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liala
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Lasciato il - 25 November 2018 : 13:36:29
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Se non ci esercitiamo, cadiamo inesorabilmente nella trappola di satana, il nostro amore si raffredda e perdiamo la grandezza di Dio. Se invece ci esercitiamo, gustiamo la potenza dello Spirito Santo che scalda il nostro cuore, possiamo ristabilire le relazioni e portare frutto abbondante nel Suo regno. Tutto quello che cominciamo a fare con regolarità diventa poi un’abitudine. Quando ci si sposa o si va a vivere da soli, all’inizio non si è abituati a gestire tutte le faccende di casa. Si impara svolgendole tutti i giorni. Paolo diceva che doveva esercitarsi, darsi da fare per non ritenere le offese. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 26 November 2018 : 14:06:12
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26 Novembre L’Eterno quindi gli disse: che cosa è quello che hai in mano? Esodo 4:2. Se alcuno desidera essere più abbondantemente usato dal Signore nel Suo servizio benedetto, cerchi costui di divenire sempre più adatto per questo. Cerchi di imitare quell’amato ed onorato servo, Mosè, in mansuetudine, umiltà, energia ed instancabile zelo e sacrificio di se nell’opera del Signore. Ma il servo prudente cercherà sempre di coltivare le sue abilità naturali, e non aspettare che il Signore compia il miracolo per il suo avanzamento, e così perdere tempo prezioso nel cercare di sviluppare ciò che per natura non possiede. Z. ’94 – 143. Perciò, ognuno di noi cerchiamo con umiltà, con zelo, con amore per il Signore e la Sua causa, con fede nella Sua potenza, di essere in quella condizione di cuore e di mente che ci prepari ad essere usati ed utili in ogni parte del servizio divino al quale il Signore piacerà di chiamarci. Z. ’01 – 348.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 27 November 2018 : 13:15:14
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27 Novembre. Con ogni perseveranza. Efesini 6:18. Dobbiamo avere lo spirito di preghiera in tutto ciò che diciamo e facciamo: vale a dire che i nostri cuori devono continuamente innalzarsi al Signore per la guida in tutte le cose della nostra vita, affinchè possiamo fare con tutte le nostre forze ciò che le nostre mani trovano da fare, in modo a Lui gradevole, e che possiamo essere protetti dalla tentazione che altrimenti ci sopraffarebbe, e che possiamo infine essere liberati dal maligno e avere un posto nel Regno del nostro Signore. Fratelli e sorelle, ricordiamo sempre di più e mettiamo in pratica queste parole del nostro Signore: “Vegliate ed orate, perchè non entriate in tentazione”. Z. ’01 - 180.
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liala
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Lasciato il - 27 November 2018 : 13:40:37
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Qualunque battaglia spirituale affrontata basandoci sulle nostre forze sarebbe destinata al fallimento e Paolo lo sapeva bene. Ecco perché, prima dei saluti finali, chiude questa lettera esortando i credenti a combattere proprio attraverso la preghiera. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 28 November 2018 : 10:27:12
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28 Novembre. Quando Dio dà tranquillità, chi lo condannerà? Giobbe 34:29. Chi fuori che Lui, “l’Iddio di ogni consolazione”, può dare quiete in mezzo ai tumulti che salgono sopra l’anima come inaspettate tempeste sopra il mare? Come marinai in pericolo sull’oceano, noi gridiamo a Lui, e Egli ci porti al desiderato porto – porto benedetto – di quiete e pace in Dio. Qual è il grido che porta questa risposta di pace? Non è la preghiera che tutte le occasioni di disturbo siano rimosse, perchè non è sempre la volontà di Dio di portare pace allo spirito umano in questo modo; non è sempre il migliore modo. Ma vi è un grido che non manca mai di portare la quiete che nessuno potrà mai disturbare. E’ la preghiera per una dolce, fiduciosa, amorevole arrendevolezza nella volontà di Dio. Z ’96 – 259.
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liala
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Lasciato il - 28 November 2018 : 18:10:56
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Il problema di Giobbe non fu di carattere economico, fisico, sentimentale o sociale, ma religioso. Ciò che nel suo caso venne messo a prova non fu la sua resistenza di fronte all’avversità, ma la sua capacità spirituale per continuare a confidare in Dio senza intendere il processo della sua provvidenza. |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 29 November 2018 : 19:32:16
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29 Novembre. Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha fatto le promesse. Ebrei 10:23. La promessa del Signore è la base sulla quale è fondata tutto ciò che noi speriamo, sia di carattere che di gloria futura. Apprezziamo questa Verità, cosicché non la compromettiamo in nessun senso o in nessun grado; riteniamo la Verità non solo alla lettera ma anche in spirito - nell’amore per essa, perché è vera e anche bella e magnifica. Ricordiamoci sempre dell’importanza della perseveranza costante, affinché possiamo non solo coltivare le virtù cristiane e praticarle, ma anche possiamo accettare allegramente le prove, le persecuzioni o difficoltà che il nostro Signore possa trovare bene di permettere su di noi, per provarci e per lo sviluppo di questo carattere, che, come Egli spiega, è di più grande importanza, e senza il quale non si può nè ottenere nè mantenere l’amore perfetto. Z. ’01 - 119.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 30 November 2018 : 10:38:37
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30 Novembre. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Matteo 28:20. Certamente Colui che fu attento nel sorvegliare il lavoro della semina, non è meno interessato e attento in riguardo alla raccolta. Quindi, adoperiamo con energia e coraggio la falce della Verità, ricordandoci che serviamo il Signore Cristo, ricordandoci che non siamo responsabili per la raccolta, ma semplicemente per la nostra energia nel raccogliere quel “grano” maturo che possiamo trovare. Se il lavoro è grande per trovare alcuni chicchi di grano maturo, dobbiamo gioire di più per quelli che troviamo, ed imparare ad amare ed apprezzare ciò che è scarso e prezioso. Ricordiamoci ancora, mentre usiamo tutta la saggezza possibile in questo servizio, che lo scopo del Signore nel farci partecipi al Suo lavoro non sta tanto in ciò che possiamo compiere, ma nella benedizione che questo lavoro ci porterà. Z. ’01 – 155.
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liala
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Lasciato il - 30 November 2018 : 13:57:43
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[red][Il volto della Chiesa secondo il vangelo di Matteo è il volto stesso di Cristo morto e risorto, vivente nel cuore di suoi discepoli, ai quali ha detto: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (v.20)./red] |
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