolazione.

Da come il profeta presenta l’argomento, Dio in questo tempo per colpire dirà all’umanità che chiacchera, e che vocifera in modo auto-assertivo: “Fermatevi e riconoscete che io sono Dio; io sarò esaltato tra le nazioni, sarò esaltato sulla terra.” (Salmo 46.10)

Sarà comunque, l’opera dell’intera età milleniale porre “il diritto come misura e la giustizia come piombino” in tutti i piccoli e grandi affari di ciascun individuo della specie umana, i quali saranno tutti così “ammaestrati da Dio” attraverso il suo “eletto” Servitore del Patto, il Grande Profeta, Sacerdote e Re (testa e corpo): Profeta nel senso di insegnante, Re nel senso di governatore, Sacerdote nel senso di Mediatore che, avendolo redento è l’avvocato del popolo e il dispensatore del favore divino.

Gli uffici sono uniti: “Tu sei sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedek” –che fu un sacerdote sul suo trono. Ebr. 7:17; Zacc. 6:13; Atti 3:22; Deut. 18:15


Quale personificazione della salvezza il nuovo Re dichiara: “A me appartiene il consiglio e la vera sapienza; io sono l’intelligenza, a me appartiene la forza. Per mio mezzo regnano i re e i principi deliberano la giustizia.

Per mio mezzo governano i capi, i nobili, tutti i giudici della terra [la fase terrena del Regno]. Io amo quelli che mi amano e quelli che mi cercano diligentemente mi trovano. Con me sono ricchezze e gloria, la ricchezza che dura e la giustizia.

Il mio frutto è migliore dell’oro, sì, dell’oro fino, e il mio prodotto più dell’argento scelto. Io cammino nella via della giustizia, in mezzo ai sentieri dell’equità, per far ereditare la vera ricchezza a quelli che mi amano e per riempire i loro tesori….

Poiché chi mi trova, trova la vita e ottiene favore dall’Eterno. Ma chi pecca contro di me fa male a se stesso; tutti quelli che mi odiano amano la morte.” Prov. 8:14-31,35,36


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Lasciato il  - 01 January 2014 :  08:56:07  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
L’illustrazione d’Israele.

Apparentemente al mondo verrà concesso il tempo di vedere in Israele l’azione del governo divino e i suoi benefici pratici, in contrasto con l’allora prevalente anarchia, così che la maggioranza di tutte le nazioni avrà “desiderio” del governo del Regno.

Questo è dipinto energicamente con le parole profetiche rivolte ad Israele in quel tempo:
“Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell’Eterno si è levata su di te. Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te si leva l’Eterno e la sua gloria appare su dite.

Le nazioni cammineranno alla tua luce, e i re [i principali della terra] allo splendore del tuo sorgere. [Questo si applicherà all’Israele spirituale, il Sole della Giustizia, ma anche ai suoi rappresentanti terreni –Israele carnale restaurata nel favore.]


“Volgi i tuoi occhi tutt’intorno e guarda: si radunano tutti e vengono a te; i tuoi figli verranno da lontano e le tue figlie saranno portate in braccio. (paragonare Ezec. 16:61)

Allora guarderai e sarai raggiante, il tuo cuore palpiterà e si dilaterà perché l’abbondanza del mare [le masse anarchiche –vedere Riv. 21:1]confluirà a te, la ricchezza delle nazioni verrà a te. … E proclamando le lodi dell’Eterno.” Isa 60:1-6, 11-20


Realmente, quello sarà un giorno glorioso per aprire gli occhi dei ciechi e per portare molti alla giustizia! Sarà un giorno di conversioni e rinascite lungo i percorsi della verità e non della paura e della menzogna. Sarà il tempo menzionato dal profeta in cui “un paese nasce in un sol giorno”. (Isa. 66:8) Israele sarà quella nazione; (1) L’Israele Spirituale la “nazione santa”; (2) l’Israele Carnale il suo rappresentante terreno.

E da Israele risplenderà la luce che porterà il mondo castigato sulle ginocchia; e introdurrà nel promesso versamento dello spirito di santità del Signore “su ogni sorta di carne in quei giorni,” come è stato versato sui suoi veri servitori e servitrici durante questi giorni. Gioele 2:28.


Questo è il giorno della Salvezza di cui il profeta Davide leva il canto (Salmo 118:18-27):

“Questo è il giorno che l’Eterno ha fatto;
rallegriamoci ed esultiamo in esso.
La pietra, che i costruttori avevano rigettata,
è divenuta la testata d’angolo.
Benedetto colui che viene nel nome dell’Eterno;
tu sei il mio Dio, io ti celebrerò;
deh, o Eterno, facci prosperare ora.
L’Eterno mi ha punito duramente,
ma non mi ha lasciato in balia della morte.
Apritemi le porte della giustizia;
io vi entrerò e celebrerò l’Eterno.
Questa è la porta dell’Eterno,
i giusti entreranno per essa.
Io ti celebrerò, perché mi hai risposto
e sei stato la mia salvezza.
L’Eterno è Dio e ha fatto risplendere la sua luce su di noi.


Così vediamo che le riforme dell’educazione e dell’istruzione del futuro cominceranno dai cuori degli uomini: Esse avranno inizio dalla lezione: “Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza.” (Prov. 9:10) Una delle grandi difficoltà dell’educazione del nostro giorno, che nutre orgoglio, arroganza e malcontento, è la mancanza di questa sapienza basilare.

Ogni opera di grazia sotto i regolamenti del Regno sarà iniziata in modo appropriato e adempiuta interamente.


Nessuna creatura della razza redenta sarà troppo bassa per raggiungere la grazia divina, attraverso l’azione onnipotente e benedetta del Regno. Nessun livello del peccato sarà troppo profondo per la mano della misericordia per scandagliare, liberare l’anima comprata col sangue; nessuna tenebra d’ignoranza e superstizione sarà così densa in qualsiasi cuore che la luce della verità divina e l’amore non penetri il suo buio e non vi porti una conoscenza della gioia e della felicità del nuovo giorno, e un’opportunità di condividerla con obbedienza.

Nessun malanno che attacchi e inquini il sistema fisico sarà oltre l’immediato controllo del Grande Medico.

E nessuna deformità, o mostruosità, o superficialità, o sovrabbondanza, o imbecillità mentale sarà in grado di resistere al suo tocco risanatore.


Tutti quelli che sono nelle tombe ne verranno fuori

La grande opera di restaurazione, così iniziata sulle nazioni viventi, sarà presto estesa a tutte le famiglie della terra che dormono nella morte; perché l’ora sta venendo, sì, non è molto distante, in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la voce del Figlio dell’Uomo e verranno fuori: “E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades [la tomba] restituirono i morti che erano in loro.” (Giov. 5:28,29; Riv. 20:13)


Sì, anche le schiere di Gog e i peccatori in Israele che saranno periti nella battaglia del gran giorno, a tempo debito verranno fuori; non di nuovo come un esercito desolatore di fuorilegge, ma quali individui castigati e penitenti, coperti di vergogna e con faccia confusa alla luce del giorno, ma a loro sarà mostrata misericordia e sarà data una opportunità di sollevarsi di nuovo all’onore e alla virtù.


La risurrezione degli antichi degni, assieme alla frequente restaurazione alla salute dei malati in risposta alla preghiera della fede, probabilmente, quando gli uomini hanno avuto tempo per pensare e per riprendersi dai danni del grande tempo di tribolazione, suggerirà loro la possibilità della risurrezione di altri –loro amici e parenti- dalla morte e dalla tomba, in adempimento della promessa di Cristo che tutti quelli che sono nelle tombe udranno la voce del Figlio dell’Uomo e verranno fuori.

E non è un’irragionevole aspettativa che possa essere in risposta alla preghiera della fede la restaurazione degli amici dipartiti con cui questa grande opera possa cominciare e fare progresso. Vediamo ragionevolezza in un tal metodo che sembra raccomandarsi al di sopra di tutti gli altri che potremmo pensare. Per esempio, richiamerebbe i morti gradualmente e nell’ordine inverso a quello con cui si sono coricati, e questo provvederebbe case e calorose accoglienze, e la prontezza dei necessari conforti della vita per quelli destati al loro ritorno; e questi si abituerebbero così ai linguaggi alle maniere e alle abitudini di quelli che sono intorno a loro; mentre, se l’ordine fosse inverso, i destati sarebbero alquanto impreparati sotto questi aspetti a causa delle nuove condizioni e sarebbero interamente estranei e non congeniali alla generazione in mezzo alla quale sarebbero posti i loro nuovi destini.


Le obiezioni, comunque, non sarebbero appropriate per quanto attiene ai profeti e ad altri antichi degni, che, avendo svolto il loro tirocinio, saranno destati uomini perfetti, e che, come uomini perfetti saranno i superiori intellettuali, morali e fisici di tutti gli altri uomini.


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Lasciato il  - 09 January 2014 :  08:13:24  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
L’illustrazione d’Israele.



Apparentemente al mondo verrà concesso il tempo di vedere in Israele l’azione del governo divino e i suoi benefici pratici, in contrasto con l’allora prevalente anarchia, così che la maggioranza di tutte le nazioni avrà “desiderio” del governo del Regno. Questo è dipinto energicamente con le parole profetiche rivolte ad Israele in quel tempo:

“Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell’Eterno si è levata su di te. Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te si leva l’Eterno e la sua gloria appare su dite. Le nazioni cammineranno alla tua luce, e i re [i principali della terra] allo splendore del tuo sorgere. [Questo si applicherà all’Israele spirituale, il Sole della Giustizia, ma anche ai suoi rappresentanti terreni –Israele carnale restaurata nel favore.]

“Volgi i tuoi occhi tutt’intorno e guarda: si radunano tutti e vengono a te; i tuoi figli verranno da lontano e le tue figlie saranno portate in braccio. (paragonare Ezec. 16:61) Allora guarderai e sarai raggiante, il tuo cuore palpiterà e si dilaterà perché l’abbondanza del mare [le masse anarchiche –vedere Riv. 21:1]confluirà a te, la ricchezza delle nazioni verrà a te. … E proclamando le lodi dell’Eterno.” Isa 60:1-6, 11-20


Realmente, quello sarà un giorno glorioso per aprire gli occhi dei ciechi e per portare molti alla giustizia! Sarà un giorno di conversioni e rinascite lungo i percorsi della verità e non della paura e della menzogna. Sarà il tempo menzionato dal profeta in cui “un paese nasce in un sol giorno”. (Isa. 66:8)

Israele sarà quella nazione; (1) L’Israele Spirituale la “nazione santa”; (2) l’Israele Carnale il suo rappresentante terreno.

E da Israele risplenderà la luce che porterà il mondo castigato sulle ginocchia; e introdurrà nel promesso versamento dello spirito di santità del Signore “su ogni sorta di carne in quei giorni,” come è stato versato sui suoi veri servitori e servitrici durante questi giorni. Gioele 2:28

Questo è il giorno della Salvezza di cui il profeta Davide leva il canto (Salmo 118:18-27):

“Questo è il giorno che l’Eterno ha fatto;
rallegriamoci ed esultiamo in esso.
La pietra, che i costruttori avevano rigettata,
è divenuta la testata d’angolo.
Benedetto colui che viene nel nome dell’Eterno;
tu sei il mio Dio, io ti celebrerò;
deh, o Eterno, facci prosperare ora.
L’Eterno mi ha punito duramente,
ma non mi ha lasciato in balia della morte.
Apritemi le porte della giustizia;
io vi entrerò e celebrerò l’Eterno.
Questa è la porta dell’Eterno,
i giusti entreranno per essa.
Io ti celebrerò, perché mi hai risposto
e sei stato la mia salvezza.
L’Eterno è Dio e ha fatto risplendere la sua luce su di noi.”

Così vediamo che le riforme dell’educazione e dell’istruzione del futuro cominceranno dai cuori degli uomini: Esse avranno inizio dalla lezione: “Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza.” (Prov. 9:10)

Una delle grandi difficoltà dell’educazione del nostro giorno, che nutre orgoglio, arroganza e malcontento, è la mancanza di questa sapienza basilare.

Ogni opera di grazia sotto i regolamenti del Regno sarà iniziata in modo appropriato e adempiuta interamente.
Nessuna creatura della razza redenta sarà troppo bassa per raggiungere la grazia divina, attraverso l’azione onnipotente e benedetta del Regno.

Nessun livello del peccato sarà troppo profondo per la mano della misericordia per scandagliare, liberare l’anima comprata col sangue; nessuna tenebra d’ignoranza e superstizione sarà così densa in qualsiasi cuore che la luce della verità divina e l’amore non penetri il suo buio e non vi porti una conoscenza della gioia e della felicità del nuovo giorno, e un’opportunità di condividerla con obbedienza.

Nessun malanno che attacchi e inquini il sistema fisico sarà oltre l’immediato controllo del Grande Medico. E nessuna deformità, o mostruosità, o superficialità, o sovrabbondanza, o imbecillità mentale sarà in grado di resistere al suo tocco risanatore.


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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 24 January 2014 :  17:04:40  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
Tutti quelli che sono nelle tombe ne verranno fuori.


La grande opera di restaurazione, così iniziata sulle nazioni viventi, sarà presto estesa a tutte le famiglie della terra che dormono nella morte; perché l’ora sta venendo, sì, non è molto distante, in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la voce del Figlio dell’Uomo e verranno fuori: “E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades [la tomba] restituirono i morti che erano in loro.” (Giov. 5:28,29; Riv. 20:13).

Sì, anche le schiere di Gog e i peccatori in Israele che saranno periti nella battaglia del gran giorno, a tempo debito verranno fuori; non di nuovo come un esercito desolatore di fuorilegge, ma quali individui castigati e penitenti, coperti di vergogna e con faccia confusa alla luce del giorno, ma a loro sarà mostrata misericordia e sarà data una opportunità di sollevarsi di nuovo all’onore e alla virtù.


La risurrezione degli antichi degni, assieme alla frequente restaurazione alla salute dei malati in risposta alla preghiera della fede, probabilmente, quando gli uomini hanno avuto tempo per pensare e per riprendersi dai danni del grande tempo di tribolazione, suggerirà loro la possibilità della risurrezione di altri –loro amici e parenti- dalla morte e dalla tomba, in adempimento della promessa di Cristo che tutti quelli che sono nelle tombe udranno la voce del Figlio dell’Uomo e verranno fuori.

E non è un’irragionevole aspettativa che possa essere in risposta alla preghiera della fede la restaurazione degli amici dipartiti con cui questa grande opera possa cominciare e fare progresso. Vediamo ragionevolezza in un tal metodo che sembra raccomandarsi al di sopra di tutti gli altri che potremmo pensare.

Per esempio, richiamerebbe i morti gradualmente e nell’ordine inverso a quello con cui si sono coricati, e questo provvederebbe case e calorose accoglienze, e la prontezza dei necessari conforti della vita per quelli destati al loro ritorno; e questi si abituerebbero così ai linguaggi alle maniere e alle abitudini di quelli che sono intorno a loro; mentre, se l’ordine fosse inverso, i destati sarebbero alquanto impreparati sotto questi aspetti a causa delle nuove condizioni e sarebbero interamente estranei e non congeniali alla generazione in mezzo alla quale sarebbero posti i loro nuovi destini.


Le obiezioni, comunque, non sarebbero appropriate per quanto attiene ai profeti e ad altri antichi degni, che, avendo svolto il loro tirocinio, saranno destati uomini perfetti, e che, come uomini perfetti saranno i superiori intellettuali, morali e fisici di tutti gli altri uomini.


Che tutte le preghiere per la restaurazione degli amici dipartiti abbiano pronta risposta, non è probabile; poiché il Signore avrà piani definiti per la restituzione con cui alcune di queste richieste potrebbero non essere in armonia. Il suo ordine probabilmente sarà, come chiaramente indicato nella risurrezione della Chiesa e degli antichi degni, l’ordine di convenienza –la convenienza sia dei soggetti della risurrezione e degli amici e delle condizioni in mezzo alle quali la loro nuova vita comincerà.

Questo richiederebbe un qualche grado di preparazione da parte di coloro che farebbero tali richieste – una preparazione di cuore e di vita e di condizioni favorevoli al loro progresso sul viale delle santità. Così tali restaurazioni diverrebbero ricompense di fedeltà per i viventi, e assicurerebbero anche favorevoli condizioni per i ridestati.

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gattosilvestro67
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Lasciato il  - 01 February 2014 :  08:14:23  Mostra Profilo    Visita gattosilvestro67's Homepage  Modifica Risposta  Rispondi con Citazione  Mostra l' indirizzo IP dell' utente  Elimina Risposta
La gloriosa prospettiva.

Quale gloriosa prospettiva la nuova dispensazione presenterà quando sarà pienamente introdotta! Nel passato i cambiamenti da una dispensazione a un’altra sono stati definiti e notevoli, ma questo cambiamento sarà il più ricco di eventi di tutti.

Nessuna meraviglia che i pensiero di un tale spettacolo –di un’intera razza che ritorna a Dio con canzoni di lode ed eterna gioia debba sembrare fin troppo bello da credere; ma colui che l’ha promesso è anche in grado di eseguire tutto ciò che gli aggrada.

Sebbene il dolore e i sospiri sembrino alquanto inseparabili dal nostro essere, tuttavia dolore e sospiri se ne fuggiranno via; sebbene il pianto in sacco e cenere è perdurato per tutta la lunga notte del dominio del peccato e della morte, tuttavia la gioia attende l’alba milleniale, e tutte le lacrime saranno asciugate da ogni faccia, e la bellezza sarà data al posto della cenere, e l’olio di gioia invece dello spirito di avvilimento.


L’incremento del suo Regno.


Il Regno di Dio avrà diffusione o incremento, nelle sue varie parti o elementi come fanno i governi terreni, fino a che diverrà “un grande monte [Regno], che riempì tutta la terra:” (Dan. 2:35)

Per illustrare ciò: il Regno di Gran Bretagna è primariamente solo il Sovrano regnante e la famiglia reale; in un senso secondario include il Parlamento e i vari Ministri del governo: in un senso ancor più ampio include ogni suddito britannico e ogni soldato che ha giurato fedeltà a quel Regno; in modo ancora più remoto include tutti i sudditi conquistati da quel regno, in India e ovunque, che non siano in aperta sfida alle leggi di quel regno.


Così col Regno di Dio: primariamente è il Regno del Padre, che regna sopra tutti (Matt. 13:43; 26:29); ma il Padre si è volontariamente proposto di affidare il dominio della terra per mille anni a pieno incarico a un Viceré, un Vice-gerente –Cristo e la sua sposa esaltata alla natura e maestà divine- per soggiogare e distruggere il male e sollevare tutti quelli che vengono in piena armonia con il Padre sotto le graziose condizioni del Nuovo Patto.

In un senso secondario includerà i ministri terreni o “principi” che saranno i suoi visibili rappresentanti tra gli uomini. In un senso ancora più ampio includerà tutti quelli che, quando ne riconoscono l’insediamento, gli renderanno leale sottomissione e devozione –sia Giudei che Gentili. Nel senso più ampio includerà gradualmente tutti i sudditi che obbediscono alle sue leggi, mentre tutti gli altri saranno distrutti. Atti 3:23; Riv. 11:18


Questo sarà lo stato del Regno vicereale di Dio al termine dei suoi concessi mille anni di regno – una pace conquistata e un regno di giustizia imposto prevarranno, essendo stati distrutti tutti gli oppositori volontari sotto il regno della verga di ferro (Riv. 2:27); come è scritto dal profeta Isaia nel descrivere questo periodo: “Il peccatore che non giunge ai cento anni, sarà considerato maledetto [sarà stroncato]”; anche se morrà a quella età non sarà che un ragazzo; poiché anche per mezzo dell’obbedienza esterna alle disposizioni ragionevoli e giuste del Regno, egli può vivere almeno fino alla fine del millennio. Isa. 65:20; Atti 3:23.


Ma una tale pace –una pace e obbedienza conquistate e imposte – sebbene opportune, allo scopo di fornire una illustrazione che dimostri le benedizioni e i vantaggi di un giusto ed equo processo, è lontano dall’ideale di Dio. Il Regno ideale di Dio è uno in cui ogni individuo è libero di fare la sua propria volontà, poiché ciascuno ha una volontà che è in stretta conformità al modello divino – amare la giustizia e odiare l’iniquità.

Questo modello deve infine prevalere per tutto l’universo; e sarà introdotto, per quanto attiene al genere umano, al termine del Regno vicereale del Millennio.


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