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Lasciato il - 30 April 2010 : 16:52:42
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Caro Vlady, mi fa molto piacere sentirti dire che “la legge del Patto Nuovo è più vincolante, richiede molto di più di semplicemente seguire la lettera. Richiede un’azione ardente da parte nostra invece di semplice ubbidienza passiva richiesta dalla legge di Mosè”. Ma non capisco come tu possa poi dire che la “legge di Cristo . . . è diventata troppo differente dai comandamenti, per poter dire che e la stessa legge di Mose”. Questo non è vero e non ha il sostegno della Bibbia. Se leggi tutti i vangeli vedrai che Yeshùa osservò sempre la Legge e insegnò a fare altrettanto. Lui non la modificò mai, ma ne richiese un’applicazione più vera, più vincolante. Posso essere d'accordo con il tuo ragionamento in linea generale, ma alla fine resta il fatto che Yeshùa non abolì la Legge (che autorità ne avrebbe avuto?) e che anzi la rese più obbligante. Tu ribadisci che a te personalmente sembra che un giorno si è trasformato in sette, io invece ripenso alle parole di Dio che dice abbiamo sei giorni per fare le nostre cose ma il settimo è SUO. Io, Vlady, capisco benissimo la tua difficoltà ad accettare il sabato. È un’idea che abbiamo sempre avuto, la nostra religione ci ha sempre detto così. Io ricordo che diversi decenni fa, quando discutevo con chi sosteneva il sabato con la Bibbia e io non ci credevo, alla fine pensai tra di me: Io so di aver ragione, ma mi rendo conto che con la Bibbia si può dimostrare la validità del sabato; in pratica, avevo capito che la Bibbia sostiene il sabato, ma la mia religione era più forte. Ho alla fine capito il laccio diabolico delle religioni. Mi domandi quale sia il vero significato del sabato. Mi stai domandando di parlare di una delle cose più meravigliose che Dio ha fatto. In Mr 2:27 Yeshùa disse che il sabato è stato fatto per l'uomo, e io penso che il Creatore nella sua saggezza sapeva che tutti gli uomini hanno disperatamente bisogno di un tempo normale di riposo e di rinnovamento. Osservare il sabato ci fornisce la forza spirituale e morale che ci permette di rimanere nel giusto rapporto con Dio. Il sabato ci è necessario quanto il sonno regolare di notte. Il sabato è una legge naturale, senza la quale l'uomo si deteriora spiritualmente. Il sabato è necessario per lo sviluppo spirituale. Yeshùa ha detto: “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità” (Gv 14:15-17). Nota la successione: non dice che avremo lo spirito e poi osserveremo i comandamenti, ma dice che prima dobbiamo osservare i comandamenti e poi avremo lo spirito. Lo spirito santo di Dio si spegne se rubiamo, ammazziamo o fornichiamo; la stessa cosa avviene se violiamo il sabato, che è un comandamento proprio come quello di non rubare e di non assassinare. Quando il quarto comandamento è violato dai passatempi egoistici e dal fare i nostri comodi, lo spirito santo è spento e l'interesse in materia spirituale si estingue. C'è poi da meravigliarsi se chi utilizza il sabato come giorno per la gratificazione personale o il guadagno non sviluppa il carattere giusto? Proprio come la rottura di una legge della fisica può avere risultati negativi, quando il sabato è violato il culto è pervertito. Il deviamento spirituale di Israele e la loro successiva schiavitù furono prodotti dalla violazione del sabato: “In quei giorni osservai in Giuda alcune persone intente a pigiare l'uva in giorno di sabato, altre a portare, caricandolo sugli asini, grano e anche vino, uva, fichi, e ogni sorta di cose, che facevano giungere a Gerusalemme in giorno di sabato. Io li rimproverai a motivo del giorno in cui vendevano le loro derrate . . . Allora rimproverai i notabili di Giuda, e dissi loro: ‘Che significa questa cattiva azione che fate, profanando il giorno del sabato? I nostri padri non fecero proprio così? IL NOSTRO DIO FECE, PER QUESTO, PIOMBARE SU DI NOI E SU QUESTA CITTÀ TUTTI QUESTI MALI. E VOI ACCRESCETE L'IRA ARDENTE CONTRO ISRAELE, PROFANANDO IL SABATO!’” (Nee 13:15-18). Questo avvenne per il Regno di Giuda. Per il Regno di Israele era già accaduto lo stesso: erano andati in schiavitù perché avevano violato il sabato (Lv 26:14-33). “Santificate i MIEI sabati”. - Ez 20:16. Coloro che continuano a rifiutare il sabato, dovrebbero ascoltare ciò che dice Giovanni: “Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: ‘Io l'ho conosciuto’, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui”. - 1Gv 2:3,4. Lo scopo del sabato è stato affermato con chiarezza da Dio stesso nella Scrittura ed è conservato per noi attraverso la Bibbia. “Ci sono sei giorni durante la settimana per lavorare. Il settimo giorno è sabato, il giorno di riposo MESSO A PARTE, perché voi vi riuniate in assemblea in mio onore. Non dovete fare nessun lavoro nel giorno di sabato, ma DOVETE CONSACRARMI QUESTO GIORNO, qualunque sia il luogo in cui abitate” . - Lv 23:3, PdS. Dio ha creato il settimo giorno e l’ha creato sacro, riservato a lui. Ha riposato il settimo giorno. Perché? Forse era stanco? No, Dio creò, benedisse e santificò il settimo giorno proprio non facendo alcunché. Il Signore ci ha dato sei giorni per noi stessi, ma il sabato è stato accantonato in esclusiva per una comunione speciale tra Dio e l'uomo. Fu così dall’inizio, prima ancora che Dio desse la Legge. Niente deve interferire. Il sabato è santo, È DI DIO. Così sarà anche nel nuovo mondo (Is 66:23). Il sabato è un legame santo con il Signore. “Il sabato è un segno tra me e voi per tutte le vostre generazioni” (Es 31:13). Si noti anzitutto che il sabato è un segno speciale "per tutte le vostre generazioni". Si tratta di un patto PERPETUO. Qualcuno pensa che il sabato sia solo per gli ebrei. Ma Paolo dice: “Quanti hanno fede sono figli d'Abraamo. La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunciò ad Abraamo questa buona notizia: In te saranno benedette tutte le nazioni. In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo”, “Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù. Se siete di Cristo, siete dunque discendenza d'Abraamo, eredi secondo la promessa” (Gal 3:7-9;28,29). A Israele era stata data la promessa che, se fossero stati obbedienti al sabato del Signore, sarebbero stati apprezzati e benedetti (Is 58:13-14). La promessa è esattamente lo stessa per noi israeliti spirituali. “RIMANE dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio”. – Eb 4:9. "Ricordati del sabato" è importante esattamente quanto "non rubare" o "non assassinare" (Es 20). I rapporti tra gli esseri umani e Dio non cambiano mai. Il Signore ha benedetto e santificato il settimo giorno, rendendolo così il SUO sabato. Non ha fatto questo per qualsiasi altro giorno, né l’ha fatto annullare. Ciò che fa Dio è per tutti i tempi. Lui non cambia. - Mal 3:6. Molti cosiddetti cristiani citano Rm 14:5: “Uno stima un giorno più di un altro; l'altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente”. Tali “cristiani” ritengono che questo versetto autorizzi a scegliersi ciascuno il suo giorno di culto e di riposo. Ma trascurano che il contesto di questo capitolo è di mangiare o di astenersi dal cibo, non di santificare il sabato. Paolo parla di mangiare carne o verdure; di mangiare o di digiunare (versetti 2, 3, 6, 14, 15, 17, 20, 21, 23). Paolo dice al versetto 5 che il digiuno in un determinato giorno è una scelta individuale, come messo in evidenza nel versetto 6. Si può stimare un giorno più di un altro, un'altra persona può avere un altro giorno di digiuno più significativo per lui. Poiché non esiste una legge che prescrive un determinato giorno per digiunare (eccetto il Giorno dell'Espiazione), è meglio lasciate che ognuno decida per sé. Un altro passo che - chi le cerca tutte per non ubbidire - cita è Gal 4:10,11: “Voi osservate giorni, mesi, stagioni e anni! Io temo di essermi affaticato invano per voi”. È strano. At 17:2 mostra che Paolo osservava il sabato, At 20:6 mostra che osservava gli Azzimi, 1Cor 16:8 mostra che osservava la Pentecoste, At 27:9 mostra che osservava il Giorno dell’Espiazione, e poi si vuol sostenere che insegnasse ai galati a non osservarli. La risposta a Galati 4:10-11 si trova nel contesto. I versetti 8 e 9 spiegano: “In quel tempo, è vero, non avendo conoscenza di Dio, avete servito quelli che per natura non sono dèi; ma ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, di cui volete rendervi schiavi di nuovo?” Anche dopo che Paolo aveva insegnato a questi ex pagani ad adorare il vero Creatore, loro erano tornati a osservare giorni e periodi pagani. Paolo dice: "Come mai vi rivolgete di nuovo”? Gli israeliti furono avvertiti in Deuteronomio 18:9-14 di non per imparare le vie dei loro vicini pagani, che includevano l’osservanza di certi tempi. Citando il tuo stesso opuscolo, Vlady, tu prima richiami Isaia 58:13,14, poi stranamente affermi che “un cristiano deve tenere il sabato in questo modo non un giorno su sette, ma tutti i sette giorni della settimana”. Eppure, in Is Dio parla del SABATO, non di tutti i giorni come sabato. È solo ovvio, come tu dici, che “ogni giorno il cristiano deve parlare ‘come l'oracolo di Dio’" e che “ogni giorno il cristiano deve seguire l'esempio di Cristo che ogni giorno ha parlato soltanto di quelle cose che il Padre celeste gli ha insegnato” e che “ogni giorno il cristiano deve praticare una condotta santa e la pietà". Siamo perfettamente d’accordo. Ma tu dimentichi che la santificazione del sabato è un COMANDAMENTO. Nessuno ci autorizza a intendere i comandamenti a modo nostro. Dio non ci suggerisce di far conto che ogni giorno sia sabato. Dio ci dice: “Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, CONSACRATO AL SIGNORE DIO TUO”. – Es 20:8-10. Sai cosa, Vlady? La verità è che la religione apostata trasferì il sabato alla domenica. È un’opera diabolica. Satana, che cerca di imitare Dio, volle anche lui il suo giorno, così inventò il venerdì per i musulmani e la domenica per i “cristiani” (guarda caso, i giorni prima e dopo il sabato). Quando Miller, Russel e altri si staccarono dalla falsa religione, capirono che la santificazione della domenica era pagana. Ma dimenticarono di ristabilire il sabato. Il sabato è il tempo di Dio. Se lo santifichiamo, entriamo nel suo tempo, in quel giorno siamo contemporanei di Dio e gustiamo l’anticipazione dell’eternità che quel giorno esprime.
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flora
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Lasciato il - 02 May 2010 : 20:32:32
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Caro CieloSegreto, non riesco capire cosa intendi dire, quale è la tua convinzione, e neanche non ho tempo per concentrarmi di capire quello che vuoi convertirci a noi, i studenti biblici. Non ho tempo per polemiche, forse non sono riuscita farmi capita, se ti interessa il nostro punto di vista , ti consiglio di leggere di più la letteratura scritta di fr. Russell, che per noi è un messaggero del nostro tempo, il periodo ,,laodicea" |
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Lasciato il - 03 May 2010 : 10:06:25
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Cara Flora, ciò che intendo dire è che il santo Insegnamento (Toràh) di Dio, la sua santa Legge, non cambia. Yeshùa la osservò con tutta l’anima. Con il nuovo patto Dio la scrive sui cuori dei suoi fedeli. La prima congregazione dei discepoli di Yeshùa l’osservò. Mi spiace molto leggere quello che scrivi: “Vuoi convertirci, noi, gli studenti biblici”. Cara Flora, io non voglio proprio convertire nessuno. Anzi, sono convintissimo che sia del tutto sbagliato cercare di convertire. È Dio e solo Dio che apre il cuore delle persone. - At 16:14. Cara Flora, dici che non hai “tempo per polemiche”. Da parte mia, io non solo non dedico tempo alle polemiche, ma le considero inutili. Sono convinto del consiglio che Paolo dà ai discepoli: “Non facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla rovina chi le ascolta” (2Tm 2:14). “Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti”. - 2Tm 2:24. Infine, Flora, accetto volentieri il tuo consiglio di “leggere di più la letteratura scritta dal fr. Russell”. Tuttavia, continuerò a mettere al primo posto la Sacra Scrittura. Sono convinto che ogni credente, “se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone” (Rm 14:4). Ho il massimo rispetto delle persone che credono, sapendo che “Dio non ha riguardi personali; ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito”. – At 10:34,35. Per cui, Flora, se me lo consenti, mi sento di chiudere tutta questa discussione con il consiglio di Paolo: “Sia questo dunque il sentimento di quanti siamo maturi; se in qualche cosa voi pensate altrimenti, Dio vi rivelerà anche quella”. – Flp 3:15.
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Lasciato il - 03 May 2010 : 14:25:15
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caro CieloSegreto, aspetta a chiudere la discussione, ci sono altre domande ed altre considerazioni da fare.
Vorrei chiederti questo: nel caso di osservanza del Sabato, occorrerebbe anche quella del CAMMINO del SABATO e quella di NON CUCINARE od accendere il fuoco?
Grazie ed a presto |
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Lasciato il - 03 May 2010 : 16:55:54
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Caro Ren, il mio desiderio di chiudere la discussione era dovuto al richiamo di Flora di non tentare di convertire qualcuno. Ho spiegato che ritengo del tutto sbagliato cercare la conversione degli altri. D’altra parte, per non darne neppure l’impressione, preferisco non dilungarmi più sulle spiegazioni. Mi limiterò quindi a rispondere semplicemente ad eventuali domande. Rispondo quindi con piacere alla tua. Vedi, Ren, i farisei erano spinti dal vivo desiderio di ubbidire a Dio e alla sua Legge, ma esagerarono. Nella loro teologia crearono così il LEGALISMO. Il loro ideale era di applicare la Legge con la massima precisione fino al raggiungimento della perfezione. Così avevano creato delle procedure che avevano dato luogo a tutta una precettistica, una casuistica e una particolareggiata giurisprudenza. Si tratta di quelle che Paolo chiama “opere della legge”, condannandole. Nonostante le buone intenzioni, trascurarono il consiglio ispirato di Ec 7:16: “Non essere troppo giusto, e non farti troppo saggio: perché vorresti rovinarti?”. Alla fine, arrivarono con il tempo a canonizzare le loro stesse interpretazioni. Il “cammino di sabato” faceva parte di tutte queste norme aggiunte dai rabbini. In origine il sabato doveva essere un tempo gioioso, spiritualmente proficuo. Ma nel loro eccessivo zelo i rabbini lo resero sempre più gravoso ampliandone considerevolmente i divieti, così che questi salirono a 39, più una miriade di divieti minori. Arrivarono perfino a proibire di afferrare una pulce, perché ciò avrebbe significato cacciare! Il vero scopo del sabato - onorare Dio in modo speciale - fu vanificato e la gente fu resa schiava della tradizione (Mt 15:3, 6; 23:2-4; Mr 2:27). Il loro eccessivo e non scritturale scrupolo li portò anche a stabilire il “cammino di sabato”, e lo fecero sulla base di Giosuè 3:4, stabilendolo in 2.000 cubiti (890 m). In quanto all’accendere il fuoco, lo scrupolo farisaico si fa sentire ancora oggi in Israele, tanto che gli ortodossi non vanno in macchina di sabato, perché per metterla in moto accenderebbero la scintilla delle candele del motore. Ora, il quarto comandamento (Es 20-8-11) prescrive: “Non accenderete il fuoco in nessuna delle vostre abitazioni il giorno del sabato” (Es 35:3). Questa restrizione va intesa nell’ambito del comando: “Non fare in esso nessun LAVORO ordinario” (Es 20:10). Tieni presente che “accendere il fuoco” era a quei tempi un lavoro impegnativo che poteva richiedere molto tempo. Cosa ben diversa oggi, in cui basta un accenditore o il semplice azionamento di un tasto in certe cucine moderne. Così, per il cucinare, ritengo – personalmente - che sarebbe una violazione trascorrere parte del sabato per preparare un pranzo, ma non ci trovo nulla di male nel preparare (tanto per fare un esempio) un uovo al tegamino. Nella stessa ottica, ritengo che per un contadino sarebbe una violazione occuparsi dei campi durante il sabato, ma per un cittadino forse sarebbe semplicemente uno svago sistemare una pianta di fiori senza farne un lavoro che lo occupi troppo. Di sabato gli ebrei non potevano mietere, perché questo era chiaramente un lavoro; tuttavia, Yeshùa e i suoi discepoli colsero delle spighe per cibarsene. - Mt 12:1,2. Il “cammino di sabato” faceva parte di tutte quelle regole imposte dai rabbini, a cui Yeshùa disse: “Avete annullato la parola di Dio a motivo della vostra tradizione. Ipocriti! Ben profetizzò Isaia di voi quando disse: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini’”. – Mt 15:6-9. “Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato”. – Mr 2:27. Yeshùa, giudeo osservante, rispettò il comandamento sul sabato. Non secondo il legalismo farisaico, ma secondo l’Insegnamento (Toràh) di Dio.
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Lasciato il - 03 May 2010 : 19:44:06
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Caro cielosegreto, giustamente dici di voler seguire prima la Bibbia e poi il resto.
La scrittura di Esodo 31:16 dice: I figli d'Israele quindi dovranno osservare il sabato, lo celebreranno di generazione in generazione, come un patto perenne.
Non ti sembra che questo significhi che si applica solo agli ebrei? I cristiani sono un'altra cosa.
ciao |
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vlady
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Lasciato il - 03 May 2010 : 20:28:35
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Prima di tutto proprio fratello Russell ha fatto esempio eccelente con la sua vita come si deve fare sabato. Aveva fatto sabato per piu di 40 anni. Qualsiasi cosa faceva era per Signore, dovunque andava - per Signore. --------------------------------------------------------Questo e lo spirito di sabato vero dal Is58:13 - lasciare tutte le "sue vie" e seguire Signore. "Fate tutto come si fosse per Signore" significa che sempre, non soltanto sabato, qualsiasi e ognicosa che faciamo deve essere in un modo o altro alla gloria o servizio di Signore. E questo e vero significato del sabato che e grazie Gesu e passato da "la lettera uccide, allo spirito che vivifica." (2 Corinzi 3:6) . -------------------------------------------------------- Paolo chiama la legge del patto antico "ministero della morte scolpito in lettere su pietra" e "ministero della condanna"(2 Cor.3:7,9) . Invece nostro ministero e "Tanto Superiore"(3:10). Superiore e inferiore significano la stessa cosa? No sono diversi come vita dalla morte, come anche "ministero di condanna" dal "ministero di misericordia (e liberta)" e come patto nuovo dal patto antico. Diversi fintroppo direi per chiamarla la stessa cosa. --------------------------------------------------------Nuovo patto ha una legge nuova che si esprime nel amare Dio e prossimo. Vecchia legge e patto "doveva sparire"2Cor3:11(perdere attualita, non e piu "la verita presente"2Piet1:12). Ma perche doveva sparire? Qui sono d'acordissimo con pensiero di Flora che umanita deve tornare a suo stato originale. Cioe di figli di Dio come erano Adamo e Eva. Avevano una legge scritta nel cuore. E dopo la fine del millenio non ci sara bisogno di alcuna legge scritta. Sara detto alla umanita "eredate il regno che v’è stato preparato sin dalla fondazione del mondo." (Matteo 25:34).-------------------------------------------------------- Nel questo Regno non cera bisogno di seguire le cose scritte, ne scegliere animali puliti, ne festeggiare nuovi luni ne pasqua ne azzimi ne fare offerte, ne tantissime altre cose, ma semplicemente essere in armonia con Creatore. O credi che si mangeranno animali puliti nel "Regno preparato dalla fondazione del mondo"? . Si ascoltava la volonta di Creatore e basta.-------------------------------------------------------- Legge scritta con tutti precetti infiniti e venuta dopo, a seguito del peccato, e era cosa temporanea per ripristinarci alla condizione di prima e impararci delle cose migliori, cioe di essere sintonizati con Creatore. Era solamente "Ombra" di queste cose, e non riesco proprio a capire come si puo uguagliare o scambiare ombra con verita presente, ministero migliore e patto nuovo, dopo che abbiamo ricevuto spirito significato vero, di cosa vechia legge era solamente un ombra, ed ritornare a cercare la lettera che uccide.-------------------------------------------------------- Per un ebreo fare sabato ogni giorno era una cosa di troppo, cosi anche di non odiare vicino, e regalare (consacrare) tutto che si possiede al Signore. Per noi (chi si e consacrato) invece e una realta. E abbiamo una marea di esempi (Russell compreso) come si puo salvaguardare sabato ogni giorno della nostra vita. E io scelgo la via difficile non piu facile di seguire sabato secondo la lettera, ma piu vincolante e difficile o stretta, che Signore stesso ci avevo indicato con sue parole e con parole di Paolo, apostolo per noi, gentili. E se fallisco qualche volta so che abbiamo un Redentore e Avvocato che ha messo sua vita per noi. Pace! |
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Lasciato il - 04 May 2010 : 11:55:54
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Caro Ren, tu citi Esodo 31:16 che dice: “I figli d'Israele quindi dovranno osservare il sabato, lo celebreranno di generazione in generazione, come un patto perenne”. Bene. Nota intanto che si tratta di un “patto PERENNE”. Se questo patto si applicasse anche ai discepoli di Yeshùa sarebbe perenne anche per loro, giusto? Ma permettimi un’altra domanda: Quei giudei che divennero discepoli di Yeshùa nel primo secolo e gli ebrei che lo diventano oggi, sono o no vincolati da quel patto? Se rispondi di no, annulli la Scrittura, dato che il patto è PERENNE. Se rispondi di sì, vuol dire che nella congregazione avremmo due classi di persone? Una che DEVE ubbidire al quarto comandamento e l’altra no? Tu dici che “i cristiani sono un'altra cosa” rispetto agli ebrei. Ne sei così sicuro? Paolo dice ai pagani divenuti discepoli di Yeshùa “Dico dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo! . . . Dio non ha ripudiato il suo popolo, che ha preconosciuto . . . Ora io dico: sono forse inciampati perché cadessero? No di certo! Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta agli stranieri . . . Se alcuni rami sono stati troncati, mentre tu, che sei olivo selvatico, sei stato innestato al loro posto e sei diventato partecipe della radice e della linfa dell'olivo, non insuperbirti contro i rami; ma, se t'insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te . . . se tu sei stato tagliato dall'olivo selvatico per natura e sei stato contro natura innestato nell'olivo domestico, quanto più essi, che sono i rami naturali, saranno innestati nel loro proprio olivo. Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento si è prodotto in una parte d'Israele, finché non sia entrata la totalità degli stranieri; e TUTTO ISRAELE SARÀ SALVATO”. - Rm 11:1,2,11, 17,18,24-26. Se noti bene, i pagani sono innestati nell’“olivo” naturale, gli ebrei. Ed è la loro “radice” che li regge. Alla fine “TUTTO ISRAELE SARÀ SALVATO”. Paolo dice anche che “Giudeo infatti non è colui che è tale all'esterno; e la circoncisione non è quella esterna, nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente; e la circoncisione è quella del cuore”. - Rm 2:28,29.
Caro Vlady, mi dici che ‘proprio fratello Russell ha fatto un esempio eccellente con la sua vita di come si deve osservare il sabato’. Con tutto il rispetto che C. T. Russel merita, non abbiamo bisogno di esempi, ma di UBBIDIENZA AI COMANDAMENTI. Non so come tu faccia a dire che il vero spirito del sabato è quello, e poi citi Is 58:13,14. Ma lo hai letto questo passo? Leggilo: parla proprio del sabato. "La lettera uccide, ma lo spirito vivifica" (2Corinzi 3:6). Infatti, non si tratta di legalismo farisaico, ma della LEGGE scritta sui nostri cuori. Nello stesso versetto paolo dice che “Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un NUOVO PATTO, non di lettera, ma di Spirito”. E cos’è il nuovo patto se non la L E G G E SCRITTA SUI CUORI? Vlady, vorrei davvero porre fine a questa discussione. È chiaro che la cosa vi disturba. Io non devo convincere nessuno, né intendo farlo. È Dio che apre i cuori delle persone. Possiamo solo pregare in tal senso. Ciao, Vlady.
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Lasciato il - 04 May 2010 : 12:20:37
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Caro CieloSegreto, forse una pausa farebbe bene per riflettere sull'argomento che almeno per me non è affatto chiuso ma mi stimola a meditare.
Nel frattempo sarebbe interessante, se per te sta bene, aprire una discussione nuova sulla CHIESA, per esempio "Quale è la vera chiesa, è costituita da un solo gruppo?"
Che ne dici?
Ciao |
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Lasciato il - 04 May 2010 : 16:46:53
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Caro Ren, per me va bene parlare di qualsiasi cosa riguardi la Bibbia. Quindi, anche della chiesa. Per stimolare la discussione, tu domandi: “Quale è la vera chiesa, è costituita da un solo gruppo?" Le domande sono importanti, ma anche se sono sincere occorre stare attenti a come si pongono. Potrebbero essere pregiudizievoli e allontanare dalla ricerca della verità. Infatti, la tua domanda – così com’è posta – dà per scontato due cose: 1. Che esista una vera chiesa; 2. Che essa possa essere costituita da uno o più gruppi. Se così fosse, per individuarla il procedimento potrebbe essere solo quello di passare in rassegna ciascuna chiesa per vedere – Bibbia alla mano – quale si attenga alla Scrittura. Sei così certo che alla fine la troverai? Forse rimarresti deluso. Mi pare che la domanda giusta da porre sia: “Cos’è la chiesa di cui parlò Yeshùa?”. La parola “chiesa” deriva dal greco e significa “l’insieme delle persone CHIAMATE FUORI”, chiamate fuori dal “mondo”. “Chiamati da Gesù Cristo” (Rm 1:6); “Chiamati ad essere santi” (Rm 1:7, TNM). È Dio che chiama: “Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria” (1Ts 2:12). “Sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono CHIAMATI secondo il suo disegno” (Rm 8:28). “Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo” (1Cor 1:9). “Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata” (2Tm 1:9). “Vi ha chiamati alla sua gloria eterna” (1Pt 5:10). Costoro sono “i chiamati, gli eletti e i fedeli” (Ap 17:14), coloro “che osservano i comandamenti di Dio” (Ap 12:17). “Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti”. - Mt 22:14. I “chiamati fuori” (la chiesa) sono chiamati individualmente. Nel primo secolo la chiesa era ben individuabile, giacché c’era solo la primitiva congregazione dei discepoli di Yeshùa. Poi, come Paolo aveva previsto, si verificò l’apostasia: “Si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli” (at 20:29,30). Da allora, iniziarono le divisioni e le suddivisioni: la miriade di chiese oggi presente dimostra quanto si sia estesa l’apostasia. Non bisogna però dimenticare che la chiamata di Dio continua: Dio continua a chiamare individualmente quelli che sono suoi. “Il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: IL SIGNORE CONOSCE QUELLI CHE SONO SUOI”. – 2Tm 2:19. Attualmente, il grano è frammischiato alla zizzania. Nella parabola del seme eccellente Yeshùa insegna che satana semina “le zizzanie in mezzo al grano”; ai servi che vorrebbero estirparle, il padrone dice: “Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: 'Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio'” . – Mt 13:25,30. La chiesa è quindi composta dai “chiamati fuori” che si trovano in mezzo ai falsi discepoli. Ma “il Signore conosce quelli che sono suoi”. “Non quelli che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che l'OSSERVANO saranno giustificati. Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che QUANTO LA LEGGE COMANDA È SCRITTO NEI LORO CUORI, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda. Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo”. – Rm 2:13-16
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Lasciato il - 04 May 2010 : 17:16:14
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Sposto il tuo post nella nuova discussione La CHIESA, sempre sotto la voce Bibbia. |
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Lasciato il - 19 September 2010 : 09:45:45
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BISOGNA ANCORA OSSERVARE IL SABATO?
Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò (Genesi 2:3) Da come indicato in Genesi 2:1,3 si evince che Dio dopo aver compiuto le sue opere creative, e preparato la terra come dimora paradisiaca per l’uomo. Il testo biblico non dice affatto che Dio dette istruzioni ad Adamo perché ogni settimana osservasse il settimo giorno come un sabato o giorno di riposo. Viene affermato che Dio lo benedisse e lo santificò (vv3) (santificare qualcosa significa dichiarare che appartiene a Dio. Può riferirsi a persone, luoghi, giorni, stagioni e oggetti usati per il culto (Esodo 10:14; 13:2; 28:41; Nehemia 13:19-22). Il sabato dall’ebraico “Shabath” significa: riposare, cessare, interrompere (il lavoro). Il sistema sabatico prescritto dalla legge mosaica includeva un sabato settimanale, vari altri giorni specifici nel corso dell’anno, il settimo anno e il cinquantesimo anno (Esodo 7:25; 10:22; 12:15; 16:23,29; 20:9,10; 21:2; 23:11,12,16; 31:15; 34:21; 35:2; Levitico 25:4,11; Numeri 6:12; 10:10; Deuteronomio 5:13,14; 15:1,12). Il riposo del sabato fu stretto solo con i Giudei e fu un segno tra Dio e il suo popolo (e non con tutte le Nazioni) (Esodo 20:2,8,11; 31:12,17; Deuteronomio 5:2-17). Ricordati (Israele) che sei stato schiavo nel paese d’Egitto e che il Signore, il tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e con braccio steso; perciò il Signore, il tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno di riposo (Deuteronomio 6:15; Esodo 16:1,23,29). Qui Dio mette in relazione l’emanazione della legge sabatica con la liberazione di Israele dalla schiavitù d’Egitto, e non con gli avvenimenti della creazione. I figli d’Israele quindi dovranno osservare il sabato, lo celebreranno di generazione in generazione, come un patto perenne tra me e i figli d’Israele (Esodo 31:15,16a; Geremia 17:19-24). “I figli d’Israele (e non tutte le Nazioni) devono osservare il sabato, in modo da celebrare il sabato durante le loro generazioni. Esso è un segno perenne” (un patto perpetuo VR). Fra me e i figli d’Israele (è da notare che l’osservanza del sabato era un segno fra il Signore e Israele; non lo sarebbe più stato se anche tutti gli altri fossero stati obbligati a osservare il sabato. La parola ebraica tradotta “perpetuo” nella VR è ohlam, che basilarmente significa un periodo di tempo che dal punto di vista del presente, appare indefinito o nascosto alla vista, ma di lunga durata. Potrebbe significare per sempre, ma non necessariamente. In Numeri 25:13 lo stesso termine ebraico è applicato al sacerdozio, che, secondo Ebrei 7:12, in seguito ebbe termine. L’osservanza del sabato era parte di quella legge. Dio pose fine a tale legge mediante Cristo il fine della legge (Romani 7:4,6; 10:4; Matteo 5:17; II Corinzi 3:14,16; Galati 2:16,17,21; 3:13,14,23,26; 4:4; 5:1,4,14; Efesini 2:11-16; Ebrei 12:24). Adesso può sorgere la domanda: Se con l’adempimento della legge in Cristo il cristiano non è obbligato più ad osservare il sabato, perché Isaia 66:23 profetizza: “Avverrà che di novilunio in novilunio e di sabato in sabato, ogni carne verrà a prostrarsi dinanzi a me, dice il Signore”, non solo, ma, Zaccaria 14:16 parla anche di feste ebraiche “delle capanne”allora il sabato e le feste ebraiche saranno a quanto pare secondo le profezie di Isaia e Zaccaria ripristinate? Sarà un ordine per un altro tempo, quando verrà il Regno di Dio; lasciamo che quel tempo venga, ogni cosa al suo tempo (Ecclesiaste 3:1; Galati 4:4) se ci sarà da osservarlo, l’osserveremo. Per il momento c’è ne asteniamo (Isaia 1:13,14; Osea 2:11,16) Gesù disse “non pensiate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; Io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento”(Matteo 5:17) poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo (Giovanni 1:17; Esodo 20). Solo Cristo poteva ed aveva autorità (Matteo 28:18) di portare a compimento perché è il Signore del sabato (Matteo 12:8; Marco 2:28; Luca 6:5) affermando ancora che l’uomo è maggiore del sabato in quanto “il sabato è fatto per l’uomo,e non l’uomo per il sabato” cioè: l’uomo non è subordinato al sabato, ma il sabato all’uomo; come il cibo è f atto per l’uomo, e non l’uomo per il cibo (Matteo 2:23; 12:1; Luca 6:1,5; I Samuele 21:6), così portando a compimento la legge il cristiano viene esortato ad entrare nel riposo non del settimo ma di quello che abbiamo in Cristo Gesù mediante la fede (Ebrei 4: 7,16); giacché non sono più essi che agiscono è il Signore in loro tutti i giorni. Negli Evangeli e Atti degli Apostoli, il sabato è spesso menzionato a proposito degli Ebrei, nel resto del Nuovo Testamento è citato solo due volte Colossesi 2:16 ed Ebrei 4:4 per indicare il significato spirituale e tipologico, da vedere in esso come già detto un’immagine del riposo della fede che abbiamo in Cristo. Nei primi anni della Chiesa Cristiana, certi credenti facevano ancora distinzione di giorni, mentre altri li consideravano tutti uguali (Romani 14:5). Paolo non vuole che queste divergenze nocino allo spirito fraterno, tuttavia era normale che l’osservanza legale del settimo giorno cedesse il posto al riposo costante in Cristo (Ebrei 4:10), di cui il riposo del sabato era un ombra (Colossesi 2:16). A Galati l’apostolo Paolo ricorda di non mettersi di nuovo sotto la legge: “osservando giorni mesi e stagioni ed anni”……(Galati 4:10,11). Fra tutte le cose necessarie che si esigevano dai pagani convertiti, secondo la conferenza di Gerusalemme Atti 15:28,29 “non vi era menzionato l’osservanza del sabato né il divieto di mangiare carni di certi animali che per la legge mosaica erano impuri”. Se fosse stato necessario osservare ancora queste prescrizioni, sarebbe stato espressamente detto. Anzi, oltre alle cose necessarie, non venne imposto altro peso. Gesù Cristo è risorto il primo giorno della settimana ebraica ( Marco 16:9; Luca 24:1; Giovanni 20:1). Si riunì con loro in questo primo giorno prima della sua ascensione (Giovanni 20:16,19). Nel primo giorno della settimana gli Apostoli si radunavano per rompere il pane (Atti 2:42; 16:2; 20:7). La Pentecoste è conciso con questo giorno, così tutti gli avvenimenti, descritti in Atti 2 sono avvenuti in questo giorno. L’Apostolo Giovanni fu rapito dallo Spirito nel giorno del Signore (in greco: eméra -parola mai usata prima) (Rivelazione 1:10). È desiderabile però che al fine di avere il tempo libero per frequentare il culto (Ebrei 10:25). L’osservanza di un giorno piuttosto che di un altro non ha importanza ai fini della salvezza. Nel N.T. vi sono circa 150 versi che assicurano la salvezza in Cristo (Giovanni 3:16; 3:36; Atti 4:12; ecc….) e altrettanti per la grazia (Romani 5:1; 6:14; Efesini 2:8,9; ecc…). Il cristiano è assolutamente libero nei confronti dell’antico sabato, e la domenica non è per lui un’altra legge (Colossesi 2:16), sono i deboli nella fede a fermarsi dinanzi a tali cose (Romani 14:5) Sotto la grazia tutto il nostro tempo appartiene a Dio (Romani 14:7,8) e noi siamo invitati a recuperare il tempo perché i giorni sono malvagi (Salmo 95:8; Amos 5:13,21; (Efesini 5:13 traduzione lingua corrente)). “Questo è il giorno che il Signore ha fatto; festeggiamo e rallegriamoci in esso” (Salmo 118:24).
Salvo diverse indicazione, tutti i versi biblici sono tratti dalla versione Nuova Riveduta.
Palmieri Paolo Scritto Da - Paolo il 17 Maggio 2010alle ore 20:00:41 - Esiste già in discussione ISRAELE
Scritto Da - ren on 19 Settembre 2010 09:54:09 |
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Lasciato il - 19 September 2010 : 10:33:15
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Caro ren, sono d'accordo con te, i tuoi commenti vanno proprio al cuore della questione. Complimenti per l'esposizione che trovo molto precisa. Soggiungo solo alcune considerazioni. Oggi giorno, se noi dovessimo osservare tutta la legge morale, ciò sarebbe impossibile. Come faremmo a non far lavorare di sabato i nostri famigliari e i nostri concittadini? Come si può, sempre oggi in cui abbiamo la piena comprensionde della grazia, considerare un giorno più santo di altri? Lo spirito della grazia è alla base della fede di oggi che fu rinnovata con la prima venuta di Gesù, capostitpite di una nuova crazione (Col 1:15), non dei rituali che avevano un scopo pedagogico al tempo dell'Antico Testamento per un popolo barbaro quale era quello israelita. Pertanto, la nostra osservanza della legge deve essere guidata dallo Spirito (Rm 5:5; Eb 8:8-13). L'unico argomento su cui non sono d'accordo con te riguarda il sabato e le feste cerimoniali in proiezione escatologica; se esse sono dichiarate ombre oggi (Col 2:17), figuriamoci nella Nuova Terra. Quelle feste saranno ad esclusiva ebraica per un tempo, non certo per chi ha compreso lo spirito del Nuovo Patto. |
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Lasciato il - 19 September 2010 : 11:35:14
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Caro Ren, questo del sabato pare un argomento senza fine. Mi limito solo a qualche osservazione sul tuo scritto, che cito tra virgolette.
“Il riposo del sabato fu stretto solo con i Giudei e fu un segno tra Dio e il suo popolo (e non con tutte le Nazioni)”. Vero e falso. Vero che il sabato costituì un patto PARTICOLARE fra Dio e Israele ma vero anche fu incluso nella Legge. Possiamo così dire che Israele era DOPPIAMENTE vincolata all’osservanza del sabato. Falso che non riguardasse i non ebrei: “Deve esistere UN’UNICA LEGGE per il nativo e per il residente forestiero che risiede come forestiero in mezzo a voi”. – Es 12:49.
“Dio pose fine a tale legge mediante Cristo il fine della legge (Romani 7:4,6; 10:4; Matteo 5:17; II Corinzi 3:14,16; Galati 2:16,17,21; 3:13,14,23,26; 4:4; 5:1,4,14; Efesini 2:11-16; Ebrei 12:24)”. Rimando alla sezione “la Toràh” del mio sito per l’esame approfondito dei passi citati.
Riguardo a Isaia 66:23 e a Zaccaria 14:16, tu commenti: “Sarà un ordine per un altro tempo, quando verrà il Regno di Dio; lasciamo che quel tempo venga, ogni cosa al suo tempo (Ecclesiaste 3:1; Galati 4:4) se ci sarà da osservarlo, l’osserveremo”. Che andrà osservato, questo è certo. Le nazioni che non l’osserveranno saranno punite con la carestia: “Su di loro non cadrà nessun rovescio di pioggia”. – Zc 14:17.
Strana poi (e un po’ umoristica) la tua conclusione: “Per il momento c’è ne asteniamo”. A sostegno della tua sbrigativa decisione finale citi Isaia 1:13,14, temo però che la tua citazione sia spiccia quanto la lettura che forse ne hai fatto. Al v. 14 Dio dice: “Le VOSTRE lune nuove e i VOSTRI periodi festivi la mia anima li ha odiati”. L’accento è posto sul LORO modo di osservare quei comandi divini. Se si dovesse seguire il criterio che applichi, dovremmo astenersi anche dalle preghiere, perché al v. 15 Dio dice: “Quantunque facciate molte preghiere, non ascolto”. In verità, Dio rifiutava quel tipo di adorazione: il come, non il cosa. Al v. 16 esorta, infatti: “Togliete la malizia delle vostre azioni”.
Citi poi a sostegno anche Osea 2:11,16, facendone però la stessa lettura superficiale. Il v. 11, “Farò cessare tutta la sua esultanza, la sua festa, la sua luna nuova e il suo sabato e ogni suo periodo festivo”, non annuncia un’abrogazione dei comandamenti di Dio, ma una PUNIZIONE. Leggi anche il v. 9: “Mi volgerò e certamente toglierò il mio grano a suo tempo e il mio vino dolce nella sua stagione”. Il v. 16, poi, annuncia il ristabilito buon rapporto con Dio: “Mi chiamerai mio marito”. Ciò accadrà perché, dice Dio: “Prevalgo su di lei, e certamente la farò andare nel deserto, e di sicuro parlerò al suo cuore” (v. 14). Dopo il pentimento, Israele torna ad osservare la Legge di Dio.
“Il riposo del sabato era un ombra (Colossesi 2:16)”. Dove mai lo hai letto? Forse hai letto male? La Bibbia dice: “Queste cose SONO un’ombra delle cose avvenire” (v. 17). SONO, non erano. Paolo da qui la motivazione per cui il sabato (e i noviluni e le altre Festività di Dio) devono essere osservate: perché SONO una prefigurazione del futuro.
“A Galati l’apostolo Paolo ricorda di non mettersi di nuovo sotto la legge: ‘osservando giorni mesi e stagioni ed anni’……(Galati 4:10,11)”. Sei certo che qui Paolo stia parlando delle Festività bibliche? Prova a leggere il mio studio intitolato “Paolo condannò l’osservanza dei giorni santi di Dio?”, nella sezione “La Toràh” del mio sito. Farai delle scoperte molto interessanti.
“Fra tutte le cose necessarie che si esigevano dai pagani convertiti, secondo la conferenza di Gerusalemme Atti 15:28,29 non vi era menzionato l’osservanza del sabato né il divieto di mangiare carni di certi animali che per la legge mosaica erano impuri”. Eppure, se queste cose fossero state abolite, perché non sono menzionate insieme alla circoncisione? Dalla Bibbia s’impara non solo da ciò che dice ma anche da ciò che non dice. Le cose ribadite da quel concilio gerosolimitano, come il sangue, erano aspetti tipici in cui i pagani potevano avere difficoltà per la loro cultura. Nota però la motivazione: “Poiché dai tempi antichi Mosè ha avuto di città in città quelli che lo predicano, perché È LETTO AD ALTA VOCE OGNI SABATO nelle sinagoghe”. – At 15:21.
“Gesù Cristo è risorto il primo giorno della settimana ebraica ( Marco 16:9; Luca 24:1; Giovanni 20:1)”. Falso. Yeshùa è risorto di sabato. Esamina il mio studio “La morte e la resurrezione di Yeshùa”, nella sezione “Yeshùa” del mio sito. Anche qui farai scoperte sbalorditive.
Che la Pentecoste sia caduta nel primo giorno della settimana (nostra domenica) è un fatto presente nella Scrittura da sempre. La Pentecoste DEVE cadere sempre di domenica, “il giorno dopo il sabato”. - Lv 23:15, 16.
“L’Apostolo Giovanni fu rapito dallo Spirito nel giorno del Signore (in greco: eméra -parola mai usata prima) (Rivelazione 1:10)”. Che c’entra il “giorno del Signore” con la domenica?! Questa trovata la si deve al pur ottimo Diodati, che tradusse “nel giorno della Domenica”. Quest’assurdità è stata corretta dalla Nuova Diodati che ha “nel giorno del Signore”. Non so poi perché affermi che “eméra” è “parola mai usata prima”. Emèra significa “giorno” ed è usata molte volte nella Bibbia.
“Il cristiano è assolutamente libero nei confronti dell’antico sabato”. Questa è una TUA idea. Se fosse valida, poiché l’osservanza del sabato fa parte dei Comandamenti, si dovrebbe anche dire che “il cristiano è assolutamente libero” di uccidere, rubare, commettere adulterio e così via. Il che è un assurdo.
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Lasciato il - 19 September 2010 : 13:36:51
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Carissimi, per me l'argomento del Sabato era già chiuso. Il post che rinviava alla discussione LA LEGGE l'ho fatto semplicemente perchè Ing Scotty ha scritto che su questo tema sarebbe stato opportuno aprire una nuova discussione; dato che questa c'era già l'ho soltanto rammentato.
Tengo a precisare che l'articolo sul Sabato non è mio, come si vede del resto alla fine dello stesso, ma di PAOLO PALMIERI.
Ciao a tutti ed a presto!!! |
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