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gattosilvestro67
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Lasciato il - 21 March 2016 : 08:14:16
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21 Marzo
Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano. Matteo 5:44.
Ecco qui un mezzo per esaminare la vera disposizione di cuore verso costoro.
Volete voi con gioia far loro gentilezza e aiutarli al limite della vostra possibilità di vedere l’errore della loro via e superarlo?
Potete voi amorevolmente pregare per loro e pazientemente sopportare la loro debolezza, la loro ignoranza e mancanza di sviluppo, e cercare attraverso un nobile esempio di indicare loro una via migliore?
Se è così, è il peccato che voi disprezzate e non il peccatore.
Dobbiamo odiare il peccato, mai il peccatore.
L’amore non deve separarsi dal nostro simile, fino a quando il giudizio perfetto di Dio dichiara che il peccato e il peccatore sono inseparabilmente associati. Z. ’91 – 141.
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olly
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Lasciato il - 21 March 2016 : 12:42:56
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| un versetto difficilissimo da seguire |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 22 March 2016 : 15:52:14
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22 Aprile
Perchè se esaminassimo noi stessi, non saremo giudicati. Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinchè non siamo condannati col mondo. 1 Corinti 11:31,32.
L’accertamento dei nostri guadagni e perdite come nuove creature, e di come, quando e dove essi sono venuti a noi nella costante battaglia con il mondo, la carne e il diavolo, sarà certamente utile per tutti coloro che fanno un tale resoconto, con il solo scopo di piacere al Signore.
Gli Israeliti spirituali devono vivere ogni giorno, ogni ora, una vita di vicinanza al Sommo Sacerdote.
Il sangue dell’amato Redentore deve essere continuamente invocato per ripulire la coscienza, anche della più piccola macchia, affinchè il vestito delle nozze, la giustizia del nostro Signore attribuita a loro, non venga contaminato, ma ogni piccola macchia essendo rimossa, lo possono avere “senza macchia, o ruga o alcun ch’è di simile”. Z. ’03 – 3,4.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 23 March 2016 : 15:04:05
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23 Marzo
Ora ricordatevi ... avete sostenuto una gran lotta di sofferenza, talvolta esposti ad oltraggi e tribolazioni, altre volte facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. Ebrei 10: 32,33.
Anche i più forti dei fratelli hanno bisogno di aiuto di incoraggiamento, dell’assistenza degli altri.
Il Signore ha ordinato così che non dobbiamo fidarci interamente di noi stessi, e che anche la nostra fiducia nel Signore sembra di richiedere la cooperazione, incoraggiamento, simpatia ed amore dei nostri collaboratori nella vigna.
Chi è colui che, avendo sopportato alcuna misura di fatica e calore del giorno nel servizio del Vangelo, non può simpatizzare con questo pensiero?
Sì dunque, vi è un modo nel quale tanti dell’amato popolo del Signore, che non hanno la più grande misura di talenti o opportunità per il servizio, possono essere collaboratori e assistenti nel lavoro del Vangelo. Z. ’03 – 40.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 24 March 2016 : 14:52:17
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24 Marzo
“Io non ti lascerò e non ti abbandonerò”. Ebrei 13:5
Perchè dunque temere ciò che può farci l’uomo, o essere stressati in riguardo all’opera del Signore, così come Satana o qualunque altro potere malefico potrebbe prevalere contro questa opera?
Tuttavia, sta a noi di dimostrare la nostra devozione, non solo tramite il nostro zelo, ma anche tramite la nostra prudenza … e di conseguenza dobbiamo procedere nell’opera del Signore come se l’intera responsabilità fosse su di noi, ma nei nostri cuori dobbiamo riconoscere che l’intero peso e responsabilità sono sul Signore.
Tempo fa qualcuno disse: “sono immortale finchè il mio lavoro sia compiuto”; e noi possiamo contare su questo, che è praticamente vero per tutti coloro che sono impegnati nel Servizio del Signore – “la morte dei suoi santi è preziosa al Suo cospetto”. Z. ’03 – 41.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 25 March 2016 : 08:05:23
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25 Marzo
Voi dunque carissimi, conoscendo già queste cose, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, portati via dall’errore degli empi. Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo, a lui siano la gloria, ora e in eterno. 2 Pietro 3: 17,18.
Cresciamo nella conoscenza quando prendiamo nota delle promesse di Dio e mediante la fede le applichiamo a noi, cercando di discernere nella nostra vita l’adempimento di quelle promesse; cresciamo simultaneamente nella grazia, perchè fino a quando ogni punto di conoscenza non è ricevuto in un cuore buono ed onesto, e non produce la sua misura di ubbidienza e giustizia (grazia), non saremo preparati per il passo seguente di conoscenza, e così saremo fermati, o possibilmente tornati indietro.
E come una perdita di conoscenza significherebbe una perdita considerevole di grazia, così anche una perdita di grazia significherebbe una perdita proporzionale di conoscenza – portando alle tenebre, le promesse della Parola del Signore offuscandosi e oscurandosi sempre di più, proporzionalmente alla nostra perdita di bontà o grazia in mondanità e peccato. Z. ’03 – 70.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 26 March 2016 : 14:22:57
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26 Marzo
Noi non siamo della notte, nè delle tenebre, perciò non dormiamo come gli altri. 1 Tessalonicesi 5:5,6.
Il cristiano, come discepolo del Signore, come scolaro nella scuola di Cristo, viene preparato per un posto nel Regno millenario - per una parte nella sua gloria, onore e immortalità. …
Da qui comprendiamo la necessità per le frequenti ammonizioni delle Scritture, che il popolo di Dio sia sveglio - che non sia di quelli che sonnecchiano; non di quelli che sono indolenti; non di quelli che sono aggravati dalle sollecitudini della vita, ma siano ferventi nello spirito per servire il Signore.
Il loro servizio verso il Signore consiste primariamente nel portarsi in stretta armonia con il volere del Signore e in più stretta somiglianza possibile al modello divino; e secondariamente, che, attraverso l’insegnamento ed esempio, aiutare gli altri che sono chiamati nella stessa via stretta. Z. ’03 - 70.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 27 March 2016 : 08:58:15
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27 Marzo
Io prego per loro … affinché essi siano tutti uno … e affinché il mondo conosca … che tu li hai amati come tu hai amato me. Giovanni 17:9,20-23.
Con meraviglia ci domandiamo: come può avvenire questo?
Il nostro Signore Gesù fu sempre in perfetta armonia con il Padre - un Figlio che rifletté gloriosamente la Sua immagine; ma non è stato così con noi; noi fummo peccatori e non avemmo niente degno di amore.
Sì, però fummo lavati e puliti, e, per quanto i nostri vasi terreni siano imperfetti, i nostri cuori sono perfetti alla vista di Colui che è capace di scrutare il cuore.
E Iddio vedendoci di mente e cuore perfetti – con uno scopo perfetto ed una intenzione perfetta - sforzandoci di sormontare le debolezze ed imperfezioni della nostra carne, e con penoso ma determinato sforzo di fare la Sua volontà, e confidando umilmente nei provvedimenti che Egli ha fatto per redimerci dalla caduta, Lui riconosce in noi ciò che è degno del Suo amore. Z. ’03 –79.
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olly
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Lasciato il - 27 March 2016 : 13:19:45
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| GESU' PREGA PER APOSTOLI |
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