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olly
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Lasciato il - 11 March 2016 : 12:58:05
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IL PREMIO FINALE SARA' LA VITA ETERNA  |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 12 March 2016 : 07:53:31
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12 Marzo
Ora il fine del comandamento è l’amore, che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede non finta. 1 Timoteo 1:5.
Dobbiamo chiaramente avere in mente il fatto che l’obbiettivo finale di tutte le procedure di Dio per noi e con noi, e l’ultimo significato di tutte le promesse divine per noi, è lo sviluppo dell’amore, che è somiglianza con Dio, perché Dio è amore.
Avere questo amore sviluppato in noi, nel senso e grado voluto dal Signore, è necessario che esso venga da un cuore puro, in pieno accordo con il Signore e con la Sua legge d’amore, e totalmente contrario all’Avversario e la sua legge di egoismo. Z. ’00 – 360.
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olly
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Lasciato il - 12 March 2016 : 12:50:48
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| L AMORE DEVE CARATTERIZARE I CRISTIANI |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 13 March 2016 : 07:19:23
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13 Marzo
Quanti siamo perfetti, abbiamo dunque questi pensieri; e se voi pensate altrimenti in qualche cosa, Dio vi rivelerà anche questo. Ma al punto in cui siamo arrivati, camminiamo secondo la stessa regola di condotta in pieno accordo. Filippesi 3:15,16.
E’ indispensabile per coloro che hanno raggiunto la meta dell’amore perfetto, che continuino a tenersi attivi nel servizio del Signore, dando la loro vita per i fratelli. Questi devono presentarsi non solo come rappresentanti di Dio e dei principi della giustizia, ma anche di coloro che sono forti nel Signore e nella forza della Sua potenza, e nella fede della Sua Parola – pronti, volenterosi ed efficienti nell’incoraggiare gli altri corridori nella corsa, affinchè, anche loro possano raggiungere la “meta”. Z. ’01 – 10.
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olly
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Lasciato il - 13 March 2016 : 12:33:17
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| 3,1a. Risuona di nuovo il motivo della gioia. Se è vero che Paolo invita alla gioia anche in altre lettere (2Cor 13,1 - 1Ts 5,1), l’imperativo di questa lettera ha un significato potenziato. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 14 March 2016 : 07:44:54
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14 Marzo
Chi è lento all’ira val più che un forte guerriero, e chi domina il suo spirito val più di chi espugna una città. Proverbi 16:32.
Mentre l’ira, nella natura di odio, malizia, contesa, invidia, deve essere messa da parte da tutti coloro che cercano di essere copie dell’amato Figlio di Dio, l’ira nel senso di retta indignazione contro il male fatto, il peccato nelle sue diverse forme è appropriata; e anche se essa deve essere usata con grande moderazione, appoggiata sull’amore, ci sono circostanze quando sarebbe sbagliato non avere una retta indignazione e usarla. Z. ’96 – 279.
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olly
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Lasciato il - 14 March 2016 : 13:09:16
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| PER DOMINARSI CI VUOLE FORZA DI VOLONTA' |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 15 March 2016 : 20:40:59
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15 Marzo Il giusto vivrà per fede. Ebrei10:38. Non è sufficiente ricevere il primo impulso di vita per mezzo della fede, ma, passati dalla morte alla vita, con gli stessi mezzi dobbiamo continuare a ricevere ed appropriarci del nutrimento spirituale, affinchè possiamo crescere; dobbiamo camminare per mezzo della fede, seguendo la guida dello Spirito Santo per mezzo della Parola della Verità. La vita della fede è un atto individuale, appartenente tanto al cuore come alla mente; è tanto più che una accettazione delle dottrine che le consideriamo scritturali e di conseguenza vere; è l’assimilazione di ciò che abbiamo provato essere la Verità, così che i suoi principi diventano i nostri principi e le sue promesse la nostra ispirazione. Z. ’95 – 92, 93.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 16 March 2016 : 07:35:21
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16 Marzo
Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perchè amiamo i fratelli … anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. 1 Giovanni 3:14-16.
Una delle prove finali e più difficili dei “fratelli”, e quello sotto cui cadrà probabilmente la maggior parte di quelli che una volta erano desti ed armati, sarà l’amore per i fratelli.
Sembra che molti cadranno in questo punto e quindi saranno considerati indegni di un’ampia entrata nel Regno di Cristo. Se qualcuno sarebbe specialmente debole e suscettibile di inciampare, il vero soldato della croce non lo disprezzerà, non lo deriderà, come neanche lo farebbe il suo più anziano fratello – il Capitano.
Al contrario, lui sarà tanto più vigilante ed utile verso i più deboli, anche se egli stesso troverà più gioia nella compagnia dei più forti. Z. ’99 – 88.
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olly
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Lasciato il - 16 March 2016 : 12:51:33
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Carissimi, con impegno sempre nuovo dobbiamo riproporci la lettura e meditazione della Sacra Scrittura, imparando ad incontraci attraverso di essa con il Cristo, Parola del Dio vivente, per orientare a Lui tutta la nostra vita, nella quotidianità degli incontri, delle scelte e dei vari accadimenti. Quest’anno mediteremo la prima lettera di San Giovanni per riscoprire l'amore di Dio per noi rivelatosi in Gesù Cristo, Verbo della vita, morto e risorto per noi. Questo amore riversato nei nostri cuori e accolto nella fede, ci spinge a fare comunione, a vivere nella carità fraterna; dà alimento di unità e di pace alle nostre famiglie; rende possibile e fruttoso il rapporto tra generazioni diverse, tra padri e figli; testimonia al mondo la speranza del Vangelo. Spero che anche nella nostra diocesi cresca sempre di più l’amore per le Sacre Scritture e si propaghi a macchia d’olio l’uso di questo sussidio annuale che ci aiuta a conoscere la Parola di Dio. Bisogna allora impegnarsi a fondo individualmente. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 17 March 2016 : 07:46:44
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17 Marzo
Toglieteli dunque il talento e datelo a colui che ha dieci talenti. Poiché ha chiunque ha, sarà dato e sovrabbonderà, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Matteo 25: 28,29.
Perché l’uomo di un solo talento è scelto come illustrazione del seppellimento dei talenti?
E’ per indicare la responsabilità di coloro che hanno meno – che il Signore aspetta anche da il più piccolo dei Suoi consacrati di essere consapevole e usare i talenti che ha in suo possesso, e Lui riterrà colpevoli anche coloro che hanno la più piccola abilità per servire Lui, i Suoi fratelli e la Sua Verità e che trascurano di usarla. Z. ’01 – 58.
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olly
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Lasciato il - 17 March 2016 : 12:44:09
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| PARABOLA DI GESU' SUI TALENTI |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 19 March 2016 : 07:06:48
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19 Marzo
Come figli ubbidienti, non conformatevi alle concupiscenze del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza, ma come colui che vi ha chiamato è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta. 1Pietro 1: 14,15.
Alcuni cristiani erroneamente pensano che Iddio fa tutta la nostra trasformazione, che i Suoi figli devono solo stare passivi nella Sua mano; però Pietro non lo esprime così.
Egli ci esorta a modellare noi stessi secondo le istruzioni divine.
C’è lavoro da fare in noi e attorno a noi, e coloro che non sono pronti per farlo, ma che passivamente stanno e aspettano che il Signore faccia miracoli per loro, sono grandemente ingannati e danno al nemico un gran vantaggio sopra di loro, che lui certamente lo userà per legarli mani e piedi e gettarli nelle tenebre, se non si adoperano al compimento della loro salvezza con timore e tremore. Z. ’03 – 55.
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olly
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Lasciato il - 19 March 2016 : 12:19:25
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| santi separati dal mondo estraniato da GEOVA |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 20 March 2016 : 14:31:21
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20 Marzo
Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: “Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Giovanni 8:31,32.
La Verità divina non si trova in altra parte che nei mezzi stabiliti da Dio; e questi mezzi sono il Signore, gli apostoli e i profeti. Dimorare nella dottrina che ci fu data nei loro scritti ispirati, studiare e meditare sopra di essi, confidare implicitamente in loro e conformare fedelmente il nostro carattere al loro, questo significa dimorare nella Parola del Signore.
Se così dimoriamo nella Parola del Signore, come discepoli diligenti e sinceri, realmente “conosceremo la Verità”, saremo “fermi nella fede” e “pronti a render conto della speranza che è in noi”, a combattere strenuamente per “la fede che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre”, a “combattere un buon combattimento”, a “testimoniare una buona confessione”, a “sopportare le sofferenze come buoni soldati del Signore Cristo Gesù”, fino alla fine della nostra via. Z. ’03 – 61.
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